Non è da tutti poter vantare un curriculum nel quale è inserita la frase "è stata assistente di Russell Crowe per Il Gladiatore", ma Laura Luchetti può farlo.
La regista e sceneggiatrice italiana, è riuscita, infatti, alla fine degli anni '90, ad affiancare l'attore, celebre protagonista del film diretto da Ridley Scott, e, sempre con lui, è stata line producer del documentario Texas, prodotto da Miramax e diretto dallo stesso Crowe.
Gli inizi
Prima di iniziare ufficialmente la sua carriera nel mondo del cinema nel 2009, Laura Luchetti si sposta tra l'Italia e l'Inghilterra. Dopo una laurea in Scienze Politiche e un master in Gestione delle Imprese di Intrattenimento, lavora come segretaria di produzione e coordinatrice in grosse produzioni americane, appunto, sia in Italia che in Inghilterra.
Nel 1997 gira a Londra un cortometraggio, dal titolo In Great Shape, premiato in vari festival italiani. Lavora poi come lettrice di sceneggiature presso l'European Script Fund e presso Miramax e, per tre anni, come detto, come assistente di Russell Crowe.
Nel 2003 dirige e produce un documentario di 74 minuti sul regista Anthony Minghella, Climbing Cold Mountain e ne dirige il "Making Of". A ciò fanno seguito due cortometraggi, scritti, diretti e prodotti da Laura Luchetti: La Tartaruga del 2006 e The Sea del 2007. L'anno successivo si dedica a uno spettacolo teatrale su Giacomo Puccini con protagonista Alessio Boni (con il quale torna a collaborare in occasione di uno spot per la ONLUS Roma For You).
Il debutto vero e proprio
Tra il 2009 e il 2010 scrive e dirige gli episodi "Indian Dream" e "Finché morte non ci separi" facenti parte del film Feisbum e subito dopo si occupa anche della scrittura e della direzione del suo primo lungometraggio, dal titolo Febbre da Fieno con Andrea Bosca e Diane Fleri. La storia ha al centro la giovane Camilla, vittima di un piccolo incidente in motorino, che, in quel frangente, incrocia lo sguardo di Matteo, il quale le porge la scarpa che nella caduta lei aveva perso. Col tempo i due, naturalmente, si ritroveranno.
In quella che all'apparenza sembra una breve pausa dalle scene, Laura Luchetti dirige il pilot della docufiction Storie di ragazzi, dirige il videoclip di "Come la neve", brano di Boosta ft. Luca Carboni e scrive e dirige il cortometraggio d'animazione Bagni, entrato nella Cinquina dei Nastri D'Argento.
Dal 2018 a oggi
Sono gli anni che vanno dal 2018 a segnare la definitiva affermazione dell'attrice e sceneggiatrice. In quell'anno scrive e dirige Fiore Gemello, con al centro Anna, una giovane donna in fuga dal trafficante di esseri umani che ha ucciso suo padre, e Basim, un ragazzo scappato dalla Costa d'Avorio nella speranza di una vita migliore. Il film è presentato al Toronto International Film Festival nello stesso anno, dove ha ricevuto una menzione d'onore dalla giuria del Premio Discovery FIPRESCI. Il film è stato inoltre presentato nei festival internazionali di St. Louis, Atlanta, Sacramento, Jaipur, Albuquerque, al Cleveland International Film Festival, al Fantasporto di Oporto e ha ricevuto il titolo di miglior film al Metropolitan Film Festival di New York. Il film è stato anche selezionato all'Atelier del Festival di Cannes e al Sundance Screenwriters Lab, ed è stato proiettato tra gli altri al TIFF Toronto International Film Festival, BFI London Film Festival e Busan International Film Festival.
Sempre nel 2018 scrive e dirige il cortometraggio in stop motion Sugarlove che debutta al Festival di Venezia nella sezione Settimana della Critica 2019 e che vince il Nastro d'Argento Corti d'Argento Miglior Animazione 2019.
Nel 2020 riceve il Premio Ermanno Olmi che la famiglia ha consegnato a un giovane regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo allo stile del grande maestro.
Del 2021 è la serie Nudes, di cui Laura Luchetti firma la regia e che è ambientato all'interno del mondo degli adolescenti e in particolare di quello dei social. In onda su RaiPlay ad aprile raggiunge oltre un milione di spettatori nella prima settimana e si guadagna un'accoglienza più che positiva sia da parte del pubblico che della critica. Per questo la Luchetti si aggiudica il prestigioso Premio Maximo 2021 come miglior regia per la serialità televisiva.
Nel 2023 è dietro la macchina da presa per La bella estate, film tratto dall'omonimo romanzo di Cesare Pavese.
Ma le produzioni non si fermano ed è pronta per la serie Netflix Il gattopardo e per la seconda stagione di Nudes.