Titolo originale | Heisei tanuki gassen pompoko |
Anno | 1994 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 119 minuti |
Regia di | Isao Takahata |
Attori | Kokondei Shinchou, Makoto Nonomura, Yuriko Ishida, Norihei Miki, Nijiko Kiyokawa Shigeru Izumiya, Gannosuke Ashiya, Takehiro Murata, Beichou Katsura, Bunshi Katsura, Kosan Yanagiya, Akira Kamiya, Rei Sakuma, Tomokazu Seki, Minoru Yada. |
Uscita | giovedì 11 luglio 2024 |
Tag | Da vedere 1994 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,40 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 11 luglio 2024
La lotta dei tanuki per riconquistare la collina di Tama, nei pressi di Tokyo, strappata agli animali per farne un quartiere residenziale. In Italia al Box Office Pom Poko ha incassato 46,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Verso la fine degli anni Sessanta, lo sviluppo urbano indiscriminato di Tokyo inizia a mettere a rischio la sopravvivenza degli animali che abitano il territorio circostante, e in particolare dei tanuki, cani-procioni molto diffusi in Giappone oltre che creature del folklore nipponico. All'inizio dell'era Heisei (dopo l'ascesa al trono giapponese dell'Imperatore Akihito), nei primi anni Novanta, i tanuki sono ormai allo stremo e decidono di ricorrere all'antica arte del trasformismo - una capacità metamorfica di assumere qualsiasi sembianza - per respingere gli umani e frenarne l'opera di disboscamento e cementificazione. Tra scherzi e agguati, la resistenza dei tanuki si scontrerà con un processo di urbanizzazione ormai irreversibile.
La lotta dei tanuki antropomorfi si carica di molti significati in un film raffinato e profondo che il maestro Isao Takahata mantiene in equilibrio tra commedia e dramma, dimensione politica e malinconica.
Dopo il capolavoro tragico La tomba delle lucciole (1988) e il delicato, esistenziale Pioggia di ricordi (1991), il maestro Isao Takahata per il suo terzo lungometraggio prodotto dallo Studio Ghibli - da lui co-fondato assieme al più celebre Hayao Miyazaki - accantona parzialmente il tono più realistico dei lavori precedenti per attingere a piene mani dalla mitologia popolare. E così mette al centro del suo Pom Poko (1994) - nato da un'idea proprio dell'amico Miyazaki - i tanuki antropomorfi della tradizione giapponese con il loro potere magico di trasformarsi, che in fondo riflette allegoricamente quello dell'animazione stessa.
I numerosi riferimenti alla cultura, alla spiritualità e ai costumi del Sol Levante - a partire già dal titolo che è l'onomatopea del rumore emesso quando i tanuki si battono come tamburi lo stomaco o gli enormi testicoli - non impediscono all'opera di Takahata di farsi universale e toccare il pubblico di ogni latitudine.
Sotto una superficie solo apparentemente leggera si rivelano molteplici chiavi di lettura, e ciò avviene mantenendo un equilibrio mirabile tra vari generi, dalla commedia al dramma al documentario.
È anche un film ambiziosamente politico, per il suo messaggio ecologista ancora attualissimo, per come ragiona sulle differenze tra classi sociali (non solo tra tanuki e uomini, ma anche tra i tanuki capaci di trasformarsi e quelli non in grado) e per come mette a confronto le diverse modalità di opposizione all'espansione urbana: da un lato la linea moderata propensa solo a spaventare gli umani per convincerli a desistere e per contenere l'avanzata, dall'altro i tanuki massimalisti decisi a combattere con violenza estrema. Takahata riesce a cogliere tutte le sfumature dei personaggi e di una storia in cui non ci sono buoni e cattivi. Gli stessi tanuki riconoscono di non poter fare a meno dell'uomo se non altro perché amano ingozzarsi di cibi umani - soprattutto McDonald's - oppure perché diventano dipendenti dalla televisione in uno dei momenti divertenti del film.
Sul piano grafico, la fantasia creativa trova il suo apice in due sequenze magnifiche: la strategia degli spettri, dalla bellezza inquietante e stordente, che i tanuki mettono in scena nel tentativo di seminare il panico in città; e la grande rappresentazione finale con cui i tanuki ricreano la natura e il paesaggio prima dell'intervento massiccio dell'uomo. Un'illusione nostalgica che dura pochi istanti, nella consapevolezza di dovere piegarsi alla realtà, scegliere se soccombere o mimetizzarsi totalmente tra gli umani.
POM POKO disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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Sulle colline di Tama che sovrastano Tokyo, un folto gruppo di tanuki inizia una battaglia per contrastare il progetto umano d'urbanizzazione che prevede l'occupazione a fini residenziali di tremila ettari. "Monti raschiati, rilievi livellati, le risai e i campi ricoperti, i casolari d'un tempo demoliti alterando completamente il profilo montuoso delle colline di Tama" e quindi [...] Vai alla recensione »
PomPoko è davvero sorprendente! Un film che respira la cultura giapponese, l'immaginario collettivo di un popolo - ricchissimo di maschere e allegorie, e davvero illuminato a livello iconografico. Il film è un tripudio di citazioni, e ha un ritmo particolare... corale. La storia muove i passi su un tema rischioso, quello evidente dell'ecologia - restando a galla grazie a uno storyboard [...] Vai alla recensione »
C'è da chiedersi perché film così belli passino inosservati. Il lavoro di Takahata è un'epopea che si costruisce sulla lotta per la difesa dell'ecologia, e che ci mostra un'inifnità di personaggi millimetricamente caratterizzati in lotta contro un nemico che si stenta a credere possa celarsi dentro di noi. Immagini sbalorditive, intreccio curato alla perfezione, metafore e messaggi che a detta di molti [...] Vai alla recensione »
Tutti dovrebbero poter godere di questo piccolo capolavoro di bellezza e poesia, ambientato nella boscaglia alla periferia di Tokyo. Qui i tanuki, creature simili a procioni, lottano instancabilmente per riconquistare i territori e le colline che un tempo furono la loro causa. Sorge però un problema: con cosa combattere gli umani, più alti, più forti e più organizzati? Quale arma migliore della metamorfosi [...] Vai alla recensione »
L'idea che i tanuki (cani procione giapponesi) possiedano l'arte della metamorfosi è profondamente radicata nella cultura e nel folklore giapponesi e non stupisce che Isao Takahata, nel comporre questo suo sorprendente capolavoro datato 1994, a tal punto la dia come dato inoppugnabile, da sfruttare questa qualità in senso espressivo: la capacità metamorfica dei cani procione, infatti, non è soltanto [...] Vai alla recensione »