Black Dog

Film 2024 | Drammatico, 106 min.

Regia di Guan Hu. Un film Da vedere 2024 con Jia Zhangke, Eddie Peng, Liya Tong, Zhang Yi, Hong Yuan. Cast completo Titolo originale: Gou zhen. Genere Drammatico, - Cina, 2024, durata 106 minuti. Uscita cinema giovedì 27 febbraio 2025 distribuito da Movies Inspired. - MYmonetro 3,25 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 25 febbraio 2025

Un ragazzo appena uscito dal carcere stringe amicizia con un cane nero. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Spirit Awards, In Italia al Box Office Black Dog ha incassato 28 mila euro .

Consigliato sì!
3,25/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,50
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un buon mélo tinto di noir sui lasciti della Cina in trasformazione.
Recensione di Emanuele Sacchi
lunedì 17 febbraio 2025
Recensione di Emanuele Sacchi
lunedì 17 febbraio 2025

Chixia, Cina, 2008. Musicista rock di successo e acrobata da circo sulle motociclette, Lang cade in disgrazia dopo essere stato accusato dell'omicidio del nipote del macellaio Hu. Uscito dal carcere grazie a delle misteriose attenuanti, è nel mirino dei propositi di vendetta di Hu. Rifarsi una vita per Lang è complicato, specie con il padre, gestore di uno zoo, alcolizzato all'ultimo stadio. Gli offre un lavoro Yao, un padrino locale che si occupa della cattura dei cani randagi che stanno invadendo Chixia e, in particolare, di un imprendibile cane nero, che si presume rabbioso.

C'è chi, quando guarda un film, cerca l'evasione e chi invece l'immedesimazione; chi preferisce il realismo e chi la consapevolezza che ciò che sta osservando appartenga alla finzione. Black Dog di Guan Hu è il tipico rappresentante di quest'ultima particolare sottocategoria.

Si tratta di quella sottocategoria dei film dalla trama ostentatamente inverosimile, che non potrebbero che appartenere al circuito dei festival internazionali e del cinema d'autore (il film ha vinto il premio principale a Un certain regard di Cannes 2024). Tutto o quasi è sopra le righe e studiato in funzione delle conseguenze e dello scopo simbolico; tutto o quasi nasconde una metafora piuttosto semplice da decrittare. Ciò non toglie che la regia di Hu - transitato con nonchalance dal blockbuster propagandistico come 800 eroi a qui, alla maniera di un camaleonte come Zhang Yimou - sappia pigiare i tasti giusti per tenere viva l'attenzione del pubblico.

I campi lunghissimi sul deserto del Gobi sono suggestivi, come pure le inquadrature affollate da cani randagi - pochissimi i frame senza un cane in assoluto - e i brevi siparietti slapstick in cui Lang cerca di superare una buca con la moto. Gli ingredienti per lavorare sullo stereotipo cinese visto dall'Occidente e trasformarlo in apprezzamento ci sono tutti, con il tipico eroe silenzioso da cinema neo-noir (soprattutto orientale, per filiazione da Melville via Kim Ki-duk e Johnnie To), che nasconde un passato ambiguo e che sembra seguire un codice personale e invisibile d'onore, romantico e cavalleresco (dove per cavalleria si intende quella degli eroi solitari del wuxia cinese).

L'ambientazione alla vigilia delle olimpiadi di Pechino del 2008, con proclami continui sulla necessità di modernizzazione e investimenti della Cina, fa il resto, cucendo sulla storia la metafora di un paese in trasformazione, che cancella le tradizioni con un colpo di spugna e muove masse come se fossero pupazzi per conquistare un primato economico. Il che rende ogni parallelismo tra gli abitanti di Chixia umani e canini voluto e intuibile.

È in particolare con uno di questi ultimi, che ha tutte le caratteristiche per essere temuto dalla comunità - nero, aggressivo, forse rabbioso - che Lang fa amicizia, trasformando il film in un mélo o buddy movie in cui due reietti si aiutano a tirare avanti contro tutto e tutti. Una strizzata d'occhio pure al western, quindi. Ma Guan Hu non si accontenta. E aggiunge: un'ellissi che richiama tutti i cittadini per osservare il sole e lascia le strade ai cani (non bastava l'inaugurazione delle Olimpiadi?); una tigre in gabbia indolente e poco minacciosa; un lupo abbandonato tra le montagne che osserva e giudica silenziosamente; le note dei Pink Floyd di The Wall che ricorrono; i padri che muoiono e lasciano ai figli un'incerta eredità. Ridondanze eccessive di sceneggiatura, che evidenziano il già detto e rischiano di rovinare il precario equilibrio del film, impedendogli di assurgere a qualche forma di classicità.

Nel ruolo del padrino Yao compare il grande regista Jia Zhang-ke, mentre il protagonista Eddie Peng è una star musicale e cinematografica taiwanese, protagonista di molti successi del cinema panasiatico del terzo millennio.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 25 aprile 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

La Cina periferica è un Far East che sembra un Far West. Un Oriente senza grattacieli diluito nell'orizzonte del deserto di Gobi, punteggiato da villaggi polverosi, collegati solo da strade in terra battuta. Proprio su una di queste scalcinate carreggiate si apre «Black dog», miglior film nella sezione Un Certain Regard di Cannes77, ovvero l'edizione dell'anno scorso.

martedì 25 marzo 2025
Alessandro Amato
CineCritica

«Continua a camminare a testa alta. Sotto il cielo, per foreste e dune. Insieme camminiamo, mano nella mano. Avanziamo a piedi scalzi, il petto nudo. Coperti solo di stracci...». Così declama un vecchio film trasmesso dalla televisione del custode di uno zoo in Black Dog di Guan Hu. Il tema del cammino, inteso come movimento revitalizzante, è il punto d'arrivo di un film che è in primo luogo strettamente [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 marzo 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Le praterie cinesi ventose, una città condannata alla demolizione, un duro ex detenuto ex rockstar e un cane randagio nero rabbioso. Nei giorni delle Olimpiadi di Pechino (2008) scontro, incontro, pietà, solidarietà, cura e amicizia tra i due emarginati si muovono in contrasto con l'indifferenza e la violenza di una comunità senza domani. Un quadro immancabile, freddo e insieme melò, di ciò che non [...] Vai alla recensione »

martedì 4 marzo 2025
Massimo Causo
Duels.it

Nella linea visiva di Black Dog c'è una orizzontalità vagamente astratta, che ha un suo fascino un po' abbacinante e un po' stralunato: tanta luce, ampi spazi, un dialogo costante tra dispersione e insediamento, vuoto e figure, su cui il regista Guan Hu lavora con piglio impercettibilmente fantastico, omaggiando tra le righe Jia Zhangke, cui tra l'altro chiede di interpretare uno dei capi del villaggio. [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 febbraio 2025
Cristina Piccino
Il Manifesto

Presentato al Certain Regard dello scorso Festival di Cannes, dove ha vinto il premio per il miglior film, Black Dog è firmato da Guan Hu, regista cinese della sesta generazione, quei cineasti cioè che hanno esordito nel cinema più indipendente e spesso underground della Cina anni Novanta del '900 sfuggendo la censura o i dettami governativi - il suo esordio Dirt (1994), un racconto della scena rock [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 febbraio 2025
Alberto Crespi
La Repubblica

Per la serie "fuori l'autore!", partiamo dal regista. Guan Hu ha 56 anni ed è uno dei più importanti cineasti cinesi della Sesta Generazione: più giovani di autori ormai famosi come Zhang Yimou e Chen Kaige, si distinguono per uno stile ruvido, meno classico, più "digitale". Nel 2020 Guan ha fatto il botto con Gli 800 , kolossal bellico intriso di nazionalismo che ricostruisce un famoso episodio della [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 febbraio 2025
Matteo Pivetti
Sentieri Selvaggi

Un campo lunghissimo inquadra un paesaggio desertico all'interno del quale si introduce da lontano un pullman in viaggio. Nulla sembra poter minacciare la sua traversata da una parte all'altra dello schermo. Con una lenta panoramica l'attenzione si sposta su un grande branco di cani randagi, che, in un crescendo di tensione, si scagliano proprio contro il pullman, causandone il ribaltamento.

mercoledì 26 febbraio 2025
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Documento crudo e reale sulla Cina che si evolve, tra povertà ataviche e neoliberismo strisciante, "Black Dog" di Guan Hu è una storia molto neorealista e insieme melò sulle trasformazioni in atto nella Cina di qualche anno fa e che ancora si trascinano. Siamo nel 2008, poco prima delle Olimpiadi di Pechino, quando Erlang, uscito di prigione condannato a dieci anni per un omicidio colposo, reo di [...] Vai alla recensione »

martedì 25 febbraio 2025
Mariuccia Ciotta
Film TV

Orizzonte sfumato in azzurro, campi lunghissimi sul deserto del Gobi, nord-ovest della Cina. È qui che arriva Lang (Eddie Peng), famoso motociclista acrobatico e musicista, dopo anni di prigione per la morte accidentale di un allievo. Silenzioso, sonnambulo, attraversa quel che resta di Chixia, cittadella in rovina per l'esodo forzato, al suo posto sorgerà un polo industriale che richiede la cattura [...] Vai alla recensione »

lunedì 24 febbraio 2025
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

Si affida ad Hey You dei Pink Floyd per i titoli di coda del suo Black Dog (Gouzhen), Guan Hu, regista che dopo il blockbuster bellico 800 eroi (oltre 460 milioni di dollari incassati nel mondo) si produce in un'operazione di tutt'altra fattezza e ci riporta ai giorni antecedenti le olimpiadi di Pechino del 2008. In un panorama dai rimandi distopici e post-apocalittici, ai margini del deserto del [...] Vai alla recensione »

martedì 4 giugno 2024
Ilaria Feole
Film TV

«Un mondo, un sogno» recitava lo slogan delle Olimpiadi di Pechino del 2008, ma c'è poco da sognare nel villaggio ai confini del deserto del Gobi dove Lang fa ritorno, uscito dal carcere: in preparazione ai giochi olimpici più costosi della storia, interi quartieri vengono evacuati e le strade ripulite dai cani randagi. Lang si lascia convincere dallo zio (Jia Zhangke in cameo attoriale e in ideale, [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
venerdì 14 febbraio 2025
 

Miglior Film nella sezione Un Certain Regard dell'ultimo Festival di Cannes, l'opera di Guan Hu racconta un viaggio straordinario. Dal 27 febbraio al cinema. Guarda il trailer »

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