Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Valerio Mieli |
Attori | Luca Marinelli, Linda Caridi, Giovanni Anzaldo, Camilla Diana . |
Uscita | giovedì 21 marzo 2019 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,16 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 15 aprile 2019
Due ragazzi che si incontrano ad una festa si piacciono fin da subito. Mentre cresce l'attrazione riaffiorano vecchi ricordi d'infanzia. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 3 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Ricordi? ha incassato 276 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Lui, docente universitario di Storia romana, è problematico e tormentato proprio come piace a Lei, che gli si manifesta eternamente solare e comprensiva. Lei, insegnante di liceo vive immersa nel presente, ritenendo che "una cosa è già bella durante, non solo dopo, quando te la ricordi". Lui invece i ricordi li immagazzina, li impila uno sopra l'altro, senza riuscire più a distinguere i confini fra presente e passato, e senza essere capace di immaginarsi il futuro. La loro storia d'amore non può che procedere in modo discontinuo, attraverso tante piccole fratture della superficie visiva, in continuo andirivieni fra flash back e flash forward. Il sorriso ostinato di Lei comincia a scomparire e lo smarrimento esistenziale di Lui procede a fagocitare tutto ciò che era naturale e spontaneo nella loro coppia.
Di coppia torna a parlare Valerio Mieli, a quasi dieci anni da Dieci inverni, il suo lungometraggio di esordio. E anche stavolta accarezza i suoi protagonisti con la sua regia empatica e avvolgente, coadiuvato dalla magnifica direzione della fotografia di Daria D'Antonio e dal montaggio fluido di Desideria Rayner, che intessono una trama delicata fatta di nostalgie e di emozioni.
E poiché Lui crede che il presente non esista, la trama cancella ogni permanenza dell'immagine procedendo per salti temporali e sovrapposizioni, sottraendosi alle regole della continuità narrativa.
Questa volta però il lavoro sulla grammatica filmica non è altrettanto interessante, né altrettanto originale, di quello fatto su Dieci inverni, che raccontava una storia d'amore cogliendola in dieci stagioni e lasciandoci immaginare ciò che fosse successo durante le primavere, estati e autunni a noi invisibili. In Ricordi c'è un altro rapporto amoroso disannileato in cui la tempistica fra i due personaggi è sempre fuori sincrono, e c'è la scelta di riproporre i ricordi come memoria soggettiva dei singoli. Ma se dal punto di vista estetico quel vagare fra corpi e sensazioni è puro piacere, dal punto di vista drammaturgico è troppo debitore di altro cinema precedente, in particolare Un amore di Gianluca Maria Tavarelli, al punto di scritturare nei panni di Lei un'attrice, Linda Caridi, che somiglia a Lorenza Indovina, e a rendere Lui (Luca Marinelli) fisicamente simile a Fabrizio Gifuni in quel film del 1999.
Il risultato è una storia romantica che conferma le grandi capacità registiche di Mieli ma cede ad una forma di onanismo non solo nella struttura della trama, ma anche in certi dialoghi avvoltolati su se stessi: quelli che nell'ambito di una relazione amorosa sono tollerabili, ma diventano stucchevoli se trasposti sul grande schermo. Lo sturm und drang del tutto privo di ironia del protagonista maschile ha qualcosa di ottocentesco, il che significa antico ma anche superato: ci domandiamo se, fra le tante preoccupazioni reali che tormentano un trentenne di oggi, resti lo spazio per convinzioni masochiste come "Una storia comincia a finire non appena è iniziata".
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Sono trascorsi nove anni da “Dieci inverni” e Valerio Mieli torna con il suo secondo film: ” Ricordi?” che traccia un percorso di maturazione artistica sfociato in un’opera di grande profondità. L’originalità e lo stile della regista, che è anche l’autore della storia, firmano questo secondo film e riprendono aspetti peculiari e tematiche [...] Vai alla recensione »
Con il suo secondo film Valerio Mieli non solo conferma le buone qualità mostrate in DIeci inverni (David di Donatello come miglior opera prima) ma fa un passo più in là. Un passo verso la maturità cinematografica. Ambientazioni, scene e intreccio narrativo creano un unico tableau in cui è così facile entrare e da cui è così difficile uscire. Vai alla recensione »
Una storia d'amore raccontata con una bellezza visiva che sarà difficile dimenticare. Immagini splendide cucite in un'unica sinfonia che segue il tempo del ricordo intimo, svelando certi meccanismi della mente di ognuno di noi, come non mi era mai capitato di vedere. L'arte del cinema è usata con sapienza e grande gusto estetico: sceneggiatura, regia, montaggio, musica [...] Vai alla recensione »
Il secondo film di Mieli è un vero e proprio viaggio all'interno di una storia d'amore e all'interno delle menti dei suoi due protagonisti, soprattutto quello maschile. Non è una persona facile, il Lui di Ricordi?, non è una persona che sta bene, che vive la vita con leggerezza e spensieratezza. E' complicato, rimugina, non trova soddisfazione nelle cose, ma soprattutto vive quel che gli accade sempre [...] Vai alla recensione »
Dopo quasi "Dieci inverni" di assenza, Valerio Mieli torna sul grande schermo con un film che ancora una volta incanta e fa parlare di sè. Ci sono la nostalgia, la bellezza, l'amore, un Lui e una Lei senza nome perché potrebbero essere ognuno di noi. Un film che fin dalle prime sequenze si smarca da ogni cliché e approda in un territorio altro.
Ricordi? è splendido ed originale. Il ricordo mente dice lui. No, non è vero, le cose sono già belle di per sé, ma siamo noi che non ce ne rendiamo conto perché distratti mentre accadono, dice lei. Due diverse prospettive, nel duplice senso del termine: lui visto dagli occhi, anzi dai ricordi, di lei; e lei vista dagli occhi, anzi dai ricordi di lui.
Vi hanno mai rubato i colori? Veder strappare al loro ordine naturale quei pennarelli a punta fine dal prezioso astuccio è annoverato tra i traumi più significativi dell’infanzia. Che esagerazione, penserete. Ebbene, provate a placare le urla di un bambino disperato perché gli è stato sottratto l’arancione. Che colore insulso, è vero, e non si offendano [...] Vai alla recensione »
Un Marinelli intenso e seducente nella sua cupezza , una Linda Caridi rivelazione, due attori diretti benissimo dal registro di Dieci Inverni mai dimenticato, ecco Ricordi?. un film originale che chiede la disponibilità a lasciarsi prendere dal suo fascino e che ti rimane dentro per la sua poesia e la ricchezza di emozioni. Degno dei più grandi autori.
Film emozionante e intenso che ci fa riflettere sui ricordi di ciascuno di noi.Regia ambiziosa che richiama quella di grandi autori del calibro di Bergman.Attori bravissimi, da un Marinelli capace di dare il meglio anche nel ruolo di un giovane eroe tormentato, ad una meno conosciuta Linda Caridi che colpisce per una solarità che si trasforma lentamente in un atteggiamento più riflessivo.
Sono stravolta! Ho pianto, ho riso, avrei voluto durasse ancora e ancora. Avevo adorato dieci inverni questo film mi ha dato il colpo di grazia. Non riesco a smettere di pensarci
Valerio Mieli conferma le aspettative con il suo nuovo film ricordi?. Riesce a farti entrare in empatia con i personaggi, travolgendoti con una trama romantica, commuovente e in alcune scene molto spiritosa. La regia è piacevole e molto ricercata per gusto e movimenti di macchina. Ottima interpretazione da parte degli attori protagonisti, e di tutto il resto del cast.
L'ho visto 2 volte in un weekend. E non mi capitava dai tempi di Mulholland Drive. Un film che ti si deposita dentro, arriva a farti visita in sogno, riesce a farti capire delle cose della memoria, degli esseri umani e delle relazioni che prima magari non avevi pensato mai. Una sorprendente Linda Caridi (credo ne sentiremo parlare a lungo) e un Luca Marinelli in stato di grazia.
Mieli si conferma uno dei migliori registi della sua generazione, uno dei film italiani più interessanti di questi anni.
Valerio è tornato a raccontare l'amore al cinema dopo nove anni di assenza ("Dieci Inverni", il suo primo film, è del 2009). In "Ricordi?" dirige sue bravissimi Luca Marinelli e Linda Caridi (una sorpresa), i Lui e Lei di una coppia che ti emoziona fin dai primi minuti. Viviamo con loro una storia narrata in un flusso narrativo inedito, capace di portare dentro [...] Vai alla recensione »
Ripetitivo, audio in presa diretta pessimo.difficile capire le parole
Una storia d'amore fra due giovani prima esaltante e poi caduta nell'indifferenza. Bella la musica, bella la fotografia si tratta di un album di di ricordi in veste cinematografica senza rispettare la cronologia nè la contemporaneità dei fatti.Luca Marinelli sta un pò stretto nella parte del bel tenebroso, conserva quell'aria di malvissuto che non affascina [...] Vai alla recensione »
Proiettato alla presenza di regista (Valerio Mieli) e attori un film acquista maggiore credibilità, gli spettatori possono discuterne con i primi, che “ci mettono la faccia”. Così è avvenuto in un cinema di buon livello, d'essai, a Treviso. La presentatrice dell'evento ha detto del premio del pubblico alla Giornata degli Autori al festival di Venezia del [...] Vai alla recensione »
Non sono frequenti le occasioni in cui la concisione fantozziana non solo si impone ma addirittura urge. Quella offerta dal film "Ricordi ?" di Valerio Mieli e' deciamente una di queste : https://www.youtube.com/watch?v=ylWHvrCtczk
Premetto di essere una grande fan di Marinelli ed un’inguaribile sentimentale. Ho apprezzato”Dieci inverni”, ma oncordo in pieno con la recensione di mymovies. Il film parte da un progetto ambizioso che riesce a realizzare solo dal punto di vista registico. Belle immagini e bella fotografia. Tuttavia, Mieli ha peccato di presunzione: avrebbe dovuto affidarsi ad un bravo sceneggiatore [...] Vai alla recensione »
Raramente ho lasciato la sala anzitempo.Quest'oggi l'ho abbandonata dopo aver tentato di capirci qualcosa.Inspiegabile cosa volesse trasmettere....Da non vedere.
Ho capito perché Mieli è stato 10 anni senza fare un film! Era meglio se non ne faceva altri! Certo passare dal bellissimo 10 inverni a questo pastrocchio inguardabile ce ne vuole. Film senza capo né coda presentato con velleità di opera d'autore. Sono stato tentato di lasciare la sala, cosa che solo il pluridecorato Il figlio di Saul mi aveva costretto a fare. [...] Vai alla recensione »
Il film è originale, poi deve piacere, forse adatto alle coppie? forse no? bo, fatto stà che ho visto clienti andarsene, e finito il film i restanti erano parecchio sul niiiiiiiiii
Un film da vedere con attenzione estrema. Non perdona attimi di distrazione tanti sono i significat, le connessioni che occorre saper cogliere per non perdere di di vista il senso della narrazione che deve rendere significativo il richiamp al ricordo. . Non ci si può mai lasciare andare ed è qui che ravviso il limite del film che impegna più la mente mentre il cuore [...] Vai alla recensione »
È uno di quei nomi che vale la pena appuntarsi, dato il talento che la contraddistingue. Milanese, trentuno anni, Linda Caridi si sta imponendo sempre più all'attenzione della critica e del pubblico per le scelte oculate dei personaggi che interpreta, dotati di una grazia e una delicatezza rari, senza tempo.
Dopo averla vista nella coppia omosessuale protagonista della commedia Mamma + Mamma, Linda Caridi torna al cinema nel poetico Ricordi? (guarda la video recensione) di Valerio Mieli, questa volta nei panni dell'anima gemella (forse) di Luca Marinelli. Altra interpretazione convincente, di quelle da incorniciare.
Linda, partiamo con la formazione. Qual è stato il percorso che l'ha portata fin qui? Mi sono diplomata al liceo linguistico, ho studiato alla Manzoni di Milano, poi iniziato l'università, frequentavo la facoltà di Scienza dei Beni culturali, ma parallelamente feci i provini per l'Accademia Aldo Grassi di Milano e dal 2008 iniziai a studiare recitazione lì. A casa la incoraggiavano? Sì, i miei mi hanno sempre sostenuta, invitandomi alla concretezza e alla qualità. Mia madre è un'entusiasta dalle maniche larghe, mi supporta a prescindere, mio padre disse: "Va bene, ma se vuoi farlo devi farlo seriamente". Da lì sono passata dalla formazione amatoriale a quella istituzionale. Il gusto per la parola l'ho imparato a casa, la mia famiglia mi ha molto stimolato al dibattito e a un registro alto del discorso. Mi sto scontrando tanto con questo, specie nelle interviste: se non semplifico io, finisce che semplificano gli altri e non sempre si coglie l'essenza del messaggio. Parliamo dei personaggi di Mamma + Mamma e Ricordi?. Che sfide sono state? C'è una dose di fortuna nell'arrivo di determinati progetti. Non so se sia una questione di energie o desideri che incontrano il bisogno e l'espressione di altri, fatto sta che la BiBi Film mi ha offerto due viaggi meravigliosi. Quello di un'attrice è un percorso fatto di tante scelte. Non è facile. Non è facile vivere di questo mestiere se vuoi dire di no, sto pagando questo sacrificio e frenando progetti di vita che necessitano di materia e presenza per realizzarsi... Anche se la vita mi sta dimostrando che le cose e le persone importanti sanno aspettare. Sul set con Luca Marinelli com'è andata? È un compagno di viaggio divertente, molto più avanti di me come esperienza. Ho fatto il provino con lui il giorno dopo che aveva ritirato il David di Donatello, quindi può immaginare quanto fossi intimidita... Invece è uno che ti mette subito a tuo agio... e le telefonate delle amiche che mi dicevano: "Nooo, con Marinelli, beata" non si contavano. Un bellissimo uomo, ma soprattutto un attore fuoriclasse. Anche con Maria Roveran, mia partner in Mamma + Mamma, mi sono trovata molto bene nella modalità di lavoro stacanovista e super accurata che abbiamo entrambe, è bello avere accanto colleghi che non si risparmiano mai.
È raro che il titolo di un film diventi una domanda rivolta anche allo spettatore, capace di interrogarlo direttamente, invitandolo a sovrapporre, alle immagini sullo schermo, le memorie personali e i propri innamoramenti, fatti di rivelazioni, di fratture e dei tentativi di non diventare estranei dopo la fine di una relazione. La scelta di non dare un nome ai due protagonisti conferma la volontà, [...] Vai alla recensione »
Dieci inverni si chiamava l'opera prima di Valerio Mieli, e quasi dieci inverni sono passati per il suo secondo film, che ne è in pratica un remake. Ancora una storia d'amore tormentata, tra riprese e addii, che si prolunga, tutt'altro che lineare, nel corso degli anni. Stavolta la novità è l'incrocio dei piani temporali e lo svolgersi della vicenda, come da titolo, sul piano dei ricordi: incerti, [...] Vai alla recensione »
La memorialistica è fallace, disperde i segni che la compongono in un tessuto dalla trama sfilacciata, soprattutto quando a tesserla sono le storie d'amore. L'ipotesi che Valerio Mieli mette alla prova in Ricordi? sta tutta nel punto interrogativo che destabilizza la declinazione al plurale del ricordo su cui basa la sua struttura narrativa del suo film.
Lui, giovane melanconico vestito di scuro, barba e capelli lunghi, avvicina Lei, dai colori vivaci e il sorriso smagliante, che già l'ha adocchiato dalla sua postazione. La curiosità della ragazza estroversa lo spinge a rivelare che deve la tristezza del suo aspetto a un cattivo ricordo. Al contrario, Lei, pur provando a frugare nella memoria, non ha niente di affliggente da evocare.
Un immersivo viaggio emozionale all'interno di una storia d'amore, in un unico flusso di sentimenti e colori, tra sbalzi temporali e cambi d'umore. Lui è Luca Marinelli ed è un docente universitario tormentato e introverso; lei è Linda Caridi ed è una gioiosa e solare professoressa di liceo. Tra i due è subito colpo di fulmine. Ma gli imprevisti del cuore sono destinati a ribaltare premesse e aspettative. [...] Vai alla recensione »
Nove anni dopo la sottile e struggente opera prima "Dieci inverni" (il romanzo, ma soprattutto il film), il quarantenne Mieli torna a farsi riconoscere con "Ricordi?" che, all'esatto contrario delle consuetudini autoriali nostrane, utilizza un traliccio essenziale e universale per poi volare alto e rischiare molto con le arditezze dello stile e del linguaggio.
Frantumata nel tempo trascorso insieme, tra una casa-ventre e una natura satura di luce, la storia d'amore di una Lei e un Lui cerca un senso tra inizio e fine, come tentiamo tutti in quella che Moravia chiama La vita interiore e Bataille, più in profondità, tra i miti, L'esperienza interiore. I ricordi del titolo si intrecciano evocando, a volte con ingenuità o durezza, coincidenze, risonanze o contrasti [...] Vai alla recensione »
Due protagonisti senza nome e la loro tormentata relazione, scandita dai ricordi e da una memoria differente a seconda degli stati d'animo. Un continuo ricorso al flashback, anche solo attraverso un'immagine, ricostruisce il loro passato, intersecandolo con il presente. Un film visivamente impressionante, coraggioso, sperimentale, perfetto, a partire dai due meravigliosi interpreti, Luca Marinelli [...] Vai alla recensione »
Con una sapiente tessitura si intreccia il vissuto di una coppia, rievocando il passato ora dell'uno ora dell'altro senza far ricorso al flashback ma rendendo presente il passato, anzi più evidente dello stesso presente, perché in grado di infliggere sofferenze e offuscare nascenti emozioni. Lui (Luca Marinelli) è oppresso da una infanzia deprimente sempre al limite della depressione, lei (Linda Caridi) [...] Vai alla recensione »
Con l'opera seconda Valerio Mieli gioca in modo esplicito sull'intima connessione fra arte e memoria costruendo il film su un puzzle di ricordi intrecciati. Quelli di lui, un tetro Luca Marinelli afflitto da oscuri traumi, e quelli di lei, una limpida Linda Caridi sempre disposta a vedere il lato positivo: una coppia la cui ondivaga storia d'amore viene raccontata sbriciolando il presente nel passato, [...] Vai alla recensione »
Procedendo a ritroso passo dopo passo i ricordi, più dei pensieri, formano un tessuto simile a quello di una partitura musicale, con note già scritte, passaggi lievi di sottofondo e stacchi potenti e rumorosi che ci fanno chiudere gli occhi e scuotere la testa. Diversi da come erano un attimo prima, i ricordi si abbattono su di noi sempre nuovi; in fondo è vero che le note sempre le stesse ma possono [...] Vai alla recensione »
Dieci inverni, il primo film di Valerio Mieli, raccontava la storia d'amore tra Camilla e Silvestro, due ragazzi che nell'arco dieci anni, dopo essersi conosciuti appena maggiorenni, si incontravano e rincontravano di continuo, senza raggiungersi mai. Anche Ricordi? è una storia d'amore. Questa volta però non c'è una cronologia ben definita, anzi è come se le coordinate dello spazio e del tempo fossero [...] Vai alla recensione »
Lui e lei, personaggi con nessun nome proprio, dunque con tutti i nomi possibili: è una storia piccola e privata, quella che intrecciano, una storia universale. Il racconto di un rapporto. Un amore, dieci inverni. Il film è una casa, i ricordi sono i mattoni e sono la malta, in un luogo situato «dove i raggi dell'immaginazione giocano, le morbide immagini della memoria sfocano» per dirla con Alexander [...] Vai alla recensione »
Ricordi? è il secondo lungometraggio di Valerio Mieli, che esordì nel 2009 con il discreto Dieci inverni. Tempo e amore, oltre che la memoria esplicitata nel titolo, sono ancora i Leitmotiv, incarnati dalla paradigmatica coppia Lui (Luca Marinelli) e Lei (Linda Caridi), attorno a cui ruotano ex o futuri, dalla ragazza rossa (Camilla Diana) a Marco (Giovanni Anzaldo).