Il violinista del diavolo

Film 2013 | Drammatico, 122 min.

Regia di Bernard Rose. Un film con David Garrett (I), Jared Harris, Andrea Deck, Joely Richardson, Veronica Ferres. Cast completo Titolo originale: Der Teufelsgeiger. Genere Drammatico, - Germania, Italia, 2013, durata 122 minuti. Uscita cinema giovedì 27 febbraio 2014 distribuito da Academy Two. - MYmonetro 2,58 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 16 giugno 2023

Niccolò Paganini ha talento ma non la costanza per farcela nel mondo della musica. Farà un patto con il diavolo per avere successo. In Italia al Box Office Il violinista del diavolo ha incassato 113 mila euro .

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Consigliato nì!
2,58/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 1,88
PUBBLICO 3,37
CONSIGLIATO NÌ
Un'interessante riflessione sulla natura del talento, il culto della celebrità e i prodromi dell'industria musicale.
Recensione di Paola Casella
lunedì 17 febbraio 2014
Recensione di Paola Casella
lunedì 17 febbraio 2014

Siamo agli inizi dell'Ottocento. Il violinista Niccolò Paganini dissipa le sue energie fra donne, gioco d'azzardo e stupefacenti. Quel che è peggio, nessuno sembra capire né apprezzare il suo talento. Nessuno, tranne un certo Urbani, mefistofelico agente (del demonio?) che lo convince a firmare un contratto capestro: Urbani garantirà a Paganini il successo, e il "violinista del diavolo", come verrà chiamato il musicista, dopo la morte gli consegnerà la sua anima.

Il regista inglese Bernard Rose, che aveva già affrontato il mondo della musica classica in Amata immortale e con The Kreutzer Sonata, trova nella superstar del violino David Garrett l'ispirazione per parlare non solo della dannazione intrinseca al talento, in particolare quello musicale, ma anche della dimensione divistica di Paganini, che oltre ad aver inventato un modo rivoluzionario di suonare il suo strumento si era anche appropriato della ribalta, un po' come sarebbe successo molti anni dopo a Jimi Hendrix e la sua chitarra elettrica.

Tuttavia l'intuizione di raccontare Paganini come l'antesignano di ogni rock star non viene estesa all'intero contesto filmico: se da un lato Garrett, con i suoi capelli lunghi, i suoi occhialetti tondi e il suo sguardo perennemente sballato pare un Axel Rose catapultato nel 19esimo secolo, dall'altro l'iconografia resta quella tradizionale, senza le invenzioni autoriali del Milos Forman di Amadeus o le riletture rock di Baz Luhrmann.

È importante sottolineare che questo non è un film su Niccolò Paganini, volutamente inconoscibile dall'inizio alla fine (alla Salvatore Giuliano, per azzardare un paragone alto), e rivelato solo attraverso la musica: è fondamentale che a interpretarlo sia un violinista vero come Garrett, anche autore della colonna sonora, perché le sue performance nel film portano la narrazione ad un altro livello e ci danno immediatamente il senso di quale sia il problema di fondo, ovvero l'ingestibilità di un talento spropositato nella cornice della quotidianità.

Anche Jared Harris, che ha il ruolo di Urbani, si limita a farsi maschera, o meglio, proiezione dell'ambizione e insicurezza di Paganini. Tutti gli altri sono figurine da libro pop up, evocato esplicitamente dall'inquadratura del figlio di Paganini che manovra un teatrino. Rose avrebbe dovuto spingere di più sulla caratterizzazione grottesca di quelle figure di contorno, accentuandone proprio la dimensione teatrale, come ha fatto Tim Burton con il suo Sweeney Todd.
Così come avrebbe dovuto imprimere un ritmo musicale più serrato (entro una durata filmica più breve) alla narrazione: se Paganini fosse a bordo schermo, si metterebbe a scandirgli il tempo per imporgli il suo stile, a tratti quasi sincopato.

Il violinista del diavolo resta comunque un'interessante riflessione sulla natura del talento, il culto della celebrità, i prodromi dell'industria musicale e la differenza fra l'intrattenitore e l'artista. Peccato che la forma non aderisca meglio al contenuto: ma non sono molti i Paganini, nemmeno fra i registi.


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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 7 marzo 2014
Flyanto

 Film che narra la vita del famoso e talentuoso violinista Niccolò Paganini, dagli esordi nei teatri nel corso dei primi anni del'800, al suo acclamato e riconosciuto successo per l'Europa sino alla sua morte avvenuta a Genova, la sua città natale. Questa pellicola più che altro è un omaggio alla musica ed al genio che sempre contraddistinse e contraddistingue [...] Vai alla recensione »

domenica 27 luglio 2014
Piccola Elsa

Pellicola che racconta la vita di Niccolò Paganini, il più straordinario violinista a noi conosciuto. Ineguagliabile nell'esecuzione e creatore di sonate a dir poco divine, diviene celebre alla sua epoca e riconosciuto come un innovatore e un grande musicista. Attraverso David Garrett, che lo impersona in questo film, riusciamo a comprendere, almeno in parte, la vita tumultuosa condotta [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 maggio 2014
rampante

Un'interessante riflessioni sulla  ingestibilità di un  talento spropositato nella cornice della quotidianità, il culto della celebrità, la differenza fra l'intrattenitore o l'artista una riflessioni  sulla vita del leggendario violinista Niccolò Paganini chiamato un tempo "Il violinista del Diavolo" Un Paganini della dimensione [...] Vai alla recensione »

lunedì 13 agosto 2018
Fabio

Un prodotto onesto e ben fatto. Molti aneddoti e suggestioni sulla vita del violinista. La regia è efficace e tutti gli interpreti danno il meglio.  Chi non conosce Paganini troverà interessante la storia; anche chi conosce la vita e la musica del maestro potrà comunque trovare interessanti spunti di riflessione.

lunedì 31 marzo 2014
AvidadivA

Storia romanzata di Paganini, drogato di musica, d'amore e d'oppio. Fotografia e costumi in grado di ricreare vividamente la fumosa Londra dell'epoca; musiche splendide, curate dallo stesso David Garrett che, originariamente, doveva occuparsi solo degli arrangiamenti. Si è detto che il film pagava l'inesperienza del protagonista concentrandosi, più che sull'interpre [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 marzo 2014
melania

Mi è piaciuto molto,la musica di Paganini mi ha estasiata.Ottimo cast,con particolare riferimento all'attore protagonista,il film mi ha stimolato ad una maggiore conoscenza della vita del grande musicista.Davvero molto bello.Consigliabile!

mercoledì 5 marzo 2014
no_data

x me bellissimo

lunedì 28 aprile 2014
corrado cory

il film su paganini e fatto bene e merita tre stelle e mezzo, meglio del film di klaus kinski, ottime scenografie, ottime musiche, bravi gli attori,  il film ha abbastanza azione, da non perdere per gli amanti della musica classica e non... e ok.

lunedì 17 marzo 2014
melania

Mi è piaciuto molto,la musica di Paganini mi ha estasiata.Ottimo cast,con particolare riferimento all'attore protagonista,il film mi ha stimolato ad una maggiore conoscenza della vita del grande musicista.Davvero molto bello.Consigliabile!

domenica 2 marzo 2014
Stellamarina11

Le premesse sono chiare da parte del regista e del protagonista David Garrett: Paganini viene raccontato attraverso la sua musica. E così è. I momenti musicali e la colonna sonora del film sono sicuramente protagoniste e ammirevoli. Considerando che Garrett non è un attore, la sua prova non è male, e quando suona non penso si possa dire nulla di  negativo.

domenica 12 giugno 2016
g_andrini

E' una interpretazione moderna della vita di Paganini, un po' romanzata, ma rende bene. Da amante della musica, anche classica, ne ho trovato piacevole la visione.

giovedì 24 aprile 2014
AlSith

Il regista, Bernard Rose, pone un certo punto di vista, più o meno discutibile, e rappresenta la figura del grandissimo musicista italiano, marciando sulla legenda che lo voleva "Violinista del Diavolo" per questo suo modo di utilizzare quelle accezioni e quei virtuosismi esasperati nei suoi componimenti, che lo rendevano, e forse tutt'ora lo rendono, uno dei pochissimi in grado di eseguirli (anche [...] Vai alla recensione »

lunedì 17 marzo 2014
melania

Mi è piaciuto molto,la musica di Paganini mi ha estasiata.Ottimo cast,con particolare riferimento all'attore protagonista,il film mi ha stimolato ad una maggiore conoscenza della vita del grande musicista.Davvero molto bello.Consigliabile!

lunedì 10 marzo 2014
Leonilde58

David Garrett sarà anche un grande violista, ma non è un'attore. Film interessante e che può valere la pena vedere. Almeno ha stimolato la mia curiosità sulla vera storia di Paganini.

sabato 1 marzo 2014
Andrea Marcon

Proporrei di modificare il titolo di questo polpettone televisivo ne "Il violinista del cavolo". Imbarazzante la recitazione di Jared Harris (pseudo-Mefistofele) e David Garrett (Paganini) che almeno ha il merito di non dover fingere durante le esecuzioni al violino (ma pigliare un'attore invece di un violista avrebbe forse contribuito a migliorare l'insieme).

Frasi
"-chi siete voi veramente?-
-io vivo attraverso la musica. Tutto ciò che sento, sono, voglio essere, lo metto nella musica. Conosco me stesso. Non sono per molte persone, e non voglio che molte persone mi conoscano"
Una frase di Niccolò Paganini (David Garrett (I))
dal film Il violinista del diavolo - a cura di Rose
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Paganini in versione rockstar, pur calato nella sua epoca, per mostrarci quanto sia ingestibile, allora come oggi, il talento nel quotidiano. Tra donne, denaro sperperato e stupefacenti, Paganini si affida ad un impresario che gli fa firmare un contratto capestro: fama eterna in cambio della sua anima. Il violinista del diavolo, appunto, ben impersonato dal musicista David Garrett.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Paganini si ripete. Dopo le nefandezze del film di Kinski, il leggendario acrobata dell'archetto torna come proto-rockstar in un lavoro del regista di Amata immortale (dedicato invece a Beethoven). Usare un divo pop del violino come David Garrett, interprete carismatico e allergico a ogni etichetta, era una grande idea. Ma il film ci si sdraia sopra cavalcando i parallelismi fra passato e presente [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

"Niccolò Paganini? il Jimi Hendrix della sua epoca". Parola del collega David Garrett, che porta sul grande schermo il virtuoso genovese ne Il violinista del diavolo. 1830, donne, scandali e l'Inghilterra ancora da conquistare: complice il mefistofelico manager Urbani (Jared Harris) e l'impresario inglese John Watson (Christian McKay), Paganini sbarca a Londra, incanta pure i reali e- incredibile!- [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

A utilizzare il cinema per ritrarre un Paganini artista maledetto e dissoluto ci aveva già pensato Klaus Kinski, uno che se ne intendeva, con un film narcisisticamente intitolato Kinski Paganini, il suo ultimo film. Ora Il violinista del diavolo, senza badare ad allineamenti biografico-filologici (il 33ennne violinista David Garrett interpreta un Paganini già 48enne, e naturalmente i quasi 50 anni [...] Vai alla recensione »

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