Titolo originale | The Circle |
Anno | 2017 |
Genere | Thriller, Drammatico, Fantascienza, |
Produzione | USA, Emirati Arabi Uniti |
Durata | 110 minuti |
Regia di | James Ponsoldt |
Attori | Emma Watson, Tom Hanks, John Boyega, Karen Gillan, Ellar Coltrane, Patton Oswalt Glenne Headly, Bill Paxton, Poorna Jagannathan, Ellen Wong. |
Uscita | giovedì 27 aprile 2017 |
Distribuzione | Adler Entertainment, Good Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,17 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020
Mae è convinta che la sua occasione sia finalmente arrivata. Ma l'uso esagerato dei social network le provocherà qualche problema... In Italia al Box Office The Circle ha incassato 2,1 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Mae Holland è figlia unica in una famiglia di condizioni economiche modeste. Suo padre è affetto da sclerosi multipla e non può permettersi le cure costose che gli sarebbero necessarie. Mae lavora presso un call center ed è rassegnata a un'odissea di precarietà e invisibilità sociale. A sorpresa, la sua amica Annie riesce invece ad assicurarle un colloquio con l'azienda futuribile per la quale lavora, The Circle, che assume cento nuovi dipendenti alla volta. E Mae supera il colloquio, entrando in un universo parallelo che supera ogni sua immaginazione: un campus popolato da migliaia di giovani che lavorano insieme e frequentano le attività ludiche e sportive incessantemente organizzate dai due direttori dell'azienda, Eamon Bailey e Patton Oswald.
The Circle è un mix di alta tecnologia e social media, una sorta di Google + Facebook + Amazon + Apple, e viene raffigurato da Dave Eggers, autore del romanzo alla base del film di cui è anche sceneggiatore, e dal regista James Ponsoldt come una società al limite del distopico, perché richiede ai suoi dipendenti una "trasparenza" che è accesso indiscriminato ad ogni dettaglio della loro vita personale.
Al centro della trama c'è il limite fra la possibilità di intervenire in positivo su ogni aspetto della propria quotidianità grazie alle nuove tecnologie e il rischio di vedersi così privati di ogni privacy. The Circle sfiora temi di grande attualità, come le incognite della democrazia diretta, la persistenza di una stanza dei bottoni al di sopra di ogni ideale di condivisione totale e la possibilità (o la certezza?) che qualcuno utilizzi tutte le informazioni fornite, per lo più su base volontaria, dagli utenti per scopi non esattamente "trasparenti". Il problema è nella superficialità con cui questa confezione hollywoodiana tocca questi temi in maniera tangenziale invece che affondare il coltello, mantenendosi in equilibrio sul crinale di un'ipocrisia di fondo: avvertire dei pericoli delle alte tecnologie senza però demonizzarle, denunciare le falle della democrazia senza ipotizzare soluzioni alternative. In pratica, assetando un colpo al cerchio (vedi il titolo) e uno alla botte.
Ponsoldt, regista finora indipendente e autore di lavori di un certo spessore contenutistico come The Spectacular Now e The End of the Tour - Un viaggio con David Foster Wallace, cede qui alla dimensione hollywoodiana e al suo cast di serie A che vede Emma Watson nei panni di Mae e Tom Hanks in quelli di Eamon Bailey, sacrificando complessità e stratificazione in favore di spiegazioni didascaliche e svolte narrative sensazionalistiche. E dunque se i temi sollevati restano di grandissimo interesse il modo in cui sono trattati è naif, quando invece ingenuo doveva essere solo il presupposto di The Circle secondo cui "tiranni e terroristi non potranno più nascondersi". Anche il tono con cui la vicenda viene raccontata è ambiguo e in certo modo qualunquista: The Circle si sarebbe prestato al genere horror (con cui in qualche scena Ponsoldt flirta apertamente) o a quello fantascientifico, e invece mantiene un realismo formale che è una forma di sudditanza nei confronti dei giganti della tecnologia e della comunicazione internettiana, guarda caso anche potenti veicoli di distribuzione e divulgazione cinematografica. Ma il vero tallone d'Achille del film è l'arco narrativo dei singoli personaggi: la parabola di Mae, che passa volontariamente dalla totale opacità alla totale trasparenza non è seminata adeguatamente, e tutte le figure di contorno (i genitori, l'amico Mercer, Annie, persino Eamon e Patton, per non parlare di Ty, su cui non è possibile anticipare nulla senza fare spolier) sembrano maschere appena abbozzate.
In positivo, The Circle farà discutere di argomenti spinosi all'ordine del giorno: le alte tecnologie ci migliorano davvero la vita? Potremmo farne a meno? È lecito misurare il nostro valore in termini percentuali? È opportuno dare (o avere) accesso ad ogni aspetto della vita dei singoli? Ci comportiamo meglio quando sappiamo di essere osservati o quando siamo soli con la nostra coscienza? Per finire con il domandone del secolo: dove finiscono tutti i nostri dati?
Da un romanzo di Dave Eggers non può nascere un film come un altro. Tale è l'originalità della penna, tale la capacità dello scrittore di adottare punti di vista assolutamente inediti sul nostro mondo e sui modi della nostra socialità, da rappresentare simultaneamente tanto una sfida, per chiunque decida di portarlo sullo schermo, che un'opportunità speciale. C'è quasi un richiamo, in fondo, che parte della pagine di Eggers e guarda in faccia il dispositivo cinematografico, regno della molteplicità dei punti di vista e del confine tra umano e non umano. Non per niente, al centro di The circle c'è un ribaltamento di prospettiva: ciò che comincia una storia di idealismo e di ambizione si trasforma in un thriller psicologico e in una riflessione da pelle d'oca sui limiti della conoscenza umana.
A raccogliere la sfida della trasposizione cinematografica è James Ponsoldt, che ha già esplorato con successo la materia letteraria contemporanea, confrontandosi che un mostro sacro della letteratura americana postmoderna quale David Foster Wallace, sebbene per il tramite di un altro personaggio e del road movie ("The end of the tour").
Ponsoldt, classe 1978, si colloca anagraficamente nella posizione ottimale per cogliere una faccia e l'altra del futuro prossimo descritto nel film, nel quale una gigantesca internet company si nutre della vita delle persone, e della protagonista in particolare, portandole ad una progressiva rinuncia della sfera privata in favore di una condivisione continua, un'esistenza in streaming, in cui la soddisfazione e la felicità sono ormai alla mercé degli altri, del numero dei loro like e retweet.
Ma c'è un altra sfida interna al progetto del film ed è tutta sulle spalle di Emma Watson. Suo è il compito di incarnare Mae Holland, vittima e carnefice, emblema di un cancro che non ha più le fattezze fredde del Grande Fratello orwelliano ma la sua bella e giovane presenza. La carriera stessa della Watson, che si è ritrovata ancora bambina al centro di un fenomeno di curiosità di massa, quale la saga cinematografica di Harry Potter, con quel che ha comportato per lei in termini di esperienza di visibilità, pubblicità e -perché no- fanatismo, e le sue scelte successive, tutte volte a staccarsi da quel blocco di partenza, correndo anche verso un cinema molto differente, spesso autoriale o pseudo tale, potrebbe aleggiare come un fantasma più o meno consapevole attorno al suo personaggio in questo film. Al suo fianco, Tom Hanks nei panni del guru di Circle, un uomo (ma anche un imprenditore), secondo cui "sapere è bene" ma "sapere tutto è meglio".
Nonostante Eggers abbia detto e ribadito di non essersi ispirato ad una compagnia in particolare, né a Facebook né a Google, nell'invenzione del suo "iper social", c'è da credere che il film indurrà una certa inquietudine in materia di privacy e di appartenenza alla rete, nelle sue diverse applicazioni. Ne nascerà con ogni probabilità un dibattito, che avrà, però, luogo sulle stesse piattaforme che sono oggetto di timore e diffidenza. Un cerchio, insomma, e ci siamo già dentro.
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window.parent.CKEDITOR._["contentDomReadytextarea_recensione"]( window ); Chi ha la passione del cinema deve aspettarsi le gradite sorprese, ma anche le delusioni. In questo caso purtroppo un cast di buoni attori non ha emozionato né coinvolto lo spettatore a nessun livello. La trama è non solo banale, ma soprattutto desueta, già vista e funzionale ad un messaggio allarmista [...] Vai alla recensione »
Premetto che non ho letto il libro però il film mi ha invogliato a comprarlo.Il film narra la storia di una ragazza Mae (Emma Watson) che ha un modesto impiego e vive con il padre malato di sclerosi e la madre, in non floride condizioni economiche. Tramite la carissima amica Annie (Karen Gillan) viene assunta in The Circle una multinazionale che assume molti giovani con interessanti [...] Vai alla recensione »
E' inutile che ci giriamo attorno: questo film è decisamente irritante. Perchè se lo collochiamo nella nicchia "distopica" della sci_fi allora potremmo citare più e più titoli di ben maggiore dignità artistica. Qui non c'è neppure la spudoratezza di fingere di ammiccare alla citazione. E quando definitivamente ti abbandona il dubbio che di [...] Vai alla recensione »
“The circle” (id., 2016) è il quinto lungometraggio del regista della Georgia James Adam Ponsoldt. Una storia deja-vu rispetto all’oggi che è già ieri, sembra tutto detto e risaputo. Forse già fuori tempo massimo (non tanto sull’argomento ma sulla novità dello stesso): da un libro dello scrittore David Eggers (pubblicato [...] Vai alla recensione »
L'argomento è interessante e di grande attualità, viste lenotizie uscite sul controllo possibile nei confronti di ognuno di noi, ma il film non decolla. Lento, monotono, noioso, talvolta anche involontariamente ridicolo nelle immagini della comunità di The circle non riesce ad appassionare lo spettatore. La fotografia è orrenda con colori giallo ocra [...] Vai alla recensione »
E' sempre difficile commentare con obiettività un film tratto da un romanzo, specie se il 90% dei critici vedono il film e basta, giudicando quindi una sceneggiatura più o meno artefatta e adattata alla storia originale. Nel caso del "Cerchio", il film ha il pregio di essere abbastanza fedele al romanzo, eliminando alcune zone superflue ma anche, ahimè alcuni spunti [...] Vai alla recensione »
Qual'è l'esatto problema di questo film?La interpretazione degli attori principali (Tom hanks Emma Watson) mi è piaciuta.Impalpabile (quasi inutile) la presenza di Boyega che comunque a me piace e mi ricorda molto Denzel W.Il messaggio è chiaro, arriva forte e sicuramente lascia una sensazione strana che porta comunque a riflettere.Credo che il problema di questo film sia la sceneggiatura.
Che peccato davvero. Siamo andati al cinema con forse troppe aspettative. The Circle è un film, il cui merito è quello di affrontare un tema di grandissima attualità, su quanto i social network possono entrare nella nostra vita e su quanto siamo disposti a rinunciare alla nostra privacy. Quindi le premesse erano buonissime. Ne esce però un film noioso (il primo tempo sarebbe stato da uscire di sala), [...] Vai alla recensione »
il film è carino e fa riflettere perchè non è tanto lontano dalla realtà. mi ha un pò deluso il finale che è abbastanza banale e sembra quasi sbrigativo
Nel 2017 escono nelle sale due film che hanno diverse cose in comune di cui una mi ha colpito particolarmente: il titolo è il nome di una figura geometrica. Un cerchio e un quadrato. Anzi il cerchio e il quadrato. SUL CERCHIO Nel primo film in ordine cronologico, aldilà delle banalità che la affossano, l'idea del cerchio rimanda alla forma della struttura in cui [...] Vai alla recensione »
Mae è una ragazza senza un briciolo di senso critico che si fa inglobare dal circuito (e dalla quale, fino all'ultimo, ci si aspetta un exploit risolutore che spezzi la ruota)... o è l'eroe globale, inneggiato, seguito, adorato e "trasparente" perchè protagonista attivo del circolo vizioso in cui tutti sono già passivamente coinvolti? A mio giudizio, [...] Vai alla recensione »
Trattasi di una distopia ambientata in un ipotetico presente, non di fantascienza; tutte le tecnologie presenti nel film esistono realmente, non sono di là da venire. La bella Watson interpreta una ragazza che viene inghiottita da una valanga di novità non appena viene assunta dalla grande multinazionale informatica The Circle. Fatica a star dietro a tutto ed a tutti in principio; in [...] Vai alla recensione »
Una ragazza entra nel mondo dorato di The Circle, l’industria multimiliardaria che controlla i maggiori social di Internet. Trasparenza, Verità, Conoscenza, sono alcune delle parole d’ordine. Ma la trasparenza come si concilia con la privacy? Ormai è una domanda con cui conviviamo da tempo e qui il non si aggiunge molto. Il film, manco a dirlo, non è all’altezza [...] Vai alla recensione »
Accorto e riflessivo, The Circle affronta nel dettaglio le tematiche attuali legate alla visibilità ed alla condivisone di noi stessi, una conoscenza che supera di gran lunga i limiti del proprio intimo al fine di un venturo bene collettivo. Un thriller psicologico che evidenzia il fascino dispotico di una presunta società radicata sul principio di trasparenza e condivisione, un [...] Vai alla recensione »
Ho letto il libro tempo fa e ciò che ho aprezzato particolarmente è stata l'ambiguità di fondo, la possibilità di considerare che davvero la condivisione e l'uso corretto delle tecnologie descritte potesse essere un bene per la società. Mano a mano che procede la vicenda e che la protagonista è sempre più inserita nel meccanismo mi sono scoperta [...] Vai alla recensione »
buona la tematica, in linea con il momento e sull'onda di black mirror ovvero quella della paura del condividere e dell'essere troppo social con relative conseguenze. realizzato in modo banale ed approssimativo. per nulla lontano dalla realtà. la riflessione è interessante ma sviluppata malissimo. oltretutto il finale non da spazio ad interpretazioni [...] Vai alla recensione »
“Un uomo che dorme tiene intorno a sé, in cerchio, il filo delle ore, gli ordini degli anni e dei mondi”. Marcel Proust, Dalla parte di Swann, 1913 Cosa fareste se aveste una telecamera puntata addosso 24 ore al giorno? Manicomio? Crisi di nervi? Ego gratificato? O fareste gli interessi di qualcuno nel farvi spiare?THE CIRCLE“Un uomo che dorme tiene intorno a sé, in cerchio, il filo delle ore, gli [...] Vai alla recensione »
"The Circle" , ovvero il film sul diritto o meno alla privacy, racconta la storia di una ragazza che, grazie ad un'amica, ottiene un impiego presso una grande società, denominata appunto "The Circle" , la quale per ottimizzare la vita in generale del genere umano controlla la sua attività insieme a quelle dell'intero pianeta attraverso delle telecamere [...] Vai alla recensione »
Terribile. Le idee sono interessanti ma nulla di nuovo.effetti speciali predominanti sono quelli dei "messaggini che fluttuano" per farli leggere allo spettatore (già visto). Tagli terribili, recitazione pure. Da vedere se non si sa cosa fare ma non pensate vi cambi la vita!
non so che dire...adoro tom hanks ma mi ha deluso. un film dove in continuazione ho pensato...ora arriva la svolta...ma la svolta non arriva mai...neanche alla fine.
Il film non ha processo interno, tutto accade quasi immotivatamente. La protagonista sembra compiere passaggi bipolari senza coerenza o evoluzione, personificando cambiamenti non giustificati o motivati dalla trama; ciò purtroppo svuota la dinamica del film la trama e mortifica le interpretazioni del cast. A proposito di cast, mi chiedo quale sia il senso della presenza di uno sprecato Tom Hanks [...] Vai alla recensione »
Voto: 5 Il prodotto che state osservando è caratterizzato da regia fiacca, sceneggiatura bipolare, e da una recitazione amatoriale. Vi farà perdere due ore di tempo prezioso con pretesti narrativi ridicoli, con cattivi che non si capisce bene cosa abbiano fatto di tanto cattivo, e da un finale idiota. E poiché sarà forte la tentazione di chiedere un rimborso che non [...] Vai alla recensione »
Un film con delle tematiche così importanti preso e trattato a schifo all'ennesima potenza... un'azienda che usa la privacy a proprio piacimento... ma che porcheria è? Abbiamo 700mila leggi sulla privacy ed è come se non esistessero... questo film avrebbe sfondato 20 anni fà, con l'inizio della tecnologia, non ora che è tutto regolato e disciplinato.... i peggiori soldi mai spesi
Buona l'idea ma decisamente approssimativa la storia e il messaggio. La watson stufosa....non mi piace per nulla direi attrice abbastanza inespressiva. Bene solo Tom hanks. La storia è banale non si ride non ci si emoziona non si piange...insomma tutto molto piatto....un film che mi ha lasciato poco/nulla
Tema caldissimo a metà tra il Grande Fratello dei social, con inquietanti paralleli con l'odierna politica nazionale (piattaforme elettorali poco trasparenti). Purtroppo il film non approfondisce, rimane epidermico con la mediocre Emma Watson (il grande Tom questa volta moscissimo, come nella sua ultima scena) e si chiude quasi improvvisamente. Peccato, meritava maggiore visione
Sembra fantascenza ma alla fine ci si trova in un furuto immimente. All'inizio parte con calma. La solita ragazza che entra in una grande azienda. Un pò in lei ci ritroviamo. Nuovi amici e nuove regole. Poi la carriera che affiora con pochi momenti liberi e forse anche un pò di amore che arriva. Ci sembra di essere in un film romantico dove tutto va bene.
Sci-Fi di matrice social realizzato bene ma con una trama senza capo nè coda. Domandandosi continuamente "e quindi?" ad ogni scena, lo spettatore si trascina verso un finale insensato che riassumente benissimo l'intera pellicola, una vera stupidaggine. Da evitare assolutamente.
Un film che cerca di fare aprire gli occhi su di un possibile futuro, senza privacy, dove tutti sono collegati H24. L'idea era buona, ma secondo me la trama non è stata sviluppata correttamente. Sono stati i 110 minuti più lunghi della mia vita. Le scene peggiori sono state quelle che non influivano minimamente sulla storia, non portando ad alcun risultato.
Visto ieri su rai3, bello, provocatorio, fa pensare, attuale, merita, ottimo nei cineforum con dibattito finale.
Il film , mi sembra, offre cio' che promette ossia una storia che esaspera il controllo ed il potere del 'grande fratello'. Gli attori sono credibili soprattutto Emma Watson, non ho letto il romanzo quindi non posso dire se e quanto il film ne e' trasposizione fedele. Mi ha deluso un po' il finale che avrebbe potuto essere piu' elaborato e chiaro.
Perfetta rappresentazione mozzafiato dell'omonimo romanzo di Dave Eggers. Una lettura appassionante e coinvolgente che straconsiglio di leggere prima di vederlo. Da vedere con occhi e mente aperta, libera dai pensieri pronta ad avventurarsi in una storia reale da brividi
Mae (la Watson) viene assunta a The Circle, un'azienda tecnologica che considera la privacy un diritto pericoloso. Il suo guru (Tom Hanks, qui furbescamente a partecipazione ridotta) invita la ragazza a diventare la protagonista di un esperimento: fatti riprendere 24 ore al giorno e gli occhi addosso di tutti ti costringeranno a essere una persona migliore.
I politici? Si dice che: "Il governo è sceso all'11% nei sondaggi". I religiosi? Nella fantascienza adulta impercettibilmente avanti nel tempo di The Circle, nemmeno esistono. Le celebrità? Acqua passata. I nuovi guru sono quei signori in jeans e scarpe da ginnastica tanto applauditi alle convention aziendali. Un tempo dicevano: "Stay hungry, stay foolish" mentre ora: "Senza segreti potremo finalmente [...] Vai alla recensione »
Come previsto da George Orwell, la minaccia dell'occhio onnisciente di un Grande Fratello che tutto vede è una realtà alle porte, e i «social» rischiano di diventare i cavalli di Troia dei futuri tiranni. In The Cirde, ispirato all'omonimo romanzo di Dave Eggers (Mondadori), Emma Watson è un'ingenua fanciulla che si fa fagocitare con piena disponibilità dentro la prigione dorata di un'importante azienda [...] Vai alla recensione »
Truyou: l'univoca soluzione allo spargimento di password, profili, truffe d'identità e di denaro. Già, laddove basta un click e il gioco è fatto in una community trasparente e sempre connessa. Ne resta affascinata la giovane neolaureata Mae, che spera con l'assunzione da parte della potente società tecnologico-informatica The Circle di lenire le gravi sofferenze famigliari.
Dire inquietante è poco. Soffocante rende meglio l'idea. È il mondo di The Circle, entità chiusa e illimitata al tempo stesso dove albergano, tutti insieme e, come si dice, all'ennesima potenza, Google e Steve .Jobs, George Orwell e, forse, Jean-Jacques Rousseau. Lo racconta James Ponsoldt (quello del bellissimo The end of the tour) dal romanzo omonimo di Dave Eggers (in Italia Il Cerchio, Mondadori). [...] Vai alla recensione »
Si dice sempre che la grande abilità del sistema di Hollywood è quello di produrre anticorpi critici e autocritici. È vero, ma ogni tanto ci si spazientisce a farsi infliggere lezioni sulla pericolosità di fenomeni e tendenze che lo stesso sistema americano ha prodotto e potentemente contribuito a diffondere, spesso avvelenando il mondo. Questa volta i social media (dall'omonimo romanzo di Dave Eggers). [...] Vai alla recensione »