Attore e regista cinematografico italiano, dopo aver preso parte ad alcuni film nostrani, anche come protagonista, Andrea Di Stefano ha partecipato a titoli internazionali di grandi rilievo, passando poi alla direzione di film di genere action come Escobar - Paradise Lost con il Premio Oscar Benicio Del Toro e Josh Hutcherson e The Informer con Joel Kinnaman.
Studi
Andrea Di Stefano nasce a Roma nel 1972. Dopo essersi diplomato al liceo scientifico, si iscrive all'Università La Sapienza di Roma, abbandonando gli studi per seguire il suo sogno di attore a New York. Frequenterà, infatti, i corsi di recitazione dell'Actors Studio.
Primi passi come attore
Dopo aver presto debuttato in alcune piccole pellicole indie americane nella seconda metà degli Anni Novanta (The Pagan Book of Arthur Rimbaud, 1995), spesso dirette da Jay Anania, torna in Italia dove Marco Bellocchio lo sceglierà come protagonista per il suo Il Principe di Homburg (1997), mentre Dario Argento lo imporrà come Raoul de Chagny, uno dei co-protagonisti della sua trasposizione horror de "Il fantasma dell'Opera" di Gaston Leroux. Continua a rimanere nei sentieri del sangue con il bellissimo giallo Almost Blue, diretto da Alex Infascelli, in un ruolo minore.
Altri film
Tornerà a lavorare fuori dall'Italia diretto da Julian Schnabel nel crepuscolare Prima che sia notte e da Mike Figgis nell'atipico Hotel (2001), prendendo poi parte ad Angela (2002) di Roberta Torre, a Il vestito da sposa (2003) di Fiorella Infascelli e a Cuore sacro (2005) di Ferzan Özpetek.
Nutrito anche il numero di film tv e miniserie, così come di opere prime, fra le quali spicca Contronatura di un esordiente Alessandro Tofanelli.
Marina de Van lo inserisce tra Monica Bellucci e Sophie Marceau nell'imperfetto Non ti voltare (2009), ha poi un piccolo ruolo nel musical Nine di Rob Marshall e lavora con Julia Roberts nel mediocre Mangia prega ama (2010), diretto da Ryan Murphy. Dopo essere apparso in Vita di Pi (2012) di Ang Lee, Pif lo inserisce nell'interessante commedia amorosa bellica In guerra per amore (2016), nel notevole ruolo di un sergente dell'OSS paracadutato in Sicilia. Poi ancora tanta televisione, diretto da Damiano Damiani nella miniserie Ama il tuo nemico, cui seguiranno I colori della gioventù, Medicina generale (in quest'ultima miniserie si presenterà spesso anche nelle vesti di regista) e Odio il Natale (2022).
La carriera di regista
Debutta come regista sul grande schermo, dirigendo Benicio Del Toro in Escobar - Paradise Lost (2014), storia di un surfista canadese che si innamora della nipote di Pablo Escobar.
La critica lo definisce un film ambizioso ma un po' all'antica e piuttosto ben fatto, che non aggiunge nulla di particolare al genere, ma che lavora con uno stile documentaristico sull'intima descrizione del grande criminale colombiano, come chiave di lettura per tutta la cultura latino-americana.
Tenterà di replicare il buon risultato con The Informer - Tre secondi per sopravvivere del 2019, altro action stavolta su un ex soldato che lavora sotto copertura in un carcere per smantellare un cartello della droga della mafia polacca. Si tratta della rivisitazione di un romanzo di Anders Roslund e Börge Hellström, che avrà nel suo cast il già citato Kinnaman, ma anche Rosamund Pike, Clive Owen, Ana De Armas e Common.
Nel 2023, torna in Italia e dirige invece Pierfrancesco Favino in L'ultima notte di Amore, su un tenente di polizia che deve indagare sull'omicidio del suo partner professionale durante una rapina.
Vita privata
Andrea Di Stefano è sposato con l'attrice e sceneggiatrice Anissa Bonnefont.