Titolo originale | Everything Is Illuminated |
Anno | 2005 |
Genere | Avventura |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Liev Schreiber |
Attori | Elijah Wood, Boris Leskin, Eugene Hutz, Laryssa Lauret, Jonathan Safran Foer Jana Hrabetova, Stephen Samudovsky, Ljubomir Dezera, Oleksandr Choroshko, Gil Kazimirov, Zuzana Hodkova, Mikki, Mouse, Robert Chytil, Jaroslava Sochova, Sergei Ryabtsev. |
Uscita | venerdì 11 novembre 2005 |
Tag | Da vedere 2005 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,26 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 11 giugno 2020
Un esordiente nel cinema, Liev Schreiber, mette in schermo un esordiente della letteratura, J.S. Foer, un ebreo americano che racconta a sua volta di uno studente americano deciso a trovare in Ucraina la donna che salvò suo nonno dalla furia nazista. In Italia al Box Office Ogni cosa è illuminata ha incassato 770 mila euro .
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Un esordiente nel cinema, Liev Schreiber, mette in schermo un esordiente della letteratura, Jonathan Safran Foer, un ebreo americano che racconta a sua volta di uno studente americano deciso a trovare in Ucraina la donna che salvò suo nonno dalla furia nazista. Jonathan Safran Foer è anche il nome del suo personaggio che compiendo un viaggio nella memoria ricostruisce la vita del villaggio di Trachimbord, uno dei numerosissimi shtetl bruciati e dimenticati durante la Seconda Guerra Mondiale. Un luogo che ha smesso per sempre di essere geografico sopravvivendo soltanto nell'anima di coloro che ne hanno pazientemente raccolto e conservato, fino a collezionarle, le tracce. Il viaggio di Jonathan si avvia da una fotografia del nonno ritratto accanto ad Augustine, ad accompagnare la sua ricerca sarà un altro nipote, Alexander Perchov, voce narrante del film, e un altro nonno che scopriremo "sopravvissuto" ed ebreo. Il nonno di Alex, per gli amici, è un brusco uomo di Odessa che ha cancellato la sua "ebraicità" fino a trasformarla in rabbioso antisemitismo. La sua cecità, marcata da scuri occhiali da sole e accompagnata da una cagnetta guida "psicopatica", è finta, simulata quanto la vita che disperatamente ha cercato di (soprav)-vivere lontano da Trachimbord.
Molto prima della fine del viaggio, Joanathan e Alex scopriranno di vivere la stessa vita accreditata proprio dagli oggetti appartenuti ai loro cari.
Un'opera prima illuminante e illuminata come "ogni cosa" nel titolo che lavora sui registri del tragico e del comico, rivelando del primo l'universalità e del secondo il tempo e i modi della cultura, nel caso specifico quella yiddish. Eppure il pubblico in sala, almeno quello cosiddetto specializzato, non ne ha colto l'umorismo. Forse perché, come sosteneva Umberto Eco, per il comico bisogna essere più colti.
Cosa è che illumina il nostro cammino? Secondo Liev Schreiber (attore affermato e qui regista) è il ricordo. E' in questo modo che bisogna osservare "ogni cosa è illuminata". La pellicola parla di Johnatan Safran Foer, un ebreo americano, un collezionista di ricordi che parte per l'ucraina, terra natia di suo nonno, (l'unico di cui non abbia ricordi del proprio [...] Vai alla recensione »
E’ uno dei film che si utilizzano a scuola per la Giornata della memoria. Si è già scritto molto su “Ogni cosa è illuminata”: il rischio di ripetere il già detto è dunque molto alto. Però potrebbe essere interessante assumere un punto di vista particolare, quello dell’efficacia del messaggio del regista presso le giovani [...] Vai alla recensione »
Uno dei piu' bei film che abbia mai visto. Una storia toccante, profonda, "illuminante" appunto che scuote i registri piu' profondi del nostro animo. Un capolavoro anche per come si fondono armonicamente la musica, la fotografia, la sceneggiatura ed una recitazione da Oscar per tutti nessuno escluso. Un film che riconcilia con il mondo ed apre la strada alla memoria ed alle riflessioni, giocato sul [...] Vai alla recensione »
Ogni cosa è illuminata, dalla luce del passato. E ci vuole un intero viaggio per scoprirlo. La meta finale è la stessa, ma i protagonisti compiono tre tragitti differenti per raggiungerla. Il nonno cercando di nascondersi da questa luce, riparandosi con gli occhiali da sole, e ostentando una cecità più sul passato che sul presente. Alex interrogandosi su cosa tormenti il nonno.
La memoria del passato ha la funzione essenziale di illuminare la via da percorrere nel presente e nel futuro, per non ripetere errori e orrori sepolti nell’oscurità della rimozione collettiva. Un viaggio surreale alla ricerca di un fantomatico villaggio di cui pochi ricordano le tracce (poiché distrutto dalla follia devastatrice del nazismo negli anni della seconda guerra mondiale) [...] Vai alla recensione »
E torneranno i prati, come il titolo di un film di Ermanno Olmi, così sono tornati i prati in un paesino dell’Ucraina che non esiste più. I suoi poco più di mille abitanti ebrei vennero trucidati dai tedeschi nella seconda guerra mondiale, del paesino non resta niente e nessuno l’ha mai sentito nominare, solo un cerchio di sassi in riva al fiume, in memoria degli scomparsi.
OGNI COSA È ILLUMINATA è un film indipendente del 2005 scritto e diretto dall'attore Liev Schreiber, tratto da un romanzo di Jonathan Safran Foer ispirato alla sua esperienza personale. Il film racconta la ricerca intrapresa dal giovane collezionista Jonathan Safran Foer (Elijah Wood) nella speranza di ritrovare la donna che salvò la vita di suo nonno durante la Seconda [...] Vai alla recensione »
Una bella storia raccontata male.Il film, sebbene ben fatto e costruito, suggestivo e guidato in modo raffinato,non convince per le sue contraddizioni,i suoi vuoti i pochi attori mentre vi è una moltitudine di personaggi citati e non visti. Anche lo spettatore è chiamato ad andare con la memoria. Le continue didascalie, ovviamente assenti nel romanzo, non fanno che interrompere la visione e la raccolta [...] Vai alla recensione »
Una bella storia raccontata male.Il film, sebbene ben fatto e costruito, suggestivo e guidato in modo raffinato,non convince per le sue contraddizioni,i suoi vuoti i pochi attori mentre vi è una moltitudine di personaggi citati e non visti. Anche lo spettatore è chiamato ad andare con la memoria. Le continue didascalie, ovviamente assenti nel romanzo, non fanno che interrompere la visione e la raccolta [...] Vai alla recensione »
dalle prime scene potrebbe sembrare un film comico:un ragazzo che colleziona in buste di plastica le cose più inimmaginabili parte alla ricerca del suo passato,per ritrovare il luogo nativo del padre:un paese ucraino di nome Trachimbroad.A guidarlo in questa avventura un ventenne esibizionista con un cane pazzo e un nonno finto cieco.Ma scena dopo scena,le cose cominciano a farsi più [...] Vai alla recensione »
Il film sa mischiare dramma a situazioni divertenti.un ottimo Elijah Wood. Le ambientzioni sono stupende, ma senza dubbio fa la figura del gigante il campo enorme di girasoli.
Jonathan,studente americano di origine ebraica,parte per l'Ucraina alla ricerca di Augustin,ritratta in una vecchia foto, che probabilmente aveva salvato suo nonno Safran dagli eccidi dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Alex,il nonno di Alex e una cagnolina di nome Sally sono le guide del posto che accompagneranno Jonathan nel viaggio [...] Vai alla recensione »
un film delizioso, oltre che bello, drammatico, magari anche tragico, nel documentare le vergognose miserie che le circostanze della vita fanno scoprire nell'animo umano
Non c'è che dire, un ottimo esordio. Il film è denso di personaggi sopra le righe e storie surreali che s andranno ad intersecare in maniera commovente e drammatica. Il tutto confezionato con una splendida fotografia e un particolare umorismo. Belle e curate anche le musiche.
Ogni cosa è illuminata è la storia di un viaggio attraverso i posti dell’Ucraina moderna e i ricordi dell’Ucraina che fu. Una storia impegnativa, delicata e romantica che tenta, riuscendoci, di raccontarsi attraverso più registri. La prima parte del film è caratterizzata da un registro decisamente ironico, se non addirittura comico.
L'ho visto per la prima volta la notte scorsa (7 genn. 2010), programmato dopo la mezzanotte. Non sono un cinefilo, ma la mia attenzione è stata catturata dall'interpretazione del personaggio Alex, dal nonno, e del cane "psicopatico". Bravissimi attori, a mio giudizio e doppiati in maniera magistrale. Dialoghi simpatici, con parole inusuali, fuori dal comune, pur con qualche storpiatura, ma forse [...] Vai alla recensione »
Molto carino e originale. Un film on the road molto particolare con battute e scene umoristiche che si mescolano perfettamente con altre scene più serie. L'originalità è proprio il suo punto forte, credo che molti altri registi da una trama del genere avrebbero tirato fuori un film patetico e noioso.
il giovane ebreo americano è un personaggio di fantasia. Rappresenta la Memoria Ebraica. Il vecchio ebreo cieco che si suicida fa di tutto per rinnegare le sue origini ma inutilmente. Verrà raggiunto dalla memoria sotto le spoglie del giovane ( occhiali alla Clark Kent , capelli impomatati , grande collezionista di tutto ciò che possa far ricordare ).
ad ogni nuova lettura si scoprono nuovi motivi di riflessione
Un film diverso, mi ha colpito e piaciuto, commosso e divertito. Per me è stato fatto/girato molto bene e non è inferiore al libro come spesso accade con le trasposizioni. Anche i dialoghi rendono molto bene le situazioni e la colonna sonora è fantastica. In certi momenti la storia si fa un po' "difficile" perchè sottende stati d'animo [...] Vai alla recensione »
Un grande film, che bisognerebbe far vedere ai giovani prima che il revisionismo faccia la sua opera fuorviante.
OGNI COSA è ILLUMINATA (USA, 2004) diretto da LIEV SCHREIBER. Interpretato da EUGENE HüTZ, ELIJAH WOOD, BORIS LESKIN ● Jonathan Safran Foer, ebreo americano dedito alla collezione di cimeli di famiglia, decide di recarsi in Ucraina per cercare la donna che, durante l’occupazione nazista, salvò la vita a suo nonno. Nel tentativo di trovare la città di ebrei ucraini [...] Vai alla recensione »
Tra i film che evocano l'Olocauso e gli orrori dello sterminio degli ebrei, questo è il mio preferito. Il film narra di un giovane americano che si reca in Ucraina per cercare informazioni sul nonno, portando con se una bellissima fotografia in bianco e nero che ritrae il nonno con una ragazza ucraina, incinta. Si fa aiutare, nella sua "rigida ricerca" da uno strampalato terzetto, [...] Vai alla recensione »
Splendida regia per un film che si fa guardare e ti lascia più ricco. Tutti dovrebbero guardarlo soprattutto chi non ha ancora capito, nonostante tutto, che le guerre e la prevaricazione sono follia pura.
Un film spiritoso, dolce ed empatico. Si ride di brutto mentre in altre parti ci si ritrova con gli occhi umidi..la magia di quest'arte quando ci si imbatte in artisti come Schreiber, alla sua opera prima (e ultima al momento). Gran bel vedere..
A tre anni dall’undici settembre è questo il presentimento, o l’auspicio, che il film esprime? Se sì, lo fa mettendo anzitutto il dito sulla piaga di un difetto sempre presente nell’essere umano di oggi come di allora: il nazionalismo. Emblema di questo difetto è il giovane ucraino Alexander Perchov, che si fa totalmente prendere dalle culture giovanili nordamericane [...] Vai alla recensione »
sì, è solo senza distrazioni che ci si può emozionare per questo film senza dover dire a nessuno alla fine se mi è piaciuto o no. Non so se sono colta per aver gustato anche il lato comico del film (U. Eco), ma l'ho goduto. Insomma è bellissimo.
Il regista Schreiber ha cercato un nuovo modo di narrare l'Olocausto e ci è riuscito realizzando un film incentrato sulla memoria (che ossessiona il protagonista), per affrontare il dramma vero e proprio alla fine, ma sempre in modo troppo illustrativo, mentre nella prima parte se la malinconia di fondo funziona le gag sono troppe ed esagerate. Alla fine un film passabile, freddo e poco coinvolgente, [...] Vai alla recensione »
Magnifica sorpresa, il primo film diretto dall’ attore Liev Schreiber, americano trentottenne (il titolo completo sarebbe Ogni cosa è illuminata dalla luce del passato) è divertente, commovente, unico: ricco di umorismo, di tragedia, di complicità, tratto dal racconto di Jonathan Safran Foer. Un giovane ebreo americano (è Elijah Wood del Signore degli anelli), collezionista di ricordi della propria [...] Vai alla recensione »
Jonathan è un giovane di età indefinibile che veste sempre di scuro e nasconde ogni emozione dietro un immenso paio di occhiali. Una nota di tristezza stampata nel fisico e in volto, tutto in lui sembra dire che non vive, non sta vivendo. Si prepara a una vita futura, forse. O forse cerca tracce di una vita passata, come indica la sua stravagante collezione di oggetti comuni meticolosamente riposti [...] Vai alla recensione »
Che fortuna questo Elijah Wood che infila uno dietro l’altro film importanti, come questo Ogni cosa è illuminata, nel quale galleggia senza fare troppi sforzi perché la storia è talmente interessante che sarebbe stato francamente difficile rovinarla. Il film è tratto dall’omonimo famoso romanzo dell’allora venticinquenne (era il 2002) Jonathan Safran Foer che per il suo scritto ha ricevuto onore e [...] Vai alla recensione »
Tradurre un successo letterario in un film è operazione ardua e da affrontare con le cautele del caso, ancor più quando ci si trova dinanzi a testi “fortunati” ma dallo stile molto personale e dalla scrittura talvolta ardita. Il romanzo del giovane scrittore americano Jonathan Safran Foer da questo punto di vista è emblematico e il suo racconto è di quelli che si amano o si respingono, senza compromessi, [...] Vai alla recensione »
Un buon film (che diventa ottimo se, come in questo caso, è una sorprendente opera prima) è anche frutto di buone vibrazioni (dentro e intorno al set) e fortunate contingenze esistenziali. È congeniale a questo film che Liev Schreiber, regista debuttante e notevole attore (The Manchurian Candidate), abbia sofferto di un problema patologico legato alla memoria: «Fino ai vent’anni non ricordo nulla e [...] Vai alla recensione »
L’attore Liev Schreiber (già interprete in Il candidato della Manciuria di Jonathan Demme) fa la sua prima regia, passata nella sezione «Orizzonti», adattando l’acclamato romanzo di Jonathan Safran Foer Everithing Is Illuminated. L’impresa non era facile, perché il romanzo di Foer ha una complessità non intuitivamente riducibile al cinema. Ma il regista neofita di origine ucraina si è distinto, con [...] Vai alla recensione »
Alla scorsa Mostra di Venezia, Ogni cosa è illuminata è stato tra i film più elogiati. L’attesa era discreta, non foss’altro perché la pellicola è tratta dall’omonimo bestseller di Jonathan Safran Foer, ma la notizia di un regista esordiente, l’attore Liev Schreiber (The Manchurian Candidate), faceva temere un’operina esile. Al contrario. La storia è un tenero giallo dell’anima, un puzzle della memoria [...] Vai alla recensione »
Liev Schreiber ha scoperto Jonathan Safran Foer prima di tutti: prima che diventasse scrittore di culto dell’ultima generazione americana, prima che il suo romanzo d’esordio, Ogni cosa è illuminata, diventasse un best seller. Nel 2001 gli venne chiesto dal New Yorker di leggere in pubblico proprio un estratto, 15 pagine, di quel libro ancora in preparazione: «All’inizio mi sono commosso, poi mi sono [...] Vai alla recensione »
Gli occhioni liquidi dell'hobbit Elijah Wood (Il Signore degli anelli) guardano una piccola città ucraina cancellata dai nazisti alla ricerca di piccoli oggetti da collezione in Ogni cosa è illuminata (Orizzonti), diretta dall'attore-scrittore Liev Schreiber (Machurian Candidate). Tratto dal romanzo di Jonathan Safran Foer, caso editoriale del 2001, è la storia di un maniacale ragazzino ebreo americano [...] Vai alla recensione »