Un salto indietro nel tempo. ci porta agli anni 80, Valeria Bruna Tedeschi ricorda con nostalgia quel tempo, e si vede, si respira, la sua ammissione alla prestigiosa scuola di teatro di Patrice Chereau, l'amicizia con gli altri aspiranti attori e attrici, i loro sogni . le loro speranze, i loro amori. Erano anni in cui si credeva che tutto fosse possibile, specie quando si è giovani e il mondo ti appartiene, ti sembra di essere invincibile, perchè ci si mette entusiasmo, passione, energia, e in questo caso parliamo di ragazzi posseduti e accumunati dalla febbre del teatro, dalla sua fagocitante immersione, ma sono anche gli anni dell' AIDS, dell'uso di droghe, di promiscuità, le cui ripercussioni si faranno sentire anche nel gruppo, la storia d’amore tra Stella e il travagliato Etienne culminerà in un drammatico epilogo, perchè a quell'età si ha la presunzione di credere nell'amore come forza salvifica, ed è sordo alla logica della realtà, ai consigli degli amici ( Adele), si nutre della sua essenza e delle sue emozioni.
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Un salto indietro nel tempo. ci porta agli anni 80, Valeria Bruna Tedeschi ricorda con nostalgia quel tempo, e si vede, si respira, la sua ammissione alla prestigiosa scuola di teatro di Patrice Chereau, l'amicizia con gli altri aspiranti attori e attrici, i loro sogni . le loro speranze, i loro amori. Erano anni in cui si credeva che tutto fosse possibile, specie quando si è giovani e il mondo ti appartiene, ti sembra di essere invincibile, perchè ci si mette entusiasmo, passione, energia, e in questo caso parliamo di ragazzi posseduti e accumunati dalla febbre del teatro, dalla sua fagocitante immersione, ma sono anche gli anni dell' AIDS, dell'uso di droghe, di promiscuità, le cui ripercussioni si faranno sentire anche nel gruppo, la storia d’amore tra Stella e il travagliato Etienne culminerà in un drammatico epilogo, perchè a quell'età si ha la presunzione di credere nell'amore come forza salvifica, ed è sordo alla logica della realtà, ai consigli degli amici ( Adele), si nutre della sua essenza e delle sue emozioni. In Forever Young c’è tumulto, libertà, sregolatezza,una commistione emotiva travolgente, si fonde la vita vera con la finzione scenica, il teatro diventa luogo dove esprimersi , dove dare un significato al proprio dolore, un posto che ti accoglie anche se ci vai con la morte nel cuore, quello stesso luogo che ti ha fatto crescere, che ti è rimasto addosso come una seconda pelle e che ti accoglie ancora dopo che gli anni sono passati e dove ci si può abbandonare ai ricordi sulle note di Buscaglione Forse la Tedeschi su alcuni aspetti, si abbandona con troppa veemenza ai ricordi, mette dentro troppo di sé e non riesce a condurre lo spettatore nel suo vissuto, rischiando di appesantirne la durata, però ha anche il coraggio di mostrare il dietro le quinte dei grandi maestri, le loro fragilità e frustrazioni, riportandoli alla nostra statura.
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[+] il teatro, scelta di vita ed esperienza formativa
(di antonio montefalcone)
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