Suburra

Per tutto il film ,aleggia il momento dell' Apocalisse e io avrei reso molto più drastico il finale. Come una sorta di giustizia divina avrei davvero fatto una strage in tutto e per tutto, perché qui tra i mostri non si salva proprio nessuno. Eh dire che queste cose succedono veramente fa orrore e il racconto lascia ben poco all'immaginazione. Un film da vedere assolutamente, sceneggiatura, dialoghi e fotografia esemplari. Gli attori si muovono in modo davvero realistico, Favino fantastico ma anche tutto il cast non è da meno. Bravissimi tutti, solo che per quanto mi ha fatto rabbia ,avrei stravolto il finale con un'autentica strage. Voto 10 ovvio

Per tutto il film ,aleggia il momento dell' Apocalisse e io avrei reso molto più drastico il finale. Come una sorta di giustizia divina avrei davvero fatto una strage in tutto e per tutto, perché qui tra i mostri non si salva proprio nessuno. Eh dire che queste cose succedono veramente fa orrore e il racconto lascia ben poco all'immaginazione. Un film da vedere assolutamente, sceneggiatura, dialoghi e fotografia esemplari. Gli attori si muovono in modo davvero realistico, Favino fantastico ma anche tutto il cast non è da meno. Bravissimi tutti, solo che per quanto mi ha fatto rabbia ,avrei stravolto il finale con un'autentica strage. Voto 10 ovvio

Roma, nella città eterna , un politico corrotto viene aiutato da un giovane malavitoso zingaro a sbarazzarsi di una escort deceduta in seguito ad un' overdose,  ma tale incontro metterà i pericolo la sua famiglia ( perché il fratello di Spadino, il giovane malavitoso zingaro,  Manfredi Anacleti lo rapisce ) , un veterano della malavita romana ha intenzione di architettare un progetto che coinvolgerà la politica la finanza e verrà realizzato ad Ostia e per questo motivo, egli cerca di  " rabbonire  " il riottoso Numero 8 ( il capo di un piccolo clan di Ostia che ha ucciso Spadino, nonostante avesse avuto l' incarico di intimorirlo,  dopo aver minacciato il politico corrotto al quale ha fatto il favore ) e infine,  un organizzatore di eventi notturni viene costretto da Manfredi Anacleti a credergli la villa, perché suo padre non ha avuto la possibilità di saldare un debito con lui ( essendosi suicidato  ) e a causa delle situazioni che si sono create,  le vite dei personaggi cambieranno ( e non in meglio ). [+]

Roma, nella città eterna , un politico corrotto viene aiutato da un giovane malavitoso zingaro a sbarazzarsi di una escort deceduta in seguito ad un' overdose,  ma tale incontro metterà i pericolo la sua famiglia ( perché il fratello di Spadino, il giovane malavitoso zingaro,  Manfredi Anacleti lo rapisce ) , un veterano della malavita romana ha intenzione di architettare un progetto che coinvolgerà la politica la finanza e verrà realizzato ad Ostia e per questo motivo, egli cerca di  " rabbonire  " il riottoso Numero 8 ( il capo di un piccolo clan di Ostia che ha ucciso Spadino, nonostante avesse avuto l' incarico di intimorirlo,  dopo aver minacciato il politico corrotto al quale ha fatto il favore ) e infine,  un organizzatore di eventi notturni viene costretto da Manfredi Anacleti a credergli la villa, perché suo padre non ha avuto la possibilità di saldare un debito con lui ( essendosi suicidato  ) e a causa delle situazioni che si sono create,  le vite dei personaggi cambieranno ( e non in meglio ).

Stefano Sollima  è il regista di questo lungometraggio " gangster " all' italiana,  nella quale hanno lavorato degli attori noti e ( giustamente  ) apprezzati dal pubblico ( forse Claudio Amendola un po' meno ): Pierfrancesco Favino , interpreta la parte del politico corrotto che, pur essendo un padre di famiglia e avendo una consorte,  trascorre una notte in una suite d' albergo con due escort ( una delle due interpretata da Giulia Gorietti ) ed è ovvio che Pierfrancesco Favino ha saputo impersonare il ruolo di un uomo spregevole come il personaggio del film I maniera professionalmente talentuosa, ciò vale anche per uno degli astri del cinema italiano  : Alessandro Borghi,  l' attore che interpreta il riottoso Numero 8 ( egli è il figlio di un ex capo della mafia di Ostia , e nel film viene trattata più volte la possibile differenza tra lui e suo padre , ed egli stesso ammette di essere diverso da suo padre,  dimostrandosi decisamente arrogante,  ed è proprio la sua arroganza a condannarlo a morte  : infatti,  dopo aver rifiutato una proposta di Samurai che consiste nel coinvolgimento del clan dei Manfredi nel progetto,  per evitare la guerra tra I clan , egli ammette con superiorità di non temere Samurai,  e Numero 8 viene ucciso da Samurai e il suo clan viene distrutto,  ma soltanto la sua fidanzata Viola sopravvive all' agguato  ), un altro attore importante apparso nel film è Elio Germano,  l' attore che ha interpretato Sebastiano,  un nervoso e schivo organizzatore di eventi che viene tartassato da Manfredi Anacleti ( interpretato da Adamo Dionisi ) come un bullo di scuola media tartassa il compagno di scuola più fragile,  per via del debito di suo padre,  ma egli ( Sebastiano ) essendo stufo dei suoi soprusi , riesce ad uccidere il capo degli zingari,  legando stordendolo e facendolo sbudellare vivo da un pitbull tenuto in una gabbia come l' animale di uno zoo ( naturalmente,  anche l' attore Elio Germano è allo stesso livello dei già citati attori Pierfrancesco Favino e Alessandro Borghi  ) ma non bisogna dimenticare la presenza dell' attrice Greta Scarano che interpreta in maniera notevole la pericolosa Viola ( la fidanzata di Numero 8 ). È stato necessario soffermarsi sugli attori principali del film per il fatto che il film presenta un notevole cast (  ed una sceneggiatura più che soddisfacente ),  tuttavia , Suburra,  sebbene sia un film che merita la visione,  è un film quasi irreale,  per via di due scene : La scena nella quale Sebastiano riesce ad uccidere Manfredi con troppa facilità,  perché prima lo stordisce davanti al cancello della sua villa,  poi lo lega e lo chiude nella gabbia del pitbull ( ed è strano il fatto che non ci siano altri zingari che proteggono la dimora o sorvegliano il loro capo ) la seconda scena è quella in cui Samurai entra nel covo isolato di Numero 8 e non si preoccupa di controllare la fatiscente struttura,  permettendo a Viola di sopravvivere dopo essersi nascosta per poi essere assassinato da Viola stessa verso la fine del film , ed un " malavitoso veterano " che sembrava essere associato alla Magliana ( oppure , egli era proprio un membro della Banda della Magliana ) viene ucciso da una tossicodipendente dei bassi fondi ostiani e purtroppo,  queste due scene sabotano la credibilità del film. [-]

...un paio di attori che recitano bene, uno sceneggiatore che conosca il mestiere, metti tutto nel frullatore e avrai un film che piace a chi ama la grancassa.

Visto ieri in TV anche perché i cinema sono sempre chiusi causa pandemia, neppure i vaccini sembrano tranquillizzarci ;  comunque un film massiccio , forse un pò estremo , so che si litiga per un posto fisso da 1250 euro al mese , figuriamoci quando ci sono in ballo molti soldi , mi piace pensare che non sia tratto da una storia vera.

Roma, novembre 2011. Due istituzioni sono in crisi: il Governo in carica, come sovente accade in Italia, che rischia di non avere più la maggioranza in Parlamento. E il Vaticano, con il Papa che ha deciso di rassegnare le dimissioni. Nel mezzo di queste due defezioni, tutti gli intrighi di palazzo e le guerre tra le organizzazioni criminali per spartirsi il territorio di Ostia. Sognando una nuova Las Vegas.
A mediare tra questi due mondi, così solo apparentemente distanti ma in realtà uniti, c'è "il mondo di mezzo", che vede da anni come architetto di mille congiunture un certo Samurai.
Sollima, attingendo dalla realtà, costruisce una storia coinvolgente. Che vede una Roma oscura e una Ostia con tutte le sue potenzialità ancora inespresse, due palcoscenici interessanti. [+]

Roma, novembre 2011. Due istituzioni sono in crisi: il Governo in carica, come sovente accade in Italia, che rischia di non avere più la maggioranza in Parlamento. E il Vaticano, con il Papa che ha deciso di rassegnare le dimissioni. Nel mezzo di queste due defezioni, tutti gli intrighi di palazzo e le guerre tra le organizzazioni criminali per spartirsi il territorio di Ostia. Sognando una nuova Las Vegas.
A mediare tra questi due mondi, così solo apparentemente distanti ma in realtà uniti, c'è "il mondo di mezzo", che vede da anni come architetto di mille congiunture un certo Samurai.
Sollima, attingendo dalla realtà, costruisce una storia coinvolgente. Che vede una Roma oscura e una Ostia con tutte le sue potenzialità ancora inespresse, due palcoscenici interessanti. Alla fine, tutto torna in equilibrio, come sempre. E chiunque credeva di essere un Imperatore, scopre sulla propria pelle solo di essere un tassello passeggero della Storia. [-]

Ma c'è sempre lo stesso regista genio nella terza stagione a fare vedere all'inizio di ogni episodio la fine ? 🤬😡

Bellissima serie la adorooo. A parte il finale hanno copiato in parte il finale della serie Dexter. Cmc bellissima serie

Non ci si può aspettare molto di più dai protagonisti del cinema italiano odierno.
Anche se gli sceneggiatori sono Rull e Petraglia, coppia che nel bene come nel male il giro del fumo lo conosce, ma ormai dopo quranta anni mostra la corda.
Il punto debole, sono gli interpreti, buoni per le commediole tra tinello e sala da pranzo, Favino non sa nemmeno come simulare una scopata è da sempre scarso, fisicamente ricorda una tartaruga o un cinghiale, mette il grugno come l'ultimo rintronato De Niro e crede di aver frequentato l'actor studio.
Amendola è da sempre un raccomandato, una sciagura , un incapace ora con l'età è buono solo per i Cesaroni, decide lui cosa vuole fare, ed il mediocre regista subito si adegua. [+]

Non ci si può aspettare molto di più dai protagonisti del cinema italiano odierno.
Anche se gli sceneggiatori sono Rull e Petraglia, coppia che nel bene come nel male il giro del fumo lo conosce, ma ormai dopo quranta anni mostra la corda.
Il punto debole, sono gli interpreti, buoni per le commediole tra tinello e sala da pranzo, Favino non sa nemmeno come simulare una scopata è da sempre scarso, fisicamente ricorda una tartaruga o un cinghiale, mette il grugno come l'ultimo rintronato De Niro e crede di aver frequentato l'actor studio.
Amendola è da sempre un raccomandato, una sciagura , un incapace ora con l'età è buono solo per i Cesaroni, decide lui cosa vuole fare, ed il mediocre regista subito si adegua.
Germano , all'interno di un cinema almeno dignitoso, non porterebbe nemmeno i caffè, gli altri truzi e truze , li ritrovoremo nell'isola degli sfigati.
Mancano solo Giallini e il Mastrandrea poi avremmo il cast completo .
Il prof. Bertetetto commentando il cinema civile dei  Rosi, Damiani (averceli adesso) , sosteneva , ma se sanno tutto riguardo le trame nere, la mafia, la magistratura corrotta , perchè non  li schiaffano dentro tutti e amen. 
Il regista è un discreto televisionaro, non di certo un autore, a parte la cronaca raccontata dall'espresso , nei suoi film non si riscontrano tematiche, caratteristiche personali , si sente l'odore degli istant movie del Lizzani più deteriore.
    
[-]

Piove su Roma e la pioggia bagna tutti: Vaticano, politica e piccoli malviventi... Tutti uniti nella città eterna e tutti coinvolti nel disfacimento morale della città.
Alla fine la pioggia sarà talmente tanta da non poter essere più contenuta e allagherà tutto...
Bel film per temi, ritmo, capacità degli sceneggiatori, del regista e degli attori (Favino su tutti).
Però è un film "nero" e il finale "buonista" l'avrei volentieri evitato (come qualche semplificazione di troppo), ma non si può avere tutto.
In ogni caso resta un bel modo per passare una buona serata e vedere un'ottimo prodotto italiano. [+]

Piove su Roma e la pioggia bagna tutti: Vaticano, politica e piccoli malviventi... Tutti uniti nella città eterna e tutti coinvolti nel disfacimento morale della città.
Alla fine la pioggia sarà talmente tanta da non poter essere più contenuta e allagherà tutto...
Bel film per temi, ritmo, capacità degli sceneggiatori, del regista e degli attori (Favino su tutti).
Però è un film "nero" e il finale "buonista" l'avrei volentieri evitato (come qualche semplificazione di troppo), ma non si può avere tutto.
In ogni caso resta un bel modo per passare una buona serata e vedere un'ottimo prodotto italiano.
Consigliato
ciao