Titolo internazionale | Stories of Love That Cannot Belong to This World |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Francesca Comencini |
Attori | Lucia Mascino, Thomas Trabacchi, Carlotta Natoli, Valentina Bellè, Camilla Semino Favro Filippo Dini, Iaia Forte, Simonetta Solder, Giulia Ricciardi, Sergio Zecca, Silvia Calderoni, Stefano Messina, Orietta Notari, Marco Felli, Alessandro Bernardini, Marcello Murru, Valerio Vigliar, Massimo Santangelo, Paola Carboni, Rosa Giampaolo, Marco Saponaro, Antonietta Comite, Luigi Tersigni, Gaia Fonzi, Olivia Luce Renzi. |
Uscita | mercoledì 29 novembre 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,55 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 dicembre 2017
Claudia è una donna passionale e insicura che rifiuta la fine della sua storia d'amore. Flavio è affascinante e vanitoso, impaurito dal temperamento di lei. Il loro è un grandissimo amore che non sa stare al mondo. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Amori che non sanno stare al mondo ha incassato 344 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Claudia e Flavio si sono contrastati come docenti universitari ma anche amati intensamente. Ora la storia è finita anche se Claudia non vorrebbe che fosse così conservando con determinazione la speranza che si possa ricominciare. Intanto lui viene attratto da una donna più giovane e lei prova interesse per una sua ex studentessa.
Francesca Comencini ha trovato in Lucia Mascino l'interprete perfetta per tradurre il suo romanzo in cinema senza che emergesse la benché minima sbavatura di derivazione letteraria.
È senz'altro merito di un adattamento attento ma senza lo sguardo e il corpo giusti il risultato non sarebbe stato raggiunto con altrettanta efficacia. Perché, in questa occasione, la regia si concede di variare toni emozionali e stili di ripresa. Prendersi, ad esempio, il rischio di insertare immagini sgranate del passato affidando loro una sorta di controcanto all'oggi non era una scelta facile ma risulta efficace. Comencini sa poi come leggere nell'animo delle donne senza però affrontare in modo manicheo il mondo maschile.
Thomas Trabacchi riesce così a rendere le incertezze e le domande di un uomo che si sente 'messo' a nudo' (anche in senso letterale) da una femminilità nei confronti della quale crede di aver trovato la giusta forma di adattamento trovandosi poi continuamente smentito. È però Claudia a condurre il gioco ed è Lucia Mascino ad affrontare tutti gli stati d'animo richiesti (e sono davvero tanti) offrendo loro sempre (anche in quelli più esasperati) una fondamentale base di verosimiglianza. Claudia vuole e non vuole allo stesso tempo, affronta il turbamento come un'esperienza da cui fuggire ma poi vi si immerge, pretende attenzione anche quando chi le sta di fronte non gliela vuole concedere. A tratti sembra determinata quasi fosse una manager dei sentimenti per poi precipitare poco dopo nell'ansia da mancato accudimento.
Non saranno poche le donne sue coetanee che si ritroveranno in almeno uno dei suoi stati emotivi o in una delle situazioni che vive. Così come non sono molte le commedie che sappiano guardare oltre la superficie delle sempre più complesse relazioni amorose non dimenticando che sorriso e riflessione possono coesistere in un film così come nella vita.
Film tanto banale, quanto pretenzioso, attraversato da una corda pazza di isteria condita di sentimentalismo, con tocchi di femminismo invecchiato e intellettualismo di serie B. Si può immaginare una mistura più indigesta? La storia è una delle più vecchie del mondo: una quarantenne o giù di lì, Claudia (un’esagitata Lucia Mascino) è appena [...] Vai alla recensione »
Una coppia di mezza età, entrambi professori universitari per niente coinvolti nel loro lavoro e sopratutto nei confronti degli studenti, vive una storia d'amore come tante, anche se a Claudia, una pur bravissima Lucia Mascino, sembra la fine del mondo. Ed in questo c'è la prima grande banalità, perchè le storie d'amore sembrano sempre così a chi [...] Vai alla recensione »
Versione cinematografica dell'omonimo romanzo della stessa regista Francesca Comencini, "Amori che non Sanno Stare al Mondo" racconta le paure, le instabilità psicologiche e la brama di affetto che la protagonista, una donna di circa 40 anni , vive nel corso della propria relazione sentimentale col suo compagno. Il suo instabile e, a volte, ossessionante modo di agire e sentire [...] Vai alla recensione »
Il film tratteggia una figura di donna che non riesce ad accettare la fine del suo amore. Però le angosce, le sofferenze e i tanti comportamenti esasperati, se pur reali sono forse troppo concentrati in un'unica figura femminile. E così Claudia, se pur impersonata dalla bravissima Lucia Mascino, risulta quasi avere un carattere border line, al limite della follia.
Francesca Comencini non ha dubbi sul fatto che gli amori sono malati perchè le donne non sono più quelle degli anni cinquanta. Le donne, ancor di più quelle istruite, sono diventate esigenti, egoiste, aggressive e spesso insopportabili per gli uomini. Come insopportabile e la professoressa Claudia che si scaglia nell'aula universitaria contro il collega professor Claudio, [...] Vai alla recensione »
Questo è un film da vedere più volte. La prima si ride a crepapelle per i tempi comici impeccabili, per un'ora e mezza di frasi che si fanno tutte ricordare e che spesso strizzano l'occhio a Woody Allen e danno corpo a una sceneggiatura articolata e accuratamente costruita. La seconda volta si entra nella vita di Claudia, nella sua disperata irruenza, nel suo dolore, in una vita autentica, che tutti [...] Vai alla recensione »
Cosa succede quando la storia d'amore in cui si è investito tutto giunge a termine? Si aspetta riversi su un letto, con il cellulare tra le mani, e lo sguardo perso nel vuoto, che lui ritorni. inizia così il film di Francesca Comencini, con un'attesa, un eternità presente che divide passato e futuro, che porta dolore, che accentua le nevrosi, che estremizza la fragilità di una donna come Claudia che [...] Vai alla recensione »
Lui ha 52 anni, Lei 45. Entrambi sanno che sta per passare l'ultimo treno. Lei vuole disperatamente un figlio, lo urla in faccia al suo lui che invece pensa che legandosi troppo a lei perdrebbe qualche altra possibilità che ancora ha. Così va a cercaresi la 25 enne illudendosi che sarà quella la donna con cui sarà bello andare a fare la spesa, passare la sera [...] Vai alla recensione »
Chi vorrà leggere una recensione di “Amori che non sanno stare al mondo” è forse meglio che cerchi un altro articolo. Noi parleremo di Claudia. Perché l’abbiamo amata. E parleremo, anzi loderemo senza fine Lucia Mascino. Non è una questione tecnica, qui si parla di sentimento. Tale e talmente palpabile è l’amore viscerale che Lucia ha [...] Vai alla recensione »
pochi colpi di scena, anzi nessuno ma nonostante cio' un film gradevolissimo!!!
"Tu eri il mio tipo, eccome! Ma è successo a noi come a tutti, l'amore se ne è andato. E oggi ti perdo. Adesso, se mi fermo e ci penso,l'accetto...alla fine, cazzo,anche i Beatles si sono lasciati!". Così finisce questo film meraviglioso di Francesca Comencini, che crea una contrapposizione tra la vita contadina degli anni 50 con i suoi sentimenti ingenui e veraci, [...] Vai alla recensione »
"Tu eri il mio tipo, eccome! Ma è successo a noi come a tutti, l'amore se ne è andato. E oggi ti perdo. Adesso, se mi fermo e ci penso, l'accetto...alla fine, cazzo, anche i Beatles si sono lasciati!". Così finisce questo film meraviglioso di Francesca Comencini, che crea una contrapposizione anche visiva, con spezzoni in bianco e nero, tra la vita contadina degli [...] Vai alla recensione »
temi nuovi e vecchi del rapporto di coppia. l'accenno a quando i ruoli erano definiti nelle balere è geniale è in realtà il tema ricorrente del film, insieme a quello dell'importanza ( o meglio convenienza ) di fingere.... tutto un po' esasperato ma sostanzialmente più che verosimile. forse l'università è rappresentata in modo storicamente [...] Vai alla recensione »
Gran bel film, con degli attori molto bravi e convincenti. Superlativa la prova di Carlotta Natoli. Ad ogni film, Francesca Comencini si supera. A quando, finalmente, un film sul quartiere dell'Esquilino a Roma, dove tra l'altro vive? Potrebbe prendere spunto da un suggestivo racconto di Nicola La Gioia.
Un film (un bel film) che parla a tutte le persone che hanno avuto il coraggio di innamorarsi nella vita, che hanno ostinatamente creduto che fosse per sempre anche quando il “per sempre” non c’era più, che hanno avuto il coraggio di perdersi per poi ritrovarsi e scoprire che “in fondo anche i Beatles si sono lasciati”...cosa aspettate ad andare a vederlo?
HO TROVATO IL FILM MOLTO VERO. LA REALTA' DI UNA COPPIA A VOLTE E' QUESTA . L'ATTRICE NEL RUOLO DELLA DONNA OSSESSIVA E ANCHE UN POCHINO NEVROTICA LA TROVA BRAVISSIMA. IO LE HO DATO COME VOTO 7E MEZZO.
Tra Claudia e Flavio l'amore è evaporato, svanito. I due protagonisti del film di Francesca Comencini, Amori che non sanno stare al mondo (guarda la video recensione), in modo diverso, si trovano su un campo di battaglia nel quale tattiche e strategie non hanno più valore. Tra i fumi emotivi delle "macerie" e delle rovine di una catastrofe affettiva, le parole per contenere, decifrare, interpretare il vuoto e il silenzio assordante di un finale di partita amorosa non bastano mai. Le ragioni e i torti sono una partita a scacchi.
"Tra sorriso e riflessione, Amori che non sanno stare al mondo è una commedia che sa guardare oltre la superficie delle sempre più complesse relazioni amorose".
Perché l'amore-passione-ossessione del tuo personaggio non riesce a stare al mondo?
La prima scintilla d'amore nasce durante una conferenza universitaria. Sono già destinati ad innamorarsi e non lo sanno. Guerreggiano e si amano fin dal primo istante. L'amore non finisce ma non trova il modo di adeguarsi alle regole del mondo. Nessuno dei due cede: lui si spaventa e fa la sua scelta. Lei non l'accetta. Forse è più una guerra di ruoli che di sentimenti. Ho letto da qualche parte che questo film è una grandissima lezione di conquista dell'emancipazione ma anche di quanto si possa ridere dell'intelligenza. Credo sia vero.
Il mal d'amore, gli amori imperfetti sono una realtà della vita di ognuno di noi o un fantasma preso in prestito dalla letteratura, dal cinema, dalle nostre fantasie?
Sono una realtà della vita e abitano in tante pagine della letteratura perché fortunatamente qualcuno ha saputo portare quel dolore a qualcosa di universale dove riconoscersi e farsi cullare.
Chi non sa stare al mondo è Claudia, affascinante quarantenne, ricercatrice universitaria che durante un convegno insulta il docente di riferimento (Flavio, più anziano di lei) conferenziere allo stesso tavolo con lei, al quale subito dopo dichiara perduto amore. Lui preso ma prudente, lei kamikaze esigente senza tregua. Non può durare in eterno. Rimpiangendosi cercano nuove strade ma solo l'uomo si [...] Vai alla recensione »
Il titolo è brutto, ma è meglio del film. Una tragicommedia tanto pretenziosa quanto goffa. È finita la passione tra professori universitari Claudia e Flavio. Poi lui spasima per la trentenne Giorgia, lei per l'allieva Nina, specialista di lap dance. Una storia banale che avanza tra parolacce, mugolii e nudi (con orripilante frontale di Thomas Trabacchi).