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Opera vitale e imperfetta che fotografa un presente dai contorni poco piacevoli senza il timore di sbagliare tono o di cadere nel banale. Commedia, Italia2010. Durata 102 Minuti.
Cinque uomini delusi dalla vita decidono di rapire un politico per donare il riscatto alla moglie della vittima di un incidente sul lavoro. Espandi ▽
Un precario "cronico", un giovane portuale di Marghera, un ricercatore universitario un po' stagionato, un'insicura giornalista tv ed un uomo appena uscito di galera, delusi dalla loro vita, decidono di passare all'azione e rapire un ministro. La convivenza tra gli improbabili rapitori e l'incredulo politico condurrà ad un'esilarante e surreale fuga tra le splendide montagne della Valle d'Aosta. Recensione ❯
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Una riuscita commedia degli equivoci che diventa metafora del teatro e riflette divertita sul mestiere dell'attore. Commedia, Italia2016. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Lasciati dalle proprie compagne, Vincenzo e Paolo decidono di vendicarsi con un piano machiavellico. Ma un tantino rocambolesco. Espandi ▽
Vincenzo e Paolo sono stati lasciati dalle rispettive compagne, Sara e Federica, e sono a pezzi. Si incontrano per caso, riconoscendo l'uno nell'altro lo stesso scoramento, e decidono di farla pagare alle due ex: Vincenzo farà innamorare di sé Federica, e Paolo farà lo stesso con Sara, dopodiché i due procederanno in sincrono ad abbandonare le rispettive conquiste, spezzando loro il cuore. Ma non tutto fila come dovrebbe, anche perché si mette di mezzo Alberto, un attore squattrinato che accetta di interpretare il ruolo dell'autista di Vincenzo e poi non si accontenta della parte da subalterno. Recensione ❯
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Gaetano è un vetturino ormai anziano. Ha un nipotino che lo accompagna per le vie di Roma, una figlia che fa la spogliarellista e un cavallo, anche lu... Espandi ▽
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La vita di Carlo, dermatologo trentenne, è governata da una movimentata ma serena routine. Carlo è un ragazzo padre e sua figlia Sofia, di dieci mesi, ha la capacità di assorbire tutte le sue energie, mentali e fisiche. Espandi ▽
Un giovane papà, Carlo, rimasto solo (la moglie è morta di parto), deve pensare alla nuova nata, Sofia. All'inizio è maldestro, ma occorre imparare. Molti lo aiutano, ma non è facile. L'impegno di padre è assoluto, tutto il resto passa in secondo piano, a cominciare dalla professione, Carlo è un dermatologo. Ma quando spunta Camille, ricercatrice francese, ecco che si aprono nuove prospettive. Sentimento, vicenda, equilibri, si sorride. Dunque modelli e cliché diversi dal correntone del cinema italiano. Il regista Lucini sa come valorizzare i giovani, lo ha fatto con Scamarcio e lo fa qui. Solo un padre, qualcosa di diverso, che può far bene. Recensione ❯
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Una storia lieve che ricorda le commedie anni '80 e trova nuova agilità comica nei dialoghi brillanti ma (almeno un po') ancorati al reale. Commedia, Italia2014. Durata 88 Minuti.
Quando Claudia decide di sposarsi, il suo grande amico Francesco si accorge che l'amicizia fra uomo e donna è più complicata del previsto. Espandi ▽
Francesco è un avvocato trapiantato a Lecce, dove difende casi indifendibili e svolge l'attività di consigliere comunale per la lista civica Ambiente e libertà. Claudia è la sua migliore amica italo-francese, che gli movimenta la vita piombandogli in casa a sorpresa e coinvolgendolo nei suoi guai, fra cui spicca una sorellastra, Anna, tossicodipendente. I due amici avviano storie romantiche parallele, ma entrambe sono destinate a naufragare, poiché la vera tensione erotica è fra loro. Riusciranno finalmente a chiamare le cose con il loro nome? Recensione ❯
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Un film che, fin dalla prima inquadratura, ci fa immergere nel mood di una narrazione musicale, come fossimo alla presenza di un "cinema canzone". Commedia, Italia2012. Durata 103 Minuti.
Dopo essersi spretato, Don Costantino torna nel suo paese Natale, dove si rifugia in un vecchio faro che diventa presto un refugium peccatorum. Espandi ▽
Don Costantino è stato un prete e ora non lo è più. Si è innamorato, si è spretato e poi è stato mollato. Con le pive nel sacco se ne torna al paese natale, giù a Sud. Reo confesso, trova nella madre un faro! Non una persona saggia che lo guida nella buia notte in cui si è cacciato, ma un faro vero e proprio, esilio coatto per evitare un altro scandalo famigliare dopo quello procurato dalla sorella, scappata con un amante. Il prete nel faro cerca di raccogliere i pezzi, quelli metaforici della sua anima e quelli reali che cadono dal soffitto della proprietà di famiglia da tempo abbandonata. Recensione ❯
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Le vicende sentimentali di un gruppo di amici che per nulla al mondo rinuncerebbe alla partita del giovedì. Espandi ▽
Vittorio, cinquantenne resistente all'attacco, Lele, mediano di cuore che vive correndo, Adam, figlio ribelle di Vittorio che vive parando, Piero che pianifica il gioco e l'amore, Filippo che colpisce duro l'uomo e manca la palla, il Venezia che gareggia in riserva, e il Mina, giocatore in pensione, col vizio della punizione e del tabacco, sono sette amici in campo e nella vita, dove provano ad applicare gli schemi di gioco e a sostenere i medesimi ruoli. Ma spesso un imprevisto o un fallo possono cambiare la partita, costringendo gli uomini e i dilettanti del pallone a (ri)giocarla con umiltà e rispetto. Recensione ❯
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Un action movie efficace ma senza identità glocal, con un Fabrizio Gifuni in gran forma. Drammatico, Italia2020. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un reduce di guerra cupo e solitario che si trasformerà, per amore, in un vero nemico pubblico. Espandi ▽
Leonida Riva è un reduce di guerra cupo e solitario, con un passato da Primo Capitano nelle Forze Speciali dell'Esercito. La vita e il lavoro hanno portato Riva sempre più lontano dalla famiglia. Suo figlio maggiore, Mattia, non lo ha mai perdonato, mentre la figlia Teresa lo adora incondizionatamente. Ma un tragico evento costringerà Leonida a trasformarsi nuovamente in qualcosa che credeva ormai sepolto nel suo passato.
Una storia ad alta tensione emotiva che mescola sentimenti e azione in un crescendo che porterà un uomo a trasformarsi, per amore, in un vero nemico pubblico. Recensione ❯
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Una storia d'amore e musica per l'esordio alla regia di Tommaso Paradiso. Espandi ▽
Nic Vega è un cantante che 15 anni prima ha avuto un grande successo, ma poi si è perso nell'alcool e nella depressione. Nic ha perso per strada anche la persona per lui più importante, Francesca che lui chiama Franca (e a cui ha dedicato la sua hit Francamente), l'unica che "gli voleva bene veramente", e si è ritirato a Cecina dove vive sotto sfratto e senza corrente coltivando un orto, assistito dall'unico amico fedele Carlo. Quando un altro amico lo chiama a Roma per offrirgli un'occasione di lavoro come fonico, Nic si reca nella Capitale accompagnato dal suo cane, e malgrado riesca a rovinare anche quell'unica opportunità di guadagno si trattiene in città perché il marito di Francesca, un medico con la vocazione del samaritano, ha deciso di ospitarlo finché non si riprende. Ma mettere la paglia accanto al fuoco non è mai una buona idea.
Tommaso Paradiso, cantautore e già frontman dei Thegiornalisti, debutta alla regia con questa storia d'amore appassionata che vede protagonista un musicista consumato dal rimpianto.
Paradiso gira in aderenza totale ai suoi personaggi, concedendosi qualche vezzo autoriale e molte strizzate d'occhio alla sua popolarità di performer, prima fra tutte quella di inserire vari camei, da Fiorella Mannoia a Gianni Morandi, da Max Pezzali a Linus e Nicola Savino. Recensione ❯
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Eterno immaturo, Enzo è costretto a rientrare a Napoli dove finirà col vivere insieme ai fratelli Stefano e Cico, che non vede da anni. Espandi ▽
Dopo la morte dell'anziana madre, tre fratelli si ritrovano sotto lo stesso tetto, costretti da una postilla testamentaria che lascia loro in eredità la casa purché mantengano l'unita famigliare. Il che vuol dire tornare a vivere insieme. Dei tre, il primogenito è un cantante da crociera con ambizioni discografiche, un prototipo di italiano micro-megalomane, simpatico e senza talento, se non quello di galleggiare tra i marosi della vita vendendo fumo e note accorate. L'altro fratello, Stefano, agente di cambio, è rimasto a casa ed ha assistito la madre e il fratello Cico, pazzarello e bisognoso di attenzioni. Il terzetto dunque si ritrova, costretto dallo scherzetto testamentario della madre, a convivere assieme, ognuno dei tre con le sue idiosincrasie, i suoi sogni, le sue ossessioni, le sue abitudini... che cozzano e fanno scintille. Recensione ❯
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L'analisi di un periodo della storia italiana recente e di una concezione tossica della mascolinità. Drammatico, Italia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stefano Mordini torna alla regia per portare sul grande schermo la storia tratta dall'omonimo romanzo di Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016. Espandi ▽
Che cosa sono stati gli anni Settanta in una certa città, un certo quartiere, una certa scuola? Stefano Mordini, con l’aiuto dei cosceneggiatori Massimo Gaudioso e Luca Infascelli, trasporta sullo schermo quel vulnus mai realmente rimarginato della storia italiana recente. L’abilità narrativa di Mordini, in termini strettamente cinematografici, è notevole: La scuola cattolica ricrea un mondo di cui alcuni di noi hanno ancora memoria in maniera del tutto credibile, descrivendo un humus socioculturale che non poteva che produrre una concezione distorta della morale e della virilità. La violenza era all’ordine del giorno e certe istituzioni, dietro la facciata perbenista di matrice religiosa, tolleravano un sistema gerarchico basato sulla sopraffazione, acconsentendo ad una visione elitaria funzionale alla crescita (anche urbanistica) delle scuole private, dove “tutto si sistema con una donazione”. Recensione ❯
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Un'idea interessante e un montaggio efficace di matrice oltreoceanica ma senza una storia credibile e dei personaggi convincenti. Commedia, Italia2017. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due fratelli decidono di demolire l'identità dei furbetti del quartierino per tentare di aiutare la sorella tredicenne. Espandi ▽
Massimo e Fabrizio sono due fratelli romani trentenni trapiantati a Napoli. Cresciuti nel benessere, sono caduti in disgrazia quando la madre è fuggita dopo aver mandato in rovina centinaia di famiglie che avevano affidato alla sua finanziaria i loro risparmi. Massimo lavora in un cantiere edile per un magliaro albanese al soldo di una palazzinara italiana senza scrupoli; Fabrizio, laureato in legge, fa l'archivista in tribunale per 520 euro al mese. Da tempo i due non pagano l'affitto e rischiano non solo di perdere la casa, ma anche l'affido della sorella tredicenne Chiara. Recensione ❯
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Una commedia per e sulle famiglie che segna un deciso passo avanti per Fabio De Luigi in veste di regista. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
La nuova commedia per tutta la famiglia diretta e interpretata da Fabio De Luigi con Virginia Raffaele. Espandi ▽
Marco e Giulia sono una coppia senza figli che vive un presente fatto di bei vestiti, serate danzanti e sesso infuocato, convinta che il senso di colpa dei genitori sia il business più florido di questo millennio. Un giorno i due gaudenti si ritrovano improvvisamente genitori di tre pargoli, e costretti a fare fronte a situazioni e ruoli che hanno evitato per tutta la vita. Riusciranno a ritornare alla vita di prima, come desiderano più di ogni altra cosa? Dopo il modesto esordio con Tiramisù, Tre di troppo è un deciso passo avanti per Fabio De Luigi in veste di regista, perché mostra la sua capacità di dirigere a ritmo serrato di commedia, qualità rara nel cinema italiano contemporaneo. Resta interessante e reale la domanda centrale del film: che ci vuole a fare i genitori? Chiunque abbia figli (come, evidentemente, De Luigi) sa che occorrono doti da inventarsi in corsa, di fronte ad eventi inattesi e a situazioni imprevedibili che mettono in gioco tutto ciò che credevamo di essere. Tre di troppo mostra come essere genitori significa innanzitutto farsi concavi e cedere all’accoglienza dell’altro, invece che all’egocentrismo narcisista che caratterizza la nostra epoca. Recensione ❯
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Un film in cui si ride tanto, a pioggia, ritrovando l'umorismo "etnico" della commedia all'italiana e trapiantandolo nella contemporaneità. Commedia, Italia2016. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La famiglia Tucci è veramente povera ma un giorno vince 100mila euro. La vincita non rimane segreta a lungo e si trovano costretti a scappare. Espandi ▽
La famiglia Tucci vive a Torresecca, paesino vicino a Zagarolo, e non ha mai conosciuto il benessere. Danilo, il padre, intreccia mozzarelle e sogna la Formula Uno; Loredana, la madre, è casalinga con l'ossessione della pulizia (perché "i germi s'ingrifano al tramonto") e un talento speciale per i supplì; la figlia Tamara fa la cassiera al super e precede ogni sua opinione con "hashtag"; Marcello, lo zio, è un disoccupato cronico col diploma di perito agrario; Nicoletta, la nonna, passa le giornate davanti alla tv e ha una cotta per Gabriel Garko. Parrebbe la famiglia del Professore Matto se non ci fosse il piccolo Kevi (senza "n"), saggio ben oltre i suoi anni e incomprensibilmente acculturato, a salvare la reputazione del gruppo. Ma i Tucci si vogliono bene e nonostante i piccoli screzi quotidiani sono una famiglia unita, perciò quando vincono 100 milioni di euro alla lotteria la loro vita viene rivoluzionata. Recensione ❯
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L'opera prima diretta dall'attore teatrale Rolando Ravello, che aveva incarnato lo stesso personaggio a teatro. Espandi ▽
Quello era un giorno di festa, la prima comunione del figlio Lorenzo, con tutta l'agitazione che accompagna un giorno cosi, in un modesto appartamento di periferia. Il vestito buono, il rinfresco per festeggiare con i parenti un grande avvenimento. Chi avrebbe mai potuto pensare che tutti allegri dopo la cerimonia, Agostino, sua moglie Anna, il caustico Nonno Rocco, i due figli Erica e Lorenzo accompagnati da tutta la famiglia del cognato, Sergio, Romana e i loro figli Rossana e Luca, arrivati sul pianerottolo, avrebbero trovato la porta chiusa, la serratura cambiata e degli sconosciuti dentro la propria abitazione. Gli avevano rubato casa, pratica diffusa nei palazzoni popolari delle nostre città.
Inizia cosi una guerra epocale e tragicomica tra poveri, o forse sarebbe meglio dire tra nuovi poveri, per la riconquista di un diritto inalienabile, il diritto ad una casa. Recensione ❯
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