Titolo originale | Reservoir Dogs |
Anno | 1992 |
Genere | Hard boiled, |
Produzione | USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Quentin Tarantino |
Attori | Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn, Lawrence Tierney Quentin Tarantino, Randy Brooks, Kirk Baltz, Edward Bunker. |
Uscita | martedì 26 giugno 2012 |
Tag | Da vedere 1992 |
Distribuzione | Paco Pictures |
MYmonetro | 3,80 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 giugno 2019
L'esordio di Quentin Tarantino. In Italia al Box Office Le iene - Cani da rapina ha incassato 34,1 mila euro .
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Los Angeles. Una rapina a un importatore di diamanti che avrebbe potuto dare un ottimo bottino con un rischio calcolato si trasforma in una sparatoria che costringe i malviventi a una fuga disordinata. C'è però un punto di ritrovo prestabilito da Joe, il loro capo. Si tratta di un deposito abbandonato che viene raggiunto per primi da Mr. White e Mr. Orange gravemente ferito. Ognuno degli appartenenti alla banda ha finora conosciuto gli altri solo con il nome di un colore per evitare eventuali delazioni. Ma è proprio il dubbio che al loro interno si nasconda un infiltrato della polizia che comincia a tormentare i soggetti che, progressivamente, raggiungeranno il punto di raccolta.
L'appassionato frequentatore di sale cinematografiche nonché divoratore di film in VHS (lavora in una videoteca) Quentin (in omaggio a un personaggio interpretato da Burt Reynolds) Tarantino alla sua opera prima si rivela già un Maestro. Innanzitutto proprio perché quando riesce a mettere insieme i soldi per girare un film con il cast di cui sopra ha il timore che quello resti la sua unica opera. Allora, come è accaduto a tutti coloro che hanno poi imposto al cinema delle svolte fondamentali, inserisce tutti quegli elementi a cui poi la sua filmografia finirà con il fare ritorno. Se si eccettuano i personaggi femminili qui totalmente assenti se non nella magistrale scena di apertura in cui si discetta in termini di puro maschilismo sul 'vero' significato della canzone "Like a Virgin" di Madonna, gli altri 'luoghi' del cinema che lo interessano ci sono tutti.
A partire dalla cinefilia che si esprime non solo nell'attenzione a un genere e a un Maestro tout court come Stanley Kubrick (vedi Rapina a mano armata ma nella stessa presenza di attori che rappresentano il passato, il presente e il futuro della Settima arte. C'è poi il gusto per l'intreccio (qui ancora con un impianto teatrale punteggiato da flashback comunque molto efficace) e per una sceneggiatura 'politically uncorrect' (basti vedere come vengono trattati verbalmente i 'negri'). Perché i personaggi di Tarantino intendono da subito perseguire una logica alla Jekyll & Hyde. Vogliono essere al contempo cinematografici e veri. E ci riescono. C'è poi il gusto per la violenza che resta tale proprio per consentire all'occhio di Quentin di sublimarla in spettacolo. Non manca l'approfondimento psicologico di ogni singolo ruolo né lo sguardo ironico che viene rivolto ai loro punti deboli. Il tutto (ma questi sono solo alcuni dei punti di forza del cinema tarantiniano) sostenuto da una colonna sonora ricercata e da una regia di chi conosce il cinema non per averlo studiato ma per averlo visto.
Un ciclone si abbatte su Hollywood, nell'indifferenza generale dell'Academy che ne rimane travolta. Produzione dallo spirito indipendente e dal budget ridicolo, Le Iene si impone in breve tempo come icona di un cinema nuovo, slegato da formalismi e libero da convenzioni. Istintiva innovazione registica e intrattenimento puro rendono la visione un'esperienza indelebile. Una rapina va storta, apparentemente per una soffiata. Nella confusione generale i membri della banda scampati all'agguato della polizia si riuniscono nel luogo prestabilito, un capannone in periferia. Tra flashback caratterizzanti e trovate geniali il narrato volgerà verso un degno epilogo. Tutto il film gira intorno all'accadimento principale, una rapina di cui tanto si parla ma che non si vede. Scarsità di mezzi e di ambienti danno risalto a una regia tutt'altro che invisibile e un montaggio dal ritmo costante scandisce perfettamente i tempi di un intreccio presentato non cronologicamente. Strepitosi quanto ben distribuiti dialoghi (che faranno scuola) contrastano la staticità complessiva delle scene. Si passa da un piano narrativo all'altro con naturalezza, in un viaggio allucinante e allucinato che ci porterà dentro il "normale" mondo dei gangster. Sovvertendo ogni clichè che incontra sulla propria strada l'opera omaggia una cinematografia nella quale affonda con orgoglio le proprie radici: B-Movie italiano anni '70 stile Lenzi/Martino, BlackXploitation, e Gangster Movie americano. Un anello di congiunzione tra passato e futuro che concilia generi differenti dando vita a un'amalgama inzuppata di talento. Un film che straparla e stordisce, figlio di una creatività genuina e strabordante, figlio del genio di qualcuno che oggi ben conosciamo e che a questo punto è superfluo menzionare.
Un esordio eccellente questo di Quentin Tarantino. Ispirandosi a Rapina a mano armata di Stanley Kubrick e con uno stile che ricorda il miglior Scorsese, è riuscito a lasciare la propria personale impronta. Nonostante una crudeltà e una violenza che richiedono nervi saldi, tutto funziona in questo film. C'è stata una rapina ma non tutto è andato secondo le previsioni. La polizia ha ucciso due componenti della banda e ne ha ferito un altro. Qualcuno ha parlato. Il primo sospettato viene torturato in maniera truce, ma l'infiltrato è in realtà un altro. Svolto con uno stile da rappresentazione teatrale, il film dà modo agli attori di tirare fuori tutto il meglio di sé. Nella produzione c'è anche Monte Hellman, l'indimenticato regista americano indipendente.
Correva l’anno 1992 - Nel panorama cinematografico appare un nuovo regista ed un nuovo film. Il regista si chiama Quentin Tarantino, il film è - Le iene - Cani da rapina "Reservoir Dogs." Trama: Rapina, fuga in un deposito, dibattiti, litigi, conseguenze emotive, morte protagonisti. (tranne uno, forse). Chi è Quentin Tarantino: Un geniale affabulatore. [...] Vai alla recensione »
Il primo lungometraggio di Tarantino presenta molte tematiche che ritorneranno sempre: la violenza (qui ancora realistica e non ridicola, la formidabile sceneggiatura dai dialoghi ironici e sferzanti, un’esasperato citazionismo e in particolare un grosso debito col cinema orientale(al quale attinge pesantemente, basti pensare a “City on Fire”). La vicenda tratta essenzialmente di una rapina andata [...] Vai alla recensione »
La fama è arrivata con 'Pulp Fiction', ma il vero capolavoro tarantiniano rimane l'esordio low budget. 'Le iene' è il miglior concentrato filmico della Quentin filosofia: denso, imprevedibile, feroce, grottesco, autoriale e citazionista pur mantenendo una personalità propria. Gli stessi ingredienti verranno felicemente riproposti in (alcuni) film successivi, 'Inglorious Basterds' compreso, ma non [...] Vai alla recensione »
L'esordio al cinema di Tarantino è un fulmine a ciel sereno nel mondo cinematografico. Nessun altro prima di lui aveva osato immettere scene così violente in un film, o perlomeno, farle entrare nella storia del cinema, e non facendolo rimanere nella stregua di un b-movie splatter, facendo diventare “Le Iene” un film di culto. Accusato di plagio dalla critica (trama simile alla pellicola cinese “City [...] Vai alla recensione »
Quando il sangue potrebbe divenire amore in virtù di una rappresentazione surreale . Tesi diffusamente accettata dalla critica e dallo stesso autore; l'eccesso produce rigetto e trasformazione. Lessi di Gian Luigi Rondi un termine che a me piacque subito che ho ttrovato subito appropriato per questo film: qui si attua "un fenomeno [...] Vai alla recensione »
Il primo film di Quentin Tarantino è un grande esordio per uno dei maggiori cineasti del cinema americano contemporaneo. Questo film dal ristretto budget (appena 1.2 milioni di dollari), ricevette un’accoglienza contrastante da parte della critica, infatti da una parte di essa fu elogiato, mentre dalla parte restante fu criticato per l’eccessiva violenza.
Esordio alla regia di Tarantino diventato subito cult. Era il 1992 e questo film segnò fortemente il cinema. Per questo va considerato come un caposaldo della storia della cinematografia. In questa opera i tratti distintivi di Tarantino vengono subito alla luce e questi tratti saranno la sua firma anche nelle sue opere successive. Montaggio spietato.
Sono passati ormai vent’anni da quando un ragazzo di nome Quentin, che trascorreva le sue giornate guardando film nella videoteca in cui lavorava, fece il suo prepotente esordio nel cinema. Era il 1992 quando nelle sale di tutto il mondo usciva Le iene, dettando quello che si sarebbe in seguito affermato come lo stile Tarantino. Dialoghi improbabili, violenza portata all’estremo, nuova [...] Vai alla recensione »
Cosa dire di questo film? Le Iene è apparentemente un film con una storia molto semplice ma con un colpo di scena alla fine: uno dei criminali è un poliziotto infiltrato. tarantino è riuscito a girare il film che stravolse il cinema negli anni '90 piazzando semplicemente sei perfetti sconosciuti in un deposito. Ciò significa e ci insegna che per fare un film di [...] Vai alla recensione »
Per chi ama il cinema, per chi guarda, respira, vive le emozioni che questa passione può trasmettere, per chi si sforza di osservare, con spirito critico, tutto ciò che gli viene offerto dai maestri della “settima arte”, è difficile trovare un film in cui i difetti siano praticamente nulli. Ebbene “Le Iene” è uno di questi film e Quentin Tarantino, [...] Vai alla recensione »
stilisticamente è un film magistralmente realizzato, ottima la fotografia e la colonna sonora, le riprese ed i tempi della narrazione, la storia di una rapina andata a finire male ... non è assolutament un film d'azione ma è molto più profondo, un low budget dove lo stile riempie tutto, non apprezzo i film violenti ma credo che si sia voluti nauseare i diretti interessati [...] Vai alla recensione »
In un bar , degli individui tutti diversi tra loro , avviano una discussione inerente ad una canzone di Madonna ( Like a Virgin ) e quasi tutti dicono la loro opinione anche su Madonna, per poi soffermarsi sulle mance per le cameriere, perché uno di loro non ha interesse a lasciare la mancia alla cameriera che li ha serviti, fin quando , un anziano signore convince l' individuo a dare [...] Vai alla recensione »
Tarantino inizia alla grande, sembra davvero un "nato imparato" (lo so che grammaticalmente non è corretto), nato con la camicia se preferite, sapeva già cosa fare quando ha preso la macchina da presa la prima volta. E' un genio, sia come regista che come sceneggiatore. Può essere difficile seguire il ritmo della narrazione perché non è lineare, ci [...] Vai alla recensione »
E così fu Tarantino, il mito. Un colpo maestro d'esordio di un signor nessuno. Un'opera omnia rosso sangue, con attori stratosferici e un intreccio geniale, su una storia in fondo banale. Un colpo ad un gioielliere finito male, con tanto di vittime e di agenti infiltrati. In un arco temporale di poche ore, con qualche significativo flashback, Quentin disegna una storia cruda e [...] Vai alla recensione »
Los Angeles. Un gruppo di malviventi progetta e porta a termine una rapina di diamanti. Il gruppo rimane però coinvolto in un pesante conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. Arrivando alla spicciolata nel deposito eletto quale punto di ritrovo, si insinua subito nei rapinatori l'idea che tra di loro si nasconda una talpa. Film d'esordio per un Tarantino che metteva già [...] Vai alla recensione »
In occasione del suo ventesimo anniversario, torna al cinema il film che ha lanciato un allora giovane Quentin Tarantino (siamo nel 1992) nell'olimpo dei registi più originali, apprezzati e, perchè no, anche odiati del grande schermo. Sceneggiatura, stile, dialoghi, personaggi, e riferimenti alla cultura di massa, hanno fatto di "Le Iene" una pellicola pionieristica e molto [...] Vai alla recensione »
Il primo e grandioso film di Quentin Tarantino è un thriller violento, che mostra la violenza più che suggerirla, ed (strano a dirsi) è anche per questo che nel tempo è diventato un cult del cinema contemporaneo, dove anche nelle scene più crude non è mai morboso. A tratti divertente, riesce a coinvolgere lo spettatore catapultandolo in un garage per quasi [...] Vai alla recensione »
Nell'anno 1992, all'età di 29 anni, Quentin Tarantino, ex commesso di un videonoleggio, onnivoro di cinema, sforna un autentico capolavoro, in Italia passato assolutamente inosservato finanche nella seconda distribuzione (avvenuta successivamente all'uscita di "Pulp Fiction", sull'onda del successo di quest'ultima pellicola).
Non avrei mai pensato di poterlo dire. Ma ci sono alcuni passaggi, alcune atmosfere, alcune interpretazioni che mi fanno favorire questo film d'esordio (ci tengo a sottolineare quel termine) al seguente Pulp Fiction. Prendiamo, come esempio, l'interpretazione di Steve Buscemi. Alcuni passaggi facevano venire l'ansia. Provavo quello che provava lui.
Il film che segna l'esordio del mito Tarantino.: e che esordio! Pellicola che non lascia troppo spazio a chiacchiere o a disquisizioni varie, almeno secondo me: è prossochè perfetto, magnifico, maestoso, bestiale, ad un passo piccolo piccolo dalla quinta stella! Un cast stellare, in cui le stelle non stanno a guardare: anzi agiscono e danno tutto quello che hanno trascinando anche [...] Vai alla recensione »
Otto uomini sono seduti a fare colazione, parlano di una canzone di Madonna, di un programma radio, delle mance delle cameriere. Non sappiamo nulla tranne il sopranome di uno di loro: Mr. Pink. Poche inquadrature dopo, due membri del gruppo sono in macchina, uno ha una profonda ferita alla pancia. Arrivano in un magazzino disabitato e lì, dopo essere stati raggiunti da Mr.
Il cinema è un'arte. I registi sono artisti. Questo film è arte. Che si riallaccia ad un filone ben preciso: Pop Art. Si sente il peso di Andy qui. Tarantino ormai è un marchio di fabbrica. Ne "Le Iene" descrive il suo punto di vista dell'America e dei suoi abitanti. Rappresenta l'americano medio, non molto lontano da Homer Simpson. Ricco di citazioni e rimandi, "Reservoir Dogs" mostra la violenza, [...] Vai alla recensione »
Quentin Tarantino realizza il suo primo lungometraggio senza neanche accorgersi che ha già creato un cult, una vera e propria novità nel cinema: il regista infatti prende una classica storia dei ladri e di una spia nel gruppo (ispirata a "Rapina a mano armata" di Stanley Kubrick), e invece di annoiare lo spettatore con le solite sequenze della rapina andata male, mette gli attori su un unico palco, [...] Vai alla recensione »
Film k presenta un ottima sceneggiatura molto originale, infatti la trama è un intreccio d scene k non seguono un ordine cronologico preciso, x svelare al momento più opportuno gli aspetti più significativi dei personaggi k in questo modo vengono mostrati in tutte le loro sfacettature alternando scene violente o in cui si insultano a vicenda, con scene in cui cazzeggiano e ridono tra loro con dialoghi [...] Vai alla recensione »
Il film racconta le vicende di un gruppo di rapinatori, che, dopo avere fallito il colpo in una banca per rubare dei diamanti, devono cercare di scoprire chi di loro li abbia traditi ed abbia spifferato tutto alla polizia; il film inizia quando il colpo è già fallito, e le scene propongono tutta una serie di flasch back, che sveleranno il colpevole e la psicologia dei vari personaggi; l'esordio di [...] Vai alla recensione »
L’allora ventinovenne Quentin Tarantino faceva il suo esordio nel mondo del cinema da perfetto sconosciuto, dirigendo la pellicola con un budget bassissimo e una quantità di talento fuori dal normale. Pensate alla reazione dell’annoiato spettatore dopo aver visto la prima scena, dopo aver ascoltato il primo dialogo: si trova al cinema per vedere questa produzione indipendente [...] Vai alla recensione »
TRAMA:in un vecchio edificio si radunano un gruppo di rapinatori inferociti tra loro a causa di una rapina fallita e tra loro potrebbe nascondersi un infiltrato della polizia...RECENSIONE:Si tratta del primo film di Quentin Tarantino e anche se mi sembra meno perfetto dell'successivo PULP FICTION può vantare come unico ma grande punto di forza il miglior cast di attori che abbia visto tra tutti i film [...] Vai alla recensione »
complimenti a tarantino ke al primo film realizza un thriller psicolgico ad incastri,ricco di suspence.Nel cast bravissimi Keitel,Roth,Buscemi e Madsen.
Un film dagli spiccati tratti psicologici dei personaggi che tutti a sieme formano come un mosaico che rende questo un bel film, senza tralasciare la trama che anche quella è degna di nota. Poi se si pensa che tarantino non era altro che un regista alle prime armi ci si rende conto della genialità di questo film diciamo anche "Senza peli sullo stomaco" per modo di dire.
Da questo film Tarantino entra in scena con il suo stile e la sua magnifica regia!
Un thriller come tanti altri. Forse il mio giudizio è dettato dal fatto che ho visto il film nel 2011 e non nel 1992 quando è uscito e il panorama cinematografico era molto diverso, fatto sta che non l'ho trovato un film speciale, non mi ha colpita in nessun senso. Un thriller discreto, da vedere, ma come tanti altri.
qualcosa di irripetibile, ma solo per appassionati del genere.
E' un film "istruttivo", nel senso che cerca di spiegare che il crimine non paga. Gli attori sono bravi, e nonostante la sceneggiatura semplice, con un budget non certo elevato, regala bei momenti di azione e dialogo.
un film eccellente in pieno stile quentin tarantino che cominciava a far conoscere ad hollywood il suo cinema. per lui ci sono attori come keytel,roth,buscemi e un madsen bravissimo che ora sembra essere sparito dagli schermi. un lavoro bellissimo che rappresenta pienamente la vita di gente truffatrice assassina e ladra che purtroppo esiste e vive ogni giorno nella nostra società,il migliore di tutti [...] Vai alla recensione »
Chi non conosce le iene il film sino dagli scodinzolanti trailers si comprende che il cavalierismo inesistente in tali casi sembra quasi lasciare il posto ai proclami d'onestismo pro cravatta per togliersela a scapito di lealtà e onestà e seguitare a rcevere da questo e quello degli assurdi inchini e tutto quello che si voleva con quel unico e patetico metodo della rapina. [...] Vai alla recensione »
Un gruppo di delinquenti viene radunato da un boss. Devono compiere una rapina che frutterà parecchi dollaroni ma qualcosa va storto, tra loro c’è una talpa e quando lo scopriranno sarà ormai troppo tardi. Con una formula – soprattutto per il periodo – innovativa, Tarantino da’ forma propria al classico genere noir o, per come meglio lo si conosce di questi tempi, al genere pulp.
nel 1993 aimè avevo 22 anni e fu uno dei pochi ad andare al cinema a vedere le iene. all'epoca mi piacque moltissimo e se oggi gli dò 4 e non 5 stelle è perchè dopo le iene ho visto "Rapina a mano armata " di Kubrik e allora una stelletta credo che sia il caso di toglierla.
Forse non arrivo a concepire la genialità di Tarantino. Già "Pulp Fiction", osannato come totale capolavoro, mi si è presentato come un buon prodotto, non certo al livello però di "Forrest Gump", come troppi sostengono, "Bastardi Senza Gloria", invece, a quel livello ci è arrivato.
Così ad occhio e croce mi viene in mente solo un altro film che regge il passo come miglior debutto: La morte corre sul fiume! A parte questo, resta un gran bel film.
Bello come film ma pesante dico pesante perchè è lungo va visto una volta ogni tanto perchè visto spesso annoia ma rimane sempre un bel film 4 stelle
La trama è fott...mente banale direbbe Quentin ma è proprio questo il bello! Le iene non è un semplice film ma insegna a qualsiasi persona che si avvicina al cinema e se ne appassiona cosa significhi girare un film low cost agli esordi e farlo diventare un capolavoro, tutto grazie ad un ottima fotografia, ad attori favolosi e dialoghi perfetti! Eh si, di Quentin ce n'è [...] Vai alla recensione »
Era il 1992 quando un ragazzo, ex-commesso di una videoteca, debutta sul grande schermo. Quel ragazzo si chiama Quentin Tarantino e il film che porta al cinema è Reservoir Dogs, in Italia tradotto stupidamente Le iene - Cani da Rapina. Che dire di questo film che non è già stato detto?. Una sceneggiatura che dire brillante è dire poco, attori in formissima, colonna sonora veramente eccezionale, ed [...] Vai alla recensione »
Un film veramente capolavoro. Quentin Tarantino confeziona un'opera prima che è davvero un capolavoro del cinema. Una regia quasi impeccabile, interpretazioni davvero favolose. Quella di Kaitel e Buscemi sono come minimo da nomination agli Oscar. Poi passiamo al lato sonoro, che è eccezionale, ci sono musiche anni 70' veramente strepitose. Anche se è un film che prende ispirazione da City on Fire, [...] Vai alla recensione »
Dopo aver fallito una repina ad una gioielleria,dove Mr. Blue e Mr. Brown trovano la morte, i superstiti si ritrovano in un deposito con Mr. Orange gravemente ferito.Uno di loro è però un infiltrato.L' esordio di Tarantino alla regia è un film che subito diventò un cult introducendolo nell' olimpo dei migliori registi di tutti i tempi.
xche io mr pink?xche......va bene..... sembra di guardare un videoclip ma di gran qualita ritmo, dialoghi spassosi,niente falso buonismo,violenza si ma nn gratuita,insomma x chi ama tarantino un must!!
Crudo e teatrale.
primo film di tarantino e anche quello che l'ha battezzato regista del secolo,le iene(reservoir dogs)oltre a azioni mozzafiato e sparatorie rappresenta la società in cui è uno solo a usufruire dei soldi. Come ci si fa a scordare di mr white che si fidava ciecamente di orange,dello psicopatico mr.blonde e del professionista mr pink,tanto maldestro quanto freddo
gli do 3 stelle ma è giusto i raiting che ha....e cioè 3.5.....il film è bello...che scorre molto bn.....nn è un capolavoro...ma cmq un ottimo esordio
Iniziò la sua carriera cinematografica recitando in film discreti e di minor successo sul grande schermo, fino all'anno della consacrazione: lo storico 1992, quando nei cinema mondiali uscì il film che cambiò per sempre il cinema moderno, appunto "LE IENE". Un film fatto più che altro di dialoghi, dove non sono i fatti a prendere vita, bensì le persone che appaiono nella pellicola: il cinico Joe, il [...] Vai alla recensione »
Inizia con un cerchio immaginario, l'esordio alla regia di Quentin Tarantino: in movimento continuo attorno al tavolo di un ristorante, la macchina da presa insegue i volti e i dialoghi dei protagonisti. E con un cerchio immaginario Le iene finisce: prima, con tre colpi di pistola sparati l'uno dopo l'altro, l'uno conseguenza fulminea dell'altro; poi, con un quarto colpo, paradossale gesto d'amore [...] Vai alla recensione »
Debutto alla grande, quello di Quentin Tarantino con Le iene - Cani da rapina. Certo, il genere (gangster hard) magari può non essere il prediletto dello spettatore. Certo, la violenza costringe le anime sensibili, o semplicemente quelle ingenue che ancora si lasciano ingannare dai trucchi del cinema, a chiudere spesso gli occhi. Certo si grida e si parla male, malissimo.
C'è un modo ideale per vedere Le iene, opera prima di Quentin Tarantino: occorre entrare in sala senza saperne assolutamente nulla. Meglio fermarsi qui con la lettura, dunque, e leggere eventualmente le "critiche" solo dopo averlo gustato... E l'effetto sorpresa, infatti, a farci apprezzare in pieno il bellissimo prologo. Un gruppo di uomini (tutti giovani, eccetto uno, che scopriremo più avanti essere [...] Vai alla recensione »
È una vera goduria, per una vecchia lenza della critica come il sottoscritto, poter (ri)recensire in questa afosa estate del 2012 film come La carica dei 101 (è accaduto qualche settimana fa) o Le iene di Quentin Tarantino. Merito di distributori fantasiosi, grandi e piccoli (tra la Walt Disney e la Paco Pictures c'è una discreta differenza in quanto a potenza di fuoco), che stanno trasformando questo [...] Vai alla recensione »