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Ultimo aggiornamento venerdì 18 novembre 2016
La storia di Deborah Lipstadt, una professoressa che ha intrapreso una battaglia legale contro il negazionista David Irving. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, In Italia al Box Office La verità negata ha incassato 297 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Nel 1996 il saggista britannico negazionista ed esperto di Adolf Hitler David Irving intentò una causa di diffamazione contro l'editore Penguin Books e l'accademica americana ebrea Deborah Lipstadt. Ne seguì una lunga istruttoria che culminò nel 2000 in un processo di 4 mesi tenuto a Londra. Coinvolti furono i migliori avvocati del Regno Unito a difesa della donna, mentre Irving decise di rappresentarsi da solo. Dalle vicende processuali, la Lipstadt scrisse un libro nel 2005 intitolato "Denial: Holocaust History on Trial" a cui si ispira il film di Mick Jackson.
Contrariamente a quanto si possa pensare, La verità negata non è un film sull'Olocausto. O meglio, lo è solo nella misura in cui esso costituisce l'oggetto della negazione che rimanda al processo di cui argomenta il film. Di fatto, come viene più volte riferito nel testo, "è come affermare che Elvis è vivo". Pesi diversi ma concetti identici: al centro vi è la rimozione forzata dell'evidenza, della Verità. Perfetta (per una volta) è quindi la traduzione italiana dell'originale Denial in quanto contiene le parole chiave d'apertura alla comprensione di un'opera più filosofica che storica.
Legal drama per eccellenza, il film del britannico Mick Jackson naviga felicemente su due binari: da una parte aderisce egregiamente alla materia d'ispirazione, dall'altra utilizza tale materia per innalzarla a un livello simbolico. Il merito va al talentuoso sceneggiatore David Hare, capace di restituire alla parola tutti i sensi che il semplice significato spesso trascura, pur attingendo termini e frasi direttamente dagli atti processuali. La Parola è infatti la grande protagonista di questa solida pellicola, ingigantita da interpreti di incontestabile perfezione tra cui spicca la performance sensibile eppure potente di Tom Wilkinson. Il suo avvocato Richard Rampton costituisce l'emblema fra il professionista che cerca le prove persino ad Auschwitz (misurando distanze fra oggetti che dovevano esserci e non ci sono più) e l'uomo che tenta di trattenere una causa ad alto tasso emotivo dentro ai ranghi razionali di una corte. Se il sistema giudiziario britannico fa il suo (pare che, dopo questo processo, sia persino cambiato) nella impostazione del dispositivo dialettico, il vero nucleo semantico del testo risiede in ciò che non è detto e non è esibito. Tutto è confutabile fino a prova contraria e non cè sterminio che tenga: basta mettere in discussione 4 fori nel tetto di una camera a gas per negare l'Olocausto. Allora - come saggiamente accetta di fare Deborah Lipstadt - vale la pena delegare altrove la propria coscienza, per il bene di una causa che non può riguardare il proprio ego.
Se lo stile registico del film non presenta scossoni da nessun punto di vista tanto da poterlo definire classico, è la profondità della sceneggiatura a fornire il valore più pregiato. Perché difendere la libertà di parola non significa difendere le menzogne.
Il film racconta la battaglia legale di Deborah E. Lipstadt contro David Irving. L'uomo l'ha accusata di diffamazione quando lei lo ha definito un negazionista dell'Olocausto. La Lipstadt e la sua squadra legale sono stati costretti a provare che l'Olocausto è accaduto e che Irving ha manipolato i dati per far scomparire la storia.
La verità negata” (Denial, 2016) è il sesto film del regista inglese Mick Jackson. Un film documento molto ben impaginato senza una inquadratura in più, essenziale, schematico e lineare. Tutto in un ‘aplomb’ arcaicamente classico e mai vetusto per un salotto da cerimonia teatrale mentre si sorseggia un te pomeridiano. Un liquido con una sola zolletta di zucchero mentre il resto è algido, tetro, [...] Vai alla recensione »
La verità negata è un film con una storia solida alle spalle, ma con un andamento un po’ piatto e prevedibile. L’indignazione sostiene i primi quaranta minuti, poi il racconto s’indebolisce e un tema di forte impatto si perde tra arringhe convenzionali e dialoghi artificiosi. La Lipstadt, interpretata da Rachel Weisz, è l’unico personaggio che mostra qualche [...] Vai alla recensione »
Cosa stiamo aspettando?! Perché l'UE non varà immediatamente un progetto culturale destinato a tutti i settori, a partire dalla Scuola-Università?! È indispensabile iniziare le nuove generazioni al rito della Memoria Storica: nessuno deve rimanere indietro; tutti hanno l'obbligo morale di ricordare e di far ricordare ciò che la verità dei fatti ci [...] Vai alla recensione »
E' indubbia l'eccellenza dell'industria cinematografica statunitense, anglo-statunitense per essere precisi, in determinati generi, il legal movie in questo caso, ed anche quella di mettere al servizio di un cinema civilmente impegnato talenti tecnici e artistici, professionalità, di valore assoluto. La capacità di creare prodotti impeccabili ma anche in grado di emozionarci.
"Denial"(Mick Jackson, dal libro di Deborah Lipstadt, sceneggiatura di David Hare, 2016)raccnta di una storica americana di origini rbraiche, denunciata in Gran Bretagna dal negazionista David Irbing, per diffamazione insieme alla casa editrice Pinguin Book, che pubblica i suoi(ovviamente della Lipstadt)libri. Processo lungo e ficcicile, con l'onere delle prova a carico dell'impiutat [...] Vai alla recensione »
"La Verità Negata" porta sullo schermo la lunga e difficile battaglia legale che mise a confronto la professoressa dell' Alabama Deborah Lipstadt e la casa editrice Penguin Books con il saggista negazionista David Irving. Nel corso di una conferenza da lei tenuta al fine di promuovere il suo libro sull'esistenza dei campi di concentramento e di tutte le orribili torture [...] Vai alla recensione »
“LA VERDAD NEGADA” (“Denial”) Film del británico Mick Jackson Usa, Gran Bretaña, 2016 La libertad de expresión es innegable. Pero usar esa libertad, ese derecho, para decir una mentira, no es aceptable en cambio. Es más, es repudiable y punible. El historiador, negacionista del Holocausto, experto en Adolf Hitler, David Irving, enfrentó en el 2000, frente a los estrados Británicos, a la [...] Vai alla recensione »
La verità negata è un film con una storia solida alle spalle, ma con un andamento un po’ piatto e prevedibile. L’indignazione sostiene i primi quaranta minuti, poi il racconto s’indebolisce e un tema di forte impatto si perde tra arringhe convenzionali e dialoghi artificiosi. La Lipstadt, interpretata da Rachel Weisz, è l’unico personaggio che mostra qualche [...] Vai alla recensione »
C’è una questione, davvero cruciale, che attiene al nocciolo non tanto storico, quanto filosofico del film La verità negata. Come si sa esso ricostruisce una vicenda processuale che ha segnato l’ordinamento giuridico inglese. Abbiamo dunque qui rappresentata una doppia vicenda storica. Quella di un processo giudiziario e quella dei campi di stermino, che sono l’oggetto [...] Vai alla recensione »
Un film che deve essere visto, perché tratta di un argomento drammatico, il negazionismo, riportando inmodo preciso e dettagliato il processo che in fondo lo ha reso un reato. Attori in parte con un grande Wilkinson sceneggiatura senza spunti, sobria, equilibrata e realista. Qui non conta l' originalità, ma la certezza del vero.
Bellissimo, però mancava un po di grinta, ci stava uno che in sala dormiva, avrà dormito per un'ora comoda, per fortuna non russava, sarà stato stanco. Cambiano i soggetti e situazioni, ma se ci guardiamo intorno, notiamo che siamo pieni di negazionisti.
L'intera vicenda processuale de "la verità negata" affronta principalmente il tema della mistificazione storica, e quindi della falsificazione della realtà. In tal senso, il cinema è un'arte da sempre dedicata a questo genere di mistificazione/stravolgimento della realtà, ed è giustificata appunto dal suo fine artistico.
Difficile non appassionarsi in un film sull’olocausto ma in questa pellicola di Jackson l’interesse e’ pari a zero, o quasi, certi dettagli che emergono sull’organizzazione e costruzione dei campi di sterminio suscitano anche curiosita’ ma il pathos del tribunale, le facce di avvocati e imputati o accusatori non smuovono, intendo le coscienze, il film lo si guarda purtroppo solo con l’intento di far [...] Vai alla recensione »
Delle manifestazioni di antisemitismo, il negazionismo è la più abominevole perché si maschera dietro le presunte ragioni di una rilettura della Storia, che senza scrupoli distorce la verità sostenendo che le camere a gas non sarebbero mai esistite. Sceneggiato dal drammaturgo David Hare sulla base del libro, dove la storica americana Deborah Lipstadt racconta della battaglia giudiziaria sostenuta [...] Vai alla recensione »
La storia del "negazionismo" del saggista inglese David Irving inizia molto prima-nel 1977 la prima edizione del suo La guerra di Hitler-che, nel '96, la sua accusa di diffamazione contro la storica ebrea statunitense Deborah Lipstadt conducesse al processo che si sarebbe concluso screditandolo. il film si fonda sul libro che la Lipstadt avrebbe pubblicato all'indomani, Denial: Holocaust history on [...] Vai alla recensione »
Accolto con discreto favore al recente festival di Roma, «La verità negata» («Denial») è un legal-drama o film processuale che più classico, collaudato e prevedibile di così non è possiblle immaginare. Il nodo tematico su cui ha lavorato con certosina, matematica efficacia il drammaturgo David Hare, verte sulle clamorose convinzioni del negazionista inglese David Irving e sulla battaglia giudiziaria [...] Vai alla recensione »
Nel 1996 il negazionista inglese David Irving intentò una causa contro la casa editrice Penguin Books e la docente di Studi ebraici moderni e dell'Olocausto dell'Università di Atlanta, Deborah E. Lipstadt, rea di averlo diffamato nel libro Denying the Holocaust. Senza mezzi termini, Irving veniva definito un apologeta del nazismo, un mistificatore che attraverso la sistematica falsificazione dei fatti [...] Vai alla recensione »
Finalmente un dramma giudiziario degno di questo nome, capace di gareggiare a testa alta con i capolavori di Otto Preminger (Anatomia di un omicidio), Sidney Lumet (La parola ai giurati), Stanley Kramer (Vincitori e vinti). Dal libro La verità negata (Mondadori) di Deborah E. Lipstadt, il film ben diretto da Mick Jackson e argutamente scritto da David Hare (The Hours, The Reader) racconta l'appassionata [...] Vai alla recensione »
Ne abbiamo sentito parlare forse distrattamente, ma fu un processo importante, nel 2000: David Irving contro Deborah Lipstad, lo studioso britannico negazionista e l'accademica ebrea, lo sterminio hitleriano e la memoria da tramandare. Su sceneggiatura di un asso della drammaturgia inglese, David Hare, il meno asso Mick Jackson ("Guardia del corpo") ricostruisce con qualche enfasi l'inchiesta e i quattro [...] Vai alla recensione »