La ragazza del treno |
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Un film di Tate Taylor.
Con Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux.
continua»
Titolo originale The Girl On the Train.
Thriller,
durata 112 min.
- USA 2016.
- 01 Distribution
uscita giovedì 3 novembre 2016.
MYMONETRO
La ragazza del treno
valutazione media:
2,18
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Dal finestrino di un trenodi ANTONIOPAGANOFeedback: 2428 | altri commenti e recensioni di ANTONIOPAGANO |
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martedì 6 febbraio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Non vi è mai capitato di stare in treno e pensare alle vite delle persone che abitano lungo i binari, le vite che non avete mai avuto. A me viene voglia di conoscerle”. Rachel (Emily Blunt) è una donna divorziata e infelice che ama fantasticare sulle vite delle persone che osserva ogni giorno scorrere dal finestrino del treno utilizzato per recarsi a New York. La sua abitudine si sviluppa in un morboso voyeurismo sentimentale nei confronti di Scott (Luke Evans) e Megan (Haley Bennett), una coppia all’apparenza perfetta. La casa dei due si trova pericolosamente vicina alla sua precedente abitazione, ora occupata dall’ex marito Tom (Justin Theroux) e dalla sua nuova compagna Anna (Rebecca Ferguson). Tratta dall’omonimo best seller internazionale di Paula Hawkins del 2015 (oltre tre milioni di copie vendute solo negli USA), la storia è cucita sull’esistenza di Rachel, una giovane donna che non può avere figli, che è stata tradita e poi abbandonata dal marito, che ha perso il lavoro e le cui frustrazioni alimentano un incubo immerso nell’alcool. Sconvolta dal proprio dramma, un giorno Rachel assiste, dal treno, ad una scena ambigua e, da semplice osservatrice, sente il bisogno di interagire con i protagonisti della sua curiosità, finendo invischiata in una serie di sconvolgenti eventi. Osservare la vita degli altri potrebbe portare a scoprire sconcertanti verità su noi stessi: non sappiamo se ciò sia un bene o un male ma a volte la finzione maieutica del dialogo con noi stessi necessita di una sponda esterna, anche se quest’ultima è inconsapevole.
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