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Ultimo aggiornamento venerdì 25 ottobre 2019
Angelina Jolie torna a vestire i panni di Malefica dopo il successo del primo capitolo diretto da Robert Stromberg. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai CDG Awards, 1 candidatura a ADG Awards, In Italia al Box Office Maleficent - Signora del male ha incassato 14,1 milioni di euro .
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Aurora e Filippo annunciano il loro fidanzamento. Il matrimonio unirà non soltanto due terre, l'Ulstead e la Brughiera, ma anche i due regni degli umani e delle creature magiche. Se i genitori del principe sono apparentemente entusiasti all'idea, Malefica, che ha cresciuto Aurora come una figlia, è più diffidente; memore, per averlo sperimentato, del dolore atroce che l'amore può causare. La cena di fidanzamento è l'inizio dei guai: Malefica, già ferita dalla richiesta di Aurora di coprirsi le corna, e cioè di celare la propria natura, reagisce alle provocazioni della futura consuocera Ingrith, e la miccia prende fuoco.
Cinque anni fa la Disney aveva dato prova di grande audacia, con la creazione di un racconto perturbante, diverso dal solito nei temi e nello stile, che si rivelò un grande successo ma si esponeva anche al rischio di lasciare fuori una fetta di pubblico, quello dei più piccoli, cui aveva sempre fatto da faro. Maleficent 2 fa un impercettibile ma innegabile passo indietro.
Joachim Rønning, regista del quinto Pirati dei Caraibi, si sostituisce all'ex scenografo Stromberg e, senza perdere quota quanto a fascino visivo e gusto dell'avventura, riporta il film nell'alveo sicuro della fiaba comunemente intesa.
Più spazio dunque alla principessa, al mondo incantato delle buffe e tenere creaturine del bosco (all'autocitazione degli alberi antropomorfi), alla storia d'amore felice e alla lotta tra il Bene e il Male, quelli veri, scelti al termine di un percorso ad ostacoli, e non stabiliti per tradizione, censo o legami di sangue. Dentro la cornice in rosa e fiori, che apre e chiude il film, c'è però ampio spazio anche per aggiungere materiale alla reinvenzione del personaggio di Malefica, la fata nera, tornata ad essere temuta e osteggiata nel regno umano sulla base di rumors sibillini e "fake news", e coinvolta in un'avventura identitaria in una sorta di terzo regno, dallo scenario visivamente impressionante e dall'incisiva funzione mitopoietica. .
In questo fantasy tutto al femminile, figlio dell'epoca di Games of Thrones, non si scontrano, infatti, solo i supposti normali e i supposti diversi, non solo gli apocalittici e i fautori dell'integrazione, ma anche due idee opposte di potere femminile e di maternità. E, in questo senso, al magnetismo stregonesco di Angelina Jolie non poteva corrispondere miglior rivale di Michelle Pfeiffer, che fa il suo regale ingresso in scena con una balestra carica fra le mani.
Da un lato, dunque, Ingrith: le armi e i gioielli, e nessuna remora nel mettere gli uomini a tacere, dall'altro Malefica, guardiana di una natura primordiale, regina del dubbio, matrigna per ruolo ma unica madre buona del racconto, che lascia alla figlia la possibilità di scegliere da che parte stare.
"Il diavolo ha le migliori battute", si dice. Non stupisce, dunque, che qualche volta sia il male a rubare la scena al bene. Indipendentemente dal fatto che i buoni sentimenti siano destinati a trionfare, i buoni a vincere e i malvagi a patire, ci sono alcune occasioni in cui l'ago della bilancia della simpatia finisce col pendere, pericolosamente, dalla parte sbagliata. Nelle favole, per esempio.
La Malefica di Angelina Jolie, fata dalle ali mozzate, umiliata nei sentimenti e ferita dall'uomo che ama, è la campionessa del nuovo protagonismo delle cattive nelle moderne versioni cinematografiche delle fiabe.
Creata nel 2014 per dare nuova linfa alla favola della Bella Addormentata (e ancora al cinema nel sequel Maleficent - Signora del male), Malefica è una creatura spaventosamente arrabbiata, che maledice "di diritto" la piccola Aurora salvo poi ricredersi e convergere, pacificata, verso il (lieto) finale.
A darle filo da torcere, nel nuovo film della saga, sarà una cattiva al quadrato, la Regina Ingrith, interpretata dalla stessa Michelle Pfeiffer che nei panni di una fata incattivita - la strega Lamia - già si rese immortale nel 2007 con Stardust di Matthew Vaughn. Indimenticabile anche la prova di Charlize Theron, sensuale e fatale nei panni della strega Ravenna di Biancaneve e il cacciatore e Il cacciatore e la regina di ghiaccio. Segni particolari: la propensione alla tirannia (regna con pugno di ferro sulle terre di Tabor), una bellezza soprannaturale, l'ossessione per gli specchi magici e una certa inclinazione per il tradimento. Nome diverso, Grimilde, per lo stesso ruolo, quello della regina cattiva di Biancaneve, per Julia Roberts in Biancaneve di Tarsem Singh: pettinature vaporose, abuso di piume di struzzo, vestiti dai colori accesi e il sorriso, marchio di fabbrica di Roberts, dotato per l'occasione della licenza di uccidere.
Di certo, negli ultimi tre anni, le streghe sono tornate - non solo nelle favole - a far parlare di sé come ultracattive, villain, nemiche predestinate o simbolo di anime tormentate da pene molto terrene (vedi, appunto, alla voce Maleficent). Solo restringendo il campo alle produzioni più recenti, le streghe hanno terrorizzato la scorsa Mostra del Cinema di Venezia con il remake di Suspiria firmato da Luca Guadagnino: streghe belle e misteriose, androgine o sensuali, antiche come la roccia e brutali, sanguinarie e crudeli, di rosso vestite e con il volto di Tilda Swinton, Mia Goth e Dakota Johnson. Nato in ambiente indie, ma capace di farsi notare anche dal grande pubblico, The Witch di Robert Eggers è andato al cuore del mito della strega, raccontando una storia quotidiana di dannazione nell'Inghilterra rurale del 1630. La ricetta perfetta: bambini che spariscono, capanne nel bosco, la notte senza luna e un caprone dagli occhi diabolici che tenta una giovane ragazza innocente (?).
Non è rimasta immune dal fascino stregonesco nemmeno la serialità televisiva, che ha salutato in questi anni il ritorno delle avventure della strega Sabrina, teen-witch sedicenne indecisa tra mondo degli umani e mondo del demonio. Anche l'Italia, infine, proprio quest'anno gioca la carta esoterica, scommettendo sulla magia de La Luna Nera, original Netflix ambientato in una comune di streghe allontanate dalla gente "normale". Progetto interamente al femminile per un ritorno al fantasy nero, genere che dalle nostre parti latitava da un pezzo.
La favola da cui discende Maleficent, la Bella Addormentata, oltre ad essere considerata un racconto tipicamente europeo (e perciò diffuso in numerose varianti) non ha sempre previsto la figura della strega come artefice del sonno incantato in cui cade la fanciulla. Nella versione più antica della storia, datata 1340 e ambientata all'epoca dei greci e dei troiani, la principessa Zellandine cade in un sonno magico a causa di un filo di lino maledetto - ostacolo che peraltro non impedisce al volenteroso principe Troylus di metterla incinta.
Poco ha a che fare con la stregoneria, e molto con la violenza umana, specialmente quella maschile, anche la versione tramandata da Giambattista Basile, in cui la principessa viene abusata da un principe brutale durante il sonno. Le streghe, sotto forma di esseri fatati dal nome "norn", compaiono nelle versioni scandinave della fiaba. Saranno poi traslate nelle storie dei Grimm e di Charles Perrault, ma in versioni più edulcorate, meno perturbanti e adatte ai lettori borghesi del tempo.
Non era semplice regalare una sorta di seguito a La Bella Addormentata nel Bosco, celeberrima favola di Charles Perrault raccontata dalla Disney, a cartoni, nel 1959, e poi riproposta, con coraggiose correzioni, nel film Maleficent, del 2014. Il tentativo, però, è riuscito piuttosto bene. Infatti, il secondo capitolo, Maleficent - Signora del Male, sebbene inferiore al primo sotto [...] Vai alla recensione »
Se con il primo capitolo "Maleficent", la Walt Disney aveva tentato una strada diversa e coraggiosa nell'aprire un interessante varco verso interessanti soluzioni alternative al perbenismo imperante e rassicurante della sua lunga tradizione, con "Maleficent 2" la famosa casa di produzione fa un passo indietro o, meglio, ritorna sui suoi passi.
Il sequel di "Maleficent" riprende la storia a 5 anni dagli avvenimenti passati(proprio come il tempo trascorso tra un film e l'altro)e riporta in scena tutti i personaggi,concentrandosi ancora sulla figura di Malefica e il suo ruolo di madre putativa.E sul male degli umani come causa scatenante del suo.Il nuovo regista garantisce lo spettacolo visivo,ma oltre a lasciare irrisolto il [...] Vai alla recensione »
Prosegue la rivisitazione in chiave dark delle classiche fiabe che hanno reso famosa la Disney. Il secondo capitolo di Malefica si concentra sulle nozze tra Aurore ed il Principe Filippo, nozze che potrebbero portare alla pace e all'unione fra i due regni confinanti, unendo fate ed umani; ma la regina Ingrid, madre di Filippo, non è affatto d'accordo, e facendo buon viso a cattivo gioco [...] Vai alla recensione »
Un film che è la perfetta definizione di fiaba contemporanea, dal messaggio fortemente progressista, senza perdere il candore né la forza del classico per bambini. E' un film ricco di elementi fantasy, pronto a stupire per la bellezza delle immagini e la cgi, degli scenari e dei costumi, ma anche per lo straordinario talento delle tre interpreti femminili, tutte davvero in stato [...] Vai alla recensione »
Io l'ho trovato noioso e mediocre, trama piatta, situazioni ridicole.
Fiaba affascinate con Jolie/Pfeiffer. Tengono in piedi il film da sole,la pellicola è inferiore al primo episodio e sinceramente mi auguro che la finiranno qui senza fare un ulteriore capitolo. La trama è inconsistente,si può guardare solo per le interpretaioni delle due attrici protagoniste e per gli effeti speciali e visivi
È la favola più bella in ASSOLUTO! Una storia d'AMORE bellissima. Tutti noi abbiamo bisogno di credere nei miracoli, nelle fiabe e belle fate buone. Ecco la Disney è riuscita a farlo. È un film da vedere con tutta la famiglia, è consigliate ASSOLUTAMENTE SI per ogni età anche per i più piccoli.
Voto generosamente 2 stelle. Moolto delusa!
Aurora (Elle Fanning), figlia adottiva di Malefica (Angelina Jolie), è chiesta in sposa dal principe Filippo (Harris Dickinson) il cui padre, re Giovanni (Robert Lindsay), è favorevole alla definitiva unione dei due regni, quello degli esseri umani di Ulstead e quello delle creature magiche della Brughiera. Per la regina Ingrith (Michelle Pfeiffer) le cose non sono però cosi scontate, tanto che inizia [...] Vai alla recensione »
Ormai nemmeno il regno delle fiabe scampa alle fake news. Ed ecco che Malefica, nonostante la riabilitazione avvenuta nel primo - molto remunerativo - capitolo, è ancora Signora del male: gli umani continuano a essere terrorizzati da lei e dalle bizzarre creature della Brughiera. L'equilibrio precipita quando la sua figlioccia Aurora decide di sposare l'inutile principe Filippo, e machiavellici piani [...] Vai alla recensione »
Specchio specchio delle brame, la più cattiva del reame è ancora Angelina (anche produttrice), selvatica regina cattiva dalle ali nere questa volta più incline a quel che si può chiamare un compromesso storico tra Bene e Male a colpi di magia computerizzata non nuova, ma efficace e divertente nell'horror rinascimentale accattivante del primo film. Un fidanzamento "famiglia Addams", tra Aurora e il [...] Vai alla recensione »
Cinque anni dopo il successo del primo capitolo, «Maleficent 2» non aggiunge nulla alla saga fantasy al femminile più vicina ai «Pirati dei Caraibi» che al «Trono di spade». Se il carisma della Jolie - sempre agghindata con le corna e il costume della malefica strega -continua a incarnare il cuore(nero) del racconto, stavolta ci sono altre due iconiche figure a contenderle la ribalta: la figlioccia [...] Vai alla recensione »
Indovina chi viene alla cena di fidanzamento tra Aurora (che proviene dalla magica Brughiera) e il principe Filippo, abitante nell'umano regno di Ulstead? Arriva Malefica - con le gigantesche corna appena camuffate (le ali per quando si alza in volo, trasformata in falco, sono nascoste sotto il vestito). La madre del futuro sposo, regina Ingrith, provoca servendo a tavola qualche pennuto.
Parafrasando la celebre battuta di Jessica Rabbit, anche la Malefica di Angelina Jolie potrebbe dire: non sono cattiva è che mi disegnano così. Come si era già scoperto nel film precedente, «Maleficent» del 2014, il personaggio di Malefica interpretato dalla Jolie alla fine si rivelava molto meno malefico di quanto veniva fatto credere all'inizio. Tanto che poi era lei, pentita dell'incantesimo che [...] Vai alla recensione »
A cinque anni di distanza da "Maleficent", che nel 2014 incassò 758 milioni di dollari a fronte di un budget iniziale di 180, arriva nelle sale il seguito, "Maleficent- Signora del male". Il primo film spiazzava dando una rilettura del personaggio di Malefica, una delle streghe più crudeli dell'intero universo fiabesco, e trasformandola in un'eroina.
La principessa Aurora ha accettato di sposare il principe Filippo ed è giunto quindi il momento in cui le rispettive famiglie si incontrino. Il re Giovanni e la regina Ingrid, genitori dello sposo, invitano a cena Malefica, che da strega è diventata nel frattempo una buona, seppur ancora spinosa, madre, ma le cose si mettono male. Il matrimonio sancirebbe infatti l'unione di due anime gemelle, ma anche [...] Vai alla recensione »
Se si parla di un film come un prodotto commerciale e non come un'opera d'arte, Maleficent: Signora del Male è un esempio perfetto. Questo sequel incomprensibile del live-action del 2014 è un esercizio complicato e monotono dai colori vivaci, che soffoca su sceneggiatura ripetitiva, regia amatoriale, performance (strapagate) mediocri ed effetti digitali senza anima.
La vera grande novità di questo sequel di Maleficent è che dopo anni nei quali la Disney aveva relegato a poco più che comparse (per non dire peggio) i maschietti, ora si assiste a una sorta di «riscoperta» del sesso, cosiddetto, forte. Nulla di clamoroso, sia chiaro. Le tre protagoniste principali sono donne. Però, come ha spiegato la Jolie durante la presentazione romana del lungometraggio: «Credo [...] Vai alla recensione »
Malefica, la strega della Bella Addormentata, era diventata buona alla fine del film di 5 anni fa. Come proseguire, dunque? Con le nozze tra la sua figlioccia, cioè appunto la Bella della fiaba, e il principe. Ma l'unione tra creature magiche e regno degli umani non è così semplice. Meno noioso del primo capitolo, il nuovo Maleficent la butta subito sul fantasy avventuroso e, anche se le creature dei [...] Vai alla recensione »
Se già c'è da essere tesi quando si va a un primo incontro sul modello Ti presento i miei, figuriamoci come si mette male quando a sedere al tavolo ci sono due future consuocere del calibro di Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer, cattive diverse. Naturale che a farne le spese saranno i due promessi sposi. E' da godersela fino in fondo la sequenza in cui l'incontro tra Malefica e la regina Ingrith [...] Vai alla recensione »
Esce nelle sale il secondo capitolo della saga Maleficent, dal titolo Signora del male; spin off del classico Disney La bella addormentata nel bosco, la pellicola vede di nuovo la partecipazione di Angelina Jolie nel ruolo di Malefica e di Elle Fanning in quello della principessa Aurora, ma anche l'entrata in gioco di una regina bionda, altera e cattivissima, Ingrith di Ulstead, madre del giovane Filippo, [...] Vai alla recensione »
Ambientato cinque anni dopo, esattamente il tempo trascorso dall'uscita del primo episodio, in Maleficent - Signora del Male una cresciuta Aurora/Elle Fanning si ritrova a fare i conti con i genitori del promesso sposo Filippo (Harris Dickinson, e non più Brenton Thwaites), i sovrani del regno di Ulstead. Se il padre, il Re Giovanni (Robert Lindsay), sembra favorevole a quest'unione, la Regina Ingrith [...] Vai alla recensione »
In principio fu il tradimento, poi la vendetta, quindi l'amore. Sicché tra "mamma" Malefica e "figlia" Aurora il sole è tornato a sorridere, ma quanto può durare? La risposta, cinque anni dopo il primo capitolo (2014), è Maleficent Signora del male, regia di Joachim Rønning e sottotitolo, peraltro, di dubbia attribuzione. Aurora (Elle Fanning) è in procinto di convolare con il principe Filippo (Harris [...] Vai alla recensione »
Lucio Dalla cantava che "i cattivi così cattivi non sono mai". In un clima di psicanalisi cinematografica, il secondo capitolo della fiaba con Angelina Jolie vira verso la riabilitazione di Malefica che, scopriremo, è stata calunniata. E manda un messaggio di inclusione: "Non conta da dove vieni, conta chi ami". Aurora (Elle Fanning), ex bella addormentata sta per sposare il suo principe, ma il regno [...] Vai alla recensione »