Suburra |
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Un film di Stefano Sollima.
Con Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- Italia 2015.
- 01 Distribution
uscita mercoledì 14 ottobre 2015.
MYMONETRO
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denuncia o noir?
di alberto manciniFeedback: 100 |
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venerdì 13 novembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma è una città molto conosciuta e ammirata, ma poco amata. Turisti e cittadini mostrano spesso una certa diffidenza ed estraneità verso quella che tuttavia definiscono la città più bella del mondo. Anche il cinema dà spesso dell'Urbe un'immagine fantasiosa irreale e onirica, però lontana dal vero cuore della città. Certo esistono i tanti capolavori di Fellini e Pasolini, Scola e Moretti, Proietti e Sordi: ma a volte Roma resta una cornice contemplata da lontano o mistificata. Anche il recente Suburra, che trasuda romanità nei dialoghi e nelle immagini (in genere molto belle), non affonda le mani nella gente, nei problemi, nel quotidiano della Città. Prevale il noir, l'azione, la location: ma il film potrebbe svolgersi ugualmente a Palermo o New York; e non bastano i perfidi cardinali e parlamentari, i violentissimi malviventi a far incarnare gli avvenimenti nella chiacchierata città. Roma non è così americanamente violenta, holliwoodianamente disseminata di ville pacchiane per arricchiti: è, più miseramente, cialtrona, sovraffollata di palazzine brutte, rimpinzata ad arte di politici incapaci, amministratori furbetti, cittadini volgari. Ha perso la grandezza di Caligola che N.8 non può imitare, restando solo un drogato presuntuoso: ha barattato la protervia dei cardinal nipoti con la sfrontatezza di politicanti sicuri dell'impunità: ha preferito a Lucrezia Borgia le ben più provocanti escort. Suburra vagheggia con nostalgia, come tanti romani, il ricordo di una città più umana e borghese. L'acqua che, esplodendo dai tombini, affoga la città, la pisciata sprezzante del politico nudo dal terrazzino, la muta disperazione del Papa mi sono sembrati i migliori momenti del film, momenti di partecipato compianto per la città regina e decaduta: ma la corrosiva miseria del quotidiano, vera piaga di Roma, è assente, l'abbandono e l'indifferenza verso le sofferenze della Capitale non sono stigmatizzate. Resta un lussuoso film di azione, con sontuose inquadrature, con tesa suspence; troppa diversità dallo squallido degrado che sperimentano ogni giorno i cittadini SPQR .
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