Triangle of Sadness

Film 2022 | Satirico, 149 min.

Titolo originaleTriangle of Sadness
Anno2022
GenereSatirico,
ProduzioneSvezia
Durata149 minuti
Regia diRuben Östlund
AttoriHarris Dickinson, Charlbi Dean Kriek, Woody Harrelson, Vicki Berlin, Henrik Dorsin Zlatko Buric, Dolly De Leon, Iris Berben, Arvin Kananian, Sunnyi Melles, Linda Anborg, Thobias Thorwid, Jiannis Moustos, Timoleon Gketsos, Alicia Eriksson, Carolina Gynning, Amanda Walker, Oliver Ford Davies, Ralph Schicha, Mia Benson (II), Stefan Gödicke, Jean-Christophe Folly, Nana Manu, Fredrik Quiñones, Filip Roséen, Chidiegwu Chidi, Charlie Westerberg, Erik Andersson (II), Hamlet Talje Willoughby, Victor Kohler, Daniel Estehghari, Alfons Miari, Isak Barrow, Alexander Virenhem, Malte Gårdinger, Alfred Lindstrom, Augustine Kajue, William-Patrik Molvén, Florand Kaufeldt, Theodor Öhrn, Jin Zou, David Alexanderson, Olof Källström (II), Julian Redaelli, Egil Ahlenius, Carl Jood, Chand Smith, Malick Afocozi, Ludvig Fast, Victor Norlander, Anton Isaksson, Brian Kamara, Eric Svirins, Hugo Palm, Simon Bredenberg, Noa del Castillo Hallberg, Ann-Sofi Back, Robert Rydberg, Robert Nordberg, Charlotte Bratin, Mira Uszkureit, Alex Schulman, Amanda Schulman, Emma Warg, Camilla Läckberg, Christina Saliba, Karin Myrenberg Faber, Linnea Olsson, Asta Stensson, Elsa Sjokvist, Johanna Ovelius, Shaniaz Hama Ali, Catrin Nilsson, Jacob Papinniemi, Mimmi Brundin, Melodie Von Sass, Ellen Dixdotter, Sofia Lücke, Ronja Kruus, Chris Westerstrom, Hedda Rehnberg, Robert Martufi.
Uscitagiovedì 27 ottobre 2022
TagDa vedere 2022
DistribuzioneTeodora Film
MYmonetro 3,10 su 35 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ruben Östlund. Un film Da vedere 2022 con Harris Dickinson, Charlbi Dean Kriek, Woody Harrelson, Vicki Berlin, Henrik Dorsin. Cast completo Titolo originale: Triangle of Sadness. Genere Satirico, - Svezia, 2022, durata 149 minuti. Uscita cinema giovedì 27 ottobre 2022 distribuito da Teodora Film. - MYmonetro 3,10 su 35 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 11 novembre 2022

Una coppia di modelli, Carl e Yaya, partecipa a una crociera di lusso insieme a un bizzarro gruppo di super ricchi e a un comandante con un debole per gli alcolici e Karl Marx. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 1 candidatura a David di Donatello, 2 candidature a Golden Globes, 3 candidature a BAFTA, 5 candidature e vinto 4 European Film Awards, 1 candidatura a Cesar, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a NSFC Awards, In Italia al Box Office Triangle of Sadness ha incassato 1 milioni di euro .

Consigliato sì!
3,10/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,82
PUBBLICO 3,47
CONSIGLIATO SÌ
Un film che ci prende ferocemente in giro e ride sulla fine della civiltà occidentale.
Recensione di Marianna Cappi
domenica 22 maggio 2022
Recensione di Marianna Cappi
domenica 22 maggio 2022

I modelli Carl e Yaya, dopo aver discusso di denaro una sera al ristorante, vengono invitati ad una crociera di lusso, tra milionari soli e accompagnati di varie provenienze e anziani e gentili fabbricanti d'armi. Ma la sera della cena col capitano una terribile mareggiata getta ospiti e equipaggio nel caos più totale, e i due bellissimi si ritrovano spiaggiati su un'isola, senza essere in grado di procurarsi aiuto né cibo.

Ostlund ama indubbiamente mettere il dito nella piaga ma ancora di più ama osservare la piaga da una prospettiva originale, spesso contraria al comune senso di marcia.

La sequenza iniziale del film, con la sfilata di modelli uomini interrogati sui loro diritti calpestati (guadagnano un terzo delle colleghe femmine) inaugura subito un gioco di ribaltamenti che continuerà con l'imposizione da parte della miliardaria russa di un bagno in mare a tutta l'equipaggio della nave e approderà definitivamente in superficie con l'episodio finale sull'isola e la presa del potere da parte di chi, nel mondo pre naufragio, era ultima fra gli ultimi.

Ma ciò che rende speciale questo approccio è l'aggiunta dell'umorismo: il fatto che, in quel prologo da antologia, ci sia l'inquadratura del cane, e che il pomeriggio "libero" dell'equipaggio preveda la discesa sullo scivolo, e che sull'isola appaia il sottomarino dell'amore. Si ride moltissimo, infatti, in Triangle of Sadness, mentre va in scena, in maniera spettacolarmente orribile, la fine della civiltà occidentale. E si ride senza dimenticare che lo si sta facendo a partire da una questione seria (come dimostrano le sue conseguenze drammatizzate), perché è a questo scomodo miscuglio che il regista mira.

Per quanto le immagini abbiano un ruolo centrale nella sua opera, e il suo guardare con lenti senza filtro il comportamento umano sia spesso il motore della sua indagine cinematografica, Ostlund è anche un regista di parole: il linguaggio è causa ed effetto della sua graffiante ironia (basti pensare a Woody Harrelson, capitano marxista di una nave abitata solo da ultra ricchi, che propone le sue riflessioni politiche al microfono di bordo nella notte dell'apocalisse) ed è proprio a partire da un tabù del linguaggio, per cui sarebbe poco educato parlare di soldi, che hanno inizio, a cascata, le sarcastiche argomentazioni di questo assurdo postulato (dall'oligarca che si è arricchito col letame al vomito indotto dalla combinazione di Champagne e "forza maggiore").

Una durata minore avrebbe dato più compattezza al film, più fulmineità (la terza parte è di gran lunga meno originale del resto) ma, nonostante ciò, si esce ritemprati dalla visione di Triangle of Sadness, felici che ci sia qualcuno che ci prende ancora ferocemente in giro e colpisce alla testa.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 4 aprile 2023
Felicity

Triangle of Sadness porta i suoi protagonisti dal lusso alla miseria, da un ambiente protetto e servile ad uno selvaggio e allo stato brado dove tutte le differenze economiche si annullano giocoforza. Nonostante un plot twist che apparentemente potrebbe ribaltare ancora una volta lo stato delle cose, e nonostante un climax finale volutamente ambiguo, il film è molto netto nell’affermazione [...] Vai alla recensione »

martedì 13 dicembre 2022
cinzia

Il triangolo della tristezza non sono altro che le rughe parallele che partono dalle ali del naso e scendono fino agli angoli della bocca (dette anche rughe nasolabiali) formando appunto un triangolo. Sono le rughe d’espressione, le rughe del sorriso, un difetto che Carl, il protagonista, un modello, che dopo qualche anno di grande successo fatica a trovare un ingaggio, si sente rinfacciare [...] Vai alla recensione »

sabato 19 novembre 2022
angelo umana

 Uno sciamare di corpi di modelle e modelli elettrizzati dalla speranza della fama, di apparire sulle riviste di moda. Corpi perfetti da rattristare chi non ce li ha più così levigati. In una breve inquadratura un cagnolino in mezzo alla sala vuota dove il casting avviene, è bello immaginare che stia pensando “ma cosa fanno questi qua?”.

venerdì 14 ottobre 2022
paolorol

Non dirò dove si annida il Triangolo della Tristezza, lo scoprirete quasi subito guardando le prime scene.. A spoilerare ci ha già pensato Marianna Cappi con la sua recensione, purtroppo, laddove da questo bel film di Ostlund è invece meglio lasciarsi trasportare, stupire e divertire, senza sapere sin dall'inizio "come andrà a finire", Una delle protagoniste [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 maggio 2023
gabriella

 Mi è capitato più volte di leggere libri scritti da autori scandinavi e in ognuno di essi ho percepito una prolissità accentuata e molesta, un aspetto molto presente anche nel film in questione, che intendiamoci, è un buon lavoro , si guarda volentieri e si ride, seppure a denti stretti, per cui poteva essere tranquillamente alleggerito da dialoghi o reiterazioni superflue, [...] Vai alla recensione »

domenica 19 marzo 2023
Peer Gynt

Film completamente sopravvalutato, che incredibilmente ha racimolato Palma d'oro a Cannes e nomination agli Oscar. Sul lato dei fattori positivi si può registrare ben poco (qualche dialogo, qualche battuta, il personaggio del capitano dello yacht, un'altra ottima prova di Woody Harrelson), per il resto la storia è letteralmente copiata da altri film (basti vedere "Male and [...] Vai alla recensione »

sabato 17 dicembre 2022
Anna Rosa

 Come si fa a ridere vedendo quel che mostra questo film che più trash non si può? Pedantemente didascalico e oltremodo ridondante nel mostrare i vizi delle società occidentali moderne. La scena dell'ammazzamento della povera asinella a colpi di pietra sulla testa tra le grida festanti dei naufraghi deficienti è insostenibile.

martedì 10 gennaio 2023
piema

Buon film, ma non perfetto. La parte finale (il naufragio) è eccessiva e troppo lunga; fa pensare a "Travolti da un insolito destino..." della nostra Wertmueller, mentre mi pare di cogliere un riferimento alla epica scena di Mr. Creosote in "Monty Python - Il senso della vita" nella vomitata globale durante il pranzo sullo yacht in tempesta. Forse eccessivo anche la figura del capitano comunista dello [...] Vai alla recensione »

martedì 15 novembre 2022
ralphscott

Genialata spassosissima, satira spinta agli estremi del tragico e del buon gusto. Tra scatologici eccessi e stupidità varie di nuovi e vecchi ricchi, le riflessioni sono inevitabili, soprattutto con il ribaltamento delle gerarchie che impazza nella seconda parte del film, quella meno riuscita, sull'isola. Il confronto tra il comandante ed il riccone imprenditore di concimi, ping pong di citazioni, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 novembre 2022
scarface9

Film del regista svedese che prosegue ad esporci la sua satira sociale dopo averlo già fatto con The square. Indubbiamente è un lungometraggio da vedere e soprattutto da far vedere in quest'epoca cinematografica di infiniti supereroi, mediocri horror o commedie che fanno pochissimo ridere. Poco pubblicizzato in Italia, poche sale dove viene proiettato, nonostante la presenza di numerose [...] Vai alla recensione »

martedì 13 dicembre 2022
Clod

con un montaggio maggiormente serrato ed un più attento controllo dei tempi tra le varie fasi in cui si snoda la vicenda lo avrebbe probabilmente reso un capolavoro. In ogni caso, resta un film godibile e non banale come ahimè troppo spesso capita di assistere. 

lunedì 7 novembre 2022
johnny1988

 Se avete stomaci forti, un po' di esperienza nautica e un malox in tasca, avrete tutto il kit di sicurezza per visionare Triangle of Sadness. Io che di natura non sono un patito del pulp trash fine a sé, ma resto misteriosamente incantato da programmi televisivi come Pimple Popper e Vite al Limite, dove è proprio il gusto ad essere messo al limite, ho provato una soddisfazione [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 novembre 2022
athos

Un film strano, discontinuo e con qualche banalità di troppo. Mostra l'arroganza dei ricchi nei confronti del resto del mondo soccombente. Gioca con lo scambio di ruoli seguendo il copione del grottesco. Un messaggio tutto sommato da non sottovalutare, pur avendo sbagliato il tiro. La pandemia di arroganza, dopo i problemi degli ultimi anni, ha attecchito anche nelle classi popolari.

martedì 3 gennaio 2023
LorenzoPUD

Un film che dura oltre due ore che passano veloci e non fanno addormentare neanche lo spettatore più assonnato. Almeno credo. Dopo "The square", un altro film dello stesso regista in cui bisogna cogliere il significato delle scene, dei personaggi e dei ruoli. In "Triangle the sadness" sono proprio i ruoli imposti nella società che vengono messi in discussione o che [...] Vai alla recensione »

martedì 3 gennaio 2023
spione

Non ha avuto, come ovvio, la distribuzione che meriterebbe, ma se vi capita vi consiglio questo film - vincitore della palma d'Oro a Cannes - che descrive in maniera impietosa sia la società in cui viviamo nel suo complesso (la metafora della barca che naviga senza nessuno al timone, mentre il capitano è chiuso in cabina in compagnia delle sue bottiglie), sia le micro-organizzazioni [...] Vai alla recensione »

sabato 17 dicembre 2022
Anna Rosa

 Come si fa a ridere vedendo quel che mostra questo film che più trash non si può? Pedantemente didascalico e oltremodo ridondante nel mostrare i vizi delle società occidentali moderne. La scena dell'ammazzamento della povera asinella a colpi di pietra sulla testa tra le grida festanti dei naufraghi deficienti è insostenibile.

sabato 5 novembre 2022
Paolo

Il messaggio che il film vuole dare ha un suo valore ( anche se un po' scontato) e il modo in cui  lo vuole raccontare sarebbe anche interessante ma qui è la forma che infastidisce e rende il film disgustoso proprio da un punto di vista visivo. Non si capisce la necessità di calcare così la mano su alcune scene così raccapriccianti che dovrebbero far ridere perché [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 ottobre 2022
goldy

Niente di peggio che voler raccontare il mondo con una metafora che poi non si riesce a gestire. Il fallimento  si evidenzia nella ridicola schermaglia dialettica  su mali e pregi del marxismo in opposizione al capitalismo  Una scelta stilistica che denuncia l'incapacità del regista a sviluppare la narrazione con soluzioni meno esplicite e più originalmente creative.  [...] Vai alla recensione »

Frasi
Grazie al suo aspetto, miglietti gratis!
Una frase di Dimitri (Zlatko Buric)
dal film Triangle of Sadness - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 17 marzo 2023
Luca Pacilio
Gli Spietati

I primi film di Ruben Östlund (Gitarrmongot, Involuntary, Play) erano giochi di sguardo affilatissimi, constatazioni cliniche di costumi e automatismi comportamentali tra sociologia e provocazione, con sospensione del giudizio e ordito disagio spettatoriale di marca quasi hanekiana. Questo approccio ha iniziato a impregnarsi di forme più popolari a partire da Forza maggiore dove sul dilemma morale [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 novembre 2022
Alessandro Ronchi
Gli Spietati

Ruben Östlund, svedese classe 1974 e giovane regista per l'anagrafica speciale dell'industria cinematografica, è il Michael Jordan della Croisette. Nessuno come lui per media realizzativa. Tre partecipazioni, tre primi premi (due palme, un certain regard). Avendo il primo massimo alloro a The Square consacrato un Autore, era inevitabile che le aspettative, l'hype e la pressione circolassero potenti [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 novembre 2022
Valerio Caprara
Il Mattino

Perfetto per una Palma d'oro "anticonformista" assegnata da giurati che più allineati e corretti non si potrebbero immaginare, "Triangle of Sadness" dopo l'exploit a Cannes sta attirando l'attenzione di cinefili e cineforum a caccia di emozioni iconoclaste. Purtroppo, però, l'apologo firmato da Ostlund scivola senza ammortizzatori nel limbo di una satira vecchia e stantia grazie a cui si rivela al [...] Vai alla recensione »

domenica 6 novembre 2022
Fabio Canessa
Il Tirreno

La Palma d'Oro a Cannes premia un apologo grottesco che sembra un reperto degli anni '70, tra Marco Ferreri e Lina Wertmuller, con echi di Bunuel e Makavejev. Una crociera di ricconi guidata da un capitano marxista e ubriacone naufraga e i superstiti finiscono su un'isola, comandati dalla donna delle pulizie, unica a sapersela cavare alle prese con la natura selvaggia.

domenica 6 novembre 2022
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Diciamolo subito senza far tanto gli schizzinosi. Lo svedese "Triangle of Sadness" è uno degli oggetti più potenti apparsi in questi anni nella categoria (oggi tra scurata) dei film "grand public". Non solo per ciò che mostra e racconta. ma proprio per come lo fa. Facile liquidarlo come della lotta di classe e satira di genere additando gli eccessi: troppo lungo il naufragio, troppo vomito che schizza [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 novembre 2022
Matteo Galli
Close-Up

A Cannes piace - è risaputo - adottare e fidelizzare. Sono tanti i registi già molto famosi che i loro nuovi film li presentano solo a quel Festival. Restando all'Italia pensiamo anche solo ai casi di Paolo Sorrentino (5 volte, un Gran Premio della Giuria per Il Divo), a Nanni Moretti (7 volte e una Palma d'Oro per La stanza del figlio), a Matteo Garrone (4 volte e due Gran Premi della Giuria per Gomorra [...] Vai alla recensione »

domenica 30 ottobre 2022
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Tre capitoli. Fidanzati a cena, modello lui, modella influencer lei, litigata per il conto. Crociera di lusso, con i fidanzati di cui sopra e vecchioni assortiti anche russi, chi ha fatto fortuna con i fertilizzanti chi con le mine antiuomo, chi si dichiara tanto vicino al popolo. Per il finale, si veda alla voce Wertmüller. Risultato: seconda Palma d'oro per Robert Östlund.

sabato 29 ottobre 2022
Serena Nannelli
Il Giornale

Triangle of sadness, Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes, è finalmente nei nostri cinema. Dopo aver ricevuto lo stesso ambito premio per The Square (2017), il regista svedese Östlund fa il bis con un film che si prende gioco dell'élite economica mondiale e racconta la trasversalità della natura manipolatoria del potere. Carl (Harris Dickinson) e Yaya (Charlbi Dean) formano una coppia di modelli [...] Vai alla recensione »

sabato 29 ottobre 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Il più contemporaneo - e spassoso - tra i registi premiati a Cannes. Lasciate perdere le donne ingravidate da una Cadillac e premiate con la Palma d'oro da Spike Lee solo in quanto donne ingravidate da una Cadillac (il regista ha girato qualche spot per la Cadillac, del tutto ignaro di questo extra). Ruben Ôstlund è il regista svedese di "The Square", Palma d'oro nel 2017: metteva in ridicolo non I [...] Vai alla recensione »

sabato 29 ottobre 2022
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Premiato con la Palma d'Oro a Cannes, il nuovo film del brillante cantore svedese del cinismo contemporaneo è un'autopsia del corpo sociale odierno, agonizzante dopo la caduta delle grandi ideologie e avvelenato dall'edonismo. Ruben Östlund mette in scena il viaggio iniziatico - in tre atti - di una giovane coppia di modelli, diretti verso una profonda presa di coscienza dei propri schemi comportamentali. [...] Vai alla recensione »

sabato 29 ottobre 2022
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Carl, aitante modello e Yaya, seducente influencer da social, partono per una crociera di lusso frequentata solo da milionari provenienti da ogni parte del mondo. In seguito a una serie di rocamboleschi eventi che mineranno l'armonia a bordo, la vacanza assume toni sempre più apocalittici. La situazione degenera ulteriormente quando lo yacht affonda e alcuni superstiti si trovano naufraghi su un'isola [...] Vai alla recensione »

sabato 29 ottobre 2022
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

Uno yacht da 250 milioni di euro pieno di turisti oltremodo ricchi che affonda insieme al suo capitano comunista e ubriacone: è il capitalismo, bellezza. Anzi, di più: è il naufragio del secolo breve, la fine ingloriosa del Novecento, ma immortalata dai selfie idioti di questa instagrammabile (e insopportabile) nostra epoca. E' il film pazzo, divertente, provocatorio, caustico, feroce e disturbante [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 ottobre 2022
Peter Debruge
Variety

Più si guarda da vicino il tema della bellezza, più appare brutto. D'altra parte, la ricchezza è oscena da qualunque angolo si guardi. L'irriverente e satirico Ruben Ostlund va dritto al punto, guardando da vicino il mondo elitario dei supermodelli e quello dei superricchi in Triangle of sadness, titolo che prende spunto da un termine usato nell'ambiente della moda per indicare la ruga a forma di V [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 ottobre 2022
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Il cinema grottesco e dissacrante di Ruben Östlund zampilla fuori da un water, investendo con i suoi liquami una società oscena e spregevole dominata da una élite capricciosa che veste Balenciaga e guarda dall'alto in basso chi può permettersi solo H&M. Il prologo (esilarante) del suo nuovo film - Triangle of Sadness, Palma d'oro a Cannes, la seconda dopo quella conquistata nel 2017 con "The Square" [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 ottobre 2022
Marco Minniti
Asbury Movies

Si è parlato molto, al termine dell'ultimo Festival di Cannes, della Palma d'Oro vinta da questo Triangle of Sadness, la seconda ottenuta dal regista Ruben Östlund, che era già arrivato al prestigioso riconoscimento col suo precedente The Square (risalente al 2017). Se si considera, poi, che il film ancora precedente di Östlund, Forza maggiore (del 2014) aveva vinto il premio della giuria della sezione [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 ottobre 2022
Maurizio Porro
Cult Week

Esce in Italia The triangle of sadness, il film con cui lo svedese Ruben Ostlund ha vinto al Festival di Cannes, quasi consecutivamente, la seconda Palma d'oro dopo The Square, radiografia delle mode artistiche e delle ingiustizie sociali unite in un racconto cinico e disturbante. Ora la ruga della tristezza riporta l'autore in un alveo di critica più tradizionale e anche un poco banale: la "triangle [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 ottobre 2022
Francesco Alò
Il Messaggero

«Mi sa che dobbiamo fargli il botox». Lo dicono di un aspirante modello che non sa camminare a ritmo dei Bee Gees e che viene subito escluso dal pubblico di una sfilata dove rimane senza sedia. È dunque finito il dominio del maschio? È un tema al centro di Triangle of Sadness di Ruben Östlund, Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes dove il nostro adorabile modello sfigato Carl (Harris Dickinson, [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 ottobre 2022
Eugenio Renzi
Il Manifesto

L'attore di origine croata Zlatko Buric si era fatto nota- re dal pubblico internazionale nella fortunata trilogia polizesca danese Pusher (1996, 2004 e 2005) - scritta tra gli altri da Nicolas Winding Refn e interpretata da Mad Mikkelsen al suo debutto. In Pusher, Buric incarnava con stupefacente convinzione un boss della droga di origine serba chiamato Milo.

giovedì 27 ottobre 2022
Alice Sforza
Il Giornale

Una coppia formata da un modello e una influencer (la 32enne Charlbi Dean, morta di recente), viaggiano su uno yacht dove il capitano non esce mai dalla cabina. La nave si rovescia e i superstiti finiscono su un'isola deserta, dove i rapporti di potere muteranno. Triangle of Sadness, vincitore a Cannes, è un film che si compiace del suo messaggio sul ribaltamento dei rapporti di classe, ma impantanandosi [...] Vai alla recensione »

martedì 25 ottobre 2022
Roberto Manassero
Film TV

La satira di Triangle of Sadness è così vecchia e stantia che per scriverne vengono in mente - sarà un limite di chi scrive - solo modelli altrettanto vecchi e stantii. Nanni Moretti che parla di quei film dove un uomo e una donna su un'isola deserta si sbranano perché il regista non crede nell'umanità o la cosa divertente che non farò mai più di David Foster Wallace.

martedì 25 ottobre 2022
Emanuele Sacchi
Film TV

Ho sempre sognato di proiettare qualcosa di Ruben Östlund (probabilmente Play) in un cineforum radical chic, per trasformare le vignette invisibili sopra le teste degli spettatori in colore verde e grassetto (se non l'avete capita, recuperate Asterix e la zizzania, poi mi ringrazierete). D'altronde, non abbiamo più Marco Ferreri e ci dobbiamo accontentare degli agent provocateur dei giorni nostri. Vai alla recensione »

sabato 22 ottobre 2022
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Dopo la première mondiale al 75° Festival di Cannes, suggellata dalla vittoria della Palma d'Oro, Triangle of Sadness ha fatto tappa alla 17esima Festa del Cinema di Roma nella sezione "Best of" pochi giorni prima dell'uscita nelle sale nostrane il 27 ottobre con Teodora Film. Ma indipendentemente dalla cornice festivaliera o dello schermo che ne ha accolto o ne accoglierà le immagini da qui alle prossime [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 luglio 2022
Luca Pacilio
Rumore

Carl e Yaya, modelli e influencer, sono invitati su uno yacht per una crociera di lusso, ma scoppia una tempesta. Diviso in tre capitoli, il film di Ostlund (alla sua seconda Palma D'Oro) ne vanta un primo assai riuscito, prologo teatrale e parlatissimo che porta sul piatto il politicamente corretto, la uber richness, apparenza & presenzialismo (e conseguente bellezza come capitale), temi pervertiti [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 giugno 2022
Phil de Semlyen
Time Out

Dopo aver inchiodato l'ego maschile con Forza maggiore e preso in giro il mondo dell'arte in The square, lo svedese Ruben Östlund parte all'attacco del mondo dei ricchi, raccontando il naufragio di uno yacht gigantesco che fa pensare a Buñuel rifatto dai fratelli Farrelly. Un film che non va per il sottile, la commedia perfetta per i nostri tempi. Dopo un prologo zoolanderesco nel mondo della moda, [...] Vai alla recensione »

martedì 31 maggio 2022
Pier Maria Bocchi
Film TV

Ormai il cinema di Ruben Östlund è sufficientemente chiaro: descrizione, definizione, precipitazione, dénouement. Questo il passo. Il resto è casualità apparente, grottesco ghiacciato, caos. Non ne esce lui, Östlund. Non ne escono i film. Mai. Neppure quest'ultimo Triangle of Sadness: che prende le mosse da una coppia, lui modello lei modella, per finire su uno yacht e poi su un'isola.

martedì 31 maggio 2022
Massimo Causo
Duels.it

Lo sguardo corrucciato che disegna sul volto il triangolo della tristezza dopo il quadrato che delimitava lo spazio dell'altruismo: i teoremi dell'astrazione sociale nell'epoca delle apparenze, che Ruben Östlund va elaborando nel suo cinema, sono perfetti strumenti di comunicazione simbiotica col mondo contemporaneo. Hanno il merito di spaginare la scansione dei ruoli in cui, a qualsiasi livello del [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 maggio 2022
Leonardo Gandini
Cineforum

Se vi piacciono i film misurati e compatti, Triangle of Sadness non fa per voi. Squilibrato, esagerato, prolisso, come già il precedente, premiato The Square. Ma più di quest'ultimo, pieno di motivi interessanti, a partire da una riflessione, articolata e non banale, sul tema del denaro. Il dislivello della nostra società ha ispirato, negli ultimi anni, più di un cineasta, basti pensare ad opere come [...] Vai alla recensione »

domenica 22 maggio 2022
Francesco Alò
Il Messaggero

Il ritorno di due palme d'oro. Lo svedese Östlund in Triangle Of Sadness fa naufragare su isola deserta umile ciurma e passeggeri di uno yacht da 240 milioni di dollari composti da commercianti di fertilizzanti russi («Io vendo merda!») influencer fighetti e venditori di armi (esploderanno per una granata fatta da loro). Mix di Travolti da un insolito destino (1974) della Wertmüller più Monty Python [...] Vai alla recensione »

domenica 22 maggio 2022
Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

Vincitore di Un Certain Regard con il suo primo film, For- za maggiore (2014), e della Palma d'oro con il secondo, The Square (2017), il fenomeno Ruben Östlund arriva a Cannes nella nuvola di compiaciuta superiorità che emanano i suoi film e che ben incarna il concetto di cinema d'autore di prestigio portato avanti da questo festival. Lars von Trier venticinque anni fa.

domenica 22 maggio 2022
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

In crociera, alcuni personaggi ricchi cercano svago, mentre la nave viene sballottata da un forte temporale. Finale da Isola dei famosi. Östlund continua la sua operazione di dissacrazione di una società fondata sul capitale e sulla bellezza, a cominciare dalla scena iniziale con un casting di ragazzi a torso nudo per fare passerella. Scava con il consueto sarcasmo, al tempo stesso feroce ma anche [...] Vai alla recensione »

domenica 22 maggio 2022
Elisa Battistini
Quinlan

Ruben Östlund è uno che attraverso il cinema vuole parlare della società in cui vive, uno che non si tira indietro di fronte allo scherno e alla valutazione morale. Ruben Östlund è un regista che mostra chiaramente quali sono le sue influenze (il finale di Forza maggiore cita scopertamente Buñuel; in Triangle of Sadness, il suo nuovo film, è impossibile non pensare a Marco Ferreri e ai Monty Python), [...] Vai alla recensione »

domenica 22 maggio 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Dall'arte contemporanea di The Square, Palma d'oro a Cannes nel 2017, al dietro le quinte delle sfilata con le intervista ai modelli e il dettaglio, dichiaratamente accennato, del 'triangolo di tristezza' sul volto. Ma è solo un flash prima dei titoli di testa. Suddiviso in tre parti (Carl e Yaya; lo yacht; l'isola), Triangle of Sadness vede protagonista una coppia formata da un modello e una influencer, [...] Vai alla recensione »

domenica 22 maggio 2022
Teresa Marchesi
Huffington Post

I chirurghi estetici chiamano 'triangolo della tristezza' la zona in mezzo agli occhi che invecchia il viso. Un paio di punturine di botox fanno miracoli. "Triangle of Sadness" è il titolo paradossale scelto da Ruben Ostlund per completare la trilogia iniziata con "Forza Maggiore" (2014) e proseguita con "The Square", provocatorio capolavoro premiato nel 2017 con la Palma d'oro.

sabato 21 maggio 2022
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

"Da ciascuno secondo le proprie capacità a ciascuno secondo i propri bisogni". Muove da un'istanza marxiana il quinto lungometraggio di finzione dello svedese classe 1974 Ruben Östlund, salito alla ribalta internazionale con Forza maggiore (Turist) nel 2014 e poi consacrato dalla Palma d'Oro a The Square nel 2017. A Cannes 75 compete con Triangle of Sadness, che sceglie quale Virgilio una coppia di [...] Vai alla recensione »

NEWS
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martedì 7 marzo 2023
 

Un'opera che ci prende ferocemente in giro e ride sulla fine della civiltà occidentale. Vai all'articolo »

PREMI
sabato 10 dicembre 2022
 

Un nuovo premio per il film già Palma d'oro al Festival di Cannes. Vai all'articolo »

PREMI
sabato 10 dicembre 2022
 

Incetta di premi per l'opera di Ruben Östlund. Miglior attrice va a Vicky Krieps. Vai all'articolo »

TRAILER
giovedì 29 settembre 2022
 

Regia di Ruben Östlund. Un film con Woody Harrelson, Harris Dickinson, Charlbi Dean Kriek, Zlatko Buric, Iris Berben. Da giovedì 27 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
giovedì 22 settembre 2022
 

Il racconto di alcuni modelli che cercano in tutti i modi di abbandonare il mondo delle passerelle. Vai all'articolo »

CANNES FILM FESTIVAL
sabato 28 maggio 2022
 

Il film di Ostlund si aggiudica il riconoscimento più ambito del Festival. Vai all'articolo »

CANNES FILM FESTIVAL
domenica 22 maggio 2022
Marianna Cappi

Dalla visione si esce felici che qualcuno continui a prenderci ferocemente in giro. In concorso.  Vai all'articolo »

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