Titolo originale | Bad Times at the El Royale |
Anno | 2018 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 141 minuti |
Regia di | Drew Goddard |
Attori | Jeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota Johnson, Jon Hamm, Cailee Spaeny Lewis Pullman, Chris Hemsworth, Nick Offerman, Manny Jacinto, Mark O'Brien, Jonathan Whitesell, Xavier Dolan, Shea Whigham, Charles Halford, Jim O'Heir, Gerry Nairn, Alvina August, London Morrison, Bethany Brown, Rebecca Toolan, Hannah Zirke, Billy Wickman, Charlotte Mosby, William B. Davis, Tally Rodin, Sophia Lauchlin Hirt, Synto D. Misati, Austin A.J. Abell, Katharine Isabelle, Sarah Smyth. |
Uscita | giovedì 25 ottobre 2018 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,77 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 6 novembre 2018
In un hotel in decadenza, negli anni Sessanta, si susseguono una serie di azioni violente. In Italia al Box Office 7 Sconosciuti a El Royale ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 520 mila euro e 24,9 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Anni Sessanta. Un uomo affitta una stanza all'hotel El Royale nascondendo una borsa voluminosa sotto le assi del pavimento. Pochi attimi dopo viene ucciso da un altro uomo, la cui identità rimane misteriosa. Dieci anni dopo alcuni clienti decidono di soggiornare nello stesso albergo, che si trova all'esatto confine fra la California e il Nevada, al punto che una striscia rossa divide fisicamente a metà gli spazi: da un lato le camere in Nevada - lo stato del vizio, dell'illegalità e del gioco d'azzardo - dall'altro quelle in California - lo stato dell'amore libero, della contestazione e di Hollywood. Uno dopo l'altro i personaggi riveleranno la loro vera natura: perché in 7 sconosciuti a El Royale non bisogna tanto seguire il flusso del denaro quanto le motivazioni che hanno portato ognuno dei presenti (compreso il concierge) in quel luogo isolato al confine fra il Bene e il Male. Vale la pena tenere presente in quale epoca storica ci troviamo: la guerra nel Vietnam, i proclami di Nixon, le spie di J. Egard Hoover, le battaglie per i diritti civili.
Drew Goddard, lo sceneggiatore di Cloverfield, World War Z e The Martian, nonché l'autore e regista di Quella casa nel bosco, crea un puzzle da ricomporre tessera dopo tessera, ma lascia anche alcune caselle vuote, invitando il pubblico a fare le proprie supposizioni.
I pezzi principali però combaciano, forse un po' troppo perfettamente, e la trama si lascia seguire, anche grazie a colpi di scena e sequenze shock accuratamente disseminati. Siamo in territorio post tarantiniano, con qualche omaggio a David Lynch, e la galleria di personaggi può fare leva sulla consumata abilità recitativa di alcuni interpreti - in particolare John Hamm e Jeff Bridges - nonché sull'appeal estetico (e poco altro) di Dakota Johnson e Chris Hemsworth.
Il perno intorno al quale ruota tutta la vicenda è però la musica Motown, soprattutto quella interpretata dalla voce potente della sua splendida interprete, la star dei musical di Londra e di Manhattan Cynthia Erivo, da poco passata al grande schermo. È lei a regalare una spina dorsale a un film molto preoccupato della forma e meno attento alla sostanza: è qualità umana della Erivo a farci intravvedere un vissuto e uno spessore nel suo personaggio di cantante da 12 euro l'ora, quando il suo manager (Xavier Dolan, candido solo per il colore della pelle) ne intasca troppi di più.
7 sconosciuti a El Royale è un film ostinatamente orizzontale, non solo perché si svolge nello spazio rettangolare di un motel, ma anche perché mantiene i suoi personaggi in superficie, concedendo agli spettatori solo qualche breve flashback per regalare alle singole storie doppi fondi non esposti in sceneggiatura. Ogni ruolo è un archetipo: l'uomo di chiesa, la hippie, la cantante black, il venditore di aspirapolveri, e poi il guru, la bambina, il concierge. Ma nessuno di loro è quel che sembra, e nessuno è innocente. Il film trasuda citazioni, tanto letterarie (una per tutti: Graham Greene), quanto cinematografiche (tutto Quentin, da Le Iene a Hateful Eight).
Goddard crea per il pubblico un "corridoio di osservazione" lusingando il nostro voyeurismo, e il nostro compiacimento (sadico) davanti a una pulp fiction estremamente bella da vedere. 7 sconosciuti a El Royale è un cubo di rubik divertente da ricomporre, anche se non sufficientemente sfaccettato. E la (strepitosa) colonna sonora resta l'elemento indiscutibilmente schierato dalla parte del Bene.
Sette estranei, ognuno con un passato da seppellire, si incontrano nel fatiscente El Royale, un hotel a Lake Tahoe sul confine tra California e Nevada. Nel corso di una notte, ognuno di loro avrà un'ultima possibilità per redimersi, prima che vada tutto in malora.
7 SCONOSCIUTI A EL ROYALE disponibile in DVD o BluRay |
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La pellicola ambientata alla fine degli anni sessanta, narra l’incontro tra sette sconosciuti in un albergo, El Royale, a cavallo tra lo stato del Nevada e la California. Qui i nostri personaggi, spinti da motivazioni personali e immorali, daranno inizio ad uno scontro all’ultimo sangue, fino all’epilogo finale, atto in cui i personaggi caleranno la loro maschera, e mostreranno [...] Vai alla recensione »
El Royale è un albergo diviso a metà dal confine tra il Nevada e la California, alla fine degli anni '50 uno sconosciuto prende una camera e nasconde sotto il pavimento di legno una borsa pesante (si scoprirà che conteneva una grossa somma di denaro frutto di una rapina), ma viene ucciso da un'altro sconosciuto. La scena successiva è di 10 anni dopo, quando alcune [...] Vai alla recensione »
Con questo"Bad Times at El Royale"(2018)Drew Goddard, anche autore pienamente del film(soggetto e sceneggiatura)realizza un vero, non solo"piccolo"capolavoro, sette personaggi, i più vari, tra cui alcuni criminali che avevano realizzato colà un colpo, anni prima, si ritrovano"fantasmaticamente"al El Royale, hotel strano con un personale(un giovane ex-soldato)molto [...] Vai alla recensione »
La vicenda si svolge tutta in poche location: nella hall dell'albergo, all'interno delle singole camere, nel parcheggio e nel corridoio segreto. I personaggi vengono osservati sia quando interagiscono, sia nei loro momenti solitari; la presenza di flashback, inoltre, ci spiega come questi sconosciuti si siano trovati nello stesso giorno all'hotel El Royale.
Questo film mi ha colpito per il taglio psicologico dei personaggi ,ognuno con le sue circospezioni e diffidenze e soprattutto le sue storie segrete nascoste dietro sguardi e comportamenti ,anche la trama è molto avvincente e ricorda con la sua ironia horror ,Tarantino in certe scene molto forti ma sempre nei tempi e all' insegna della sorpresa e anche in fondo del sentimento, [...] Vai alla recensione »
Questo film mi ha colpito per il taglio psicologico dei personaggi ,ognuno con le sue circospezioni e diffidenze e soprattutto le sue storie segrete nascoste dietro sguardi e comportamenti ,anche la trama è molto avvincente e ricorda con la sua ironia horror ,Tarantino in certe scene molto forti ma sempre nei tempi e all' insegna della sorpresa e anche in fondo del sentimento, [...] Vai alla recensione »
Un film che ti tiene impegnato per tutto il primo tempo. La stori da ricomporre si fa intrigante, ma sul finale, non appena si presenta Chris Hemsworth si perde tutto. Sarà per la sua orribile intrrpretazione (sembra Brad Pitt dei poveri), ma tutto quanto di buono si è visto in precedenza svanisce con lui. Sconsigliato.
Il dipanarsi dell’intreccio di questo film noir, abbellito da una cornice tarantiniana di schizzi di sangue ovunque e colpi di scena ogni venti minuti – che rievoca pellicole come Le Iene (1992) e The Hateful Eight (2015) – non fa che nascondere un enorme vuoto narrativo. Grazie a qualche vezzo registico che – in particolare tra primo e secondo atto – coinvolge lo spettatore [...] Vai alla recensione »
Funziona benissimo nella prima parte con sorprese una dietro l'altra. Nella seconda lungaggini e situazioni più scontate rendono il tutto meno interessante.
Originale e piena di colpi di scena ,una bellissima sceneggiatura dove ogni personaggio è ottimamente caratterizzato.Il film è pieno di colpi di scena e tiene lo spettatore incollato alla poltrona per capire il susseguirsi dellla vicenda,Interpretazioni di Jeff Bridges e Cinthya Erivo la cantante di colore da Oscar, ma anche gli altri attori sono bravissimi da Lewis Pulman il misterioso [...] Vai alla recensione »
Giallo noir un pò dei vecchi tempi, interccio di storie nello stesso posto allo stesso momento ( ovviamente il titolo italiano fa pena, non potevano lasciare bad times? ) La prima parte è noiosetta, la seconda va meglio quando si comincia a capire tutto. Trama nulla di speciale.
Solo l'interpretazione di Jeff Bridges e la spendida voce di Cynthia Erivo mi hanno trattenuta dall'abbandonare la sala, speravo che la presenza di un attore del calibro di Bridges promettesse un thriller degno di essere chiamato tale, invece il nulla, film banale, storia banale, con un contorno di attori banali conditi da violenza gratuita. Lo sconsiglio.
Amato da moltissimi e detestato da qualcuno, Quentin Tarantino ha il suo pregio più grande nel generare schiere d'imitatori senza permettere a nessuno d'assomigliargli veramente. Sembra molto semplice, infatti, attingere alle sue inclinazioni e al suo linguaggio, ma poi i registi imitatori si ritrovano in mano soltanto un repertorio dei suoi tic più vistosi.
Insegna Raymond Chandler: "Se non sai come procedere, fai entrare uno sconosciuto con una pistola". Drew Goddard riunisce in un hotel posizionato tra il Nevada e la California, sette personaggi posizionati tra l'assurdo e l'eccentrico. Il proprietario non si fa vivo per assegnare le stanze e dare le chiavi. Il commesso viaggiatore di Jon Hamm è una caricatura, quanto a vestiti e brillantina.
Ambientato nel 1969 in un albergo a ridosso del lago Tahoe, 7 sconosciuti a El Royale vede riuniti fuori stagione in quel luogo sperduto alcuni personaggi che pretendono di essere altro da ciò che sono, finché in un' escalation di violenza non viene fuori la verità di ognuno di loro. Come suggerito dal titolo italiano, la mystery/black comedy di Drew Goddard richiama nella struttura narrativa il tarantinian [...] Vai alla recensione »
Animali impagliati, arredamento pesante, atmosfera inquietante. Benvenuti al grand hotel El Royale, luogo d'antichi fasti ora ridotto a maniero segreto di lussuriosi potenti, antro sinistro di perversioni e massacri. D'altra parte siamo a inizio 1969, in piena era Nixon, al secondo mandato. Se dentro il resort - posto sull'esatta e suggestiva linea di confine fra California e Nevada - regna l'intimità [...] Vai alla recensione »
Dopo un film dai temi sociali (Moonlight) e una rilettura "adulta" del western (Hostiles), quest'anno il film d'apertura della Festa di Roma sceglie i territori del film di genere in chiave manierista, con un cast di grande rilievo. Fine anni sessanta, in un albergo fatiscente a Lake Tahoe, tra California e Nevada, arrivano alcuni strani personaggi.
Ci sono un prete, una cantante soul, due sorelle litigiose, uno strano agente Fbi, il concierge morfinomane e l'ospite inatteso a guida di un culto "mansoniano". È il 1959 e lorsignori convergono in un albergone al confine tra Nevada e California. Il regista Drew Goddard aveva giocato bene con l'horror ai tempi di Quella casa nel bosco (2012). Ora, con questo 7 sconosciuti a El Royale scimmiotta Tarantino [...] Vai alla recensione »
Nessuno è quello che appare, a partire dal grande Jeff Bridges nei panni di un prete, in questo kammerspiel di ben 144 minuti dello statunitense Drew Goddard, compiaciuto regista che scimmiotta Tarantino ma è «solo chiacchiere e distintivo», più forma che sostanza. 7 eccentrici personaggi che alla fine degli anni Settanta si ritrovano osservati e spiati in un motel simil casa del Grande Fratello con [...] Vai alla recensione »