I ruoli di donne forti ed energiche fanno un po' da filo conduttore nella filmografia di Valentina Bellè. Fatta eccezione per alcuni personaggi, i ruoli interpretati dall'attrice veneta le hanno permesso di dimostrare una femminilità in grado di lasciare il segno.
La passione per la recitazione
Valentina Bellè nasce a Verona il 16 aprile 1992 da padre italiano e madre tedesca. Il suo interesse nei confronti dell'arte inizia fin da piccola quando inizia a studiare recitazione. Una volta terminato il liceo la Bellè lavora prima come modella, prendendo parte a sfilate e servizi fotografici, e poi esordisce davanti a una macchina da presa con un videoclip musicale nel 2010. Insieme a Davide Silvestri è nel video del brano dei Modà ed Emma "Arriverà". Per continuare a coltivare la sua passione per la recitazione nel 2012 si trasferisce a New York per quattro mesi, dove frequenta la Lee Strasberg Theatre and Film Institute.
Dopo essere tornata in Italia nell'agosto 2012, l'attrice partecipa a un laboratorio di Robert Castle a Vienna e successivamente a un seminario di Michael Margotta a Roma. Per lo stesso lavora a Torino, per un mese, come traduttrice nella produzione di uno spettacolo teatrale. L'anno successivo prova a entrare nel Centro sperimentale di cinematografia a Roma, dove però entra soltanto dopo una breve parentesi londinese che le serve per imparare l'inglese britannico.
Destinata fin da subito a diventare protagonista, una volta diplomata al Centro Sperimentale, inizia a lavorare nel mondo dello spettacolo. Lo fa inizialmente prendendo parte a spot pubblicitari e a cortometraggi, come, per esempio, "The Cautious" di Domenic Del Carmine. A queste alterna anche la partecipazione alla web serie Under diretta da Ivan Silvestrini che le vale il premio come miglior attrice protagonista nel 2014 al Roma Web Fest 7.
L'esordio al cinema
Il primo film per il grande schermo al quale prende parte Valentina Bellè è la commedia La buca del 2014 diretta da Daniele Ciprì, ma nello stesso anno ottiene anche un piccolo ruolo ne La vita oscena, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, con la regia di Renato De Maria e in Maraviglioso Boccaccio dei Fratelli Taviani.
Parallelamente a questi titoli prende parte, per il piccolo schermo, alla serie poliziesca Squadra narcotici 2 nel 2013 e nel 2015 è protagonista, nel ruolo di Adele Alibrandi, una giovane figlia di proprietari alberghieri che indaga sulla scomparsa della sorella di uno dei camerieri, nella serie Grand Hotel targata Rai.
La consacrazione
Il grande passo in avanti di Valentina Bellè arriva l'anno dopo, quando, all'età di 24 anni, partecipa alla serie TV italo-americana I Medici, nella quale interpreta Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo de' Medici e recita al fianco di attori del calibro di Dustin Hoffman e Richard Madden. Questa partecipazione le permette di emergere, tanto da diventare protagonista, con il ruolo di Yara, nella fiction di Rai1 Sirene nel 2017. Nello stesso anno, poi, è anche impegnata al cinema con diversi titoli. È al fianco di Luca Argentero e Giacomo Ferrara nel film Il Permesso - 48 ore fuori, diretto da Claudio Amendola e interpreta Rossana Isimbardi, ragazza di famiglia agiata detenuta nel carcere di Civitavecchia per aver tentato di trasportare 10 kg di droga dal Brasile quando vi era andata in vacanza. Con questo ruolo si aggiudica il premio Biraghi ai Nastri d'Argento 2017 come miglior giovane attrice e il premio Afrodite come attrice emergente. Poi diventa Nina nella commedia Amori che non sanno stare al mondo diretto da Francesca Comencini, ma è anche Fulvia nel film Una questione privata al fianco di Luca Marinelli. Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, è l'ultimo film diretto dai fratelli Taviani insieme, dal momento che pochi mesi dopo l'uscita è deceduto Vittorio, e vale all'attrice il Fabrique Award 2017 come miglior attrice rivelazione. Sul set conosce, come detto, Luca Marinelli, che incontra nuovamente in occasione del film per la tv Fabrizio De André - Principe libero dove interpretano nuovamente una coppia di innamorati, prestando la Bellè il volto a Dori Ghezzi. Nello stesso anno, oltre al docufilm di Elisa Amoruso Illuminate: Palma Bucarelli, partecipa anche alle riprese di Genius, fiction dedicata alla vita di Pablo Picasso interpretata da Antonio Banderas.
Nel 2019 è la protagonista della serie Rai Volevo fare la rockstar nella quale è Olivia, una giovane di 27 anni che si ritrova praticamente da sola a crescere le due figlie gemelle avute a 16 anni. Nello stesso anno torna al cinema con Dolceroma di Fabio Resinaro e con L'uomo del labirinto di Donato Carrisi, tratto dal suo omonimo romanzo nel quale è nuovamente al fianco di Dustin Hoffman oltre che di Toni Servillo. Ma non è solo Dustin Hoffman il nome straniero da poter affiancare a quello di Valentina Bellè nel 2019. L'attrice è, infatti, nella miniserie televisiva statunitense Catch-22 diretta da George Clooney.
Tra produzioni internazionali e serialità
Anche il 2021 è un anno ricco di impegni per l'attrice veneta che non si sottrae nemmeno al cortometraggio di Tommaso Santambrogio L'ultimo spegne la luce. Diventa Andreina nel film Netflix Il Divin Codino di Letizia Lamartire sul celebre calciatore italiano Roberto Baggio, interpretato da Andrea Arcangeli, per poi passare al ruolo di Ada in Love Gets a Room di Rodrigo Cortés, un film drammatico musicale ambientato nel ghetto di Varsavia.
L'anno successivo fa parte della seconda stagione della serie Romulus creata da Matteo Rovere. Un passaggio per farla approdare nel 2023 all'interno di altre grandi produzioni. Se per il piccolo schermo è Giuseppina Pesce per la serie The Good Mothers di Julian Jarrold ed Elisa Amoruso (serie che si è aggiudicata la prima edizione del Berlinale Series Award), per il grande schermo è impegnata in due grandi produzioni, entrambe in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Si tratta di Ferrari di Michael Mann, nel quale interpreta Cecilia Manzini, e di Lubo di Giorgio Diritti, nel quale, invece, è Margherita.
L'anno successivo continua la sua affermazione al cinema con due titoli: Sei fratelli di Simone Godano e La vita accanto di Marco Tullio Giordana. Nel primo è Luisa, la sconosciuta sorella di sei fratelli; nel secondo è una madre, Maria Macola.
Il suo impegno al cinema prosegue con Primavera di Damiano Michieletto, al fianco di Michele Riondino e Tecla Insolia, e con Il maestro di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, sulla vita di Jan Kozielewski.
Parallelamente Valentina Bellè continua anche i suoi lavori per il piccolo schermo ed è proprio all'inizio del 2025 che è impegnata, nel ruolo di Marta Sarri, nella serie Netflix diretta da Michele Alhaique e prodotta da Stefano Sollima, ACAB - La serie, sequel del film dello stesso Sollima.
