Prima della fine - Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer

Film 2024 | Documentario, +13 75 min.

Anno2024
GenereDocumentario,
ProduzioneItalia
Durata75 minuti
Regia diSamuele Rossi
Uscitagiovedì 13 giugno 2024
TagDa vedere 2024
DistribuzioneOpenDDB
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,04 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Samuele Rossi. Un film Da vedere 2024 Genere Documentario, - Italia, 2024, durata 75 minuti. Uscita cinema giovedì 13 giugno 2024 distribuito da OpenDDB. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,04 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Prima della fine - Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento martedì 11 giugno 2024

Una testimonianza preziosa e necessaria con materiali inediti sugli ultimi giorni di vita di Enrico Berlinguer a 40 anni dalla morte. In Italia al Box Office Prima della fine - Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 14,4 mila euro e 13,2 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,04/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,13
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Un documentario sentito che sa cogliere la grandezza di un leader e la partecipazione dei suoi sostenitori. E non solo.
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 10 giugno 2024
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 10 giugno 2024

Il comizio del 7 giugno 1984 fu l'ultimo che Enrico Berlinguer poté tenere. Colpito da ictus lo portò a termine con fatica. A partire dalle immagini di quella sera si seguono i giorni dell'agonia interpolandoli con brani di discorsi tenuti in precedenza su varie tematiche. Si giunge poi alla camera ardente e ai funerali che videro due milioni di persone presenti.

Un documentario che sa cogliere la grandezza di un leader evidenziando lui in prima persona e l'attenzione partecipe con cui vennero seguiti i suoi ultimi giorni.

Ci sono due frasi che consentono di comprendere quali siano stati gli intenti di Samuele Rossi che già nel passato ha saputo dare prova di sé sia nei documentari che nella fiction. Una è scritta sul registro delle presenze alla camera ardente. Si tratta di una croce a fianco della quale qualcuno ha annotato "non sa scrivere ma ha voluto manifestare ugualmente la sua solidarietà". L'altra è quella pronunciata da Giorgio Almirante, segretario del Movimento Sociale, presentatosi inatteso alla camera ardente: "Sono venuto a rendere omaggio alla salma di un uomo onesto che credeva nelle sue battaglie".

In esse è condensato il senso di questo percorso che segue Berlinguer dall'ultimo comizio fino al tributo di massa delle esequie. Ci fa cogliere, senza trionfalismi retorici ma sottolineando i passaggi fondamentali, quanto la figura dell'uomo politico fosse di rilievo e fosse stata in grado di conseguire un atteggiamento che oggi sembra essere scomparso dal vocabolario della politica: il rispetto degli avversari oltre che l'amore e l'affetto dei propri sostenitori.

L'inserimento di parti delle registrazioni di alcuni suoi discorsi offre poi la dimensione di un leader che, fermo nelle proprie convinzioni, era capace di esporle con la pacatezza che proprio da quella fermezza traeva origine. Queste fanno da interpunzione alla cronaca dei giorni della'agonia in cui i bollettini medici progressivamente toglievano le speranze e in cui il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, con una decisione libera da qualsiasi possibile rischio di critica, decideva di restare a Padova per seguire il decorso della degenza portando poi con l'aereo presidenziale la salma a Roma.

La commozione, la partecipazione e i pianti della gente comune sono presentati come testimonianza dell'affetto che legava il leader a quelli che ancora si chiamavano compagni pur avendo da tempo, e grazie proprio anche a Berlinguer, preso le distanze dal modello sovietico.

Rossi viene colpito (e non è il solo) da quel sorriso che un Berlinguer già sofferente rivolge dal palco alla folla mentre sta portando a termine con fatica quello che sarà l'ultimo comizio. Vengono allora alla mente i versi a lui dedicati da Antonello Venditti: "Enrico/ Se tu ci fossi ancora/ ci basterebbe un sorriso/ per un abbraccio di un'ora".

Sei d'accordo con Giancarlo Zappoli?
Powered by  
FOCUS
INCONTRI
giovedì 6 giugno 2024
Giovanni Bogani

Nei primi minuti del film, ci sono gli ultimi minuti di Enrico Berlinguer. Gli ultimi minuti di vita cosciente, lucida, piena: gli ultimi minuti di quel comizio a Padova, il 7 giugno 1984. Gli ultimi minuti con il suo popolo davanti. Al quale, forse consapevolmente, stava dicendo addio. 

Enrico Berlinguer è stato il segretario del Partito comunista italiano, il più grande d’Europa. Lo è stato negli anni ’70, i più difficili, i più esaltanti. Gli anni del maggior consenso popolare, del sogno di un’Italia diversa, nuova, rivoluzionaria. Ma anche gli anni feroci del terrorismo, dello sgomento, del rapimento e dell’uccisione di Moro. Ha saputo attraversarli, con intelligenza, prendendo le distanze dalle P38 e – forse ancora più coraggiosamente – dall’Urss. È stato amato dai suoi militanti, rispettato dagli avversari.

Tutto questo c’è nel film di Samuele Rossi Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer, in anteprima al Biografilm Festival di Bologna, e nelle sale italiane dal 13 giugno. C’è tutto, ma iniziando dalla fine. Da quelle immagini, catturate da un operatore che scelse, di sua iniziativa, di registrare non solo la voce, ma anche le immagini del volto di Berlinguer. Non sapeva che erano le ultime. 

Berlinguer parla, fra gli applausi. Tira fuori un fazzoletto, si pulisce la bocca, nessuno può intuire che è il gesto di un uomo in estrema difficoltà. Pronuncia una frase, le ultime sillabe si spengono, fra gli applausi. Nessuno ancora può capire. “En-ri-co! En-ri-co!”, tutti a scandire il suo nome, come si fa ai comizi. Ma qualcosa è successo. Si toglie gli occhiali, accenna un sorriso. Un sorriso alla platea. Come se sapesse già tutto, tutto quello che gli sta per accadere. Percepisci uno sforzo enorme di autocontrollo. Si sente male, lo portano via, una corsa in ospedale. L’agonia. L’11 giugno, “l’Unità” titola in prima pagina un enorme, definitivo È MORTO. Due milioni di persone lo saluteranno, nello storico funerale del 13 giugno in piazza San Giovanni. È un dramma collettivo per l’Italia intera. E niente sarà come prima. 

Samuele Rossi è nato il 29 ottobre 1984, pochi mesi dopo la morte di Enrico Berlinguer. Non avuto nella sua infanzia il volto austero di Berlinguer nelle lattiginose “Tribune politiche” della tv anni’70. Tutta questa storia l’ha scoperta dopo. E forse, gli è rimasta addosso con una forza ancora maggiore. Tre anni di ricerche. E alla fine è emerso con questo documentario. Tutto basato su materiali inediti. 

“Per me questo film è un punto di arrivo importante della mia storia di regista e di persona, e apre una nuova fase per me”, dice Samuele Rossi, autore di molti apprezzati documentari – Margherita. La voce delle stelle su Margherita Hack, Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua su Indro Montanelli – e di due film di finzione, La strada verso casa e Glassboy

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 16 giugno 2024
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Non è solo il segretario del Pci morto a Padova nel 1984 per un ictus a riemergere dal passato, in Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (Italia, 2024, 87'). Con il suo documentario - ma che cosa è un buon documentario, se non anch'esso un film a tesi? -, con il suo film montato con materiali di archivio, dunque, Samuele Rossi ritrova un'Italia che non c'è più.

mercoledì 12 giugno 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Gli anniversari sono sempre un'ottima occasione per esercitare il vizio della memoria e fare i conti con quel che resta di un'eredità e il cinema italiano sta celebrando come merita Enrico Berlinguer a quarant'anni dalla morte. Tra Arrivederci Berlinguer! che offre nuova vita ai materiali di repertorio (soprattutto di propaganda) e l'imminente La grande ambizione di Andrea Segre con Elio Germano nel [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 giugno 2024
Fabio Fulfaro
Sentieri Selvaggi

Ci sono eventi che determinano svolte decisive nella storia di un paese. L'11 giugno del 1984 moriva a Padova per i postumi di una grave emorragia cerebrale, Enrico Berlinguer, leader del Partito Comunista Italiano fondato nel 1921. Questa fine precoce, a soli 62 anni, ha provocato una serie di eventi a catena che si sono conclusi con lo scioglimento del PCI nel 1991.

martedì 11 giugno 2024
Roberto Silvestri
Film TV

«È morto un buon comunista», titolò "il manifesto" il 12 giugno 1984. Dieci anni dopo "l'Unità" allega la videocassetta del funerale di Berlinguer in piazza San Giovanni a Roma, rossa di bandiere. Oggi, nel 40° anniversario della più imponente manifestazione di cordoglio popolare della storia repubblicana, con due milioni di cittadini in lacrime e a pugni chiusi, Samuele Rossi e Giuseppe Cassaro affiancano [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
mercoledì 12 giugno 2024
 

Una testimonianza preziosa e necessaria con materiali inediti sugli ultimi giorni di vita di Enrico Berlinguer a 40 anni dalla morte. Al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
giovedì 6 giugno 2024
 

Una testimonianza preziosa e necessaria con materiali inediti sugli ultimi giorni di vita di Enrico Berlinguer a 40 anni dalla morte. Vai all'articolo »

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati