eleonora
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mercoledì 6 gennaio 2021
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non vedo amore....
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Un grande atto di narcisismo . Non accettare di non esserci. Voler imporre la propria presenza anche dopo la morte. Incurante delle reazioni che avrebbe potuto provocare. Il regalo più grande che avrebbe potuto fare alla figlia? Aiutarla a distaccarsi. Questo sì che sarebbe stato un atto di amore. Posso capire una lettera... ma diciotto regali no. Paura di essere dimenticata:un atto di puro egoismo mascherato da amore. Della specie peggiore. Cara mamma, non ci sei più. Lascia che i regali me li faccia papà, magari con la sua nuova compagna.
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emiliz
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lunedì 4 gennaio 2021
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una bella sorpresa
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Ho cominciato a guardare il film controvoglia e sicura che avrei assistito all'ennesima melassa strappalacrime. Invece ho visto un bel film, ed è stata davvero una piacevolissima sorpresa. Asciutto, tenero, profondo, per nulla banale, con gli attori protagonisti che per tutto il film mantengono una sorta di sobrietà morale che impedisce alla storia di scadere nel patetico o nell'eccesso di emotività ruffiana. Bellissime e bravissime le protagoniste femminili, credibili, emozionanti e complici quanto basta per trasmettere la profondità del sentimento struggente che le lega. Da vedere.
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st7n
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giovedì 10 dicembre 2020
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un disastro
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Non guardo e non tollero produzioni italiane perche' reputo il "cinema" come un' entità un po troppo superiore per digerire la spazzatura italiana. Film sempre tutti identici senza forma senza idee, scopiazzati ovunque. Pensare che fino a 20 anni fa abbiamo avuto IMMESI MAESTRI che hanno esportato tutto il contrario di cio' che il cinema italiano sta facendo oggi. In questa odissea di scempio, con amici, ho "dovuto" vedere il tanto acclamato 18 REGALI.
Caro Francesco Amato, a me di regalo, ne bastava uno, cioe' che tu non avessi partorito questa porcheria senza precedenti.
Assolutamente incommentabile.
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lunedì 23 novembre 2020
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soprannaturale?
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Ma come si fa a definirla "svolta soprannaturale"? È evidente che l'incontro con i genitori è solo immaginato dalla protagonista durante il coma. Come se ciò non bastasse la trama stessa dà conferme di questa interpretazione. Una su tutte il pianoforte che la ragazza ritrova al suo risveglio (non la batteria). Inutile pertanto cercare sviste logiche e implausibilità, sarebbe come voler rivestire di razionalità i sogni.
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silvia dalmastri
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lunedì 9 novembre 2020
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delicato e commovente
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Struggente e commovente, il film è interpretato con molto pathos, da tutti gli attori, tutti bravissimi, e sapiente è il meccanismo attraverso il quale viene costruita la storia.
Dolcissimo, tocca il cuore. Profondo nella narrazione dei legami. Avrebbe meritato molta più visibilità e più successo.
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enzo70
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giovedì 3 settembre 2020
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film potente sull''eterna lotta tra dolore e amore
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La vita è amore e dolore e 18 regali, potente film tratto da una storia vera, ne è una sintesi perfetta. Una donna giovane, bella, innamorata di un uomo gentile aspetta un figlio. Ma nei meandri della vita, nei suoi strani bivi, durante un controllo il viso di un medico è un referto, una sentenza di condanna, a morte, per la giovane Elisa. Che riuscirà a dare alla luce la piccola Anna e alla quale lascerà 18 regali, uno per ogni compleanno che la porterà alla maggiore età. Le difficoltà della bambina di accettare una vita senza madre non riescono ad essere superate dall’amore che le garantisce il padre. Poi un incidente consentirà alle due donne, madre e figlia, di incontrarsi, di parlarsi, di confrontarsi.
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La vita è amore e dolore e 18 regali, potente film tratto da una storia vera, ne è una sintesi perfetta. Una donna giovane, bella, innamorata di un uomo gentile aspetta un figlio. Ma nei meandri della vita, nei suoi strani bivi, durante un controllo il viso di un medico è un referto, una sentenza di condanna, a morte, per la giovane Elisa. Che riuscirà a dare alla luce la piccola Anna e alla quale lascerà 18 regali, uno per ogni compleanno che la porterà alla maggiore età. Le difficoltà della bambina di accettare una vita senza madre non riescono ad essere superate dall’amore che le garantisce il padre. Poi un incidente consentirà alle due donne, madre e figlia, di incontrarsi, di parlarsi, di confrontarsi. Non è un film strappalacrime, nonostante sia un film emozionante; 18 regali è un film che ha la forza della vita, l’unica reazione possibile alla morte. Bravi tutti gli attori, Vittoria Puccini, Benedetta Porcaroli e Edoardo Leo i protagonisti e ottima la regia di Francesco Amato. Un grande omaggio alla memoria di Elisa Girotto, la donna la cui storia ha ispirato il film.
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carloalberto
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domenica 2 agosto 2020
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il 19esimo regalo
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I 18 regali di questo film….
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Dialoghi shakespeariani....
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Sceneggiatura dostoevskiana....
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Recitazione superba....
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Colonna sonora da brivido....
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Scenografia magistrale....
Etc. etc.....
Il 19esimo regalo però me lo sono fatto io, staccandolo dopo 19 minuti…
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calogero licata
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venerdì 31 luglio 2020
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riuscito
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Buonissimo film. Riuscito in tutti i punti. La storia era semplice , ma il meccanismo della narrazione ha confezionato perfettamente il film.
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diegot
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mercoledì 10 giugno 2020
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il film italiano migliore di questo 2020
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Un film che parte già con una storia del genere non può che non meritare almeno 3 stelle.
Non mi voglio esprimere su questo e non voglio dare giudizi sullo stile tecnico del regista, de gustibus, ma ritengo che le attrici, molto brave e adatte a questo tipo di film sono davvero quello che ha reso questo film molto bello, sia per la bellezza che per l'emotività di entrambe.
Cosa dire di più che è un film emozionante e pieno di significati, un flashback continuo, un desiderio che si realizza, quello di rivedere la persona cara morto per poterla vivere e avere risposte che la morte non darà mai.
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onufrio
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mercoledì 10 giugno 2020
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sognando mamma
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Ispirato ad una storia vera. Elisa, in dolce attesa di una bambina, scopre di avere un tumore ormai in fase terminale, l'ultimo desiderio è quello di riuscire a vederla prima che il brutto male la sconfigga, si pone inoltre come una sorta di testamento nei confronti della figlia, un regalo per ogni suo compleanno sino al 18esimo anno di età. Una storia ricca di sentimenti e d'amore che viene stravolta dalla licenza e dalla fantasia letteraria giocando con l'arco spazio-temporale dando così possibilità a madre e figlia di confrontarsi, il chè può portare ad una fantasia sentimentalista che va oltre le barriere reali, ma d'altra parte perde appunto il realismo, peccando in più punti di varie disconnessioni narrative che pregiudicano la profondità di un rapporto che meritava un altro approccio.
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Ispirato ad una storia vera. Elisa, in dolce attesa di una bambina, scopre di avere un tumore ormai in fase terminale, l'ultimo desiderio è quello di riuscire a vederla prima che il brutto male la sconfigga, si pone inoltre come una sorta di testamento nei confronti della figlia, un regalo per ogni suo compleanno sino al 18esimo anno di età. Una storia ricca di sentimenti e d'amore che viene stravolta dalla licenza e dalla fantasia letteraria giocando con l'arco spazio-temporale dando così possibilità a madre e figlia di confrontarsi, il chè può portare ad una fantasia sentimentalista che va oltre le barriere reali, ma d'altra parte perde appunto il realismo, peccando in più punti di varie disconnessioni narrative che pregiudicano la profondità di un rapporto che meritava un altro approccio. L'espediente narrativo peraltro più volte usato nella storia della cinematografia.
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