Debutto alla regia del cartoonist Lorenzo mattotti,che adatta liberamente l'omonimo libro illustrato di Dino Buzzati del '45(già proposto a metà anni'60 come spettacolo di marionette e attori dai Fratelli Colla)per produzione italo-francese.Un piacevole messaggio sui temi non nuovi ma sempre attuali del potere nefasto e della comprensione reciproca tra razze diverse,nonchè sulla comprensione dell'altro e la necessità di tramandare le storie nel tempo.In epoca di digitale imperante,la scelta di uno stile semplice ed artigianale in linea con quello del libro si rivela quantomai azzeccata,e garantisce il coinvolgimento di spettatori sia grandi che piccoli,così come la narrazione lieve e favolistica anche nei momenti drammatici(come il suggestvo assalto del serpente gigante),infantile al punto giusto.
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Debutto alla regia del cartoonist Lorenzo mattotti,che adatta liberamente l'omonimo libro illustrato di Dino Buzzati del '45(già proposto a metà anni'60 come spettacolo di marionette e attori dai Fratelli Colla)per produzione italo-francese.Un piacevole messaggio sui temi non nuovi ma sempre attuali del potere nefasto e della comprensione reciproca tra razze diverse,nonchè sulla comprensione dell'altro e la necessità di tramandare le storie nel tempo.In epoca di digitale imperante,la scelta di uno stile semplice ed artigianale in linea con quello del libro si rivela quantomai azzeccata,e garantisce il coinvolgimento di spettatori sia grandi che piccoli,così come la narrazione lieve e favolistica anche nei momenti drammatici(come il suggestvo assalto del serpente gigante),infantile al punto giusto.Anche se il finale non esclude la malinconia,suggerendo la stroncatura di un impossibile amore tra Tonio e Almerina,e allo stesso tempo lasciando il dubbio con un finale alternativo che non verrà rivelato .Bellissime le musiche.Non stonata la scelta dell'accento siciliano per i dialoghi.Il nome della figlia di Gedeone è un omaggio alla moglie di Buzzati,scomparsa nel 2015.Pregevole il doppiaggio:Gedeone è doppiato da Antonio Albanese;il Vecchio Orso da Andrea Camilleri(in originale da Jean-Claude Carrière);Leonzio da Toni servillo;Tonio da Alberto Boubakar Malanchino;Salnitro da Corrado Guzzanti;Orso Babbone da Roberto Ciufoli.Ancora una volta,un tragico esempio incapacità delle masse di interessarsi a qualcosa di alternativo,e non solo da noi:con un budget di 11 milioni di euro e ben sei anni di lavorazione,ha incassato meno di mezzo milione in Italia e meno di due milioni in Francia e Spagna(unici altri paesi dov'è stato proiettato,complimenti come sempre anche ai distributori),determinando il fallimento della Prima Linea Productions.
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