anna rosa
|
giovedì 21 dicembre 2023
|
un cuore confuso
|
|
|
|
Premesso che solo un genio può trarre un film da un romanzo come quello di Pavese, perché ci si possa meglio rendere conto di quanto liberamente la regista si sia ispirata al breve romanzo di Pavese, trascrivo parte di quanto sul romanzo dice Valentina Zinnà in Critica letteraria, che condivido pienamente:
(...) La bella estate è un romanzo che in poco meno di cento pagine mostra magistralmente la crescita di una ragazza che alle soglie dell'età adulta si sente ancora bambina mentre vorrebbe essere già donna. Attorno a lei, le amiche frequentano già degli uomini, sanno già cosa vuol dire "andare nei prati" mentre lei si trova a occuparsi del fratello Severino e a gestire la casa come una donna di famiglia.
[+]
Premesso che solo un genio può trarre un film da un romanzo come quello di Pavese, perché ci si possa meglio rendere conto di quanto liberamente la regista si sia ispirata al breve romanzo di Pavese, trascrivo parte di quanto sul romanzo dice Valentina Zinnà in Critica letteraria, che condivido pienamente:
(...) La bella estate è un romanzo che in poco meno di cento pagine mostra magistralmente la crescita di una ragazza che alle soglie dell'età adulta si sente ancora bambina mentre vorrebbe essere già donna. Attorno a lei, le amiche frequentano già degli uomini, sanno già cosa vuol dire "andare nei prati" mentre lei si trova a occuparsi del fratello Severino e a gestire la casa come una donna di famiglia. Tuttavia è giovane, vivace, vuole entrare nella pienezza della vita, con quella sicura fiducia verso il futuro e quell'incoscienza caratteristica degli anni dell'adolescenza. L'incipit, in tal senso, è poetico e illuminante:
A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era così bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, o magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. (p. 3)
(...) questa voglia di vivere appieno la vita e (...) questo senso di inadeguatezza che serpeggia silenziosamente dentro l'animo di Ginia preparano l'entrata in scena di uno dei personaggi determinanti della storia, Amelia: scostante e superba, più grande di tutte («compariva solo di tanto in tanto, le sere di quell'estate, e non dava confidenza a nessuno ma rideva con tutti, perché aveva diciannove o vent'anni», p. 8), attira subito l'attenzione di Ginia (...) Pavese riesce magistralmente a mettere in scena la crescita di una ragazza, che durante l'estate dei suoi sedici anni diventa donna (...) le attese febbricitanti con cui la protagonista attende e cerca il suo innamorato Guido, il batticuore con cui sale le scale, la tenerezza e le emozioni contrastanti che le stravolgono il cuore, la difficoltà e la bellezza delle prime esperienze. Tuttavia, ben presto, altre emozioni ben più fosche si uniscono a queste: il rapporto tra Amelia, Ginia, Rodrigues e Guido, infatti, diventa sempre più morboso e si agitano in Ginia dei sentimenti contrastanti, compresa la gelosia.(...) La bella estate, quindi, è il racconto di una stagione che cambierà per sempre la vita di Ginia e segna il suo passaggio all'età adulta, con tutto ciò che ne consegue: il suo progressivo allontanarsi dalla casa e da Severino, che compare sempre meno nel romanzo, al pari delle amiche, segnano la progressiva crescita della ragazza, così come la girandola di sentimenti che le sconvolge il cuore. Il finale, in tal senso, è emblematico, e in particolare la frase scelta per chiudere il romanzo (...) : "Andiamo dove vuoi, disse Ginia (ad Amelia ), conducimi tu".
Ecco, io non sono sicura, come lo è la regista, che Pavese racconti la presa di coscienza della sua omosessualità da parte di Ginia, bensì la sua emancipazione come donna.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a anna rosa »
[ - ] lascia un commento a anna rosa »
|
|
d'accordo? |
|
miriam
|
martedì 26 settembre 2023
|
intenso e meraviglioso
|
|
|
|
È stato il primo film che ho visto al cinema da sola, sono una persona molto ansiosa ed ero abbastanza agitata. Sono bastate le prime sequenze a tranquillizzarmi e a trasportarmi totalmente nella Torino meravigliosa che la magistrale fotografia è riuscita a mostrare. Le attrici e gli attori, benché alle prime armi, mi hanno subito conquistata. Tutto era raccontato con una delicatezza che mi ha fatto sentire accolta nelle vite dei personaggi. L'intensità di alcune scene, prima fra tutte quella del ballo, mi hanno fatto quasi sentire di troppo. La tenerezza del rapporto tra Ginia e Severino mi ha commosso. Una storia di scoperta del proprio corpo, dei propri sentimenti e del mondo che meritavano la lettura che ci ha regalato Laura Luchetti.
[+]
È stato il primo film che ho visto al cinema da sola, sono una persona molto ansiosa ed ero abbastanza agitata. Sono bastate le prime sequenze a tranquillizzarmi e a trasportarmi totalmente nella Torino meravigliosa che la magistrale fotografia è riuscita a mostrare. Le attrici e gli attori, benché alle prime armi, mi hanno subito conquistata. Tutto era raccontato con una delicatezza che mi ha fatto sentire accolta nelle vite dei personaggi. L'intensità di alcune scene, prima fra tutte quella del ballo, mi hanno fatto quasi sentire di troppo. La tenerezza del rapporto tra Ginia e Severino mi ha commosso. Una storia di scoperta del proprio corpo, dei propri sentimenti e del mondo che meritavano la lettura che ci ha regalato Laura Luchetti. Meraviglioso
[-]
|
|
[+] lascia un commento a miriam »
[ - ] lascia un commento a miriam »
|
|
d'accordo? |
|
fabz
|
venerdì 8 settembre 2023
|
senza vita
|
|
|
|
Davvero brutto. Con l'eccezione della brava protagonista è sbagliato il cast, sono brutti i dialoghi, è noiosa la regia. L'atmosfera più che da Torino anni '30 è da fiction Mediaset. Ma il peggio si trova forse nelle scene di sesso. Un'occasione buttata.
|
|
[+] lascia un commento a fabz »
[ - ] lascia un commento a fabz »
|
|
d'accordo? |
|
|
giovedì 7 settembre 2023
|
stupendo
|
|
|
|
Trasposizione stupenda. Magnifica l'attenzione ai minimi particolari riservata dalla regista nella ripresa di azioni semplici e banali. Amelia ti trasporta con lei e ti fa rivivere quei sentimenti che anche tu hai provato e ti fa sentire come se li stessi provando al posto suo. Severino molto più dolce, premuroso e presente verso la sorella rispetto al libro davvero molto bello.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
cccp
|
giovedì 7 settembre 2023
|
delicatissimo.
|
|
|
|
Il film è stato un viaggio bellissimo, di una delicatezza fuori dal comune.
Ogni personaggio tratteggiato con maestria ha dato quel quid in più ad una storia difficile da rendere così per immagini eppure il lavoro di Laura Luchetti e del cast giovanissimo è stato magistrale.
I miei complimenti soprattutto per il personaggio di Amelia che Deva Cassel ha interpretato in modo eccellente, tale da farmi innamorare e per quello di Severino che mi ha ancora una volta confermato la bravura e l’eleganza di Nicolas Maupas che mi ha scatenato una voglia di protezione per il personaggio e la persona di Severino e al contempo il desiderio di averlo come fratello, tale è stata la bravura nel rendere la figura di un fratello comprensivo e protettivo.
[+]
Il film è stato un viaggio bellissimo, di una delicatezza fuori dal comune.
Ogni personaggio tratteggiato con maestria ha dato quel quid in più ad una storia difficile da rendere così per immagini eppure il lavoro di Laura Luchetti e del cast giovanissimo è stato magistrale.
I miei complimenti soprattutto per il personaggio di Amelia che Deva Cassel ha interpretato in modo eccellente, tale da farmi innamorare e per quello di Severino che mi ha ancora una volta confermato la bravura e l’eleganza di Nicolas Maupas che mi ha scatenato una voglia di protezione per il personaggio e la persona di Severino e al contempo il desiderio di averlo come fratello, tale è stata la bravura nel rendere la figura di un fratello comprensivo e protettivo.
Abbiamo bisogno di opere così nel cinema italiano che ormai pare andare avanti solo grazie a film che vengono visti più per FOMO che non per reale interesse.
Davvero bellissimo, da vedere assolutamente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cccp »
[ - ] lascia un commento a cccp »
|
|
d'accordo? |
|
eleonora
|
giovedì 7 settembre 2023
|
pavese non è mai stato così vicino
|
|
|
|
Una rilettura attenta e suggestiva di un romanzo senza tempo. Solo apparentemente circoscritta all’esperienza della protagonista Ginia, la pellicola allarga lo sguardo e il piccolo mondo antico che le fa da sfondo si scopre sorprendentemente grande e moderno, più vicino al nostro di quanto si possa pensare.
Laura Luchetti gioca abilmente di sottrazione e non ingolfa la sceneggiatura riempiendo i vuoti del testo, ma li esalta con gli strumenti che il passaggio di medium le mette a disposizione. Dove non arrivano le parole suppliscono le immagini, grazie a un uso sapiente di luce e fotografia che dialogano ininterrottamente con lo spettatore e gli comunicano tutto ciò che ha bisogno di sapere, a partire dal colpo d’occhio eloquente che vede la prorompenza sicura di Amelia torreggiare sul passo più dimesso e impacciato di Ginia.
[+]
Una rilettura attenta e suggestiva di un romanzo senza tempo. Solo apparentemente circoscritta all’esperienza della protagonista Ginia, la pellicola allarga lo sguardo e il piccolo mondo antico che le fa da sfondo si scopre sorprendentemente grande e moderno, più vicino al nostro di quanto si possa pensare.
Laura Luchetti gioca abilmente di sottrazione e non ingolfa la sceneggiatura riempiendo i vuoti del testo, ma li esalta con gli strumenti che il passaggio di medium le mette a disposizione. Dove non arrivano le parole suppliscono le immagini, grazie a un uso sapiente di luce e fotografia che dialogano ininterrottamente con lo spettatore e gli comunicano tutto ciò che ha bisogno di sapere, a partire dal colpo d’occhio eloquente che vede la prorompenza sicura di Amelia torreggiare sul passo più dimesso e impacciato di Ginia.
È proprio nel costante confronto con la conturbante viveuse che Ginia disegna e ritaglia la propria identità come uno dei cartamodelli su cui lavora nell’atelier di moda in cui è impiegata. Se Amelia mangia la vita, Ginia vuole imparare da lei a smettere di farsi mangiare. Se Amelia esiste perché si muove nel campo visivo degli artisti che la ritraggono, Ginia vuole essere ritratta e dunque esistere a propria volta, come sente di non aver ancora fatto da quando si è trasferita dalla campagna.
L’occhio degli altri vivifica e legittima e l’occhio della telecamera sembra essere il mezzo perfetto per raccontarlo.
Nelle interpretazioni di un cast giovane ma non per questo meno centrato, si dipana il filo (neanche troppo sottile) che collega ogni personaggio sulla carta al proprio corrispettivo sullo schermo. Lo spaesamento agrodolce di Ginia, i chiaroscuri nascosti nell’esuberanza larger than life di Amelia, i silenzi parlanti di Severino che si discostano da Pavese senza mai tradirlo.
Lungo quel filo, come perle di una collana, viaggiano inalterati gli stessi temi che già animavano le pagine: l’autodeterminazione, la scoperta di sé da dentro a fuori e viceversa, lo sbarco (quando non il naufragio) nell’età adulta, la prima audacia di desiderare e di sentirsi desiderati. Liberamente. Anche se dovesse rivelarsi un fuoco di paglia, bruciato nello spazio di una bella estate.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eleonora »
[ - ] lascia un commento a eleonora »
|
|
d'accordo? |
|
jamila
|
giovedì 31 agosto 2023
|
“è come se ognuno dei personaggi raccogliesse una cosa di te",
|
|
|
|
Se dovessi scegliere una sola frase per descrivere questo film sarebbe “È come se ognuno dei personaggi raccogliesse una cosa di te", perché è proprio così, un film che ti ricorda e ti riporta a dei momenti della vita, dalla giovinezza passata, o alla giovinezza, che tra insicurezze, paure, sfacciataggine, coraggio ed amicizia, che stai ancora vivendo. Un film completo, dalla regia all'interpretazione degli attori.
|
|
[+] lascia un commento a jamila »
[ - ] lascia un commento a jamila »
|
|
d'accordo? |
|
athos
|
lunedì 28 agosto 2023
|
le prime esperienze
|
|
|
|
Ginia arriva in città, vive con il fratello e lavora in un atelier. Il fascino della città agisce su di lei richiamandola in un piccolo circolo bohemienne, dove conoscerà il fascino esuberante di Amelia e l'esperienza di Guido. Film di sentimenti, tentazioni e inquietudini, chiunque potrebbe confrontarlo con un proprio perdiodo di vita. Brava e minimalista Ginia con un viso d'altri tempi, non mi ha molto convinto Amelia (Deva Cassel) forse troppo attuale per la parte. La regista tiene bene il filo del racconto e trova un ottimo finale.
|
|
[+] lascia un commento a athos »
[ - ] lascia un commento a athos »
|
|
d'accordo? |
|
mena
|
domenica 27 agosto 2023
|
film davvero stupendo
|
|
|
|
È un film che ti tiene gli occhi ancorati allo schermo, ad ogni scena gli occhi corrono ovunque perché desiderosi di cogliere ogni dettaglio e credo che questo sia merito della fotografia che ti fa innamorare della città anche se non l'hai mai visitata prima.
Ho apprezzato tantissimo la regia di Laura Luchetti perché è riuscita a catturare ogni emozione trasmessa dal cast in un modo che ti spiazza (in positivo)
I primi aggettivi che mi sono venuti in mente dopo la visione del film sono stati : Dolcezza e delicatezza.
La dolcezza l'ho ritrovata nel personaggio di Ginia, nei suoi occhi e nella sua fame di conoscere un mondo lontano dal suo come la delicatezza del suo rapporto con Severino e i suoi sentimenti verso Amalia.
[+]
È un film che ti tiene gli occhi ancorati allo schermo, ad ogni scena gli occhi corrono ovunque perché desiderosi di cogliere ogni dettaglio e credo che questo sia merito della fotografia che ti fa innamorare della città anche se non l'hai mai visitata prima.
Ho apprezzato tantissimo la regia di Laura Luchetti perché è riuscita a catturare ogni emozione trasmessa dal cast in un modo che ti spiazza (in positivo)
I primi aggettivi che mi sono venuti in mente dopo la visione del film sono stati : Dolcezza e delicatezza.
La dolcezza l'ho ritrovata nel personaggio di Ginia, nei suoi occhi e nella sua fame di conoscere un mondo lontano dal suo come la delicatezza del suo rapporto con Severino e i suoi sentimenti verso Amalia.
Yile Yara Vianello è stata veramente una gran bella scoperta, mi ha colpito il come lei accompagnava le battute sguardi che le arricchivano come se spiegasse in silenzio ciò che Ginia pensava e sentiva.
Concetto simile l'ho rivisto in Severino , interpretato da Nicolas Maupas, lui è una conferma a ciò che ho sempre pensato. Lui ha un talento straordinario, comunica con lo sguardo,col corpo, con le espressioni del viso e in quei momenti di silenzio sentivi che il personaggio continuava a comunicare con te.
Infatti la mia scena preferita in assoluto è quando Ginia abbraccia suo fratello di schiena, lì Nicolas - con solo sguardo- mi ha trasmesso un mix di emozioni diverse ma simili.
Sentivo la paura di Severino, la sua voglia di proteggere sua sorella e allo stesso tempo la consapevolezza che qualcosa in Ginia era cambiato.
Lo stesso vale per la scena sul balconcino quando le offre la sigaretta, quel gesto mi è arrivato come un voler dire:"Qualsiasi cosa tu senta o provi non cambierà la percezione che ho di te"
Consiglio caldamente di vedere questo film perché è una piccola chicca da non perdere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mena »
[ - ] lascia un commento a mena »
|
|
d'accordo? |
|
mena
|
domenica 27 agosto 2023
|
film davvero stupendo
|
|
|
|
È un film che ti tiene gli occhi ancorati allo schermo, ad ogni scena gli occhi corrono ovunque perché desiderosi di cogliere ogni dettaglio e credo che questo sia merito della fotografia che ti fa innamorare della città anche se non l'hai mai visitata prima.
Ho apprezzato tantissimo la regia di Laura Luchetti perché è riuscita a catturare ogni emozione trasmessa dal cast in un modo che ti spiazza (in positivo)
I primi aggettivi che mi sono venuti in mente dopo la visione del film sono stati : Dolcezza e delicatezza.
La dolcezza l'ho ritrovata nel personaggio di Ginia, nei suoi occhi e nella sua fame di conoscere un mondo lontano dal suo come la delicatezza del suo rapporto con Severino e i suoi sentimenti verso Amalia.
[+]
È un film che ti tiene gli occhi ancorati allo schermo, ad ogni scena gli occhi corrono ovunque perché desiderosi di cogliere ogni dettaglio e credo che questo sia merito della fotografia che ti fa innamorare della città anche se non l'hai mai visitata prima.
Ho apprezzato tantissimo la regia di Laura Luchetti perché è riuscita a catturare ogni emozione trasmessa dal cast in un modo che ti spiazza (in positivo)
I primi aggettivi che mi sono venuti in mente dopo la visione del film sono stati : Dolcezza e delicatezza.
La dolcezza l'ho ritrovata nel personaggio di Ginia, nei suoi occhi e nella sua fame di conoscere un mondo lontano dal suo come la delicatezza del suo rapporto con Severino e i suoi sentimenti verso Amalia.
Yile Yara Vianello è stata veramente una gran bella scoperta, mi ha colpito il come lei accompagnava le battute sguardi che le arricchivano come se spiegasse in silenzio ciò che Ginia pensava e sentiva.
Concetto simile l'ho rivisto in Severino , interpretato da Nicolas Maupas, lui è una conferma a ciò che ho sempre pensato. Lui ha un talento straordinario, comunica con lo sguardo,col corpo, con le espressioni del viso e in quei momenti di silenzio sentivi che il personaggio continuava a comunicare con te.
Infatti la mia scena preferita in assoluto è quando Ginia abbraccia suo fratello di schiena, lì Nicolas - con solo sguardo- mi ha trasmesso un mix di emozioni diverse ma simili.
Sentivo la paura di Severino, la sua voglia di proteggere sua sorella e allo stesso tempo la consapevolezza che qualcosa in Ginia era cambiato.
Lo stesso vale per la scena sul balconcino quando le offre la sigaretta, quel gesto mi è arrivato come un voler dire:"Qualsiasi cosa tu senta o provi non cambierà la percezione che ho di te"
Consiglio caldamente di vedere questo film perché è una piccola chicca da non perdere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mena »
[ - ] lascia un commento a mena »
|
|
d'accordo? |
|
|