Non riattaccare

Film 2023 | Drammatico 92 min.

Regia di Manfredi Lucibello. Un film Da vedere 2023 con Barbara Ronchi, Claudio Santamaria, Piergiorgio Savarese, Guglielmo Favilla. Genere Drammatico - Italia, 2023, durata 92 minuti. - MYmonetro 3,07 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 27 novembre 2023

In piena pandemia, una donna riceve una telefonata. Si tratta del suo ex che ha deciso di farla finita. Il film è stato premiato a Torino Film Festival,

Consigliato sì!
3,07/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,38
PUBBLICO 3,33
CONSIGLIATO SÌ
Due attori, un solo corpo in scena. Il nero interminabile della pandemia in un road movie in modalità vivavoce.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 27 novembre 2023
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 27 novembre 2023

Roma, marzo 2020. È dura restare in casa quando fuori è primavera ma il lockdown lo impone, a tutti anche a Irene che non riesce a dormire, che prova a dormire con una manciata di pasticche. Una telefonata all'improvviso vanifica qualsiasi speranza di riuscirci, perché dall'altra parte c'è la voce di Pietro, l'ex compagno lasciato traumaticamente sei mesi prima. Vuole farla finita Pietro, con la professione, con la vita soprattutto che gli ha chiesto un conto troppo salato. Non ci pensa un attimo Irene, sale in macchina e avanza dentro una notte mai così nera su cui incombe la pandemia e il fantasma del suo amore perduto.

Guida e parla, parla e guida per salvare Pietro, appeso a quel filo ideale che ancora li lega.

In Jeanne Dielman di Chantal Akerman, Delphine Seyrig è un corpo senza voce (ascoltiamo solo in rari dialoghi il leggendario timbro dell'attrice), in Una voce umana di Roberto Rossellini tutto quello che vediamo e sentiamo è Anna Magnani, impegnata in una viscerale conversazione telefonica con un interlocutore fuori campo, in Lei di Spike Jonze, Scarlett Johansson incarna una voce che innamora Joaquin Phoenix, solo sullo schermo... Non riattaccare è una sorta di variazione sul tema, sugli esperimenti di incarnazione cinematografica, sulla disgiunzione tra corpo e voce, immagine e suono, presenza e assenza sullo schermo.

Ma il film di Manfredi Lucibello trova un altro illustre referente pescando nell'esperienza radicale di Ivan Locke (Tom Hardy), che vuole riparare un torto dentro al dramma morale (e on the road) di Steven Knight. Se Locke riposava interamente sul corpo di Tom Hardy, Non riattaccare si tiene saldo sul volto di Barbara Ronchi 'soprano' maggiore di Josef Myslivecek (Il Boemo) e del nuovo cinema italiano. I mille colori della sua voce trattengono dalla parte della vita il Pietro di Claudio Santamaria, attore segreto, la cui interpretazione è un regalo per le orecchie. Se il corpo in scena è quello di Barbara Ronchi, Claudio Santamaria è solo una voce nella notte di cui progressivamente ricostruiremo la carne e il sangue, il profilo e la storia dietro.

Manfredi Lucibello, a suo agio nel buio (Tutte le mie notti), conduce due attori rari nel nero interminabile della Pandemia di Covid, che incalza l'automobile di Irene e rode quello che resta di una relazione sentimentale divorante. Tra road movie e coup-de-fil, accomoda una donna in un viaggio al termine della notte e della sua vita, stravolta da una telefonata. In modalità 'vivavoce', Non riattaccare ha il suo punto di forza nel suo unico personaggio, seduto al volante e presente in ogni piano.

La presenza di Barbara Ronchi e la regia di Lucibello sono sufficienti a creare un dramma in tempo reale, a produrre una tensione che purtroppo si sgonfia nei dialoghi mai all'altezza dei suoi interpreti. La riuscita dell'impresa imponeva, con due attori d'eccezione, una prodezza di sceneggiatura, uno script che raggiungesse una sorta di necessità drammatica in cui una donna, mentre tutto sembra sfuggirle, riprende il soffio e il cammino.

I dialoghi troppo scritti e la catena di eventi affatto sorprendenti (il carburante agli sgoccioli, il caricatore del cellulare inservibile, il predatore sessuale in agguato al primo angolo utile, il carabiniere negligente ma buono per la suspense, il poliziotto buono e quello cattivo, per evitare forse problemi con la Polizia di Stato...), e decisamente 'telefonati', impediscono al film di sublimare il suo pitch.

Avanzando sulla strada e nella conversazione le chiavi dei personaggi vengono svelate e il mistero che avvolgeva lo stress (e le attese) del debutto si dissolve. Da un dialogo all'altro la storia si tratteggia, le motivazioni sono rivelate e il destino doloroso invertito come nella 'migliore' (e routinaria) delle commedie romantiche.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 28 novembre 2023
Fabiabi

Visto al Torino Film Festival, unico italiano in concorso.  Non riattaccare è un thriller che non concede soste si esalta nei suoi pochi elementi a disposizione. Se la trama quindi è semplice, quiello che è straordiario è la prova d'attrice di Barbara Ronchi,  sempre in scena e praticamente sola per tutto il corso del film.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 29 novembre 2023
Paola Assom
NonSoloCinema

"... poi la strada la trovi da te - Porta all'isola che non c'è": i bellissimi versi di Edoardo Bennato, cantanti a un certo punto dalla protagonista e insieme a lei dall'uomo al telefono, evocano qualcosa di irreale e magico, proprio come il tempo nel quale si svolge questa vicenda, un tempo sospeso, dilatato e irreale: il tempo del coprifuoco da Covid.

martedì 28 novembre 2023
Manuela Russo
TaxiDrivers

Questa è la storia di un romanzo che voleva farsi film. E che per trasporlo, anni fa, era stato opzionato dal rimpianto Carlo Macchitella (a cui è dedicata la pellicola), anche se poi la sua autrice, Alessandra Montrucchio, di questa metamorfosi in potenza aveva perso le tracce. Fino a quando, nel cuore della notte del Covid, anche lei, come la protagonista del suo libro Non riattaccare (Marsilio, [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 novembre 2023
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Tutto in una notte. Roma, 28 marzo 2020 in pieno lockdown. Il telefono di Irene squilla. A chiamarla è Pietro, il suo ex, che non sente da quando si sono lasciati, sette mesi prima. Lei vuole riagganciare ma le parole confuse dell'uomo la mettono in allarme. Decide quindi di mettersi in viaggio, direzione Santa Marinella, per capire cosa sta succedendo.

lunedì 27 novembre 2023
Luca Giardino
La Repubblica

"Ho preso la macchina, poi ti spiego". Un messaggio diretto e conciso che Irene (Barbara Ronchi) lascia al suo attuale ragazzo prima di abbandonare l'appartamento e dirigersi frettolosamente verso il veicolo. In una notte primaverile, nel bel mezzo della pandemia, la donna è costretta a guidare da Roma verso Santa Marinella nel tentativo di impedire al suo ex fidanzato Pietro (Claudio Santamaria) di [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Sofia Racco
NPC Magazine

Non riattaccare, unico film italiano in concorso al Torino Film Festival, affida la riuscita della sua storia a pochi elementi essenziali: Barbara Ronchi (vincitrice del David come migliore attrice protagonista per Settembre) le luci fioche dell'autostrada deserta, e due voci che comunicano attraverso un telefono. Una struttura semplice attraverso cui il regista Manfredi Lucibello filtra una storia [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

È l'unico italiano in concorso al 41° Torino Film Festival, e non è affatto male: diciamolo subito, Venezia e Roma dormivano, avevano il cellulare spento, che altro? Non riattaccare, opera seconda del fiorentino classe 1984 Manfredi Lucibello (Tutte le mie notti), è il Locke - ve lo ricordate? - nazionale, con Barbara Ronchi nell'abitacolo di un'auto senza soluzione di continuità e l'altrui salvezza [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Anna Culotta
Filmpost

Sono Barbara Ronchi e Claudio Santamaria i protagonisti di Non riattaccare, unico film italiano in Concorso Lungometraggi al 41° Torino Film Festival. Ispirato all'omonimo romanzo di Alessandra Montrucchio, questo dramma dalle sfumature noir diretto da Manfredi Lucibello segue le vicende di Irene e Pietro, in un racconto in tempo reale che si svolge in una notte di quarantena durante il primo lockdown. [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Fabio Vittorini
Duels.it

Tra i pochi film italiani in concorsoalla 41a edizione del Torino Film Festival c'è Non riattaccare, scritto (insieme a Jacopo Del Giudice) e diretto da Manfredi Lucibello, al suo secondo lungometraggio di finzione dopoTutte le mienotti (2018). «L'incipit del romanzoNon riattaccare di Alessandra Montrucchio da cui il film è liberamente tratto - ha dichiarato Lucibello - mi ha folgorato.

NEWS
TORINO FILM FESTIVAL
lunedì 27 novembre 2023
Marzia Gandolfi

Nel nero interminabile della pandemia, un dramma in tempo reale in cui è sufficiente la sola presenza in scena di Barbara Ronchi. In concorso al TFF. Vai all'articolo »

winner
menzione speciale attrice
Torino Film Festival
2023
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