Titolo originale | Tempête |
Titolo internazionale | Ride Above |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 109 minuti |
Al cinema | 46 sale cinematografiche |
Regia di | Christian Duguay |
Attori | Mélanie Laurent, Pio Marmaï, Carmen Kassovitz, Charlie Paulet, June Benard Danny Huston, Carole Bouquet, Kacey Mottet Klein, Atmen Kelif, Hugo Becker, Antoine Cholet, Alex Terrier-Thiebaux, Midie Dreyfus, Frédéric Fix, Léopold Bara, Antoine Levannier, Tonio Descanvelle. |
Uscita | giovedì 14 settembre 2023 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,57 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 settembre 2023
Un incidente minaccia di porre fine alla carriera agonistica di una giovane ragazza, ma lei e il suo cavallo combatteranno insieme per raggiungere la vittoria. In Italia al Box Office Il mio amico Tempesta ha incassato 186 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Saint-Marie-du-Mont, Normandia, gennaio 2001. Marie, che gestisce col marito Philippe una scuderia, dà alla luce Zoé. Passano cinque anni e la bambina è felice solo quando sta con i cavalli e sogna di diventare un fantino. Si affeziona particolarmente a Tempesta, una puledra figlia di "Bella e Intrigante", una delle cavalle che hanno ottenuto i migliori risultati nelle gare. Con lei Zoé instaura un legame particolare ed è l'unica che riesce a domarla. Il sogno della ragazzina è quello di farla diventare una campionessa puntando a vincere il Grand Prix d'Amerique, una gara che si svolge all'ippodromo di Vincennes, a Parigi.
Nel 2012 però i suoi sogni sembrano andare in frantumi quando, durante un violento temporale, Tempesta va nel panico e, accidentalmente, ferisce gravemente Zoé. Oltre al tragico incidente, l'attività economica della famiglia va in crisi a causa delle continue sconfitte dei cavalli durante le gare. Tutto sembra perduto quando Zoé troverà la forza di risollevarsi e farà di tutto per esaudire il sogno che aveva da bambina.
C'è un album di famiglia. Stacco di montaggio con l'immagine dei cavalli in corsa. Il mio amico Tempesta è soprattutto un album sulla famiglia di Zoé nell'arco di quasi vent'anni, dal 2001, anno di nascita della protagonista, al 2020. Lì dentro ci sono le pagine della loro vita, prima magiche, poi drammatiche.
E c'è un luogo che ritorna spesso che è l'ippodromo di Vincennes, che segna le varie tappe temporali del film e mostra le vittorie e le cadute della scuderia di Philippe e Marie, interpretati da Pio Marmaï e Mélanie Laurent, che offre un'interpretazione più che convincente soprattutto perché ha costruito una variazione del suo personaggio rispetto a un ruolo simile, quello della madre della ragazzina undicenne che ha un legame particolare con un leone in Mia e il leone bianco.
Tratto dal romanzo "Tempête au haras" di Christophe Donner da cui è già stato tratto un fumetto con i disegni di Jérémie Moreau, Il mio amico tempesta è il secondo film del cineasta canadese Christian Duguay ambientato nel mondo dei cavalli dopo Jappeloup del 2013 con Guillaume Canet e Daniel Auteuil. Parte come una favola, con un doppio parto in controcampo, ma poi si trasforma in un dramma familiare. Ed è nel modo in cui mostra la rabbia e il volontario isolamento di Zoè dopo l'incidente, portata sullo schermo con bravura da Carmen Kassovitz, che il film riesce ad essere particolarmente coinvolgente, così come nella sequenza del temporale prima della tragedia e nelle scene delle gare dei cavalli, soprattutto quella sotto la neve.
Ben più debole la caratterizzazione dell'uomo d'affari interpretato da Danny Huston, così come il film è più statico e prevedibile quando prende la strada verso un epilogo più scontato che avvincente, che però è comunque adatto per una storia di caduta e riscatto. Rispetto a Jappeloup i cavalli restano un po' ai margini. Certo, viene da pensare anche all'ottimo western mascherato diretto da Robert Redford, L'uomo che sussurrava ai cavalli, dove la tragedia e il legame tra la protagonista quattordicenne (interpretata da una giovanissima Scarlett Johansson) e il suo cavallo era fatto di sguardi, cenni d'intesa, frasi sussurrati. C'è un momento che richiama quel film ed è quello in cui Zoé rivede Tempesta. Inizialmente non ne vuole sapere niente di lui ma poi lo abbraccia.
È una delle tante tracce di un film che riesce a dare il meglio quando si allontana dalla storia e si concentra sui piccoli dettagli.
Caduta e resurrezione di Zoé, ragazza che ha un istinto naturale verso i cavalli. Tutto comincia nel 2001 in Normandia, dove i suoi genitori, Philippe e Marie, hanno dato vita al loro sogno, trasformando una piccola scuderia in un grande allevamento di cavalli da corsa (lui è anche fantino), con il supporto decisivo (e ingombrante) di un investitore americano.
Dopo un inserto onirico con stalloni bianchi che galoppano a riva,nelle stalle della tenuta di Saint-Marie-du-Mont in Normandia, Marie (una Mélanie Laurent all'ennesimo ruolo da madre angosciata) dà alla luce, tra la paglia la figlia Zoé, mentre accanto a lei nasce il cavallino Tempesta. Il doppio parto segna la simbiosi vitale tra bambina e destriero: la piccola fantina cresce nella tenuta di famiglia, [...] Vai alla recensione »
Nata fra i cavalli, cresciuta fra i cavalli, Zoé (Kassovitz) ama i cavalli e sogna di condurre la puledra Tempesta alla vittoria del Grand Prix. Fosse tutto qua, sarebbe il milionesimo family movie con l'amicizia (simbiotica) fra ragazzina e animale e i clòppete clòppete in pista, un antagonista di peso (drammatico) ragionevole e diciamo pure modesto, e più o meno basta lì.
L' amore tra una bambina e un cavallo, il sogno di diventare un fantino, un incidente, la disperazione, la rinascita: Il mio amico Tempesta è un film che ci riserva momenti di grande emozione. Tratto dal romanzo Tempête au haras di Christophe Donner, è ambientato sulle coste della Normandia in un allevamento di cavalli dove una notte si assiste a un doppio parto: quello di un puledrino e di Zoe, primogenit [...] Vai alla recensione »
Nata nelle dei suoi genitori, Zoe è cresciuta circondata da cavalli e il suo sogno è sempre stato quello di diventare una fantina una puledra che conosce fin dalla nascita. Diventa il suo alter ego fino a una notte di bufera, quando in preda al panico, la cavalla cade su Zoe e manda in frantumi i suoi sogni. Ma contro ogni previsione, Zoe si rialza tentando l'impossibile ricongiungersi al proprio Diretto [...] Vai alla recensione »
Un breve trafiletto di Telesette comparso all'interno di un vecchio numero della guida TV descriveva ironicamente la commedia biografica Io & Marley definendola prodotto "più per cinofili che per cinefili". Un giudizio sferzante - peraltro evidentemente divertito - con cui l'anonimo recensore serrava arbitrariamente le porte di un fantomatico privè cinematografico stabilendo numero e "outfit" degli [...] Vai alla recensione »
Vite parallele, fin dai primi vagiti: Zoé, figlia di un allevatore e una veterinaria, nasce in una stalla, mentre il fiore all'occhiello della scuderia di famiglia dà alla luce un puledrino. Bimba e cavallo sono dunque idealmente gemelli, almeno fino a quando Zoé, perennemente entusiasta e un po' irruenta, non resta coinvolta in un orribile incidente che la costringe in sedia a rotelle.