"Sotto un manto di ...pianto, Roma fosca mi appare"
Penso anch'io che Sollima abbia tratto ispirazione dai luigubri ed inquietanti fondali su cui si erge, torvo e letale, Batman: Gotham City. Non foss'altro per la nota assonanza con God damn City. Come dire: un postaccio, che Dio lo stramaledica!
Suburra, basta la parola. Rifugio di reietti, covo di ribaldi, punto di raccolta della feccia della società. Caratteristiche, queste, che oggi si estendono all'Urbe intera. (Era questo il messaggio, vero?)
Ma, richiamo metastorico, atmosfere da incubo, simbolismi da fine del mondo erano necessari per raccontare una storia, tutto sommato, di ordinario malaffare che s'intreccia col triste destino di malavitosi di mezza tacca? Cosa copre o nasconde l'Autore nel ritmo di un thriller, negli spari da gangsters movie, nelle scene di débauche piaciute a tanti?
Non la condanna di un moralista ( e lo spettatore gliene è grato; Sollima, come tant'altri, ha già dato). Direi, piuttosto, una avversione viscerale nei confronti di u na genia che considera abietta, quella che imbratta il volto olimpico della Città Eterna. Ciò lo muove ad una pulsione distruttiva, alla libido sadica della punizione cosmica o, quanto meno, epocale, se possibile. Sentimenti che sa trasmetterci. Noi tutti "uccidiamo"con lui. Quando l'onorevole Malgradi impreca disperato inseguendo le auto prredenziali, poco ci manca che si levi un applauso in sala. Così come abbiamo trepidato per quel vigliaccone di Sebastiano, non vedevamo l'ora che uscisse da quella gabbia non prima, però, di aver assicurato il patriarca troglodita dell'Anacleti alle attenzioni della creatura che aveva cresciuto.
Per inciso, che stoffa di attore quell'Elio Germano. Passa dal nobile all'ignobile senza fare una grinza. Ma son tutti perfetti, maschi e femmine. Anche le figure minori. Perfino i ritratti fuggevoli, (quegli ecclesiastici al ristorante: due gaglioffi travestiti da prelati).
E tutti vengono soppressi o scompaiono senza tante chiacchiere.Senza spiragli di redenzione o barlumi di speranza. Buio profondo, da deserto delle coscienze. Come nei migliori noir.
Ma siamo sicuri che non ci sia un briciolo di un discorso etico? Qualcosa sospetto. Forse un omaggio, un riconoscimento (tardivo e solitario). Le dimissioni del millennio. Il Vaticano con brevi accenni era stato servito, come da manuale quando si tratta di cose riprovevoli che accadono sulle rive del Tevere. Ma allora, quell'anacronismo tirato per i capelli, per dire che? Wie lange dauert una persona per bene a...Gotham City? Apocalisse, poi. A Roma la si fa all'amatriciana.
Non ci credete? E' di questi giorni (ottobre 2015). Qualcuno, forse fuorviato dall'assonanza di suburra con gomorra, l'ha presa in burletta. Facendo esattamente quello che avrei fatto io se mi fossi trovato nelle vicinanze di Penelope Cruz: farsi riprendere assieme con i divi. Non doveva, dicono severamente. Per me una "zingarata" divertente se non proprio innocente. Come quella coeva, autentica, delle esequie del capotribù (sempre a Roma, e dove sennò). Uno stupendo "grottesco" felliniano": una carrozza barocca, cavalli bianchi, petali di rose. Non capisco gli strilli sia nell'uno che nell'altro caso. Ma fateci...un Oscar.
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