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Ultimo aggiornamento venerdì 9 giugno 2017
La storia di un principe dall'aspetto 'bestiale' imprigionato nel suo castello e del suo incontro con una bella principessa. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 2 candidature a BAFTA, 4 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office La bella e la bestia ha incassato 23,9 milioni di euro .
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Ventisei anni dopo il film d'animazione che per primo sfondò la barriera della nomination all'Oscar come Miglior Film, la Disney torna su quei luoghi incantanti: il villaggio francese di Belle e il castello stregato della Bestia, dove un orologio, un candelabro, una teiera e la sua tazzina, il piccolo Chicco, trascorrono l'esistenza prede di un sortilegio, sperando che non cada anzitempo l'ultimo petalo di una rosa o non torneranno mai più umani.
Il film di Bill Condon arriva evidentemente sull'onda degli altri remake in live action dei classici Disney, ma sceglie una strada differente rispetto, per esempio, alla revisione di Cenerentola firmata da Kenneth Branagh.
Il nuovo La bella e la bestia non reinventa quasi nulla, e laddove lo fa, nel prologo settecentesco, nell'introduzione di un paio di personaggi e di alcuni interpreti di colore, non opera modifiche particolarmente incisive e sembra piuttosto obbedire a qualche legge morale o hollywoodiana, che ha poco a che vedere col materiale creativo. Al contrario, il film di Condon segue piuttosto alla lettera il precedente animato, riprendendone il copione, il libretto musicale, le stesse inquadrature. Si può non comprendere fino in fondo la natura di questa scommessa, si può ragionevolmente ipotizzare che la logica sia in tutto commerciale, ma non si può non ammetterne il successo finale. In un momento in cui l'animazione ha preso strade più stratificate e sperimentali, spronata dalla rivoluzione Pixar, anche al più moderno dei classici Disney non nuoce una rinfrescatina, e qui c'è abbastanza entusiasmo per un'intera boccata d'aria fresca.
Curiosamente, si diceva, non sono le novità a sedurre, le nuove canzoni non la spuntano sulle "vecchie", il nuovo viaggio nel tempo, che approfondisce la primissima infanzia di Belle, non cambia le carte in tavole: anche se in altro modo, è ancora una volta l'animazione a vincere, lo splendido lavoro di computer grafica, l'armonia con cui si fondono, a livello di immagine, la verità dei corpi e quella dell'invenzione.
La grande rivoluzione, su un altro piano, era già stata operata col cartoon, che aveva preso la più modesta, la più dolce e umile delle figlie di un ricco mercante caduto in disgrazia e l'aveva trasformata in una ragazza orgogliosa e annoiata, una lettrice, e dunque una sognatrice, una "strana", insomma, agli occhi del borgo ignorante e conservatore, che conteneva già in sé un'affinità, un comune sentirsi outcast, con l'altro, vero freak del racconto: la Bestia. Condon spinge su questo punto, facendo di Belle un'inventrice a sua volta (di una rudimentale lavatrice), una donna che non ha bisogno di piacere a chi non piace a lei, e arruolando un'attrice come Emma Watson, che in certe battaglie si è già mostrata addestrata e credibile, anche giù dallo schermo.
Condon affonda nell'umanità dei personaggi e convince, mentre insegue, già che c'è, un gusto più contemporaneo e post-Twilight. Kevin Kline "riempie" una figura paterna un po' vuota, Le Tont dichiara il suo accennato sentimento omoerotico, il clima si fa più oscuro e macabro man mano che ci si avvicina al tema frankensteiniano e il racconto, sull'impossibilità di essere felici se non si è liberi, torna alla portata di tutti, o quasi.
La bella e la bestia ha origini antiche. Narrato da Apuleio, il mito di Amore e Psiche prende forma letteraria nella raccolta di novelle di Giovanni Francesco Straparola ("Le piacevoli notte", 1550), fino ad arrivare all'elaborazione canonica di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont (1740), che riduce la versione di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve e la trasforma nella favola moderna che tutti conosciamo.
A partire dall'adattamento onirico di Jean Cocteau, che abbraccia la componente edipica della favola originale, La bella e la bestia genera traduzioni, tradimenti, rivisitazioni, omaggi e persino una 'lettura' erotica diretta nel 1977 da Luigi Russo. A ogni nuova trasposizione la domanda si ripete spinosa: come gestire l'eredità?
L'arrivo sul grande schermo
Nel 1991 la Disney risponde con un film di animazione consapevole della derivazione colta. Diversamente da La sirenetta, in cui la favola di Andersen è un mero spunto letterario, La bella e la bestia mantiene inalterata la trama e presenta una galleria di oggetti e personaggi dalla forte carica simbolica, che illuminano il viaggio iniziatico di Belle.
Scrittori, produttori, tecnici dell'animazione, tutti sembrano stregati dalla forza esemplare di questa favola tradotta con cura dalla Disney attraverso i personaggi e i corpi, i movimenti e le geometrie coreografiche. All'interno di inquadrature costruite come nel cinema dal vero, Gary Trousdale e Kirk Wise introducono un'eroina sensuale, piena di vita e amante della lettura, un omaggio evidente alla Katharine Hepburn di Piccole donne. In un connubio tra fiaba e tecnologia, la computer graphic compie il miracolo di un valzer che ha una straordinaria adesione al reale e produce la scintilla di erotismo che rende la passione di Belle per la Bestia profonda e complessa.
Ventisei anni dopo, la Disney apre le danze e riapre la suggestiva sala da ballo, realizzando la versione live-action del suo capolavoro animato. Dal décor ai personaggi, passando per i costumi e la musica, La bella e la bestia di Bill Condon sembra ricalcare il disegno animato conducendoci per mano e sui passi di Belle al castello di un principe che la vanità ha condannato a vivere recluso. Nel teaser, una musica familiare e malinconica spalanca le porte di un luogo abbandonato e isolato. Belle appare furtivamente e sfiora una rosa rossa, simbolo di bellezza e di questa magica storia d'amore. L'alchimia appassionante tra una bella e una bestia. Diretto da Bill Condon, La bella e la bestia vanta un cast d'eccezione. A contendersi il cuore di Belle, incarnata dalla grazia di Emma Watson, saranno Dan Stevens, principe che ha imparato le buone maniere a Downton Abbey e che innamorerà il cuore di Belle, e Luke Evans, arciere charmant in Lo Hobbit che mancherà il cuore di Belle.
Tra la Bestia e Gaston, tra il villaggio e il castello, si svolge il percorso di emancipazione di una fanciulla legata al padre da un sentimento fusionale da cui l'emanciperà l'amore. Fanno corona Ewan McGregor e Stanley Tucci, Emma Thompson e Ian McKellen, che prestano la voce a candelieri e pianoforti a coda, teiere e pendole, improvvisandosi chansonnier sulle note di Alan Menken, che per l'occasione 'riabilita' le parole censurate nel 1991 nella hit di Gaston. Al celebre compositore, già autore della colonna sonora e delle arie-faro che hanno incantato la generazione degli anni Novanta ("La canzone di Gaston", "È una storia sai"), Bill Condon ha chiesto di scrivere tre nuove canzoni. A suo agio col film musicale (Dreamgirls) e col fantastico romanzesco (Twilight - Breaking Dawn), l'autore potrebbe bissare il successo animato e doppiare la versione barocca di Christophe Gans, interpretata da Léa Seydoux e Vincent Cassel, in curioso equilibrio tra emozioni e distanza.
La morale della favola
Il sentimento nascente tra una giovane donna e un principe mutato in bestia sottolinea, proprio come in un racconto morale, il valore della bellezza interiore e la necessità di andare oltre le apparenze. Il motivo della metamorfosi del mostro in principe attraverso le prove d'amore dell'essere amato è comune a numerosi racconti, tuttavia la favola di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve non può essere ridotta al romance, il suo senso supera l'intrigo amoroso. La bella e la bestia è soprattutto un viaggio iniziatico che risolve l'irriducibile dualità dell'essere in un'armoniosa riunione delle sue multiple dicotomie: bestialità/bellezza, corpo/spirito, maschile/femminile, chiaro/scuro, sole/luna. E ancora. La favola non manca poi di assegnare il posto legittimo alla figura essenziale del padre di Belle, meno visibile della coppia Bella/Bestia ma altrettanto indispensabile alla comprensione globale del testo. Col genitore la dualità si fa trinità. Più profonda dell'incontro amoroso, più grande dello scenario edipico, la triade illustra i tre volti dell'essere umano: corpo, anima, intelletto. L'energia archetipica della favola non sfugge all'équipe Disney, in cui il ruolo del padre è rilevante. In un'ottica di molteplici letture e senza la pretesa di possedere l'interpretazione 'giusta', possiamo tentare una riflessione simbolica de La bella e la bestia a partire dall'adattamento del film realizzato dallo studio Disney nel 1991. Ma andiamo con ordine. E non per forza in ordine di apparizione.
Belle incarna l'anima, intesa in senso spirituale e non religioso. Belle è l'intuizione superiore irriducibile al mondo fenomenico, nel quale vive ma da cui si eleva per tendere all'assoluto. Fin dalla prima canzone ("Bonjour"), la protagonista dichiara di sentirsi prigioniera in un villaggio in cui gli abitanti, presi dalle loro preoccupazioni quotidiane, vivono vite ordinarie. Belle ne vuole una straordinaria, una vita come quella che legge nei romanzi, porte aperte sul mondo spirituale che vorrebbe condividere ma il villaggio moltiplica gli ostacoli alla lettura. Belle non rinuncia e seduta alla fontana prova a istruire un gregge di montoni. Il significato del 'quadro' è eloquente e anticipa l'entrata in scena di Gaston, spaccone che regna sul villaggio e si specchia in una padella d'argento, simbolo degli appetiti materiali del personaggio. La sua rozza domanda di matrimonio rende imperioso il desiderio di altezza di Belle che lancia il suo appello all'universo. E il cavallo Philippe risponde, conducendola al castello, dove il suo desiderio di trascendenza si compie. Prigioniero nel castello c'è Maurice, il padre di Belle, inventore che incarna il livello intermedio della coscienza, ponendosi tra l'attitudine spirituale della figlia e l'animalità puramente terrestre della Bestia. Maurice permette a Belle di realizzare il sogno, di lasciarsi alle spalle un mondo esclusivamente materiale. È lui che infila per primo la foresta, lo spazio dove comincia il percorso iniziatico di Belle. Al suo arrivo al castello, luogo dell'inconscio profondo che rivela immediatamente la sua attitudine, Maurice prova a capire come funziona Tockins, la pendola simbolo del tempo. Il suo scacco, allegoria dell'impossibilità della scienza di comprendere l'inconoscibile (qui l'origine del Tempo, dei tempi, del mondo), ribadisce l'impraticabilità dell'impresa per l'intelletto senza intuizione (Belle). La sua irruzione poi nella taverna e il tentativo infruttuoso di chiamare il villaggio in aiuto di Belle è ancora una volta rivelatore della banalità del mondo fuori.
Un mondo talmente affondato nella propria materialità ottusa da non poter sopportare gli slanci autenticamente umani (Maurice è deriso e rigettato, buttato letteralmente fuori dal locale). Belle e il padre sono incapaci di reagire in faccia al villaggio che decide stoltamente di incendiare il castello. Spirito e intelletto restano insomma impotenti senza la forza vitale incarnata dalla Bestia. È lui il corpo compreso degli istinti dell'uomo e della sua dimensiona materiale nel senso più largo. Divenuta totalizzante e privata del limite, la carne scarica sulla favola una brutalità pura e fa del principe una creatura di sola bestialità. Il suo aspetto diabolico sparge un vento gelido, la sua ombra massiva e cornuta riflette le passioni perverse che deformano la sua anima e la condannano all'istintività. Il pelo bruno e la cappa rossa esaltano la violenza profondamente radicata in lui. Fragile speranza, i suoi occhi, finestre dell'anima, conservano l'azzurro della rinascita. E in quello sguardo Belle guarda e pesca il balzo vitale, corrotto ma non crudele, della Bestia che impara a educare la sua forza, a impiegarla quando e dove è necessaria (contro i lupi e contro Gaston), a orientarla in senso positivo, conciliandosi con la propria umanità e lasciando ripartire Belle e suo padre. Con quel gesto la Bestia salva lo spirito (Belle) con cui vivrà in armonia dopo l'inverno. La stagione che rallenta il mondo e gli permette di recuperare progressivamente l'abilità umana, soddisfacendo i primi bisogni dell'anima (riprendere a leggere). L'amore tra Belle e la Bestia esprime la necessità per ciascuno di noi di accettare le proprie manchevolezze. La Bestia accoglie in sé la spiritualità di Belle che rappresenta la sua alterità, Belle accetta di amare la Bestia per quanto profondamente altro. Allo stesso modo la relazione tra Belle e la Bestia non significa la sparizione del padre ma piuttosto la fine della sua esclusività. La favola svolge allora il risveglio della coscienza, accordando nell'epilogo le tre componenti dell'essere. E forse è proprio questo il segreto del successo de La bella e la bestia. Una storia millenaria e universale di adempimento dell'essere. Una donna e una bestia capaci di assumere in pienezza la polarità dei propri sentimenti.
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Per durare nel tempo una favola deve contenere valori quasi dogmatici, espressi attraverso figure positive del bene contrapposte a quelle negative del male. Entrambe queste categorie debbono essere facilmente distinguibili nel corso della narrazione, abbracciando il maggior numero possibile di persone per età, cultura, etnia. Questo lungometraggio rispetta questo assunto poichè [...] Vai alla recensione »
La Bella e la Bestia è stato fin da piccola uno dei miei cartoni Disney preferiti, e lo è tuttora, per la sua maggior vicinanza al musical rispetto agli altri cartoni, per le sue bellissime canzoni e per i riuscitissimi comprimari che sono gli oggetti animati. Perciò, dopo aver saputo che finalmente un remake in live action della Disney avrebbe mantenuto le canzoni [...] Vai alla recensione »
come moltissimi spettatori mi sono recato al cinema per vedere un film i cui ingredienti per un successo sembravano esserci tutti,di fatto il successo della pellicola è innegabile in relazione agli incassi ottenuti,sia nel Belpaese,che nel resto del mondo,grazie anche ad una martellante campagna pubblicitaria e di marketing realizzata dalla disney per lanciare il live action di uno dei capolavori [...] Vai alla recensione »
Purtroppo va ammesso che è di questo che si tratta: una grossa operazione commerciale.La Bella e la Bestia è un film che ha rinunciato completamente ad avere una propria autonomia, e punta tutto esclusivamente sull'operazione nostalgia, portando al cinema masse di persone che hanno un legame con il classico cartone animato Disney (e trattandosi di un classico, non copre soltanto le generazioni che [...] Vai alla recensione »
Premetto che la bella e la bestia è uno dei miei cartoni disney preferiti da quando ero alle scuole medie. Perché non da prima? Semplice, perché prima la bestia mi faceva troppa paura. Quando rinchiude Belle nella prigione, quando ruggisce, quando scaraventa le cose nei suoi impeti di rabbia, la bestia nel cartone suscita delle emozioni, così come Belle che nonostante la fierezza del personaggio appare [...] Vai alla recensione »
Una lunga attesa durata più di un anno, in cui è stata lanciata la notizia della produzione del live action del classico Disney La Bella e La Bestia (1991), tra trailers, clip inedite, articoli, foto dal set. E la curiosità di sentir cantare EmmaWatson nei panni di Belle e Dan Stevens trasformato nella [...] Vai alla recensione »
Ventisei anni dopo l’apparizione animata al cinema de La Bella e la Bestia, la Disney ci ripropone la fiaba in versione live action: al timone dell’impresa Bill Condon. Fin dal primissimo minuto di pellicola veniamo catapultati nella favola, Bill è riuscito a trasportare la magia del mondo animato in questo film senza ritoccarlo troppo e senza fargli perdere l’essenza [...] Vai alla recensione »
L'operazione nostalgia ad opera della Disney prosegue a gonfie vele, rispolverando di anno in anno, capolavori dell'animazione classica che hanno reso celebre la Disney, trasformandoli in film con attori in carne ed ossa, accompagnati ovviamente dalle musiche intramontabili di questi ricordi dell'infanzia. La bella e la bestia rientra ovviamente fra questi, la storia è ben nota a [...] Vai alla recensione »
Remake live action (come dicono quelli che parlano bene) del capolavoro assoluto della Disney del 91. Un lavoro sostanzialmente inutile che poco o niente si scosta dal film d'animazione di Trousdale e Wise, però, c'è d'ammirare la stupenda fotografia e un lavoro corale notevole, senza scartare poi la certezza degli incassi che produzioni come questa garantiscono, c'è [...] Vai alla recensione »
Una povera mendicante chiede asilo ad un nobile francese, offrendo una rosa come dono , ma il nobile, piuttosto che accoglierla come farebbe un gentiluomo, la deride davanti a tutti gli altri abitanti presenti nel faraonico castello ( a causa del suo aspetto ) . Tuttavia, la povera mendicante assume le sue vere sembianze e rivela di essere una fata e per punire il nobile dal cuore gelido [...] Vai alla recensione »
Film che ricalca, scopiazzando, la (molto meglio riuscita) versione animata. Ma partiamo con ordine: seppur Emma Watson sia una discreta attrice, la trovo molto fuori luogo nel ruolo di Belle. Il doppiaggio italiano poi non aiuta né lei (voce da ragazzina liceale) né la "bestia" (voce altrettanto giovane e adolescenziale). Altro punto dolente é il fatto che tra i due [...] Vai alla recensione »
La Bella e la Bestia è sempre stata una delle mie storie preferite e il film non ha deluso le aspettative. Ciò che ci viene proposto in questa trasposizione cinematografica non stravolge l’idea originale della fiaba, anzi l’accompagna in una versione molto simile a quella da sempre conosciuta. E’ importante, a mio parere, fermarsi sull'animazone che ho trovato davvero realistica e accurata nei minimi [...] Vai alla recensione »
Mi hanno trascinato a vederlo, ma hanno fatto benissimo. Mi aspettavo un remake scialbo e inutile, uno di quei film che si fanno solo per svuotare le giacenze di magazzino del merchandising, e invece... sorpresa! Il film è un trionfo di musica, coreografie e scenografie, animate sì, ma grandiose e maniacalmente studiate. Gli attori recitano bene (cosa abbastanza anomala in film che si reggono sulla [...] Vai alla recensione »
Dopo i successi ottenuti con Alice in Wonderland, Maleficent (spin-off dedicato all’iconica villain de La Bella addormentata nel bosco) e Il libro della giungla, la Disney questa volta prova a riportare sullo schermo un altro grande classico : La Bella e la bestia, il celebre cartone animato del 1991 che fece la storia del cinema dato che fu la prima pellicola animata a ricevere una Nomination [...] Vai alla recensione »
Abbiamo una nuova storia al cinema? Direi proprio di no; invece abbiamo una bella (tanto per rimanere in tema) storia alquanto conosciuta e tramandata in varie versioni, di cui la più famosa è quella Di Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, che viene riproposta in una versione più moderna (ambientata comunque a metà '700), come ci tiene a ricordare il produttore [...] Vai alla recensione »
Questo film voleva essere troppe cose tutte insieme, voleva attirare a se un nuovo pubblico di bambini, voleva omaggiare il cartone originale, voleva dire qualcosa di nuovo ed essere un vero e proprio musical ,alla fine è finito per essere un musical da un milione di dollari con poca personalità e nulla di nuovo da dire. la più grande delusione è la direzione artistica [...] Vai alla recensione »
Rispetto agli altri rifacimenti live action della Disney, questo ha trovato la strada più indovinata: quello di ricalcare completamente il film d'animazione conservandone anche le bellissime canzoni! In più è diventato ancora più music-hall con l'inserimento di altri brani! Vi sono aggiunte scene tristi come quella della morte di peste della madre di Belle, e qella [...] Vai alla recensione »
La Disney ritorna nell'incanto de La Bella e La Bestia e ripropone la celebre favola senza reinventare nulla rispetto al precedente prodotto animato, ma sfoggiando scenografie eccellenti ed un cast convincente su cui spiccano le performance di Emma Watson e Luke Evans. Un'operazione commerciale che ha il merito di riaccompagnare il pubblico nell'universale mondo fiabesco permettendo [...] Vai alla recensione »
Il film ha il merito di far rivivere tutta la magia della fiaba Disney e sceglie la strada di trasferire dal cartone animato al film tutta la storia originale, comprese musiche e battute. E’ un grande omaggio al film d’animazione e ha la capcità a trasportare con sé anche la magia di una storia immortale. E’ una storia magica perché parla di sentimenti, di essenza [...] Vai alla recensione »
Malgrado l'evidente operazione commerciale dei live action, non si può fare a meno di riconoscere il lavoro eccellente della Disney, a partire dalla scelta del cast, fra cui spiccano i nomi di attori come Ewan McGregor, Emma Thompson, Stanley Tucci e Ian McKellen. Il significato della favola rimane fedele all'originale, così come la trama e le canzoni dell'indimenticabile [...] Vai alla recensione »
Appena visto al cinema in 4k..SI puo'anche considerare un musical..perche'no?LA storia la conosciamo tutti...diciamo che tra le tante versioni qui il regista Bill Condon E'STATO molto furbo.Ha preso la versione animata e la trasformata uguale..uguale con attori che fanno tutti il loro dovere senza esagerare....canzoni conosciute..ma impostate benissimo.
Per apprezzare questo film bisogna spegnere il cervello. I primi dieci minuti sono assolutamente strazianti, il doppiaggio non è sincronizzato alle immagini. Inoltre Il senso di turbamento mi ha accompagnato per tutta la durata del film, speravo di trovare nuovi spunti nel remake di un cartone che amavo, mi sbagliavo.
Qualche spunto interessante c'è, ma è poco vista l'interpretazione piuttosto fredda dei personaggi, che sa di già visto. La storia è conosciuta, gli effetti sono belli e riusciti, ma un film deve introdurre novità vere. Comunque si lascia guardare.
Ascoltando la colonna sonora del cartone (1991) noto che la prima canzone l'attacco in molte parti è diverso, nel film, si può notare già nelle prime parole, la canzone ha toni più acuti mentre nella colonna sonora originale italiana canta in modo diverso a tratti. Qualcuno mi sa dire perché ?
Operazione commerciale della quale, a mio avviso, se ne poteva fare a meno.Lo sfarzo delle scene e dei costumi servono a colmare le lacune nell'interpretazione degli attori per non parlare delle canzoni.Non regge il confronto con l'originale.Noioso
Non sempre i remake riescono a ricreare la magia dell'originale, anzi spesso ne sono decisamente una brutta copia; non è certo il caso di questo titolo, del quale questa riedizione riesce a surclassare il già ottimo film di animazione del 1991, grazie a una perfetta fusione tra scenografie affascinanti, attori bravissimi (tra cui l'affascinante Emma Watson che ha dimostrato una maturità come pochi, [...] Vai alla recensione »
Sono arrivata in sala con delle aspettative molto alte. Durante la proiezione sono stata nell'attesa che succedesse qualcosa che mi emozionasse di nuovo o nuovamente. Ma niente. Noioso, per niente originale e a volte i personaggi sembravano delle brutte caricature. Non lo consiglio.
"La Bella e la Bestia" un cartone Disney davvero ben riuscito completamente rovinato da questa nuova reinterpretazione. La completa assenza di effetti speciali rilevanti mi ha lasciata a bocca aperta; l'ambientazione del film sembra poi talmente fittizia da superare il sedere finto di Kim Kardashian. Quindi per concludere l'unica nota positiva, letteralmente, sono state le canzoni [...] Vai alla recensione »
E un musical, classico, carino, per me gli attori e le canzoni nel labbiale erano la maggiorparte in Italiano, il principe non mi pareva molto bello, mah?
Un live action che resterà per sempre negli occhi di chi l'ha visto.Metto 4 stelle per via di alcune canzoni immortali che sono state ritoccate(andando quasi fuori metrica).Non è all'altezza dell'originale film d'animazione ma è pur sempre una trasposizione cinematografica eccezionale.A me è piaciuto molto.
Nessuno di voi si é accorto dell'errore nel doppiaggio del film? "perché chi mai poteva amare una bestia?" invece di perchré chi mai avrebbe potuto amare una bestia?"
Musical Disneyano in piena regola. Onnipresenza di motivetti coreografati, buoni sentimenti a profusione....e luoghi comuni a profusione. Del resto è un film per bambini dove i buoni sono tanto tanto buoni e i cattivi, a parte qualche raro exploit, sono dei discoletti. Troppa zuccherosità, troppi stereotipi. Due ore di noiosa ovvietà.
Un live action che resterà per sempre negli occhi di chi l'ha visto.Metto 4 stelle per via di alcune canzoni immortali che sono state ritoccate(andando quasi fuori metrica).Non è all'altezza dell'originale film d'animazione ma è pur sempre una trasposizione cinematografica eccezionale.A me è piaciuto molto.
Mi ha incantato, commosso, divertito! Eppure conosco il cartoon a memoria a forza di vederlo insieme a mia figlia... Effetti speciali e riproduzione eccezionali, Emma Watson incantevole, bravissima.... Mi é piaciuto tantissimo, tutto il cast e tutto e tutto il resto film imperdibile
Fedele all'originale, ma attuale. Ricorda in un'epoca tormentata dall'apparire e dal pregiudizio l'importanza dei valori, della personalità e della bontà d'animo. Un capolavoro davvero educativo, che fa bene all'anima.
Se siete davvero in cerca di qualcosa che somiglia alla favola della Bella e della Bestia, l'unico degno è il film di Maren Ade "Vi presento Toni Erdmann". Lo scimmione di "Kong: Skull Island" corteggia noiosamente l'ecologia, il pacifismo, la curiosità verso le specie in via di estinzione (non era questo che la favola raccontava, l'hanno ripulita di ogni selvaggeria).
Nell'anno del revival dei musical arriva la versione live action del cartone Disney che nel 1991 segnò la rinascita della major. La storia è nota: la generosa Bella, che sogna i libri più del matrimonio, si fa imprigionare al posto del padre nel tetro castello della Bestia, vittima di un sortilegio, ma scoprirà che dietro quell'orribile aspetto si nasconde un cuore gentile.
Cartoon Disney nel '91, musical nel '94, e ora film (sempre Disney) con attori in carne ed ossa e magnifici effetti. Fonte d'ispirazione sempre la medesima fiaba. L'orgogliosa e intrepida Belle (Emma Watson), isolata dal suo gretto villaggio perché le piace leggere, è sostenuta dal papà stravagante inventore, vedovo inconsolabile, a sua volta guardato con sospetto dalla comunità (Kevin Kline).
Le buone idee scarseggiano da tempo in quel di Hollywood e anche la Disney si è, in parte, adeguata ripescando i suoi vecchi cartoni e riproponendoli in versione «live», ovvero con attori in carne e ossa, giocando sulla potenza della tecnologia. Questo La Bella e la Bestia, ultimo nato del «nuovo» filone, finisce per sovrapporsi alla versione animata del '91, quella che venne gratificata con due meritati [...] Vai alla recensione »
La Bella e la Bestia fa primavera, altroché. Tenetevi forte, perché il sonno della creatività genera doppioni, e la versione live-action (attori in carne e ossa) del celebre cartoon Disney farà presto proseliti. Anzi, li ha già fatti. Costretta a fronteggiare una carenza di idee originali sempre più evidente - ultimo riscontro, l'assenza di produzioni Pixar, la sua divisione più innovativa, nella cinquina [...] Vai alla recensione »
Non è la prima versione non animata della famosissima favola, ma è la prima realizzata dalla Disney e, pur non essendo una precisa copia dell'incantevole cartone musicale che nel 1991 entrò nella cinquina dei film nominati all'Oscar, è rimasta piuttosto fedele all'originale. Salvo che il regista Bill Condon ha provveduto a sottolineare con maggiore incisività lo spirito ribelle e poetico della protagonista [...] Vai alla recensione »
La fine è nota come per tutte le fiabe, le varianti sono molteplici alla ricerca dell'incanto che intorno a quell'unico racconto con le sue figure «obbligate» di principi, principesse, streghe, fate e sortilegi, si può ancora trovare. Ma è la materia delle favole, archetipo ancestrale di un tempo fuori dal tempo, la trama su cui proiettare, ogni volta, qualcosa che ci riguarda.
Dalla Bella di Kristen Stewart alla Belle di Emma Watson. Da The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 e 2 alla versione de La Bella e la Bestia dal vivo. Il regista veterano Bill Condon continua il suo viaggio dentro il cinema per giovani al servizio di star ormai quasi trentenni (Stewart, Watson) e dopo aver diretto gli ultimi due capitoli di Twilight eccolo al timone della versione live action [...] Vai alla recensione »
In Russia il film è stato vieta to ai minori di 16 anni per una possibile «propaganda gay nei confronti dei minori». Un cinema in Alabama (l'Henagar Drive-In Theatre, per la precisione) ha invece annunciato di non aver inserito nella programmazione la pellicola. «La Bella e la Bestia» arriva nei nostri cinema il prossimo giovedì (in America uscirà il 17 marzo) con un alone di polemiche per la presunta [...] Vai alla recensione »
Può darsi che mi sia appisolata qualche secondo (in due ore e 9 minuti!), come alcuni piccini trascinati da genitori entusiasti a vedere l'anteprima dell'ennesima ma certo non ultima versione della fiaba settecentesca La belle e la béte, forse risalente, secondo qualche fiabista, addirittura ad Apuleio; così mi è del tutto sfuggito, ammesso che ci sia, il primo personaggio gay di un film della Disney, [...] Vai alla recensione »
Il principe si scusò ma era troppo tardi perché lei aveva visto che non c'era amore nel suo cuore e per punirlo lo tramutò in un'orrenda bestia e lanciò un incantesimo sul castello e su tutti i suoi abitanti». Così una voce narrante profonda e quasi minacciosa ci introduceva nel mondo incantato di La Bella e La Bestia, una delle fiabe animate Disney più amate dal 1991 ad oggi.
Per me è il ruolo dei sogni: da bambina ho visto quel film così tante volte da consumarlo», confessa Emma Watson, protagonista del remake live-action (con attori veri) di La Bella e La Bestia, diretto dal regista di Twilight Bill Condon, al cinema dal 16 marzo. La giovane star inglese, conosciuta ai più come Hermione Granger la maga secchiona di Harry Potter, si presenta all'a proiezione di gala in [...] Vai alla recensione »
Capisci che sì, sei davvero con loro, quando si scatenano il cancan di bottiglie spumeggianti, il valzer di bicchieri tremolanti, la parata di piumini, la danza di teiere dai bricchi fumanti, i balletti acquatici di stoviglie inzuppate in un crescendo Belle Epoque che si consuma davanti al volto stupito di Emma Watson, nata per essere Belle, mentre il candelabro con la faccia metallica e la voce di [...] Vai alla recensione »
La folla assiepata su Leicester Square, incurante del vento impietoso, urla il nome di Emma Watson trasformata in principessa Disney femminista. Ma i fan di ogni età acclamano anche Luke Evans, irresistibile cattivo, e il resto del cast stellare di La Bella e la Bestia: Stanley Tucci, Emma Thompson, lan McKellen, Dan Stevens, Audra McDonald, Kevin Kline, Ewan McGregor.