Titolo originale | The Girl On the Train |
Anno | 2016 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Tate Taylor |
Attori | Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux, Luke Evans Edgar Ramirez, Laura Prepon, Allison Janney, Darren Goldstein, Lisa Kudrow, Marko Caka, Lana Young, Mauricio Ovalle, Ross Gibby, Cleta Elaine Ellington, Rachel Christopher, Fernando Medina, Gregory Morley, Mac Tavares, John Norris, Nathan Shapiro, Tamiel Paynes, Peter Mayer-Klepchick. |
Uscita | giovedì 3 novembre 2016 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,13 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 16 marzo 2017
Una ragazza sconvolta dal recente divorzio fantastica sulla vita di una coppia che vede tutti i giorni. Fino a quando succede qualcosa di inaspettato. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, 1 candidatura a SAG Awards, In Italia al Box Office La ragazza del treno ha incassato 5 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Rachel è una donna in grave crisi: divorziata, ancora innamorata del marito nonostante questi abbia una nuova famiglia, trova rifugio solo nell'alcol. Durante i suoi viaggi in treno per andare al lavoro osserva dal finestrino una coppia di giovani e comincia a immedesimarsi nella ragazza, Megan, bella e piena di vita. Quando scopre che questa ha una relazione con un altro uomo, rivive il proprio trauma una seconda volta e perde il controllo. Quando si sveglia e scopre che Megan è scomparsa non riesce a ricordare se è stata testimone oppure protagonista della sua sparizione.
Tratto da un bestseller di Paula Hawkins, La ragazza del treno prova a rinverdire i fasti del giallo classico, colorandolo di sfumature sexy e di un'indagine psicologica nella mente di una alcolista. Ma il film di Tate Taylor difetta gravemente negli elementi base di un'opera cinematografica, nelle sue componenti essenziali. In primis la sceneggiatura, adattamento di un romanzo incentrato sui pensieri delle sue protagoniste e ostico da trasporre su grande schermo: la scansione temporale della storia, con i suoi balzi in avanti e all'indietro, suona puramente artificiosa, senza essere suffragata da esigenze narrative né aggiungere una sfumatura significativa al film. Il cast inoltre assembla attori di per sé ottimi, adattandoli a ruoli che non sono i loro: Emily Blunt, per quanto imbruttita, resta lontana dalla protagonista del romanzo; Edgar Ramirez si lascia andare a un accento spagnolo pur interpretando uno psicanalista di chiare origini mediorientali (Kamal Abdic); e così via, in un contesto di generale trascuratezza per la credibilità di ogni dettaglio.
La presenza di Blunt e la sua inevitabile valenza extra-diegetica di star sembrano l'unica giustificazione all'empatia che si crea tra lo spettatore e il personaggio, anche di fronte alle azioni più incomprensibili o esecrabili di quest'ultimo. Ma la regia di Taylor, anziché avvalersi del contrasto, lo asseconda, annullando già all'origine il contraddittorio mistero di cui si nutre un whodunit.
Riusciamo mai a credere davvero che Rachel sia colpevole di qualche atto irreparabile? Riusciamo a empatizzare con lei quando scatena la sua rabbia in un bagno giurando di voler uccidere con le sue mani Megan per il solo fatto di tradire il marito?
Ma se sui fondamentali La ragazza del treno non eccelle, neanche i particolari aiutano a salvare il film di Taylor, già regista di un mediocre biopic su James Brown (Get on Up): Haley Bennett vanta un corpo e una fisicità tali da renderla credibile come sex symbol, ma non l'espressività necessaria per rendere la complessa personalità di Megan. Così come il contrasto tra il candore di interni maniacalmente curati dai propri inquilini e i torbidi intrighi che si instaurano tra loro non va oltre il più consunto stilema da Peyton Place in poi. Tutto già (e meglio) raccontato da Lynch, Kasdan e infiniti altri registi di gialli e noir, senza il ricorso a metafore come il montaggio dell'epilogo, che accosta le tre protagoniste della tragedia a tre Grazie, accomunate dal medesimo percorso di vita. Il corpo sensuale (Megan), la mente soggiogata (Rachel) e l'istinto materno (Anna) sono infine riunite in un'unica entità, liberate dalle catene di un aguzzino fallocrate. Un'appendice visiva del tutto didascalica e superflua.
Menzione per le musiche di Danny Elfman, unico elemento salvabile di una trasposizione destinata a deludere tanto i fan del romanzo che i suoi detrattori.
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Sarò tacciato di scarsa obiettività, ma questo film proprio non mi ha convinto. La ragazza che si rifugia nell'alcool in quanto lasciata dal marito e madre mancata, è personaggio centrale di una trama assoltamente insulsa e piatta, ove anche le fasi drammatiche sono come avvolte da cotone e nebbia. Questo atteggiamento irritante della protagonista, lagnosa e inane, continua [...] Vai alla recensione »
Comincio col dire che ho letto il romanzo e mi è piaciuto moltissimo. Quando sono entrata nella sala del cinema, avevo il timore che il film non avesse rispettato la trama o comunque che non riuscisse a trasmettermi le stesse sensazioni che il libro ha saputo darmi. Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa! Hanno saputo rispettare fedelmente la trama e sono davvero pochi e di scarsa importanza [...] Vai alla recensione »
Ho visto recentemente il film alla TV e ritengo che sia un film decoroso ma con molte ambiguità e che desti alcune perplessità. Non ho letto il romanzo da cui è tratto e quindi non ho pregiudizi e non posso fare confronti circa la fedeltà della sceneggiatura al romanzo. Ma una prima osservazione è che il film salvo nel finale non scioglie il dilemma se sia una commedia [...] Vai alla recensione »
Trovandosi in treno in vicinanza di posti conosciuti, la casa del mare o i luoghi della gioventù ecc. si è portati a guardare in modo attento, per riconoscere velocemente i luoghi familiari…e perché no di individuare persone note.. Figurarsi se, dovendo passare tutti i giorni sulla stessa tratta ,davanti la casa dove la giovane sposa Rachel ha visto svanire le sue speranze di moglie e di madre.. [...] Vai alla recensione »
Condivido la critica. L'unica eccellenza nel film è l'ottima interpretazione di Emily Blunt - Rachel - la nevrotica protagonista attorno a cui ruota il tutto. La storia è pesante macchinosa, a tratti di diffcile comprensione per via dei continui ma inutili, persino pretenziosi, salti spazio-temporali. Insomma: c'è tanta voglia di farne un'opera d'arte, ma la [...] Vai alla recensione »
Rachel, Anna e Megan, tre donne legate da un sottile filo invisibile fatto di violenza, follia e bisogno d’amore. Tre mondi apparentemente distanti che condividono tuttavia la stessa sofferenza. Rachel, confusa, disorientata ed alla deriva, distrutta dalla fine di una relazione che non riesce ad accettare; sola, tra alcool ed amnesie, apparentemente una mina vagante, imprevedibile ed inaffidabile. [...] Vai alla recensione »
Nella decisa noluntas di leggere il testo di Paula Hawkins da cui il film(testo anch'esso, ma filmico, non letterario)di Tate Taylor , "THe Girl on the Train"(2016)è tratto, vedo e guardo il film e mi delude profondamente. In un"thriller", psicologico o meno(ogni thriller, in qualche modo, lo è)una precondizione essenziale è la non- confusione di situazioni [...] Vai alla recensione »
Esco dal cinema e affondo pesantemente le mani nelle tasche del mio giubbotto. Il freddo che mi accarezza il viso è pungente e il buio che mi circonda si accorda perfettamente col mio stato d’animo. La prossima volta guardo un film comico, penso tra me e me mentre mi allontano sempre di più da quel luogo pieno di luci e voci. La tensione emotiva, che mi ha perseguitata per tutta la durata del thriller [...] Vai alla recensione »
Personalmente mi è piaciuto molto. La trama era intricata il giusto da tenere lo spettatore con gli occhi fissi sullo schermo ma senza fargli perdere il senso di ciò che stava vedendo. In film di questo genre ciò che conta è la tensione e questo film è riuscito a dosarla nel modo giusto. La protagonista ha un carattere molto complesso e trovo che l'attrice sia [...] Vai alla recensione »
“Non vi è mai capitato di stare in treno e pensare alle vite delle persone che abitano lungo i binari, le vite che non avete mai avuto. A me viene voglia di conoscerle”. Rachel (Emily Blunt) è una donna divorziata e infelice che ama fantasticare sulle vite delle persone che osserva ogni giorno scorrere dal finestrino del treno utilizzato per recarsi a New York.
“Entrai nel treno. Mi insinuai lungo la sovraffollata corsia fra i sedili,e in un attimo il palmo della mia mano fu sulla bocca del bambino. Nessuno se ne accorse. Il treno correva, tranne la ragazzina.” Così scrive Markus Zusac nel bellissimo romanzo “Storia di una ladra di libri”. Non crediate di incontrare anche in questo treno Liesel, interpretata dalla giovanissima quattordicenne Sophie Nelisse,qui [...] Vai alla recensione »
Una donna provata da un difficile divorzio e da problemi di alcolismo passa i viaggi in treno per andare a lavorare fantasticando sulle vite delle persone che abitano le case sul percorso. Un giorno la donna scopre qualcosa che non va in una coppia e decide di intervenire. Un discreto adattamento per quello che è stato un grande best seller e un ottimo thriller.
Se qualcuno compra i diritti di un libro di grandissimo successo , si pensa che voglia trarne un gran film . Quindi ingaggia un regista di gran fama , per esempio , uno a caso , Polanski , maestro di atmosfere ed una serie di attori con precedenti importanti e così via . Invece cosa fa questo qualcuno ? Sceglie un regista mediocre senza nessuno seppur flebile successo alle spalle, [...] Vai alla recensione »
Un orco dei nostri giorni, dannatamente insospettabile, deteriora la vita delle donne che lo circondano, sviluppando una normalità quotidiana che si discosta dal benessere reciproco di coppia: in gioco ci sono gli elementi femminili migliori, dalla sensualità alla sensibilità, passando dal senso di maternità. Un mix di bellezza usurato dall’unico protagonista maschile che tiene le redini delle tre [...] Vai alla recensione »
Ritmo del film molto lento eccetto gli ultimi quindici minuti dove si cerca di coinvolgere lo spettatore ormai troppo assonnato e annoiato. Il tema di per sè è intrigante, attuale e coinvolgente se pensiamo che almeno una volta nella vita ogni donna è stata vittima di violenza non solo fisica, ma parlo proprio di violenza psicologica,a mio parere la più subdola [...] Vai alla recensione »
Se c'è una cosa che rende questo film davvero sorprendente è che si tratta di un giallo modulato su tonalità che con il giallo non hanno nulla a che fare, piuttosto vibra di colori invernali, un po' spenti e cupi, sempre annebbiati, velati dal ghiaccio, del resto lo sguardo della protagonista è il primo a non essere limpido, poiché affonda nell'opacità [...] Vai alla recensione »
Che cosa ha visto e cosa è realmente successo? Sono le domande che si pongono gli spettatori e la protagonista del film La ragazza del treno (The Girl on the Train), un thriller diretto da Tate Taylor e adattamento dell’omonimo bestseller di Paula Hawkins. Rachel è una pendolare che osserva tutti i giorni, attraverso il vetro del treno, le vite delle persone.
Fedele trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Paula Hawkins,ben diretto da Tate Taylor,un thriller psicologico che descrive la particolare situazione di una donna ferita e in crisi affettivo esistenziale, che osserva con occhi innocenti le vite degli altri, che considera perfette.Il punto di osservazione è un freddo, nonché mobile e precario finestrino di uno dei tanti treni metropolitani [...] Vai alla recensione »
Sul tema della psiche ,delle inquietudini, del buio nelle voragini della mente che talvolta si aprono negli esseri umani, si è detto, scritto, filmato tanto, molto , forse troppo. Al di la di testi specialistici , di psichiatria o psicologici, la materia è stata trattata in vari modi. Quando chi lo ha fatto è un autore di cinema, un regista o uno sceneggiatore, allora il film che ne è scaturito , [...] Vai alla recensione »
Partendo dal presupposto che ho letto il libro, l'ho trovato un bellissimo film! Posso dire con certezza che è uno dei pochi film fedeli al libro. Ovviamente io non ho avuto l'effetto Wow del finale a sorpresa, però sono rimasto molto soddisfatto perchè comunque la visione è gradevole anche per quelli che hanno letto il romanzo.
Tratto dall'omonimo romanzo best seller di Paula Hawkins, "La Ragazza del Treno" racconta la storia di una donna che, dopo il divorzio voluto dal marito, non si è ancora rqassegnata alla sua nuova condizione e pertanto reagisce dedicandosi fortemente al bere (motivo per il quale ha perso anche il lavoro) ed a trascorrere le proprie giornate compiendo giornalmente il tragitto [...] Vai alla recensione »
Mi è piaciuto molto, un triller profondo, coinvolgente e ben strutturato sostenuto dall'ottima recitazione di Emily Blunt e Haley Bennett, ambedue davvero in gran forma. Il ritmo può apparire lento ma è funzionale al racconto, comunque appena un po' più di "velocità" avrebbe giovato. Nell' insieme un ottimo film caratterizzato da una sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Ho finito di vedere il film proprio ora e devo dire che e' identico al 90% al libro (complimenti)...attori bravissimi, posso dire solo che unica pecca, e' l'ambientazione (New York anziche' Londra) voto 9
Smettetela di dire che è vuoto, sterile, debole e inconcludente perché ciò dimostra solo la vostra scarsa sensibilità (sempre che l'abbiate visto naturalmente). Amen.
Mi ha piacevolmente sorpreso, parte lento poi si entra nel vivo della storia, colpi di scena, non altissima tensione ma godibile.
Voto: 6 In principio assai più estesa, questa recensione era una lunga disamina su cosa ci aspettava da questo film, cosa a mio giudizio si era ottenuto, e cosa non ci si doveva aspettare. Bla bla bla... Il film è fedele al romanzo e come il romanzo è noioso. Tutto tempestato da alzate di sopracciglio ma pochi sussulti.
Che il film magari non rispetti appieno il romanzo può essere importante,ma fino ad un certo punto. In sé il film è un ottimo thriller che tiene incollato lo spettatore allo schermo. I personaggi principali sono davvero caratterizzati alla grande. Consigliato.
Ho trovato il film anche se all'inizio un pò arzigogolato poi il finale che non ho trovato molto sorprendente ma ben recitato e ben diretto
Bello, curioso, originale, però ogni tanto perdevo il filo, cinema di paese discretamente pieno. Bello vedere gente che va al cinema con la voglia di stare insieme come fosse una famiglia davanti alla TV, peccato che quando finisce il film ognuno va per i fatti suoi.
Capolavoro .. troppo ?, non credo. Potrei iniziare dicendo "quando la nebbia si dirada ..", ma parto da Emily Blunt una garanzia assoluta. Ottimi attori in generale ma tutto gira attorno alla magistrale interpretazione della Blunt. Incollato alla poltrona dall'inizio alla fine in un crescendo che sembra un omaggio a capolavori come Delitto perfetto.
Ottimo lavoro, non ho letto il libro ma sicuramente il film è fatto bene. Un po' di confusione all'inizio dove la somigianza fisica tra i protagonisti non aiuta ad entrare nella trama ed in questa fase il film è sorretto solo dalla performance della protagonista e dalla curiosità di vedere se si giungeva a qualcosa.. Poi però tutto cambia e con i continui flash back [...] Vai alla recensione »
Uno dei meglio film di quest'anno, mi ha coinvolto tantissimo. Thriller psicologico che ti fa lavorare il cervello per cercare di capire chi è l'assassino, che ti fa intendere mille opzioni, pieno di colpi di scena! Nonostante sia stato estrapolato da un romnzo è stato fatto molto bene, rispecchia tanissimo il libro! Mille stelle
Troppe lacrime e un andamento lento tolgono carattere al film che sempre meno assomiglia a un thriller e sempre più ad un dramma intimista. Sempre brava la Blunt ma non basta.
Eccellente ritratto umano che rovescia via via le carte sul tavolo seguendo un solo punto di vista e poi ribaltando il tavolo con un crescendo nel crescendo di suspence resa con la giusta dose di violenza che l'argomento richiedeva: non si può trattare la discesa agli Inferi restando puliti e lo spettatore non ne resta pulito. Qualcuno ha parlato di trauma.
Tre donne, tre pazze, tre big jim, schizzati pure loro, prima parte del film noiosa, poi decolla ma si capisce come andra’ a finire, e ‘sta storia del treno ma a chi la vogliamo raccontare? Agli spettatori di un cinema? Ma per favore. Solo due morti nel film ma una strage in sala, ovviamente morti a forza di sbadigli.
Cominciamo col dire che scrivere una sceneggiatura di un trhiller, dirigere il film èdiventato cosa per pochi. Di questo film rimarrà solo la grandissima interpretazione di Emily Blunt. Quando guardi un giallo e a ca metà film, capisci già come andrà a finire, vuol dire che il film è debole e la storia è trita e ritrita. Di pellicole simili, se ne sono viste a centinaia.
Rachel viene ben interpretata da Emily Blunt, posso dire che questo personaggio rispecchia esattamente l’immagine che traspare dal libro. I personaggi di Anna e di Megan lasciano un po’ a desiderare. Film un po’ lento soprattutto la prima parte, non incuriosisce lo spettatore, non vi sono colpi di scena, entri della depressione della protagonista. La seconda parte è più coinvolgente, ma rimane ancora [...] Vai alla recensione »
Non sono d' accordo con le stroncature di questo film. La sceneggiatura riprende molto dal romanzo, la tensione è crescente e il colpo di scena, a non aver letto il libro, può apparire anche inaspettato. Ottima la performance delle tre attrici con una Emily Blunt forse eccessivamente monocorde, ma in sintonia con il personaggio del romanzo.
ciao a tutti, la storia trattata in questo film è molto bella, peccato come sia fatto, svolgimento davvero lentissimo e scene fin troppo crude evitabilissime.
tratto da un romanzo discreto ma, a mio parere, largamente sopravalutato (linguaggio, telaio della trama simili ad altri usciti in contemporanea, sempre da autrici femminili) il film e' decisamente peggio. Regia inesistente, attori con una sola espressione per tutta la durata del film, dialoghi a tratti imbarazzanti, colonna sonora tetra che peraltro ben si adatta alla noia che pervade, che spreco [...] Vai alla recensione »
Il genere è di per se molto selettivo, senza entrare nello specifico l'idea che trasmette questo film sin dall'inizio è che prima o poi il colpo di scena debba arrivare. Qualcuno potrebbe obiettare tale asserzione dicendo che questa caratteristica è peculiare del genere thriller. E' vero si che il colpo di scena DEVE esserci, bensì per fare la giusta figura deve arrivare come un fulmine a ciel sereno [...] Vai alla recensione »
Se questi sono i nostri gusti!! Fotografia costituita quasi solo da primissimi piani ed esteticamente orribile. Alcolismo; tradimenti; erotomanie; sessismo; decessi poco credibili, tanta violenza da far rimpiangere le decine di morti ammazzati dell´Accountant. Il ritmo narrativo che sembra il Lunedi mattina di un pendolare sulla A4. Uscito traumatizzato dal cinema, complimenti!, [...] Vai alla recensione »
Film gradevole e intenso, non troppo truculento nelle scene violente, personaggi abbastanza credibili e disegnati con sufficiente dettaglio.
Dall'omonimo e recente bestseller un thriller macchinoso e psicologico dove le vite di tre donne si intrecciano in un connubio di omertà e menzogne, un incomprensibile delitto che risveglia la sonnolenta ed agiata periferia del New England. Vittime e carnefici celati tra le pieghe di una sceneggiatura dal plot volutamente confuso, un'ossessiva ed empatica ricerca di un colpevole irrazionale, una [...] Vai alla recensione »
Un inutile sforzo di originalità narrativa che in realtà è già stato strausato per esempio da Maurizio Muggiani ne La regina disadorna per narrare un'ennesima storia di brutture di cui non si sentiva la mancanza. Noioso.
Forse non è chiaro a tutti, ma le donne stanno salvando la cultura. Se non fosse per le lettrici, per esempio, il mondo dell'editoria sarebbe da tempo defunto. Le appassionate di romanzi sono il 48% contro il 34,5% dei lettori maschi e (buona notizia) le ragazze dagli 11 ai 24 anni leggono più di tutti gli altri (oltre il 60% ha letto almeno un libro). Anche davanti al grande schermo, il blocco delle spettatrici è una delle colonne portanti del consumo cinematografico, con dati non dissimili.
C'è da fare poca ironia se si moltiplicano i prodotti scritti da donne, mirati principalmente a un pubblico femminile, cui seguono film legati a questo immaginario.
I best seller di questi anni - da Cinquanta sfumature di grigio e Io prima di te - più o meno artisticamente riusciti (vanno giudicati uno per uno, singolarmente), vanno presi sul serio.