Nonostante la nascita a Milano, le origini siculo-calabresi di Linda Caridi emergono spesso nei suoi ruoli, più o meno direttamente. Personaggi sempre carismatici e mai in ombra sono quelli interpretati dall'attrice che nel 2024 ottiene la sua seconda candidatura ai David di Donatello.
Gli studi
Classe 1988, Linda Caridi, di origini siculo-calabresi, nasce nel capoluogo lombardo, segue corsi di teatro fin da bambina e frequenta la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, dove si diploma nel 2011. Al diploma seguono diverse collaborazioni. Tra queste quella con il Teatro della Tosse di Genova, con il gruppo Fonderia Mercury in rassegna ogni anno presso il Teatro Elfo Puccini di Milano, con RSI (Radiotelevisione Svizzera Italiana), con Città del Teatro di Cascina e con Teatro Due di Parma che per primo ospita il monologo in siciliano "Blu" di Laura Forti diretto da Giampiero Judica. Il monologo è messo in scena in diverse città italiane e ospitato anche dalla Compagnia Danny Rose presso il Teatro Spazio Uno di Roma dove nel 2013 viene notata da Stella Savino che la lancia definitivamente nel mondo del cinema. È, infatti, lei a proporla come protagonista per Antonia., primo lungometraggio di Ferdinando Cito Filomarino, nel quale interpreta la poetessa Antonia Pozzi vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Anche se, in realtà, il suo debutto sul grande schermo avviene nel film La banda dei Babbi Natale di Paolo Genovese nel 2010.
L'impegno sul piccolo e grande schermo
Nello stesso anno in cui presta il suo volto alla tormentata poetessa milanese, Linda Caridi è anche nel film tv Lea, omaggio a Lea Garofalo, testimone di giustizia assassinata dalla 'Ndrangheta il 24 novembre 2009, dove interpreta la figlia Denise. Il film è diretto da Marco Tullio Giordana con il quale l'attrice torna a collaborare per un ruolo minore nel film per il cinema Nome di donna nel 2018.
Prima di quello, nel 2016, fa parte del film tv Felicia Impastato, nel quale interpreta Felicetta, e della serie Donne, progetto innovativo tratto dal libro di Andrea Camilleri con la regia di Emanuele Imbucci, in cui si racconta il mondo femminile attraverso la prospettiva peculiare di un intellettuale.
Nei due anni successivi Linda Caridi è protagonista nel ruolo di Karole del film indipendente Mamma + mamma di Karole Di Tommaso, progetto incentrato su una coppia formata da due ragazze che hanno un forte desiderio di maternità.
E poi è anche sul set di Ricordi? di Valerio Mieli insieme a Luca Marinelli. La Caridi è la protagonista femminile, Lei. Il film, presentato alle Giornate degli autori della 75esima Mostra del Cinema di Venezia, le è valso il premio "Nuovo Imaie Talent Award", il premio "Mariangela Melato" come migliore attrice protagonista al Bifest 2019, il Nastro D'Argento speciale Graziella Bonacchi e la candidatura al David di Donatello 2020 come migliore attrice protagonista.
Ancora impegnata nella trasposizione di fatti realmente accaduti, l'attrice è nel film tv che racconta la vita di Leonilde Iotti, Storia di Nilde, un docu-drama italiano diretto nuovamente da Emanuele Imbucci.
Dal 2020 serialità, ma anche grande cinema
Torna alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2020, in apertura, con il film Lacci di Daniele Luchetti, adattamento dell'omonimo romanzo di Domenico Starnone, per il quale riceve il premio RB Casting alla migliore interpretazione nonché la candidatura al Nastro d'Argento per la miglior attrice non protagonista.
Nel 2021 è Tullia nel film Supereroi di Paolo Genovese, al fianco dei protagonisti Jasmine Trinca e Alessandro Borghi, ed è anche il magistrato del pool antimafia Paola Romano nella terza stagione della serie Il cacciatore, ispirata alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella, membro del pool antimafia di Palermo nei primi anni Novanta, subito dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.
Questi ruoli le aprono sempre più la strada per la notorietà, i grandi nomi e i grandi titoli. Nel 2022, infatti, è nel sequel del primo capitolo di Diabolik dei Manetti Bros, Diabolik - Ginko all'attacco!
L'anno successivo sbarca a Berlino, più precisamente al Berlinale Special Gala del Festival di Berlino 2023, dove è presentato in anteprima mondiale L'ultima notte di Amore, film scritto e diretto da Andrea Di Stefano nel quale la Caridi è Viviana, la moglie del protagonista Franco Amore, interpretato da Pierfrancesco Favino. La sua interpretazione, decisa e convincente, le vale la candidatura ai Nastri d'Argento e ai David di Donatello come miglior attrice protagonista.
Nel 2024 è anche nel cast della serie Netflix Supersex sulla vita di Rocco Siffredi nel quale presta il volto a Tina, una fidanzata del protagonista.
