Anno | 1991 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Gabriele Salvatores |
Attori | Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Giuseppe Cederna, Claudio Bisio, Gigio Alberti Vanna Barba, Ugo Conti, Irene Grazioli, Luigi Montini, Antonio Catania, Memo Dini, Vasco Mirandola, Henri Laborit. |
Tag | Da vedere 1991 |
MYmonetro | 3,38 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 29 luglio 2020
Un manipolo di soldati italiani ha l'ordine di presidiare un'isola greca, apparentemente deserta. Ha vinto un premio ai Premi Oscar, ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto 3 David di Donatello, In Italia al Box Office Mediterraneo ha incassato 521 .
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Quinto film di Gabriele Salvatores, terzo di successo, dopo Marrakesh Express e Turné. Un manipolo di soldati italiani ha l'ordine di presidiare un'isola greca, apparentemente deserta. C'è il tenente Montini col suo attendente Farina, ci sono il sergente Lo Russo (Abatantuono), il marconista Colasanti e Strazzabosco, legatissimo a una mula. I soldati si trascinano nell'ozio finché ricompaiono gli abitanti, tutti vecchi e donne. C'è anche la bella prostituta Vassilissa che fa l'amore con tutti ma ama soltanto il timido Farina. Nel frattempo qualcuno ha rotto la radio, così l'isolamento è totale. Ecco che atterra un ricognitore in avaria e il pilota informa il gruppo che Mussolini è caduto e che gli alleati adesso sono gli americani, cioè i nemici di prima. Tutti, meno Farina, che sposa Vassilissa, tornano a casa malvolentieri. Un buon film, un passo avanti nello stile di Salvatores che ormai ha raggiunto un suo riconoscibile gergo artistico, cosa davvero inusuale per un regista italiano. Mediterraneo ha addirittura ottenuto l'Oscar quale miglior film straniero, un riconoscimento che (è opinione comune) gli sta senz'altro largo.
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classico esempio di come si può creare un film capolavoro con pochi soldi. Salvatores con questa pellicola tocca l'apice della cinematografia italiana.
Mediterraneo. Tanto tempo è passato da quel lontano 1991, eppure è sempre bello, sempre emozionante riguardarlo. Nel bel mezzo della seconda guerra mondiale,un gruppetto di soldati italiani viene mandato in "missione" in un'assolata isoletta greca. Questo gruppetto di sbandati, tra disertori e montanari imbranati richiamati alle armi, si renderà protagonista di vicende [...] Vai alla recensione »
Salvatores , ispirandosi al romanzi " Sagapò" di R. Biason, nel 1991 realizzò il terzo ed ultimo lungometraggio dedicato alla trilogia della fuga, dopo Marrakesh express e Turnè. Il film inizia infatti con una frase di H.Laborit dedicata all'esaltazione della fuga stessa e si conclude con una dedica a coloro che stanno scappando.
Pellicola di grande valore, in grado di esaltare una cultura cinematografica di spessore, tutta italiana. Mediterraneo è una photo istantanea, che cristallizza in maniera reale ed onesta una parte della vita di ognuno di noi, e della nostra storia. Il viaggio come metafora dell'esistenza immersa nella realtà storica è una chiave di successo per narrare il tempo che passa; un tempo, ahimè, privo di [...] Vai alla recensione »
Una vita tranquilla,beata,lieta è quella che aspetta un gruppo di otto soldati italiani mandati in un'isola apparentemente deserta della Grecia sull'Egeo. Ma nessuno dei soldati ha avuto a che fare mai realmente con le armi,per loro comincerà un viaggio o meglio un'esplorazione dell'isola,metafora della vita; ognuno verrà a conoscenza dei propri veri stati [...] Vai alla recensione »
Film incentrato sul cambiamento(degno precursore del "change" obamiano) e sul senso di libertà. Infatti ogni personaggio nel corso del film compie una parabola (ascendete o discendente) che ne cambia aspirazioni e sogni, proprio perchè perliamo di soldati che "non hanno ancora deciso se metter su famiglia o se andare in giro per il mondo". La rivoluzione mentale colpisce, più o meno, tutti i personaggi: [...] Vai alla recensione »
"Mediterraneo" è l'ultimo film della "trilogia della fuga". La bellezza di questa pellicola, consacrata in campo internazionale con il premio Oscar come miglior film straniero del 1992, sta nella sua semplicità e sobrietà. Il film racconta la vicenda di una truppa di soldati italiani mandati a presidiare una piccola e insignificante isola dell’Egeo.
Il film racconta di una squadra militare italiana che si ritrova costretta a convivere in una piccola isola greca durante la seconda guerra mondiale. L'oscar è più che meritato per una pellicola molto intelligente e incorniciata dai fantastici paesaggi e dalla sontuosa colonna sonora. I nostri protagonisti vengono raccontati in maniera particolarmente umana, ognuno di loro ha dei [...] Vai alla recensione »
un bellisssimo film questo mediterraneo che avevo inizialmente sottovalutato,un cast bellissimo capitanato dal simpaticissimo diego abatantuono,Salvatores regala l'oscar al miglior film straniero alla nostra italia ed fa capire di come si possa realizzare grandi film con 2 lire,un bellissimo film,forse una lunghezza superiore ed qualche altro buono sentimentarismo avrebbero fatto un vero capolavoro. [...] Vai alla recensione »
Una guerra sullo sfondo che resta impalpabile tra i flutti azzurri del cristallino mare della grecia. Uomini o meglio ragazzi persi tra le spire del prorpio tempo dove tutto è non scritto. in un mondo sconvolto restano intrappolati in una piega tra lo spazio e il tempo che li avvolge come una soffice nuvola bianca. Soldati solo per una verde divisa che presto si logora e consuma, armi che [...] Vai alla recensione »
Molto simpatico e girato in modo molto scorrevole e piacevole. Lo consiglio vivamente a tutti essendo, a parer mio, un film assolutamente unico e che va visto almeno una volta. Molto bella la colonna sonora e credo che l'Oscar come miglior film straniero sia decisametne meritato. Il titolo che ho utilizzato per questo commento (" Italiani greci una faccia una razza") rappresenta a pieno [...] Vai alla recensione »
Secondo conflitto mondiale. Un gruppo di soldati italiani viene mandato nell’isola greca di Megisti per una missione di osservazione e collegamento. Una volta arrivati a destinazione, i soldati dovranno fare i conti con la paura dell’ignoto che caratterizza la sperduta isola del Mediterraneo in tempo di guerra. Il film si apre con una certa drammaticità: i soldati sono a bordo di una nave da guerra [...] Vai alla recensione »
MEDITERRANEO (IT, 1991) diretto da GABRIELE SALVATORES. Interpretato da DIEGO ABATANTUONO, CLAUDIO BIGAGLI, GIUSEPPE CEDERNA, CLAUDIO BISIO, UGO CONTI, GIGIO ALBERTI, VANNA BARBA "Dedicato a tutti quelli che stanno scappando": così recita l’epilogo di questa divertente avventura che vede protagonista uno sparuto drappello di otto soldati del Regio Esercito Italiano (il tenente [...] Vai alla recensione »
Sicuramente un film sulla guerra diverso e originale. Non c'è sangue,praticamente non si spara, non ci sono effetti speciali. Lontanissimo da prodotti americani come "full metal jacket" o "salvate il soldato Ryan" giusto per citare due tra i più famosi film sulla guerra. Il tutto funziona più che discretamente grazie ad un'ambientazione fantastica [...] Vai alla recensione »
Nel giugnio del 1941 otto soldati italiani vengono spediti su un isola dell'Egeo con il preciso compito di stabilire un predominio italiano. l'isola sembra apparentemente deserta, ma è in realta abitata da donne, vecchi e bambini nascosti dopo aver subito un attacco da parte dell'esercito tedesco. Dopo qualche giorno usciranno allo scoperto avendo visto l'umanità [...] Vai alla recensione »
Un gruppo di soldati italiani, mandato a presidiare una isola greca remota, è stato praticamente abbandonato dalla loro Patria. Finiscono così per familiarizzare con la comunità locale, ignari perfino che la guerra sia finito. E qualcuno tra loro preferirà rimanere lì, avendo ritrovato una propria dimensione. Rispetto ad un paese che li ha sfruttati e dimenticati e il cui futuro è tutto da scrivere.Premio [...] Vai alla recensione »
Come Alice nel paese delle meraviglie un gruppo di "eroi" si smarriscono nello spazio e nel tempo perdendo ogni contatto con la realtà della storia (quella vera) ma ritrovando se stessi, scoprendo nuovi-antichissimi valori, incontrando una dimensione più vera e sana della loro storia personale (altrettanto vera). Il mediterraneo è il grembo materno da dove tutti noi proveniamo [...] Vai alla recensione »
Quando arrivammo a Rodi, nell'estate del 2011, chiesi alla mia compagna di visitare Kastellorizo. Lei mi guardo come un UFO: Kastellorizo? Che cavolo ci vuoi trovare in quell'isola di pecorai???, mi disse stizzita. Lei conosce bene la Grecia, ci ha lavorato, addirittura ne parla la lingua. Continuò: Ci vogliono 4 ore di traghetto, costa come il plutonio e una volta arrivati non si trova nulla.
Niente cast stratosferici, pallottole, armi, cattiverie e storie simili per far saltare in aria lo spettatore. Un film girato con 4 soldi che per la sua genialità e la sua delicatezza merita davvero. Attori italiani, ambientazione greca per una storia in una stupenda isola del mediterraneo. Il classico tema di Salvatores della fuga per il suo film meglio riuscito.
Oserei definirlo una piccola perla. Semplice, fotografia superba, validi attori. Poco dispendioso e nessun effetto speciale. E' così che secondo me dovrebbero essere i film: genuini... e questo, a mio avviso, lo è totalmente. Complimenti a Salvatores!
....col giudizio della cosiddetta critica !! Hanno ADDIRITTURA avuto l'Oscar film MOLTO peggiori di MEDITERRANEO.... Lo trovo invece un bel film girato bene e che ha MERITATO l' Oscar molto più della GRANDE BELLEZZA !!! Giuseppe
uno dei migliori film italiano degli ultimi anni..........la magia della ricostruzione storica, paesaggi fantastici e attori perfettamnte italiani abatantuono da il meglio di se quando diretto da salvatores. assolutamnte da vedere per ricordarci che il nostro cinema non è morto
Nella mia frase di lancio ce'..la fine quando il tenente Montini ormai invecchiato si incontra nell'isola greca con il sergente Lo Russo(un bravo D.Abatantuono) e Farina che aveva sposato Vassilissa una ragazza del posto.In sette hanno stazionatonella 2a guerra mondiale come osservatori militari ormai abbandonati,ben 4anni senza sapere piu'nulla sull'esito della guerra.
Salvatores non mi aveva ancora conquistato, ma questo film funziona e avvince! Ottimi attori, splendida ambientazione, storia molto umana e credibile, belle la fotografia e la colonna sonora. Insomma da vedere, che diverte ma al contempo sa anche educare, non annoia e trasmette una sorta di serenità interiore. Bravo Salvatores: l'oscar è meritato!
Magico per le atmosfere, per le musiche, per i dialoghi, un film che ci fa commuovere, ci diverte, ci fa riflettere senza mai essere banale o retorico e, lasciatemelo dire, ci rende anche un po' orgogliosi di essere italiani. Ci mostra un lato di quella guerra probabilmente mai esistito, fa bene il Morandini a descriverlo come una favola senza ambizioni storiche ma ciò non lo rende inferiore dal punto [...] Vai alla recensione »
Gabriele Salvatores dirige una banda di soldati italiani mandati in missione in una sperduta isola dell’Egeo nel 1941. Sullo sfondo della seconda guerra mondiale, che sull’isola non arriva mai, si intrecciano le amicizie dei vari Abatantuono, Bisio, Conti. Oltre alle amicizie sull’isola nascono anche amori come quello tra il soldato Farina (Giuseppe Cederna) e la prostituta dell’isola Vassilissa (Vanna [...] Vai alla recensione »
Un film banale, pieno dei più triti luoghi comuni, delle situazioni più stereotipate, di personaggi elementari che sembrano ognuno una macchietta. Oscar a questo film? Una bestemmia.
Una storia mediocre, costruita usando i più frusti, infantili e banali stereotipi cinematografici. Oscar a questo film? Ma daiii...
Ha pienamente meritato l'Oscar come migliore film straniero. Ci sono atmosfere incantevoli. Ci mostra quel periodo della guerra in cui un manipolo di soldati viene confinato in Grecia. E anche quando potranno tornare in Italia, decidono di rimanere sull'isola. Questo è uno dei film su coloro "che fuggono". Davvero molto bello! Secondo me è il più bel film del [...] Vai alla recensione »
Una storia elementare e puerile, un film profondamente insipido, battute e situazioni prevedibilissime.
Me-di-ter-ra-ne-o: sussurrato così, sillaba per sillaba, è ancora più forte il pathos mitico del nostro mare. È nostro, questo mare, perché ne abbiamo i colori negli occhi, il profumo nella memoria, la tentazione nel cuore. La stessa tentazione di Odisseo: la dolcezza del dimenticare, la tiepida quiete del sole, la sospensione del tempo, la fuga da Penelope.
In guerra possono capitare le cose più incredibili, ma gli scalcinati soldati italiani che, agli ordini di un tenentino (Claudio Bigagli), sbarcano su una sperduta isoletta greca nel 1941, vivono davvero una storia ai confini della realtà. Tutt'intorno l'Europa sta crollando, ma loro non lo sanno: la nave appoggio viene quasi subito affondata dal nemico, mentre poco dopo si rompe anche la radio.
Gabriele Salvatores, dopo la felicissima prova di Turné, ritorna a proporci una galleria di ritratti altrettanto umani e sinceri, studiati con calore, incisi con finezza. Addirittura otto, questa volta, in quel lontano ‘41 in cui i giovani erano in guerra e, in teoria, pensavano solo a quella. All’inizio, infatti, gli otto militari partono tutti insieme, per una spedizione.