Anno | 1972 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Marco Bellocchio |
Attori | Gian Maria Volonté, Laura Betti, Jacques Herlin, Carla Tatò, Fabio Garriba, John Steiner Marco Bellocchio, Michel Bardinet, Jean Rougeul, Gisella Burinato, Gianni Solaro, Giuseppe Cederna. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,42 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 14 aprile 2020
A Milano, una studentessa liceale viene violentata e uccisa. Il redattore capo di un grande quotidiano indipendente scatena una campagna contro un extraparlamentare accusandolo del delitto.
Sbatti il mostro in prima pagina è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
A Milano, una studentessa liceale viene violentata e uccisa. Il redattore capo di un grande quotidiano indipendente scatena una campagna contro un extraparlamentare accusandolo del delitto. Riuscirebbe ad incastrare il poveretto, grazie alle "rivelazioni" di una sua matura ed isterica ex amante, se un giornalista più scrupoloso non individuasse il vero colpevole.
SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€10,99 | – | |||
€10,99 | – |
Marco Bellocchio , insieme a Donati e Fofi che scrissero la sceneggiatura dà vita nel 1972, ad un film di cruda denuncia socio-politico- culturale, destrutturando capillarmente i capisaldi su cui si fonda la gestione dei mass - media, opportunamente mediata da chi li finanzia. Si prende spunto da una vicenda di cronaca nera, ossia la morte di una studentessa di buona famiglia, uccisa [...] Vai alla recensione »
Siamo all'inizio degli anni '70 e l'Italia comincia ad essere pesantemente provata dal terrorismo politico. In questa guerra ideologica fanno la loro parte anche i giornali di opinione, tra cui Il Giornale, quotidiano milanese destinato a lettori moderati e borghesi. Il suo redattore è Bizanti, uomo senza scrupoli che fa distorcere la realtà nelle sue notizie pur di accattivarsi [...] Vai alla recensione »
Un film perfetto pedagogico attraverso la lucida analisi della manipolazione dell'informazione a scopi politici dei mass media. Volontè e tutto il cast diretti da un ottimo Bellocchio esprimono con tensione civile la vicenda parabola del modo di concepire l'infomazione e il giornalismo, non un' obiettiva osservazione della realtà ma una cosciente selezione dei dati per influenzare [...] Vai alla recensione »
Bizanti, redattore capo de "Il Giornale", persegue senza scrupoli l'affermazione sulla concorrenza anche e soprattutto a dispetto dell'etica e della deontologia giornalistica. La sua non è informazione oggettiva, ma propaganda soggettiva e consapevole del fatto che le masse sono ben più primitive di quanto si possa immaginare.
Non direi che il film sia del tutto schematico in quanto descrive sì la borghesia come infida, perfida, fascista,manipolatrice e viscida, ma i compagni non vengono descritti troppo bene: violenti (con il giornalista, pistola nella sede del partito), coprono Mario che potrebbe essere colpevole,se la prendono con la nevrotica... Un film che offre sfumature su un periodo e su dei temi affatto sempilici, [...] Vai alla recensione »
Un altro punto cruciale del cinema politico nostrano anni'70,assieme a "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" e "La classe operaia va in paradiso".Bellocchio evita il grottesco e analizza con lucidità sia i legami nefasti tra stampa e potere(dalla polizia alla borghesia condannata come nella tradizione del regista)sia il ruolo manipolatorio tra la prima [...] Vai alla recensione »
Un Gian Maria Volontè in grande forma e nel suo periodo migliore,diretto da un regista con idee solide e mai banali.L'atto d'accusa graffia e lascdia numerosi segni.Lo spettatore,come di solito capitava in quel periodo ,è portato a pensare e ragionare,attraverso storie di cronaca vera. Languidamente Volontè,sovrasta il resto del cast.
L'impatto ed il potere della stampa, in grado di modificare anche le indagini per l'omicidio di una giovane ragazza brutalmente assassinata, trovando il colpevole "adatto". Visione spietata e diretta di Bellocchio, che getta uno sguardo critico nei confronti della carta stampata e sul potere ammaliatore che essa esercita nel cittadino medio.