Il film ricostruisce la figura di Edgardo Mortara, il bambino ebreo il cui rapimento da parte del Vaticano nel 1858 divenne un caso internazionale. Espandi ▽
Bologna, 1858. Edgardo Mortara, un bambino ebreo di quasi sette anni, viene sottratto alla sua famiglia e consegnato al "Papa Re" Pio IX. La motivazione ufficiale fornita dal Diritto canonico è che a sei mesi il bambino era stato battezzato e dunque non può che ricevere dalla Chiesa un'educazione cattolica che lo "liberi dalle superstizioni di cui sono imbevuti gli ebrei". I genitori di Edgardo, Momolo e Marianna, non si rassegnano e continuano a cercare di riavere il figlio, sollevando un caso internazionale che vedrà schierati contro il Papa la comunità ebraica mondiale, la stampa liberale e persino Napoleone III. Ma Pio IX non teme la disapprovazione di nessuno, rispondendo alle richieste di restituire Edgardo alla sua famiglia con un "non possum" e il sorriso serafico di chi si ritiene al sopra delle umane regole. E nonostante il clima sia quello risorgimentale la Chiesa rimane inamovibile, contando sulla sua sedicente inviolabilità. Recensione ❯
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Garrone compie il miracolo: raccontare un'Italia terra di nessuno disintossicando la narrazione dalla volgarità dei talk show e restituendo dignità ferita ai personaggi. Drammatico, Italia2018. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, Marcello è un uomo mite che dopo l'ennesima sopraffazione immaginerà una rivalsa dall'esito inaspettato. Espandi ▽
Marcello ha due grandi amori: la figlia Alida e i cani del suo negozio di toelettatura, Dogman, che si trova in un quartiere degradato. L'uomo simbolo di quel degrado è Simone, che intimidisce e umilia chiunque gli capiti a tiro. I due hanno un rapporto simbiotico come lo squalo con il pesce pilota. Ma quando Simone userà il Dogman come base per una rapina, gli equilibri tra i due salteranno. Ispirandosi a uno dei casi di cronaca più cruenti del nostro paese, Garrone racconta un'Italia terra di nessuno in cui cane mangia cane. Il regista depura la vicenda dalla sua componente più oscena e descrive una quieta rivalsa priva della valenza pulp che ha reso archetipale il vero Canaro della Magliana. Luminosa è l'interpretazione di Marcello Fonte, devastante quella di un gigantesco Edoardo Pesce: un pitbull che è l'esatto prodotto del suo addestramento e ha la gravitas dei sogni andati a male. Recensione ❯
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Ritratto della camorra e della criminalità contemporanea nella città di Napoli. Dal Best-seller di Roberto Saviano. Espandi ▽
Totò ha tredici anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case del vicinato e sogna di affiancare i grandi, quelli che girano in macchina invece che in motorino, che indossano i giubbotti antiproiettile, che contano i soldi e i loro morti. Ma diventare grandi, a Scampia, significa farli i morti, scambiare l'adolescenza con una pistola. O magari, come accade a Marco e Ciro, trovare un arsenale, sparare cannonate che ti fanno sentire invincibile. Recensione ❯
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Bellocchio tiene in pugno il grande schermo e mette allo specchio uno Stato criminalmente assente . Drammatico, Italia2019. Durata 148 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il primo grande pentito di mafia, l'uomo che per primo consegnò le chiavi per avvicinarsi alla piovra, cambiando così le sorti dei rapporti tra Stato e criminalità organizzata. Espandi ▽
Sicilia, anni Ottanta. I Corleonesi, capitanati da Totò Riina, sono intenti a far fuori le vecchie famiglie mafiose. Mentre il numero dei morti ammazzati sale, Tommaso Buscetta, capo della Cosa Nostra vecchio stile, viene arrestato dalla polizia brasiliana ed estradato in Italia. Ad aspettarlo c'è il giudice Falcone, che vuole da lui una testimonianza. Marco Bellocchio con questo film certifica l'implosionenaturale del gangster movie: qui non c’è la classicaparabola di ascesa e caduta del boss criminale, ma quel "teatro psicologico" che è il crimine organizzato.
Bellocchio è uno dei pochi registi che ancora tengono in pugno il grande schermo, con una consapevolezza profonda del vissuto cinematografico internazionale e un comando totale della propria visione personale. Recensione ❯
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Una parabola pura e scevra da retorica sulla necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Drammatico, Italia, Belgio2023. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coproduzione internazionale ispirata alle storie vere di alcuni ragazzi che hanno vissuto il viaggio dei due protagonisti. Espandi ▽
Seydou e Moussa sono cugini adolescenti nati e cresciuti a Dakar, ma con una gran voglia di diventare star della musica in Europa. Tutti in Senegal li cautelano contro il loro progetto, in primis la madre di Seydou, ma i due sono determinati, e di nascosto intraprendono la loro grande impresa. Un viaggio che si rivelerà un'odissea attraverso il deserto del Sahara costellato dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta, le prigioni libiche e il Mediterraneo interminabile e pericoloso. I furti, le violenze e i soprusi non si conteranno, ma ci saranno anche gesti di umanità e gentilezza in mezzo all'inferno. Soprattutto, Seydou dovrà scoprire che cosa comporta mettersi al timone della propria e altrui vita in circostanze ingestibili. Recensione ❯
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Moretti crede ancora nel cinema e balla e canta sulle note di un'apoteosi (s)canzonata e struggente. E noi andiamo con lui. Drammatico, Italia2023. Durata 95 Minuti.
Il cinema, il circo, gli anni '50 nel film di Nanni Moretti presentato in concorso a Cannes 2023. Espandi ▽
Giovanni, regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull'orlo del fallimento, ha smesso di credere nell'avvenire. La consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere, la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice principale di improvvisare l'amore in un racconto politico e poi c'è Netflix che produce cinema in scatola. Tra una canzone e un refrain, arriva in fondo al suo film, ambientato nella Roma del '56, quella della nevicata storica, delle prime luci elettriche e delle sezioni comuniste in subbuglio dopo l'ingresso dei carri armati sovietici e Budapest.
Il sol dell'avvenire è la fine e l'inizio di qualcosa, una sorta di apoteosi (s)canzonata e struggente in cui l'autore materializza i suoi pensieri senza ostacoli, si lancia in brevi e squisite sfuriate contro la violenza al cinema, contro le piattaforme, i sabot, l'improvvisazione, Stalin, ridimensiona il compiaciuto sussiego, chiede alla moglie di non lasciarlo e all'improvviso si mette a cantare come in un film di Demy, a ballare, a tirare calci ad un pallone. Si lascia portare dalla musica e noi andiamo con lui, i suoi attori vanno con lui, girando come i dervishes tourners di Franco Battiato.
La voce off del diario intimo acquista ne Il sol dell'avvenire lo statuto di 'corpo' dietro al quale avvertiamo costantemente l'espressione incerta e fragile di una posizione esistenziale, quella di un artista e di un intellettuale che crede nel cinema. Recensione ❯
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Un film al contempo arcaico e postmoderno, completamente libero come sa essere il cinema di Alice Rohrwacher. Drammatico, Italia2023. Durata 134 Minuti.
Ambientato negli anni '80, nel mondo clandestino dei "tombaroli", il film racconta di un giovane archeologo inglese coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici. Espandi ▽
La chimera racconta una ricerca ostinata – di morte, di vita, di riscatto dalla povertà e di accumulo materiale – con il passo folk del cantastorie, evidenziandone il lato picaresco e quello simbolico.
È un film completamente libero come sa esserlo il cinema di Alice Rohrwacher, che sceglie il tempo del racconto cominciando lentamente, per dare al suo protagonista lo spazio di una rincorsa fatale, e accelerando in “ascese velocissime” che rivelano una comicità da film muto.
Ha i colori delle fiabe e l’apparente scanzonatura degli stornelli, attraversa un’Italia nel processo di essere svenduta agli stranieri ma in cui due stranieri sembrano gli unici a volerne conservare il mistero, ci aiuta a “stimare l’inestimabile” e a rivendicare la tutela delle “cose che appartengono a tutti” perché la proprietà non deve essere necessariamente possesso.
E il cinema di Rohrwacher si conferma qui contemporaneamente arcaico e postmoderno, nonché capace di inventare parabole agresti che presagiscono, come il migrare degli uccelli, la transizione verso il degrado a seguire. Recensione ❯
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La breve vita del poeta di Recanati. Introverso e triste, ma capace anche di ironia e slanci. Espandi ▽
Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l'universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l'esterno. A 24 anni lascia finalmente Recanati. L'alta società italiana gli apre le porte, ma lui non riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di desideri, ma segnata dalla malinconia Recensione ❯
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Un film per grandi e piccini che traspone l'opera di Buzzati rispettandone atmosfere e morale. Animazione, Francia, Italia2019. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nel tentativo di ritrovare il figlio da tempo perduto e di sopravvivere ai rigori di un terribile inverno, Leonzio, il Grande Re degli orsi, decide di condurre il suo popolo dalle montagne fino alla pianura, dove vivono gli uomini. Espandi ▽
Tonio, figlio del re degli orsi, viene rapito dai cacciatori nelle montagne della Sicilia. In seguito a un rigoroso inverno che minaccia una carestia, il re decide di invadere la piana dove vivono gli uomini. Con l'aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio. Ben presto, però, si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini. È sempre sembrata un'operazione difficile trasporre le opere di Buzzati al cinema. Nella libera reinterpretazione di Mattotti si legge un profondo rispetto per la sua opera. Lasciando intatta la morale pessimistica sulla natura umana, il regista crea un film per grandi e piccoli a cui dedica azione e narrazione, esplosioni di colori e spazi di riflessione. Recensione ❯
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Paolo Virzì fonde ironia, buonumore e dramma in un on the road movie che guarda al mondo femminile con una sensibilità non usuale. Commedia drammatica, Drammatico - Italia2016. Durata 118 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le protagoniste del film, scritto da Paolo Virzì con Francesca Archibugi, sono Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti. Espandi ▽
Beatrice Morandini Valdirana ha tutti i tratti della mitomane dalla loquela inarrestabile. Donatella Morelli è una giovane madre tatuata e psicologicamente fragile a cui è stato tolto il figlio per darlo in adozione. Sono entrambe pazienti della Villa Biondi, un istituto terapeutico per donne che sono state oggetto di sentenza da parte di un tribunale e che debbono sottostare a una terapia di recupero. E qui che si incontrano e fanno amicizia nonostante l'estrema diversità die loro caratteri. Fino a quando un giorno, approfittando di una falla nell'organizzazione, decidono di prendersi una vacanza e di darsi alla pazza gioia. Recensione ❯
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Un western che riposa sul movimento, lascia affamati e disegna la mappa di una criminalità che è ovunque e da nessuna parte. Azione, Drammatico - USA, Italia2018. Durata 124 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita. Per combattere questa guerra, l'agente Matt Graver dovrà unire le forze con il misterioso Alejandro Gillick. Espandi ▽
Lungo il confine messicano e in mezzo ai clandestini si insinuano terroristi islamici che minacciano la sicurezza degli Stati Uniti. Un attentato-suicida in Texas provoca una reazione forte del governo americano che incarica l’agente Matt Graver di seminare illegalmente il caos. Graver fa appello ancora una volta ad Alejandro, che decide di rapire la figlia di un potente barone della droga. Tutto in Soldado riposa sul movimento, che descrive una linea fatta di imboscate sulle strade deserte, combattimenti a fuoco, esecuzioni sommarie. Al surplus di violenza e di brutalità estrema, Stefano Sollima affianca però un racconto dove l’umano e il compassionevole riprendono progressivamente il loro posto, con un Benicio Del Toro che inchioda il pubblico e lo rimanda al prossimo episodio. Recensione ❯
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Un linguaggio impudente e coraggioso per raccontare l'infanzia incompresa. Drammatico, Belgio, Francia, Italia2011. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film dei fratelli Dardenne partecipa al Festival di Cannes 2011 in Concorso. Espandi ▽
Cyril ha dodici anni, una bicicletta e un padre insensibile che non lo vuole più. 'Parcheggiato' in un centro di accoglienza per l'infanzia e affidato alle cure dei suoi assistenti, Cyril non ci sta e ostinato ingaggia una battaglia personale contro il mondo e contro quel genitore immaturo che ha provato 'a darlo via' insieme alla sua bicicletta. Durante l'ennesima fuga incontra e 'sceglie' per sé Samantha, una parrucchiera dolce e sensibile che accetta di occuparsi di lui nel fine settimana. Recensione ❯
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In un'azione di pulizia etnica Diritti trova l'occasione per delineare con rigore un personaggio seducente e complesso. Drammatico, Italia, Germania2023. Durata 175 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia è incentrata su Lubo, un nomade costretto a trovare un nuovo senso di giustizia dopo che lo stato svizzero gli ha portato via i suoi bambini. Espandi ▽
Lubo Moser è un nomade del popolo Jenisch. Nella Confederazione Elvetica del 1939 gira di luogo in luogo esibendosi nelle piazze insieme alla moglie Mirana e ai loro bambini. Fino a quando la Seconda Guerra mondiale incombente fa sì che il governo dichiari la mobilitazione degli uomini per la difesa delle frontiere. Lubo, mentre è in servizio, viene a sapere che i figli sono stati prelevati e portati in un istituto mentre la moglie, nel tentativo di proteggerli, ha trovato la morte. Da quel momento il senso della vita per lui consiste nel conseguire un duplice obiettivo: ritrovarli e vendicarsi.
Diritti trova in un'azione di pulizia etnica, che si stenterebbe a credere che sia accaduta in Svizzera, l'occasione per delineare il personaggio più complesso della sua filmografia.
Franz Rogowski dà corpo, voce e inflessioni a un personaggio che la camera scruta seguendone e assecondandone l'azione. Diritti ci racconta un seduttore suo malgrado che, al contempo, non smette mai la ricerca dei propri figli anche se gli anni scorrono. Su tre di queste relazioni si sofferma e, in particolare, su quella di una cameriera d'albergo di origine italiana in cui Lubo vede qualcosa di più di un corpo che possa tenere viva la sua vendetta. Recensione ❯
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Là dove criminalità e potere si incontrano e collaborano: Suburra è ancora vivae questa volta l'affare è una grossa speculazione edilizia ad Ostia. Espandi ▽
Nell'antica Roma, la Suburra era il quartiere dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Dopo oltre duemila anni, quel luogo esiste ancora. Perché oggi, forse più di allora, Roma e' la città del potere: quello dei grandi palazzi della politica, delle stanze affrescate e cariche di spiritualità del Vaticano e quello, infine, della strada, dove la criminalità continua da sempre a cercare la via più diretta per imporre a tutti la propria legge. Il film è la storia di una grande speculazione edilizia, il Water-front, che trasformerà il litorale romano in una nuova Las Vegas. Recensione ❯
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Con intelligenza, sensibilità e gusto Rovere si butta a rotta di collo lungo un tracciato pieno di curve pericolose tenendo ben saldo il volante. Azione, Italia2016. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è una produzione Fandango con Rai Cinema ed è interpretato da Stefano Accorsi e dall'esordiente Matilda De Angelis. Espandi ▽
Giulia De Martino vive in una cascina nella campagna dell'Emilia Romagna con il fratellino Nico. Sua madre se ne è andata (più volte) di casa, e suo fratello maggiore Loris, una leggenda dell'automobilismo da rally, è diventato un "tossico di merda" parcheggiato in una roulotte. Quando anche il padre di Giulia, che aveva scommesso su di lei come futura campionessa di Gran Turismo usando come collaterale la cascina, la lascia sola, Giulia si trova a gestire lo sfratto incipiente, il fratellino spaesato e il fratellone avido dell'eredità paterna. Ma la vera eredità dei De Martino è quella benzina che scorre loro nelle vene insieme al sangue e quel talento di famiglia, ostinato e rabbioso, per le quattro ruote. Recensione ❯
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