scavadentro65
|
lunedì 20 marzo 2017
|
avere un fisico bestiale
|
|
|
|
Per durare nel tempo una favola deve contenere valori quasi dogmatici, espressi attraverso figure positive del bene contrapposte a quelle negative del male. Entrambe queste categorie debbono essere facilmente distinguibili nel corso della narrazione, abbracciando il maggior numero possibile di persone per età, cultura, etnia. Questo lungometraggio rispetta questo assunto poichè gli spettatori possono apprezzare il riusltato filmico a veri livelli, sposando il refren pubblicitario "per grandi e piccini..." In questa rivisitazione che furbescamente ma fatalmente ricalca il cartone animato prodromico, il passaggio alla dimensione umana è stato effettuato con estrema maestria, attraverso costumi e scenografie eccellenti, panoramiche di interni ed esterni suggestive, colori e tempi filmici azzaccati.
[+]
Per durare nel tempo una favola deve contenere valori quasi dogmatici, espressi attraverso figure positive del bene contrapposte a quelle negative del male. Entrambe queste categorie debbono essere facilmente distinguibili nel corso della narrazione, abbracciando il maggior numero possibile di persone per età, cultura, etnia. Questo lungometraggio rispetta questo assunto poichè gli spettatori possono apprezzare il riusltato filmico a veri livelli, sposando il refren pubblicitario "per grandi e piccini..." In questa rivisitazione che furbescamente ma fatalmente ricalca il cartone animato prodromico, il passaggio alla dimensione umana è stato effettuato con estrema maestria, attraverso costumi e scenografie eccellenti, panoramiche di interni ed esterni suggestive, colori e tempi filmici azzaccati. Gli interpreti si adeguano a questo perfezionismo con un recitato sia parlato che musicale quasi impeccabile, con evoluzioni e coreografie di livello superiore e con ritmi francamente trascinanti. Watson e Steven sono adeguati senza eccessi di caratterizzazione, e la prova di Kline aggiunge spessore ad un personaggio che nella versione animata è solo di contorno. Plauso ai creatori degli oggetti animati sotto incantesimo, che mediante accenni alla precedente condizione paiono prendere vita nelle scene principlai (la cena, la battagila). Nei numerosi brani musicali e ballati l'atmosfera non decade nel melenso, ma contribuisce alla buona riuscita del quadro generale. Un film che non annoia e soprprende per freschezza e brio nonostante ovviamente la storia sia arcinota e la trama ligia alla tradizione. Mi permetto di ipotizzare, visto il risultato, una serie di trasposizioni da cartone a umano di altri prodotti Disney.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a scavadentro65 »
[ - ] lascia un commento a scavadentro65 »
|
|
d'accordo? |
|
ladyviolet97
|
venerdì 17 marzo 2017
|
un classico a tutti gli effetti
|
|
|
|
La Bella e la Bestia è stato fin da piccola uno dei miei cartoni Disney preferiti, e lo è tuttora, per la sua maggior vicinanza al musical rispetto agli altri cartoni, per le sue bellissime canzoni e per i riuscitissimi comprimari che sono gli oggetti animati. Perciò, dopo aver saputo che finalmente un remake in live action della Disney avrebbe mantenuto le canzoni originali, cosa che manca per esempio a Cenerentola, avevo grandi speranze. E devo dire che sono state ben riposte.
[+]
La Bella e la Bestia è stato fin da piccola uno dei miei cartoni Disney preferiti, e lo è tuttora, per la sua maggior vicinanza al musical rispetto agli altri cartoni, per le sue bellissime canzoni e per i riuscitissimi comprimari che sono gli oggetti animati. Perciò, dopo aver saputo che finalmente un remake in live action della Disney avrebbe mantenuto le canzoni originali, cosa che manca per esempio a Cenerentola, avevo grandi speranze. E devo dire che sono state ben riposte. Mentre infatti i precedenti live action mi hanno tutti delusa sotto vari aspetti, questo sicuramente è quello che più mi ha fatto rivivere le emozioni dell’originale animato. Ciò grazie al fatto che hanno mantenuto la trama quasi inalterata, creando una copia pressoché identica del cartone, e soprattutto le canzoni originali, senza la quale il film non sarebbe lo stesso, a cui ne hanno pure aggiunte di nuove!
Detto questo, sono proprio i piccoli cambiamenti rispetto all’originale a infastidire di più. Su tutti, la ritraduzione delle canzoni, che rovina dei testi che mi sembravano già ottimi e che già tutti conoscono. E oi c’è la voce narrante della maga Agata, che ho trovato fuoriposto, come anche la sua presenza ripetuta e inutile all’interno della storia, che riesce addirittura a rovinare il magico epilogo!
All’attivo c’è il lavoro di approfondimento psicologico dei personaggi, soprattutto dei due protagonisti, di cui conosciamo dettagli sull’infanzia, per me anche tralasciabili, e di cui viene accentuato in particolare l’isolamento da chi li circonda, perché entrambi ritenuti diversi. Questi sono interpretati da una Emma Watson convincente (secondo me lei è nata per i ruoli della Disney) e da un Dan Stevens molto più carino e credibile sotto forma di bestia che non nelle sue sembianze di principe. Tra l’altro, la bestia del film è meno animalesca della sua versione animata, e più colta; in effetti, nel cartone risultava piuttosto starno che un principe fosse quasi analfabeta. Tra i comprimari si possono gustare Luke Evans e Josh Gad rispettivamente nei ruoli di Gaston e Le Tont, secondo me i più azzeccati del cast, e una serie di star nel doppiaggio dei magici oggetti, che si rivelano solo alla fine, quando ognuno riprende le sue sembianze umane. Gli oggetti a mio parere sono stati realizzati molto bene, e risultano simpatici come quelli del cartone, al contrario di alcuni animali del remake del Libro della giungla, anche se certamente non riescono a battere le loro versioni animate.
Un altro punto a suo favore sono la fotografia, ricca di colori ma meno “accecante” del precedente Cenerentola, i costumi e le scenografie, tra cui spiccano la casa di Belle, davvero riuscita, e ovviamente il castello della Bestia, in cui avrebbero potuto soffermarsi di più sui dettagli.
Insomma, il lavoro tecnico è stato fatto a dovere, sfiorando come sempre la perfezione, anche se è assurdo chiamare un film del genere live action, vista la dose massiccia di CGI impiegata. Però c’è da chiedersi che cosa rimarrà di queste versioni dal “vero”, a cui sicuramente non spetta l’appellativo di capolavori delle versioni animate. Perché è vero che le fiabe contengono valori universali che sono sempre validi, ma c’è davvero bisogno che vengano rispolverate e riproposte con minime riadattazioni? Insomma, c’è davvero bisogno di questi remake? E che valore verrà attribuito loro in futuro?
[-]
[+] un’opera maestosa, ma non del tutto riuscita
(di antonio montefalcone)
[ - ] un’opera maestosa, ma non del tutto riuscita
|
|
[+] lascia un commento a ladyviolet97 »
[ - ] lascia un commento a ladyviolet97 »
|
|
d'accordo? |
|
khaleb83
|
lunedì 20 marzo 2017
|
più un'operazione commerciale che un film
|
|
|
|
Purtroppo va ammesso che è di questo che si tratta: una grossa operazione commerciale. La Bella e la Bestia è un film che ha rinunciato completamente ad avere una propria autonomia, e punta tutto esclusivamente sull'operazione nostalgia, portando al cinema masse di persone che hanno un legame con il classico cartone animato Disney (e trattandosi di un classico, non copre soltanto le generazioni che l'hanno vissuto all'epoca dell'uscita, ma anche le successive): ottimo modo per far cassa, pessimo modo per far film. Non che manchi del tutto dei suoi momenti, ma non riescono a reggere il film per intero. Gli interpreti sono tutti piuttosto onesti. Evans, solitamente inespressivo, è nato per questa parte, e il cast è costellato di grandi nomi che svolgono egregiamente il loro ruolo, che sia in una parte minore o fondamentale.
[+]
Purtroppo va ammesso che è di questo che si tratta: una grossa operazione commerciale. La Bella e la Bestia è un film che ha rinunciato completamente ad avere una propria autonomia, e punta tutto esclusivamente sull'operazione nostalgia, portando al cinema masse di persone che hanno un legame con il classico cartone animato Disney (e trattandosi di un classico, non copre soltanto le generazioni che l'hanno vissuto all'epoca dell'uscita, ma anche le successive): ottimo modo per far cassa, pessimo modo per far film. Non che manchi del tutto dei suoi momenti, ma non riescono a reggere il film per intero. Gli interpreti sono tutti piuttosto onesti. Evans, solitamente inespressivo, è nato per questa parte, e il cast è costellato di grandi nomi che svolgono egregiamente il loro ruolo, che sia in una parte minore o fondamentale. La pecca è forse proprio la Watson, incapace (per limite suo e di sceneggiatura) di scollarsi dall'immagine saccente che tanto male calza al personaggio di Belle. Intendiamoci: una lettura è consentita, ma se si va a ricalcare la storia "originale" (dove per originale si intende il cartone disneyano) alterarne la caratterizzazione significa creare un cortocircuito. E infatti la Belle saccente e pungente non funziona. Menzione d'onore invece per Josh Gad e il suo LeTont: personaggio il cui riadattamento non incide negativamente sulla storia e interpretato superbamente, riuscendo a dare anche varie sfumature a un ruolo per lo più caricaturale. Alcune parti aggiunte sono anche utili per approfondire la psicologia dei personaggi, ma altre risultano semplicemente inutili, pesanti per la fruizione del film, non riescono ad aggiungere quel che si propongono. Il tutto potrebbe anche funzionare, ma prede troppo nella gestione dei tempo, nota dolente sempre più ricorrente. Mentre l'innamoramento tra Belle e la Bestia dovrebbe richiedere mesi, e in effetti la regia quasi riesce a dare quest'illusione, la storia parallela che si svolge in paese dà riferimenti cronologici così precisi da rendere chiaro che tutto questo non accade. Insomma si tirano lo sgambetto da soli, rendendo l'evoluzione dei personaggi forzata e poco credibile. Piccole note negative per quanto riguarda la versione italiana: la voce della bestia è terribilmente inadeguata, e la scelta di cambiare i testi delle canzoni rispetto alla versione animata nel (comunque mediocre) tentativo di far combaciare meglio il labiale è stata una pessima scelta, visto il valore puramente nostalgico del film. In sostanza si tratta di un film che sarà anche godibile per chi ha amato il cartone originale, ma che di per sé finisce per non avere alcun valore particolare se non quello puramente visivo, innegabilmente ricco e spettacolare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a khaleb83 »
[ - ] lascia un commento a khaleb83 »
|
|
d'accordo? |
|
juri84
|
martedì 28 marzo 2017
|
anonimo,noioso,senz'anima
|
|
|
|
come moltissimi spettatori mi sono recato al cinema per vedere un film i cui ingredienti per un successo sembravano esserci tutti,di fatto il successo della pellicola è innegabile in relazione agli incassi ottenuti,sia nel Belpaese,che nel resto del mondo,grazie anche ad una martellante campagna pubblicitaria e di marketing realizzata dalla disney per lanciare il live action di uno dei capolavori d'animazione più famosi ed apprezzati al mondo.ma a questa pellicola manca qualcosa,anzi manca una cosa ben precisa:la Magia.Quella che dovrebbe rapire lo spettatore,e farlo immergere in una Favola senza tempo,accompagnandolo nella straordinaria storia di un principe,di un incantesimo,di un odio che si trasforma in amore,capace di spezzare ogni apparenza,ogni superficiale impressione.
[+]
come moltissimi spettatori mi sono recato al cinema per vedere un film i cui ingredienti per un successo sembravano esserci tutti,di fatto il successo della pellicola è innegabile in relazione agli incassi ottenuti,sia nel Belpaese,che nel resto del mondo,grazie anche ad una martellante campagna pubblicitaria e di marketing realizzata dalla disney per lanciare il live action di uno dei capolavori d'animazione più famosi ed apprezzati al mondo.ma a questa pellicola manca qualcosa,anzi manca una cosa ben precisa:la Magia.Quella che dovrebbe rapire lo spettatore,e farlo immergere in una Favola senza tempo,accompagnandolo nella straordinaria storia di un principe,di un incantesimo,di un odio che si trasforma in amore,capace di spezzare ogni apparenza,ogni superficiale impressione.ed invece manca tutto ciò,manca un'anima a questo film,che tecnicamente è ineccepibile,ben girato,con una buona interpretazione di tutto il cast,con le musiche passate alla storia,le scene corali,tutto molto ben fatto ma senza trasmettere nulla in più allo spettatore che si vede scorrere la pellicola senza riuscire davvero ad apprezzarne il senso,il focus.non scocca quella scintilla di magia tra film e spettatore,non c'è un vero coinvolgimento,è tutto molto approssimativo,molto superficiale,quasi sbrigativo.onestamente sono rimasto piuttosto deluso,speravo in un live action sulla scia del libro della giungla,ma sfortunatamente non sono minimamente paragonabili.spero che la disney non si accontenti in futuro di sfruttare la notorietà e la nostalgia dei propri classici senza curarne davvero l'essenza,e sottovalutando l'empatia e l'affetto che negli anni hanno costruito con spettatori di ogni età.
[-]
[+] non è esattamente cosi
(di kruel kurt)
[ - ] non è esattamente cosi
|
|
[+] lascia un commento a juri84 »
[ - ] lascia un commento a juri84 »
|
|
d'accordo? |
|
kiruna
|
domenica 19 marzo 2017
|
come il cartone, ma senza l'emozione
|
|
|
|
Premetto che la bella e la bestia è uno dei miei cartoni disney preferiti da quando ero alle scuole medie. Perché non da prima? Semplice, perché prima la bestia mi faceva troppa paura. Quando rinchiude Belle nella prigione, quando ruggisce, quando scaraventa le cose nei suoi impeti di rabbia, la bestia nel cartone suscita delle emozioni, così come Belle che nonostante la fierezza del personaggio appare inizialmente disperata e terrorizzata nella sua condizione di prigioniera. Nel film purtroppo, per quanto le tappe del cartone vengano seguite quasi pedissequamente, manca quasi del tutto l'emozione che certe scene dovrebbero suscitare. La bestia è sotto tono, non spaventerebbe neanche un bambino piccolo e i suoi eccessi di rabbia non rendono affatto l'idea.
[+]
Premetto che la bella e la bestia è uno dei miei cartoni disney preferiti da quando ero alle scuole medie. Perché non da prima? Semplice, perché prima la bestia mi faceva troppa paura. Quando rinchiude Belle nella prigione, quando ruggisce, quando scaraventa le cose nei suoi impeti di rabbia, la bestia nel cartone suscita delle emozioni, così come Belle che nonostante la fierezza del personaggio appare inizialmente disperata e terrorizzata nella sua condizione di prigioniera. Nel film purtroppo, per quanto le tappe del cartone vengano seguite quasi pedissequamente, manca quasi del tutto l'emozione che certe scene dovrebbero suscitare. La bestia è sotto tono, non spaventerebbe neanche un bambino piccolo e i suoi eccessi di rabbia non rendono affatto l'idea. Belle, dal canto suo, sembra più spaventata nello scoprire che Lumière parla che dalla bestia. Non fraintendetemi, Emma Watson sa essere molto espressiva, solo che qui soprattutto all'inizio, nel rapporto con la bestia, non le fanno esprimere le giuste emozioni. È ovvio che con questa premessa anche l'innamoramento successivo non può commuovere più di tanto. L'impressione è che ci sia stata una grande attenzione alle canzoni (alcune davvero inascoltabili con il doppiaggio italiano) e alle relative coreografie, ma molta meno alla parte recitata del film, che ricalca da copione il cartone animato ma senza espressività. Non so in che percentuale questo sia dovuto al doppiaggio (la voce della bestia dal mio punto di vista è davvero piatta e non trasmette niente, alle volte ho avuto l'impressione che pronunciasse alcune frasi come se stesse recitando a memoria una poesia noiosa). Inutili certe aggiunte che hanno fatto rispetto all'originale come (spoiler) il libro che può teletrasportarti ovunque. Il film si riprende un po' sul finale, emozionante la canzone della gente del villaggio che parte per uccidere la bestia capeggiata da Gaston! Lì si che mi sono venuti i brividi. Ricapitolando, per gli appassionati questo film secondo me è piacevole soprattutto per la soddisfazione di ripercorrere un classico amato con l'ebbrezza di una "prima visione", ritrovando i personaggi, le scene, le inquadrature ma con il gusto del film mai visto. L'animazione dei personaggi incantati e della bestia è ottima, non stona affatto con l'ambientazione realistica che tra l'altro è molto bella e magica. Nota amara la carenza cronica di emozioni che ti lascia un po' il vuoto alla fine del film. Sarebbe bastato imitare il cartone animato anche nell'espressività delle scene, e non solo nella progressione degli eventi, per fare un ottimo lavoro. Ultima nota; c'è un'altra cosa su cui bisogna dire che si sono attenuti all'originale: la bestia è molto meglio del principe!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kiruna »
[ - ] lascia un commento a kiruna »
|
|
d'accordo? |
|
annalisarco
|
domenica 19 marzo 2017
|
la bella e la bestia: chiave di lettura
|
|
|
|
Una lunga attesa durata più di un anno, in cui è stata lanciata la notizia della produzione del live action del classico Disney La Bella e La Bestia (1991), tra trailers, clip inedite, articoli, foto dal set.
[+]
Una lunga attesa durata più di un anno, in cui è stata lanciata la notizia della produzione del live action del classico Disney La Bella e La Bestia (1991), tra trailers, clip inedite, articoli, foto dal set. E la curiosità di sentir cantare EmmaWatson nei panni di Belle e Dan Stevens trasformato nella Bestia, Evan McGregor dar vita a Lumiere, la simpatia di Gaston interpretato da Luke Evans. Ma oltre il cast importante, c’è la positiva esperienza dei precedenti live action Disney che hanno raccolto un gran successo, come nel caso di Malefica e Cenerentola, e la consapevolezza di aver raggiunto un livello piú che elevato per quanto riguarda le tecniche computerizzate e gli effetti speciali. Allora perché La Bella e La Bestia non ha accontentato proprio tutti i suoi fans? Esattamente per questo motivo: le aspettative troppo alte. Si entra in sala con l’emozione di quando da piccolo stavi per vedere uno dei Classici Disney tanto amati, ma si esce un po’ delusi. Delusi perché l’aspettativa era un prodotto che superasse il cartone originale, invece la sensazione è quella di aver visto la stessa cosa, solo un po’ meno colorata. I colori luminosi, sfarzosi e dorati del cartone animato sono sostituiti da uno spento grigio per sottolineare ancor di più che tutto è direttamente collegato al cuore della Bestia: il suo castello circondato da ghiaccio, la sua servitú trasformata in cose, perché è così che lui la trattava quando era ancora un umano. Tutto è spento, tutto è fermo, scelta più che giusta considerando l’intento appena citato. Solo che per noi Disneyiani incalliti è fondamentale – qualora si tratti del rifacimento di uno dei classici più amati come in questo caso – che le scene riconosciute come identificative di un intero cartone siano riprodotte fedelmente. Quando si nomina La Bella e La Bestia non c’è una persona che non pensi alla famosa scena del ballo : il vestito giallo oro di Belle che volteggia nell’enorme salone del castello, tutto in movimento, tutto abbagliante, tutto così magico. Questa, per me, è una delle più grandi pecche del film, aver sottovalutato forse l’importanza di questa scena, che risulta lenta, statica e troppo scura per il ricordo che abbiamo dell’originale. In generale, tutte le riprese risultano troppo statiche, lente e lunghe. Probabilmente è anche colpa delle aggiunte che sono state inserite nel film che servono solo ad allungare il minutaggio, senza realmente dare valore aggiunto alla storia che invece, di per se, era molto ritmata e veloce. Se fosse stato riprodotto fedelmente il cartone originale – a scapito della durata che andava bene anche prima a mio avviso – sarebbero state scelte probabilmente sequenze meno lunghe con stacchi più veloci nel montaggio e movimenti di macchina fluidi che accompagnano le movenze di Belle e le scene d’azione di cui la storia è piena. La caratterizzazione data ai personaggi nel film è più che buona, in particolare Le Tont (Josh Gad) il cui personaggio ha avuto un naturale sviluppo di quello che era l’originale descritto nel cartone; la coppia Lumiere-Tockins (Ian McKallen) è anche qui una garazia; Belle è forte e determinata, ben interpretata da Emma Watson e dal suo faccino da eterna bambina saputella; la Bestia risulta un pó troppo fragile a volte e troppo poco arrogante all’inizio, poichè si è voluto dare piú spazio al suo amore per la cultura e al suo animo gentile. Un cast all’altezza, ma rovinato (solo nel caso delle proiezioni italiane) dalla scelta di doppiare le canzoni: il consiglio è sicuramente quello di recarsi presso le sale che proiettano il film in lingua originale. Gli effetti visivi migliori sono senza alcun dubbio legati alla servitú in versione arredamento del castello, in particolare nell’incursione finale e nella cazone Stia Con Noi. La storia originale è una delle più belle e significative dell’intera collezione Disney: il cuore di un uomo talmente egoista da essere un umano solo nell’aspetto esteriore, ma con un cuore che nasconde una bestia. Tutto è un suo possedimento, il castello, i domestici, e tutto diviene freddo e senza vita in seguito alla trasformazione, rispecchiando il suo cuore. Ma la servitú è fatta di persone che appartegono al Principe solo per lavoro, ma che sono identitá distinte e separate, come è dimostrato dal fatto che tutti conservano la loro gioia, il loro ottimismo e talento anche da semplici oggetti. La loro fedeltà al padrone è toccante: continuano a servire, ma questa volta a modo loro. La rosa è il simbolo di una bellezza che svanisce e muore, la bellezza che si nasconde anche nei cuori piú freddi, ma che esiste sempre. La chiusura mentale di un paese che preferisce badare all’aspetto esteriore e trovare una guida in Gaston è la ritorsione finale che si scatena contro la Bestia: come lui stesso badava alle apparenze quando era ancora un Principe, il paese ha seguito ciecamente un egoista e bugiardo finto eroe come Gaston, credendo alle sue chiacchiere e giudicando ancora una volta la Bestia per il suo aspetto. Ciò che aveva sempre fatto gli è tornato indietro, ma troppo tardi; la Bestia ha già imparato la lezione perché Belle gli ha mostrato come amare una persona per ciò che veramente è. Qualsiasi fanciulla del paese avrebbe sposato Gaston, non Belle, lei è affascinata dalla cultura e dalla gentilezza d’animo del Principe. Tanti sono gli insegnamenti importanti che vengono offerti da questa storia, cartone o live action che sia. Non badate dunque alle apparenze ma al contenuto, come la nostra Belle insegna: non importa quale dei due prodotti preferiate, l’importante è fare vostra questa storia e non dimenticarla mai.
Altre recensioni su:
www.annalisarcoblog.wordpress.com
[-]
|
|
[+] lascia un commento a annalisarco »
[ - ] lascia un commento a annalisarco »
|
|
d'accordo? |
|
elpanez
|
domenica 19 marzo 2017
|
un classico revisionato ma non snaturato!
|
|
|
|
Ventisei anni dopo l’apparizione animata al cinema de La Bella e la Bestia, la Disney ci ripropone la fiaba in versione live action: al timone dell’impresa Bill Condon.
Fin dal primissimo minuto di pellicola veniamo catapultati nella favola, Bill è riuscito a trasportare la magia del mondo animato in questo film senza ritoccarlo troppo e senza fargli perdere l’essenza unica che aveva, grazie anche ad una scenografia curata, ampia e… favolosa.
[+]
Ventisei anni dopo l’apparizione animata al cinema de La Bella e la Bestia, la Disney ci ripropone la fiaba in versione live action: al timone dell’impresa Bill Condon.
Fin dal primissimo minuto di pellicola veniamo catapultati nella favola, Bill è riuscito a trasportare la magia del mondo animato in questo film senza ritoccarlo troppo e senza fargli perdere l’essenza unica che aveva, grazie anche ad una scenografia curata, ampia e… favolosa.
La regia segue i punti imposti da una fiaba: voce fuoricampo che ci introduce nel mondo del classico Disney, la presentazione dei personaggi semplice ma efficace ed una linearità nel susseguirsi degli eventi tipica delle favole. Il mondo viene riprodotto fedelmente, sia il villaggio che il castello che il bosco sono stati curati per essere più fiabeschi possibili. I movimenti di camera sono molto fluidi e dinamici e gli stacchi sono azzeccati e talvolta geniali tale da permettere alla pellicola di non perdersi mai e di farci immedesimare completamente all’interno del mondo favoloso.
La caratterizzazione dei personaggi e soprattutto il loro stato d’animo viene esplicitato dalla forte componente musical, ad esempio appena Belle si sente triste vi è una canzone drammatica e appena è felice vi è una canzone allegra. Nonostante la maggiorparte delle canzoni funzionino perfettamente con le caratteristiche del classico, come la presentazione di Belle e il primo pasto all’interno del castello alcune canzoni sembrano siano state concepite per “allungare il brodo” sottolineando stati d’animo non rilevanti per la continuazione della fiaba e spezzando, così, il ritmo estremamente fluido dell’opera.
Il tempo e lo spazio è gestito bene, la regia offre un quadro completo della favola lasciando spazio a tutti i personaggi. Fantastico il rapporto che nasce fra Belle e gli oggetti parlanti che ricoprono per tutto il corso della pellicola ruoli fondamentali e metaforici, infatti ognuno di loro rappresenta una caratteristica, un pensiero, uno stile di vita che si può attribuire a qualsiasi persona: C’è quello dolce, quello avido, quello ottimista e ribelle, quello rigido e composto,… esattamente come accade nel film d’animazione.
Il vero valore aggiunto dell’opera viene dato dalla fotografia davvero ben curata che richiama molto i colori fiabeschi originali, variando dal chiaro e spensierato villaggio allo scuro e pericoloso bosco al vuoto e misterioso castello. Gli interni sono affascinanti: le luci risaltano i dettagli che prevalgono sul resto e gli accostamenti cromatici fra i colori come il bianco con l’azzurro e il giallo con il blu sono davvero uno spettacolo per gli occhi.
Infine è un film curato, che non tradisce le vere fondamenta della fiaba, anzi ti catapulta nel suo mondo facendoti ritornare in mente ricordi fantastici che si avevano da bambini, ma sotto una luce diversa, più matura ed esaustiva mettendo in gioco temi come l’amore interiore che vince su quello esteriore e come quest’ultimo ricopre una parte salvifica che fa ritornare una Bestia (diventata tale dall’egoismo e dalla cattiveria che risiedeva in lui) in un Principe cambiato, modesto e innamorato. Nonostante qualche pecca nei dialoghi gestiti da una sceneggiatura scontata ma funzionale ma che si perde un po’ nelle battute comiche che vengono inserite talvolta in momenti inadeguati, il film riesce nel suo intento: riportare, sottoforma di remake, un classico Disney al cinema senza snaturarlo e senza sentire i molti anni che la prima opera cinematografica ha alle spalle, riproponendoci l’opera in live action sotto una luce più reale e concreta ma sempre molto fiabesca.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elpanez »
[ - ] lascia un commento a elpanez »
|
|
d'accordo? |
|
totybottalla
|
sabato 30 dicembre 2017
|
racconto classico intramontabile e sempre proficuo
|
|
|
|
Remake live action (come dicono quelli che parlano bene) del capolavoro assoluto della Disney del 91. Un lavoro sostanzialmente inutile che poco o niente si scosta dal film d'animazione di Trousdale e Wise, però, c'è d'ammirare la stupenda fotografia e un lavoro corale notevole, senza scartare poi la certezza degli incassi che produzioni come questa garantiscono, c'è poi la curiosità che, inevitabilmente suscita, la visione, in relazione al cartoon" che, detto fra noi, vantava voci nel doppiaggio italiano più incisive e caratterizzanti, un lavoro comunque apprezzabile! Saluti.
|
|
[+] lascia un commento a totybottalla »
[ - ] lascia un commento a totybottalla »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
martedì 31 dicembre 2019
|
stia con noi, qui con noi!
|
|
|
|
L'operazione nostalgia ad opera della Disney prosegue a gonfie vele, rispolverando di anno in anno, capolavori dell'animazione classica che hanno reso celebre la Disney, trasformandoli in film con attori in carne ed ossa, accompagnati ovviamente dalle musiche intramontabili di questi ricordi dell'infanzia. La bella e la bestia rientra ovviamente fra questi, la storia è ben nota a tutti, il film diverte e appassiona, il cast è all'altezza e non delude le aspettative. Detto questo, la calda animazione, il calore che trasmettevano quei personaggi disegnati con amore, rimangono di un livello superiore ed insuperabile.
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
jackpug
|
martedì 11 aprile 2017
|
un remake per i nostalgici
|
|
|
|
Dopo i successi ottenuti con Alice in Wonderland, Maleficent (spin-off dedicato all’iconica villain de La Bella addormentata nel bosco) e Il libro della giungla, la Disney questa volta prova a riportare sullo schermo un altro grande classico : La Bella e la bestia, il celebre cartone animato del 1991 che fece la storia del cinema dato che fu la prima pellicola animata a ricevere una Nomination agli Oscar come “Miglior Film”.
L’impresa è ardua visto che è un film cult e inoltre si tratta del mio film d’animazione preferito, quindi le mie aspettative sono un pò alte dato che è una storia che adoro.
[+]
Dopo i successi ottenuti con Alice in Wonderland, Maleficent (spin-off dedicato all’iconica villain de La Bella addormentata nel bosco) e Il libro della giungla, la Disney questa volta prova a riportare sullo schermo un altro grande classico : La Bella e la bestia, il celebre cartone animato del 1991 che fece la storia del cinema dato che fu la prima pellicola animata a ricevere una Nomination agli Oscar come “Miglior Film”.
L’impresa è ardua visto che è un film cult e inoltre si tratta del mio film d’animazione preferito, quindi le mie aspettative sono un pò alte dato che è una storia che adoro.
Parliamoci chiaro : il cartone del ’91 è un’altra cosa, senza ombra di dubbio. Però questo remake in versione live-action non fa una pessima figura di fronte all’inevitabile confronto/scontro con l’originale.
La ricostruzione di questa fiaba classica, dei suoi personaggi, dei suoi luoghi e soprattutto della sua incantata atmosfera è apprezzabile.
Si sa, solitamente i remakes di film tanto amati e tanto conosciuti sono delle schifezze ma ripeto che in questo caso il risultato è positivo : La Bella e la bestia del 2017 si è rivelato un piacevole spettacolo.
Parlando del cast, gli interpreti dei personaggi principali li hanno caratterizzati bene.
Emma Watson (nota al pubblico per essere stata Hermione Granger della saga di Harry Potter) si è dimostrata una scelta azzeccata per il ruolo della protagonista Belle, eroina dalle mille sfumature e dall’intrigante personalità : una ragazza bella e intelligente ma anche forte. Considerata la prima principessa Disney moderna dato che riesce a tenere testa sia alla Bestia che al pretendente Gaston e al paesino bigotto in cui vive.
Dall’altra parte abbiamo, invece, Dan Stevens (recitò in alcune stagioni dell’apprezzatissima serie televisiva Downton Abbey) aka la bestia. Personalmente, trovo la Bestia uno dei personaggi Disney più interessanti di sempre : dietro il suo aspetto violento e animalesco nasconde una profonda sofferenza e una grande sensibilità che lo rendono incredibilmente umano e realistico. Il problema, però, sta nel doppiaggio italiano in cui la Bestia non ha una voce spaventosa (nella versione originale, invece, la voce è adatta).
Luke Evans dà il volto a Gaston, il macho che vuole a tutti i costi conquistare Belle. Evans è riuscito a rendere simpatico un personaggio negativo come Gaston : falso, sleale, crudele e spietato.
Al suo fianco un fantastico LeFou, interpretato da un bravo Josh Glad.
Invece, dietro ai vari simpatici oggetti incantati del barocco castello, troviamo grandi nomi come Ian McKellen, Ewan McGregor, Emma Thompson e la new entry Stanley Tucci.
Note dolenti, invece, arrivano con le canzoni e con la traduzione.
Non sono l’unico a pensarla così ma è un dato di fatto : sarebbe stato meglio lasciare i testi delle canzoni in lingua inglese!
Ma il problema non sono i doppiatori (tutti bravi specialmente quello del canto di Gaston) e non solo il labiale bensì perchè i testi in italiano convincevano fino a un certo punto (Emma Watson, poi, ha davvero una bella voce se ascoltate la versione originale di “Belle”).
Inoltre alle classiche “Be Our Guest”, “Belle”, “Something There”, “Beauty and the Beast” si aggiungono altri brani degli di nota : uno su tutti, quello della Bestia che è adatto a un musical.
Importante dettaglio relativo alla trama e che ho apprezzato davvero tanto riguarda i flashbacks relativi all’infanzia di Belle e della bestia che, tra l’altro, ci fanno capire anche molto su di loro e sul loro comportamento. Mi è piaciuto molto anche l’ampliamento della figura della maga che trasformò il principe in belva e che qui (così come nella fiaba originale francese) ha un ruolo meno marginale e compare anche nel finale.
Stupendi i riferimenti o le citazioni alle opere di Shakespeare e interessante lo svolgersi del rapporto tra Belle e la bestia.
Un live-action molto fedele al cartone (forse per rispetto oppure per evitare passi falsi?) che consiglio di andare a vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jackpug »
[ - ] lascia un commento a jackpug »
|
|
d'accordo? |
|
|