Un film per grandi e piccini che traspone l'opera di Buzzati rispettandone atmosfere e morale. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Nina Pons.
di A cura della redazione
Tonio, figlio del re degli orsi, viene rapito dai cacciatori nelle montagne della Sicilia. In seguito a un rigoroso inverno che minaccia una carestia, il re decide di invadere la piana dove vivono gli uomini. Con l'aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio. Ben presto, però, si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.
È sempre sembrata un'operazione difficile trasporre le opere di Buzzati al cinema. Nella libera reinterpretazione di Mattotti si legge un profondo rispetto per la sua opera.
Lasciando intatta la morale pessimistica sulla natura umana, il regista crea un film per grandi e piccoli a cui dedica azione e narrazione, esplosioni di colori e spazi di riflessione.
In occasione dell'uscita al cinema de La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Nina Pons interpreta la recensione di Giancarlo Zappoli.