Copa 71

Film 2023 | Documentario, +13 90 min.

Anno2023
GenereDocumentario,
ProduzioneGran Bretagna
Durata90 minuti
Regia diJames Erskine, Rachel Ramsay
AttoriElvira Aracen, Brandi Chastain, Alex Morgan, Jose Palma .
Uscitalunedì 13 maggio 2024
TagDa vedere 2023
DistribuzioneFandango
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Regia di James Erskine, Rachel Ramsay. Un film Da vedere 2023 con Elvira Aracen, Brandi Chastain, Alex Morgan, Jose Palma. Genere Documentario, - Gran Bretagna, 2023, durata 90 minuti. Uscita cinema lunedì 13 maggio 2024 distribuito da Fandango. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,5 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

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Ultimo aggiornamento giovedì 16 maggio 2024

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un documentario sincero sul calcio femminile. Per dire che questo sport deve essere di tutti.
Recensione di Giuseppe Avico
giovedì 16 maggio 2024
Recensione di Giuseppe Avico
giovedì 16 maggio 2024

1971, Messico. A distanza di un anno esatto dalla Coppa del Mondo di calcio, stravinta dal meraviglioso Brasile di Pelé, il sole torna a battere forte sullo Stadio Azteca di Città del Messico, illuminando oltre centomila appassionati tifosi. L'atmosfera è quella dei grossi eventi sportivi, una festa calcistica fatta di colori, bandiere, mascotte, sponsor e ogni tipo di gadget, per non parlare della massiccia copertura mediatica. Potrebbe apparire come un evento tipico di questo sport, ma quello di Messico '71 è qualcosa di mai visto prima. A giocarsi la Coppa del Mondo, infatti, sono sei squadre (Francia, Messico, Italia, Inghilterra, Argentina e Danimarca) composte tutte da donne: giovani calciatrici che hanno consegnato alla storia il primo Mondiale femminile, nonostante non fosse riconosciuto come ufficiale.

Copa 71 è un documentario privo di ogni sovrastruttura stilistica, diretto come un pugno nel cuore della storia e delle sue contraddizioni, che disvela e poi celebra un evento rimasto troppo a lungo invisibile.

Se c'è stato un periodo nella storia in cui tutto sarebbe potuto cambiare, ogni cosa stravolta e trasformata, ribaltata e rivoluzionata, quello senza dubbio sono gli anni Sessanta. Il mondo viveva uno sconvolgimento storico e culturale come pochi altri, un'epoca fervida e sperimentale in cui tutto poteva accadere. Ed è proprio al centro di questo contesto che Copa 71, documentario prodotto da Serena e Venus Williams, si colloca in tutta la sua importanza storica.

In un mondo come quello del calcio dell'epoca, governato e manovrato esclusivamente dalla mano maschile, era quasi impensabile immaginare una donna con un pallone tra i piedi. Contestualizzando con cura, il documentario catapulta lo spettatore in quel periodo di cambiamento in cui anche le donne, a discapito dell'opposizione e dello scherno maschile, si avvicinavano a questo sport, ritenuto fin troppo a lungo a esclusivo appannaggio dell'uomo. Il calcio femminile viveva una sorta di nascita che si faceva strada tra l'atto politico e la rivalsa sociale, senza trascurare il naturale desiderio di praticare liberamente questo sport. E se il calcio è uno tra i tanti specchi nel quale la società si riflette, non si fa fatica a immaginare, nonostante un clima rivoluzionario, quanto sia stato difficile per il panorama calcistico femminile abbattere la controparte più conservatrice e conformista.

Di tutte le nazionali coinvolte nel Mondiale del '71, nessuna godeva dell'appoggio della propria federazione, del proprio governo e della FIFA, ossia la federazione internazionale che governa questo sport. È stato un torneo non riconosciuto, non ufficiale, per questo motivo facile da poter cancellare da ogni libro di storia. Ma il documentario vive della memoria delle sue protagoniste, assolutamente indelebile, delle loro parole espresse con sincera emozione e delle immagini d'archivio che per molto tempo, per più di cinquant'anni, sono rimaste inedite. Da queste emerge il calore di un tifo che era lì, presente in massa, e che celebrava non solo il calcio femminile, ma questo straordinario sport nella sua essenza più profonda e universale.

Il successo, infatti, fu grandioso, dimostrando come un calcio femminile fosse possibile, e necessario, in tutto il mondo. Ma proprio quel mondo, in quel momento, sembrava avere gli occhi altrove e di quella festa non rimase altro che il ricordo, come se una volta e una soltanto bastasse. Il calcio femminile veniva stroncato sul nascere, veniva vietato all'interno del circuito del calcio organizzato e perfino proibito negli stadi accreditati. Soltanto diversi anni dopo il calcio femminile tornerà, stavolta per davvero, ad abitare liberamente il proprio meritato spazio, come lo conosciamo adesso.

La struttura classica del documentario rivela la bontà del progetto, privandolo di ogni inutile accessorio stilistico. Alle parole delle calciatrici si aggiungono i filmati inediti che esaltano la bellezza di quel torneo e ne evidenziano, attraverso un sentimento di indignazione e risentimento, la portata storica volontariamente occultata e sepolta sotto il peso del tempo. Alla fine, però, il tutto riemerge con forza straordinaria perché sono le protagoniste a parlare, celebrando un calcio che deve essere di tutti, bello perché universale e appassionante perché senza barriere.

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lunedì 13 maggio 2024
Leonardo Lardieri
Sentieri Selvaggi

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lunedì 13 maggio 2024
 

Regia di James Erskine, Rachel Ramsay. Un film con Elvira Aracen, Brandi Chastain, Alex Morgan, Jose Palma. Da lunedì 13 maggio al cinema. Guarda il trailer »

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