Titolo originale | Inkheart |
Anno | 2008 |
Genere | Avventura, |
Produzione | USA, Germania, Gran Bretagna |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Iain Softley |
Attori | Brendan Fraser, Paul Bettany, Helen Mirren, Jim Broadbent, Andy Serkis, Eliza Bennett Rafi Gavron, Sienna Guillory, Richard Strange, Matt King, Steve Speirs, Jamie Foreman, Stephen Graham, Mirabel O'Keefe, John Thomson, Lesley Sharp, Tereza Srbova. |
Uscita | venerdì 20 febbraio 2009 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,39 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 febbraio 2016
Un padre e sua figlia intraprendono una ricerca che li porta attraverso mondi reali e immaginari. In Italia al Box Office Inkheart - La leggenda di Cuore d'Inchiostro ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 2,4 milioni di euro e 926 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Quando Mortimer Folchart detto Mo, esperto rilegatore di libri malandati, trova un volume di "Inkheart" in una vecchia libreria di provincia, non crede ai propri occhi. Sono dieci anni che cerca quel libro, da quando sua figlia Meggie ne aveva tre; da quando, l'ultima notte in un cui lo ha letto ad alta voce, sua moglie Resa è scomparsa all'interno del mondo fantastico di Inkheart, alla corte medievale del malvagio Capricorn. Pochi lo sanno, ma Mo è una lingua di fata: con la lettura può richiamare alla realtà i personaggi dei romanzi, ma rimandarli indietro può essere molto più complicato. Ora, con quella copia del libro in mano, Mo è deciso ha ritrovare Resa e, che lo voglia o meno, Meggie farà di tutto per aiutarlo.
Il ponte tra cinema e letteratura esiste da sempre, ma oggi è ormai un'autostrada e la trasformazione porta con sé pregi e difetti. Se poi non si è un minimo avvezzi alla fuga di fantasia, tentanti dal brivido e permeabili al sentimento, come nell'insuperato La Storia Infinita, non restano che i difetti. È più avventuroso farsi strada su un ponticello di corda traballante o raggiungere la stessa meta su un'automobile, fermandosi solo per pagare il pedaggio al casello? Il problema di Inkheart è proprio qui: quando tutto è possibile - leggere un paragrafo del "Mago di Oz" e sollevare un tornado, inventare tre frasi poco ispirate e lasciare a loro il compito di (ri)scrivere il finale - resta ben poco di appassionante.
Quando ci si spaccia per amanti dei libri ma, invece che liberare il desiderio, si passa il tempo a ribadirne la pericolosità, si mente ai libri e ai lettori; quando si mette in scena un superpotere ma non gli si dà modo di far danni ed esigere grandi responsabilità, si mente al cinema e agli spettatori.
Là dove in Lemony Snicket la passione del giovane Klaus per i libri era strumento di soluzione dei problemi della quotidianità, in Inkheart la quotidianità è il sogno e i libri sono il problema. Sono belli solo se non letti ad alta voce, come belli e inutili ai fini della storia sono i personaggi che la popolano: il coccodrillo di "Peter Pan", l'unicorno, l'adolescente scappato da "Le Mille e una Notte" e la terribile Ombra, sorta di potteriano gigante dissennatore.
Il romanzo di Cornelia Funke, primo di una trilogia, ipotizza l'esistenza di narratori in grado di gettare un incantesimo sul pubblico con la sola pronuncia della parole, malauguratamente, però, il film diretto da Iain Softley ha a disposizione tutti gli ingredienti ma non sa compiere l'incantesimo. Il cast ha dell'incredibile, il resto no.
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la storia,il cast eccellente e le locations( come non sottolineare la bellezza dei tanti scorci della Liguria, regione che ha ospitato la quasi totalità delle riprese del film)facevano ben sperare,ne poteva venir fuori un piccolo capolavoro... occasione sprecata! dal regista di K-pax,e dai produttori del signore degli anelli,ci si aspettava molto,molto di più! un film fantasy molto misurato,troppo,anche [...] Vai alla recensione »
Tratto direttamente dal romanzo di Cornelia Funke e adattato per il cinema da David Lindsay-Abaire, narra delle vicende di Mo, un rilegatore di libri che ha l'incredibile dono di riuscire a richiamare nella realtà ciò che legge ad alta voce. Purtroppo, la moglie è stata risucchiata in un libro molti anni prima e Mo è alla disperata ricerca di quel libro.
E' meglio un buon libro o un buon film? La domanda è in voga da anni, da quando esistono le trasposizioni cinematografiche di best seller. Questo film risponde in parte alla domanda essendo un ottimo film che riporta al giusto valore l'importanza dei libri. Lingua di fata è ognuni lettore che libera la mente per creare il suo film su ciò che sta leggendo e non c'è [...] Vai alla recensione »
Mortimer, "Mo" Folchart, è un rilegatore di libri che insieme alla figlia Meggie e al mangiafuoco Dita di Polvere cerca di salvare la moglie dal bandito Capricorno, che insieme al suo seguace Basta e Dita di Polvere era uscito da un libro, Cuore d'Inchiostro, mentre la moglie di Mo era rimasta intrappolata al suo interno.
Il film sembra un romanzo ed è così. E' basato su un romanzo, ma io non l'ho mai letto, quindi la mia recensione sarà solo per il film. Parto con la copertina. Come ogni storia che recita: "Non giudicate un libro dalla copertina". Secondo me, sarebbe scorretto dirlo, ma qui lo è. Inganna. La trama pure.
Probabilmente gli americani li possono fregare a causa della poca notorietà del romanzo da quelle parti, ma noi europei? No di certo: ancora mi chiedo che cosa sia passato per la testa a Cornelia Funke nell'approvare questo obrobrio che, a parte il titolo, col meraviglioso libro (ancora meglio in tedesco che in italiano, a mio avviso) non ha assolutamente niente da spartire.
E' uno dei pochissimi film dove ho letto anche il romanzo da cui è tratto !! Sicuramente il libro è più bello, ma avete mai visto un film tratto da un romanzo più bello del romanzo (scusate il gioco di parole !!) ?? La risposta è no, è naturale che il libro sia meglio del film !!!! Perciò io giudico il film senza prender conto del libro !! A me il film è piaciuto tantissimissimo, molto bello, magico [...] Vai alla recensione »
Di film "fantasy" ce ne sono sicuramente di migliori, tuttavia questo é abbastanza ben fatto, sia per quanto riguarda la storia, sia per i costumi che per i paesaggi, tipicamente italiani (é stato girato anche ad Alassio e nell'appenino ligure). Decisamente originale l'idea da cui nasce la trama del film e cioé un rilegatore di libri che quando legge [...] Vai alla recensione »
un buon film, nel complesso... un'ottima idea di partenza (il lettore che ha il potere di dar vita ai personaggi dei racconti che legge) magari non sviluppata in maniera eccellente, peccato, ma lo spunto iniziale è geniale. cmq sia un film godibile, carino, per passare un pomeriggio in spensieratezza
Film discreto da un libro (quasi) stupendo. Le ambientazioni sono molto belle italiane(liguri). La regia è normale, ma cosa si ci voleva aspettare? Helen Mirren è pressochè l'unica attrice che recita bene, al contrario del solito Brendan Fraser con sempre la stessa faccia. Se vi capita, vedetelo, magari con la famiglia, ma non andatelo a cercare, spendendo più di 10 euro.
se i giovani apprezzano il genere direi film mitico, cose da divertimento ed intrattenimento assoluto, sembra poi si presesntino alcuni anedoti d'interesse e spicco, specie quando un signore dentro una stanza rivolgendosi in modo molto raffinato dice, non credevano fossi il loro autore..., di tante arcinote storielle... e poi guarda la moglie o la figlia ventenne e gli dice, sei una di noi [...] Vai alla recensione »
commento di mia figlia di 10 anni è un film da godere in compagnia e con calma.Anche a me è piaciuto molto l'ho visto con i miei compagni a scuola il giorno di giovedì grasso l' abbiamo visto insieme alla quinta. Consiglio di vederlo tipo a un pigiama party. All' inizio non ci capirete niente ma dopo eccome capirete che è un film equilibrato veramente troppo [...] Vai alla recensione »
Scontato, noioso e prevedibile! Niente di nuovo sotto il sole.......
Film molto carino e ben fatto, con una trama finalmente originale e ben architettata; bella prova degli attori principali; scenografie discrete ed ottimi effetti speciali. Se amate profondamente i libri, a mio avviso lo capirete e lo apprezzerete di più. CONSIGLIATO! Cosiccome ammirate STURDUST o DUMA.
film godibile, per tutta la famiglia ma assolutamente perdibile. Voto: 6+
Film decisamente insapore,inadatto a tutti,inconcludente,disinteressante,senza alcun effetto speciale dei film di fantasy..insomma decisamente da evitare.Voto 5+
buono tutto fino alla fase finale dove cerca di avvicinarsi al signore degli anelli con effetti speciali squallidi e non ci riesce la fine rsulta banale,scontata e infantile! fraser continua a firmare film idioti e demenzioli e lo reputo un pessimo attore!
Il kolossal fantasy che tinge d'inchiostro il Mar Ligure Un kolossal fantasy girato tra la Liguria e il Piemonte, cioè tra Alassio, Albenga, Laigueglia, Balestrino ed Entracque, un paesino alpino di 833 abitanti in provincia di Cuneo. Lo scenario medievale delle nostre Alpi Marittime è il teatro dì Inkheart. La leggenda di cuore d'inchiostro, dal bestseller per ragazzi Cuore di inchiostro (Mondadori, [...] Vai alla recensione »
In the fashionably medieval-tinged fantasy adventure "Inkheart," contemporary people known as Silvertongues bring literary characters to life simply by reading aloud from the pages in which they exist. One of the drawbacks to this unasked-for abracadabra -- and there are several -- is that the transformation requires an exchange: For every fictional person or animal or thing that crosses into the here [...] Vai alla recensione »
“Inkheart,” a muddled film adaptation of a children’s best seller by Cornelia Funke, celebrates the magic of books, but it can also be taken as a cautionary tale. One of its main bibliophiles, Mortimer Folchart (Brendan Fraser), known as Mo, possesses the marvelous power to animate the written word. When he reads aloud, the story literally comes alive, as characters and objects pop (or rather tremble) [...] Vai alla recensione »
"Cœur d'encre": conte ordinaire du monde numérique Les pixels sont si bien domestiqués et depuis si longtemps que plus rien n'étonne venant d'eux. Cette familiarité engendre la lassitude, celle qui vient au spectacle de Cœur d'encre. Inspirée d'un roman destiné à la jeunesse, cette production hollywoodienne devrait être un chant d'amour à la lecture.
Un uomo che ha perso la moglie fra le pagine di un libro di fiabe passa la vita a cercare di riportarla nel mondo reale, accompagnato dalla figlioletta ormai dodicenne. Un gruppo di personaggi catapultati dal mondo delle fiabe a quello reale, cerca invece disperatamente di tornare fra le pagine dei libri. Non tutti però: nel mondo moderno, con tutte le sue comodità, i "cattivi" stanno come in un ventre [...] Vai alla recensione »