Robo Puffin

Taigasville, cittadina dell'Artico. La vita dei Puffins è in pericolo; devono infatti sventare una cospirazione che rischia di farli scomparire. Il loro nemico di sempre, il tricheco Otto Van Walrus, sta progettando con i suoi assistenti un Robo Puffin che ne ricalca le loro fattezze. Per difendersi, devono così affrontare delle sfide al limite delle loro capacità, a cominciare dalle Ottolimpiadi, dove il tricheco, con la scusa della competizione, prende le misure per la costruzione del robot. Tra le gare ci sono quelle della corsa delle carriole, giocoleria, tiro al bersaglio e alla fune, curling. Allenati da Johnny Puff, i Puffins riscattano la sconfitta iniziale e sconfiggono la squadra i Otto. Poi, tra notti insonni, loop temporali, cloni, misteriose sparizioni, riusciranno a fronteggiare il loro nemico di sempre mettendo in campo le loro abilità e i grandi poteri.

La voce-off della kid influencer Lucilla accompagna la nuova avventura dei Puffins dopo il precedente Un'avventura stellare. Stavolta però Robo Puffin non è ravvivato dalla presenza di creature aliene e la sfida di Johnny Puff, Didi, Pie, Tic e Tac contro il perfido inventore Otto che sfrutta ancora la tecnologia per i suoi scopi egoisti è più monotona.

Sullo sfondo del paesaggio innevato artico, tra i residui DreamWorks di L'era glaciale e lo spionistica saga di Mission: Impossible, c'è sullo sempre sullo sfondo una sensibilizzazioni sui temi dell'ecologia e la diversità. Le azioni del film però appaiono scollegate, come se fossero dei brevissimi episodi che vengono gonfiati per raggiungere il minutaggio di un lungometraggio. Le Ottolimpiadi, per esempio, potevano avere il potenziale per immedesimarsi in una sfida continua così come le varie forme di magia come il potere del controllo degli oggetti. Robo Puffin però s'incarta spesso, anche nelle gags di Otto col muffin o nel momento in cui la storia dovrebbe ravvivarsi come il rapimento della lontra Bertha.

Le giornate vengono scandite speso dalla presenza di una sveglia che sottolinea lo scorrere delle giornate ed evidenzia ripetutamente che Otto sta costruendo il Robo Puffin. Una specie di blocco temporale, proprio come quella in cui si è trovato Phil Connors, interpretato da Bill Murray, in Ricomincio da capo. Ma l'avventura resta a livello basico e soprattutto il film non riesce a far affezionare ai personaggi. Domenico Saverni, come nel precedente Un'avventura stellare, cerca l'equilibro tra comicità e intrattenimento nella sfida tra il tricheco e i celebri uccelli neri col petto bianco e il becco arancione. Il risultato però non è quasi mai coinvolgente. In più trascura l'anima rock di Johnny Puff che nell'originale miniserie tv, con episodi della durata di cinque minuti l'uno, ha avuto la voce di Johnny Depp. C'è solo un flashback in bianco e nero. Poteva essere un omaggio, ma invece resta incolore. 