Regista e coreografo di Broadway prestato a Hollywood, ha saputo portare sul grande schermo alcuni dei musical più fortunati degli ultimi anni.
Gli esordi
Cresciuto a Pittsburgh, in Pennsylvania, Marshall si trasferisce a New York per lavorare nei teatri di Broadway, dove si costruisce rapidamente una solida fama creando le coreografie di numerosi musical. Per ben sei volte è stato nominato ai prestigiosi Tony Award, gli Oscar del teatro, come miglior coreografo; nel 1998 ottiene grande risalto la sua versione rinnovata del classico Cabaret, che riporta con successo nei teatri statunitensi e gli vale la candidatura ai Tony sia come coreografo sia come regista.
Dal palcoscenico al grande schermo
Il primo passo verso l'industria del cinema che lo porterà al successo globale è con alcune produzioni televisive; alla fine degli anni 90 Marshall firma le coreografie di alcuni celebri musical adattati per il piccolo schermo, come Victor/Victoria, la Cenerentola di Rodger&Hammerstein e, nel 1999, Annie, che segna anche il suo esordio alla regia non teatrale. Nel 2002 ottiene la grande occasione di sfondare nel cinema, che si tramuta in un vero e proprio trionfo: Chicago, il musical con Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones e John C. Reilly, vince l'Oscar come miglior film ed è uno dei maggiori incassi dell'anno al botteghino. Merito anche dei numeri di danza e delle coreografie brillanti, ideate dallo stesso Marshall, che valgono ai 3 attori anche una nomination all'Oscar (e, per la Zeta-Jones, anche la statuetta).
Non solo musical
Nel 2005 Marshall si cimenta nell'adattamento per il grande schermo del best seller di Arthur Golden Memorie di una Geisha; la sua messa in scena elegante e raffinata fa vincere al film 3 Oscar. Dopo alcuni anni di assenza, il ritorno al cinema "ballato e cantato" è in grande stile, con l'attesa trasposizione del celebre musical Nine, andato sul palcoscenico per la prina volta 28 anni fa e ispirato al capolavoro di Fellini 8 e ½. Il film porta il marchio caratteristico di Marshall, coniugando ancora una volta il grande amore del regista per il fascino magico del musical classico, fatto di lustrini e assi del palcoscenico, con il ritmo incalzante e frammentato che viene dal suo sguardo di artista della modernità. Il film successivo è una bella sfida: il quarto capitolo della saga dei Pirati dei Caraibi, Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare (2011), seguito dall'adattamento del celebre spettacolo di Broadway Into the Woods (2014), con Meryl Streep, Emily Blunt e Chris Pine.
Dopo Il ritorno di Mary Poppins (2018), con Emily Blunt, si dedica al live action di un altro grande classico della Disney, La sirenetta (2023).