Amerikatsi

Film 2022 | Drammatico 115 min.

Regia di Michael A. Goorjian. Un film con Michael A. Goorjian, Hovik Keuchkerian, Nelli Uvarova, Mikhail Trukhin, Jean-Pierre Nshanian. Genere Drammatico - Armenia, 2022, durata 115 minuti.

Condividi

Aggiungi Amerikatsi tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento giovedì 18 aprile 2024

Un ragazzo sfuggito al genocidio armeno negli Stati Uniti torna in Armenia nel '47, dove ad attenderlo trova la dura realtà del comunismo sovietico.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO N.D.
Scheda Home
Critica
Premi
Cinema
Trailer
Un drammatico ritorno alle origini.
a cura della redazione
giovedì 18 aprile 2024
a cura della redazione
giovedì 18 aprile 2024

Da ragazzo, Charlie è sfuggito al genocidio armeno nascondendosi in un baule diretto negli Stati Uniti. Nel 1947, Charlie torna in Armenia ed è accolto dalla dura realtà del comunismo sovietico. Quasi subito viene arrestato e condannato per il reato di indossare una cravatta. Per assicurarsi che i suoi modi cosmopoliti non influenzino gli altri detenuti, Charlie viene addirittura messo in isolamento. Da solo, in isolamento, scopre di poter vedere l'interno di un appartamento vicino alla prigione dalla finestra della sua cella.

FOCUS
FOCUS
giovedì 18 aprile 2024
Pino Farinotti

Michael A. Goorjian, regista americano di origini armene, ha realizzato Amerikatsi, un film potente e onesto evocando uno dei più efferati delitti della Storia, il genocidio armeno. Il film è stato presentato in anteprima al Woodstock Film Festival e ha vinto il premio come “Miglior film narrativo”. E’ stato candidato agli Oscar fra i film in lingua straniera.  Sarà nella sale italiane in primavera.
Il regista è perfettamente accreditato per questo racconto. E’ un fatto di sua cultura personale e famigliare. I nonni del padre erano miracolosamente sopravvissuti a quello sterminio. Il ragazzo Charlie è protagonista del film. Mentre i soldati ottomani irrompevano nelle case e portavano via gli armeni, Charlie si salvò nascondendosi in un baule che il caso, straordinariamente fortunato, destinava ad essere trasportato negli Stati Uniti.

E’ davvero opportuno, prima di proseguire il racconto, produrre un’istantanea di quella vicenda armena. Col termine “genocidio” oppure “olocausto degli armeni”, si indicano le persecuzioni degli armeni, deportati e uccisi dall’impero ottomano nel biennio 1915/1916. I morti furono più di un milione e mezzo. Gli armeni commemorano quel massacro il 24 aprile. La notte fra il 23 e 24 aprile fu devastante. Vennero arrestatati personaggi della cultura e dell’élite sociale di Costantinopoli. Gli arresti si protrassero per diversi giorni. In un mese oltre mille intellettuali armeni, scrittori, giornalisti, docenti, delegati al parlamento, furono deportati verso l’interno dell’Anatolia e massacrati durante il viaggio. Molti morirono di fame o per sfinimento. Erano presenti, per supervisione, ufficiali tedeschi collegati all’esercito turco. Gli storici rilevarono una analogia, una sorta di prova generale, fra quella marcia della morte, con le marce dei deportati ebrei verso i lager.

Ma il richiamo del Paese e del sangue è forte e Charlie, diventato uomo, decide di tornare nella sua terra. E’ il 1947 e quella nazione è soffocata da un oscurantismo che non fa prigionieri. Fa parte dell’impero sovietico con tutto ciò che il comunismo rappresenta. E’ l’inizio della guerra fredda e Stalin non intende tollerare focolai di democrazia o di affinità con l’Occidente, con L’America. Dunque la sua azione repressiva è impietosa. E Charlie sconta quella dura realtà e ne paga le conseguenze. Viene arrestato col pretesto di portare la cravatta, simbolo di cultura occidentale. Dalla prigione, osservando quel mondo, si rende conto del triste destino della sua terra d’origine. Ma non basta, il regime teme che i modi occidentali dello “straniero” possano influenzare gli altri detenuti e così lo relega in isolamento.  
Ma Charlie, dalla sua identità di uomo libero, cerca di capire. E ciò che scopre sono verità disumane e inaccettabili. 

Michael A. Goorjian ha espresso una visione di quella terra e del mondo che può essere estesa e misurata nella nostra epoca che vive, come non era mai accaduto, di contrasti fra mistiche, culture, Paesi, guerre, rese dei conti che per decenni erano state tenute sopite e che adesso sono esplose. Amerikatsi offre un’indicazione di resilienza onesta e profonda. Porta l’utente a ragionare sul nostro status attuale.
E’ ciò che devono fare le opere, che sia arte, cinema o scrittura.

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati