Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | James Napier Robertson |
Attori | Diane Kruger, Talia Ryder, Tomasz Kot, Oleg Ivenko, Natasha Alderslade Karolina Gruszka, Borys Szyc, Charlotte Ubben, Ewa Rodart, Martin Hugh Henley, Natalia Osipova. |
Uscita | giovedì 2 novembre 2023 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,47 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 20 ottobre 2023
La ballerina americana Joy Womack viene accettata nella famigerata dura Bolshoi Ballet Academy di Mosca, con il sogno di diventare una grande ballerina. In Italia al Box Office Joika - A un passo dal sogno ha incassato 310 mila euro .
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martedì 10 dicembre 2024 ore 12,15 su SKYCINEMA2
CONSIGLIATO NÌ
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Joy Womack (Talia Ryder), una ballerina quindicenne, lascia la casa della sua famiglia in Texas e vola a Mosca, prima statunitense ad essere stata accettata all'Accademia russa di balletto del Bolshoi. Il sogno di Joy è di diplomarsi lì e diventare la prima ballerina del tempio del balletto classico mondiale. Ovviamente non è la sola candidata e, soprattutto, dovrà fare i conti con la leggendaria e severa insegnante, Tatiyana Volkova (Diane Kruger).
L'Odissea, nell'accademia del Bolshoi russo, d'una ballerina statunitense segue tutti gli step classici di questo tipo di film in cui l'ostinazione di un'artista, per raggiungere il suo obiettivo, mette a repentaglio la sua stessa vita.
La struttura di Joika, pur ispirato alla storia vera della ballerina Joy Womack, classe 1994, che ha collaborato al film (come nel caso del documentario del 2021 Joy Womack: The White Swan di Dina Burlis e Sergey Gavrilov), ripete i classici topoi delle storie di affermazione dei candidati atleti o artisti (in questo caso la danza un po' li comprende entrambi) all'interno di scuole o accademie spietate, elitarie e in qualche modo ostili. In questo caso la regia nel neozelandese James Napier Robertson, già al suo quinto film, sottolinea le difficoltà della ballerina statunitense a inserirsi nel mondo russo dell'accademia del Bolshoi.
Alla diversità di approccio tra il balletto occidentale rispetto a quello russo, Joika, in alcuni momenti, sembra accennare anche a una problematica di non accettazione da parte delle colleghe ballerine russe quasi come se assistessimo a una sorta di raffigurazione plastica, nella danza, delle derive della Guerra Fredda. Certo oggi, con la vera guerra che la Russia ha dichiarato all'Ucraina (le riprese del film sono iniziate in Polonia quasi in contemporanea con l'inizio del conflitto nel febbraio del 2022) questa storia non sarebbe nemmeno immaginabile.
Comunque in questa serie di sfortunati eventi, la vita professionale di Joi è resa ancora più complicata dal suo difficile rapporto con la famiglia lontana e dai cambiamenti che lei stessa impone al suo corpo per stare al passo con le altre colleghe. È forse questa la parte più interessante del film, quella che mette in scena un personaggio femminile disposto a qualsiasi sacrificio, sulla propria pelle, letteralmente, pur di raggiungere l'obiettivo che si era preposto.
In quest'ottica l'interpretazione di Talia Ryder riesce a imprimere la giusta carica di ambizione e di lucida follia al suo personaggio, con le performance artistiche messe in risalto dalla regia virtuosa di James Napier Robertson e dalla fotografia patinata del polacco Tomasz Naumiuk (il film è una coproduzione tra Nuova Zelanda e Polonia).
Nel ruolo dell'apparente 'cattiva', la perfida insegnante Tatiyana Volkova, troviamo Diane Kruger abile nel costruire un personaggio deliberatamente ambiguo.
Il film però non riesce a costruire un crescendo drammatico che non sia un susseguirsi di avvenimenti ispirati a una vita vera un po' come se stessimo scrollando la pagina di Wikipedia del personaggio in questione. Naturalmente siamo molto distanti da film sulla danza complessi nella descrizione delle psicologie delle ballerine come Il cigno nero di Darren Aronofsky anche se il regista James Napier Robertson sembra voler dare spazio al lato un po' noir della vera vicenda di Joy Womack tanto che, nella seconda parte, il film apre un fronte anche su una vicenda di ricatti sessuali all'interno del Bolshoi.
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Ragazza texana viene ammessa all'Accademia dei Bolshoi di Mosca, lei si chiama Joy Womack e questa è una storia vera. II sogno che diventa ossessione e poi incubo, una maestra mitica e cerbera (la intrepreta con il pilota automatico inserito fisso Diane Kruger), il bullismo delle allieve russe, il dolore fisico e anche i disturbi alimentari, per una danzatrice un grammo di troppo può rappresentare [...] Vai alla recensione »
A passo di danza andrà sicuramente lontano la giovanissima Talia Ryder interprete di Joy Womack nel film "Joyka. A un passo dal sogno" ispirato a una storia vera, quella di una ballerina quindicenne che una ventina d'anni fa lascia la casa e la famiglia in Texas e vola a Mosca, prima statunitense ad essere selezionata per l'Accademia russa del Bolshoi.
Dall'America a Mosca, per prepararsi a danzare al Bolshoi. Ispirato alla vera storia di Joy Womack - dato peculiare per una lettura del film antiretorica - va in scena un sogno che si appresta a diventare realtà, in continua sospensione come un esercizio alla sbarra. Appena quindicenne, la ragazza stupisce: è la prima statunitense ad accedere e diplomarsi all'Accademia russa di balletto del celeberrimo [...] Vai alla recensione »
Da titoli iconici e pluripremiati come il «Cigno Nero», a docu-film come «Nureyev - The White Crow», fino ad arrivare alla serie tv animata più famosa del globo, i «Simpson», il mondo della danza classica è sempre stato rappresentato sul grande schermo lontano da quell'idea di candore e purezza che sembrano trasmettere le ballerine strette nei loro tutù rosa.
Il titolo italiano è Joika - A un passo dal sogno, ma in realtà quello di cui parla questo film è la discesa in un inferno molto più simile a un incubo che a un desiderio realizzato, anche se all'inizio, la protagonista non lo immagina. A raccontare sul grande schermo la storia vera della prima ballerina americana riuscita nell'impresa di farsi ammettere nel corpo di ballo del Teatro Bolshoi di Mosca, [...] Vai alla recensione »
Una danzatrice quindicenne americana aspira a diventare prima ballerina al Bolshoi Ballet di Mosca, tra discriminazioni e compromessi. Più che dal sogno, qui siamo a un passo dal sonno. Il problema di Joika è che arriva molto dopo Il cigno nero e, come se fossimo in una competizione di danza, non fa nulla, rispetto al predecessore, per impressionare la giuria, ovvero il pubblico e scalzare il ricordo [...] Vai alla recensione »
Dalla vicenda della ballerina americana Joy Womack (la Ryder), incarnazione dell'incontro-scontro tra balletto occidentale e balletto russo al Bolshoi, è una prova regina, standard e di casting, per Diane Kruger, nel ruolo dell'insegnante Tatiyana Volkova, severa fino alla vessazione per forgiare questo fatidico incontro di culture artistiche. Bisticci, emarginazioni, ricatti sessuali, si va a ritroso [...] Vai alla recensione »
Joy Womack (Talia Ryder) è una ballerina quindicenne che lascia la sua famiglia in Texas per volare a Mosca, prima statunitense a essere stata accettata all'Accademia russa di balletto del Bolshoi, dove dovrà fare i conti con la leggendaria e severa insegnante Tatiyana Volkova (Diane Kruger). Siamo ovviamente nel quadro della classica narrazione sull'affermazione di candidati di scuole o accademie [...] Vai alla recensione »
Joy Womack è la prima ballerina americana ad essere ammessa all'accademia del Bolshoi a Mosca. Le origini della ragazza sono il centro nevralgico del racconto del regista neozelandese James Napier Robertson: "balli come un'americana", le dicono per scoraggiarla; saranno proprio le sue radici a impedirle un'occasione straordinaria. Si tratta di un razzismo che non siamo abituati a vedere: quello contro [...] Vai alla recensione »