francirano
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mercoledì 10 febbraio 2016
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imbarazzante e inguardabile
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Imbarazzate e inguardabile.
Spiacente, ma di certe pellicole non solo si puo', ma si deve fare a meno. Qui si tratta proprio di difendere la decenza cinematografica, il senso dell'etica e del gusto.
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ultimoboyscout
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giovedì 11 giugno 2015
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la neve rende felici.
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Enzo Righi è un immaturo cantante da crociera, costretto a tornare a Napoli a seguito della morte della madre, per la lettura del testamento. Per poter disporre dell'eredità, Enzo dovrà rispettare l'ultima volontà della defunta genitrice: vivere coi due fratelli Stefano e Cico come una vera famiglia. La storia è un mix perfetto di comicità e malinconia, che riesce a far ridere nonostante si parli anche di malattia e solitudine ed è la trasposizione dell'omonimo spettacolo teatrale del 1995 dello stesso Salemme. Il film è sicuramente gradevole e divertente, ma come altre opere del Salemme regista, risulta troppo teatrale, procedendo per eccesso di gag, giochi di parole e nonsense, in cui ogni invenzione è ripetuta all'infinito e fino alla nausea, comprese le più carine e divertenti che finiscono per annoiare.
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Enzo Righi è un immaturo cantante da crociera, costretto a tornare a Napoli a seguito della morte della madre, per la lettura del testamento. Per poter disporre dell'eredità, Enzo dovrà rispettare l'ultima volontà della defunta genitrice: vivere coi due fratelli Stefano e Cico come una vera famiglia. La storia è un mix perfetto di comicità e malinconia, che riesce a far ridere nonostante si parli anche di malattia e solitudine ed è la trasposizione dell'omonimo spettacolo teatrale del 1995 dello stesso Salemme. Il film è sicuramente gradevole e divertente, ma come altre opere del Salemme regista, risulta troppo teatrale, procedendo per eccesso di gag, giochi di parole e nonsense, in cui ogni invenzione è ripetuta all'infinito e fino alla nausea, comprese le più carine e divertenti che finiscono per annoiare. Ai tempi, la pièce, ebbe un successo clamoroso tanto da restare in cartellone per ben otto stagioni consecutive, lapellicola invece non ha lo stesso impatto, risultando fin troppo fedele al testo e quindi non adattabilissima al grande schermo. Il cast funziona (i quattro comici sono gli stessi dell'originale), buono l'innesto di Panariello, ma a livello cinematografico qualcosa non va, si ride spesso e volentieri ma mai con convinzione e si riesce pure a fare qualche riflessione ma sempre con una certa superficialità.
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sabrina lanzillotti
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venerdì 13 marzo 2015
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le avventure dei fratelli righi vent’anni dopo
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I tre fratelli Righi non potrebbero essere più diversi di così. Enzo è un musicista privo di talento che lavora sulle navi da crociera e col vizio del gioco d’azzardo, Cico soffre di una grave forma d’autismo, mentre Stefano è un agente di cambio che è rimasto a casa per assistere il fratello e la madre malata.
Dopo trent’anni d’assenza da Napoli, il maggiore dei fratelli è costretto a tornare in città in occasione dell’apertura del testamento della donna e, in questa circostanza, il trio scopre che l’unico modo per ereditare l’appartamento di famiglia è convivere sotto lo stesso tetto.
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I tre fratelli Righi non potrebbero essere più diversi di così. Enzo è un musicista privo di talento che lavora sulle navi da crociera e col vizio del gioco d’azzardo, Cico soffre di una grave forma d’autismo, mentre Stefano è un agente di cambio che è rimasto a casa per assistere il fratello e la madre malata.
Dopo trent’anni d’assenza da Napoli, il maggiore dei fratelli è costretto a tornare in città in occasione dell’apertura del testamento della donna e, in questa circostanza, il trio scopre che l’unico modo per ereditare l’appartamento di famiglia è convivere sotto lo stesso tetto. I sogni di gloria di Enzo, la voglia di normalità di Stefano e la schizofrenia mista a paranoia di Cico diventano così un cocktail esplosivo che renderà ingestibile la quotidianità dei tre fratelli, per i quali anche una semplice gita al mare può nascondere sorprese inaspettate.
Questa la trama di “…E fuori nevica!”, un film del 2014 diretto da Vincenzo Salemme e basato sull’omonima commedia teatrale del 1995.
Il soggetto venne per la prima volta pensato da Enzo Iacchetti nel lontano 1994, mentre la sceneggiatura fu ultimata dallo stesso Salemme qualche mese più tardi.
Il compito di portare sullo schermo le avventure della famiglia napoletana è affidato agli stessi attori che vent’anni prima interpretarono i fratelli Righi sul palcoscenico: Vincenzo Salemme impersona il maggiore Enzo, Carlo Buccirosso è il frustato Stefano e Nando Paone dà il volto all’imprevedibile ed esilarante Cico.
Nonostante siano trascorsi ben due decenni, la genialità e l’apparente spensieratezza intrecciata alla profonda tragicità della pièce teatrale vengono efficientemente resi nella trasposizione cinematografica, la quale, però, risente delle rigide regole del settore. La nuova sceneggiatura, infatti, è nettamente ridotta rispetto all’originale e gli elementi di novità introdotti non sono all’altezza delle scene tagliate e, anzi, sono proprio queste a stonare col resto della storia, abbassando nettamente il livello dell’intera opera. E’ la regia, dunque, il tallone d’Achille di una storia esilarante e accattivante.
“…E fuori nevica!” è quindi un film divertente e leggero ma che delude le aspettative di quanti hanno conosciuto e amato la commedia del ’95.
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pier delmonte
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martedì 27 gennaio 2015
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gli attori pero' sono bravi
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Il teatro al cinema, boh! Non so se proprio riuscito pero’ e’ lodevole il coraggio, la recitazione e’ fantastica, credo di non offendere nessuno ad accostare il Carlo Buccirosso a Peppino De Filippo, Salemme e’ simpatico e… insomma, io preferisco Aldo, Giovanni e Giacomo , meno attori ma mi fanno piu’ ridere, comunque non penso di consigliare questo film ad un amico, al limite gli diro’… “senti, vatti a vedere una commedia teatrale… a teatro!”
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donato prencipe
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domenica 23 novembre 2014
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...una nevicata di felicità!
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...E fuori nevica! recita il titolo della commedia uscita nelle sale lo scorso 16 ottobre 2014. Si tratta della trasposizione al cinema di una commedia teatrale scritta e diretta da Vincenzo Salemme nel lontano 1994. All'epoca il soggetto, l'idea fu di Enzo Iacchetti ed elaborata poi dal commediografo napoletano. Il cast di allora o meglio la compagnia teatrale dell'epoca si ritrova questa volta tutta davanti la macchina da presa: Carlo Buccirosso, Nando Paone e Maurizio Casagrande assieme al già citato Vincenzo Salemme. Le analogie, così come le gag nel film sono pressappoco le stesse di quelle esibite a teatro con qualche aggiunta di personaggio come ad esempio la vicina di casa, la bella Margareth Madè (Baarìa), il fruttivendolo, Nicola Acunzo (Colpi di Fortuna), e l'allibratore Giacomo Furia, solamente menzionato nella commedia a teatro ma che prende vita sul grande schermo assumendo le sembianze di Giorgio Panariello.
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...E fuori nevica! recita il titolo della commedia uscita nelle sale lo scorso 16 ottobre 2014. Si tratta della trasposizione al cinema di una commedia teatrale scritta e diretta da Vincenzo Salemme nel lontano 1994. All'epoca il soggetto, l'idea fu di Enzo Iacchetti ed elaborata poi dal commediografo napoletano. Il cast di allora o meglio la compagnia teatrale dell'epoca si ritrova questa volta tutta davanti la macchina da presa: Carlo Buccirosso, Nando Paone e Maurizio Casagrande assieme al già citato Vincenzo Salemme. Le analogie, così come le gag nel film sono pressappoco le stesse di quelle esibite a teatro con qualche aggiunta di personaggio come ad esempio la vicina di casa, la bella Margareth Madè (Baarìa), il fruttivendolo, Nicola Acunzo (Colpi di Fortuna), e l'allibratore Giacomo Furia, solamente menzionato nella commedia a teatro ma che prende vita sul grande schermo assumendo le sembianze di Giorgio Panariello. La storia racconta di tre fratelli, uno dei quali, Nando Paone alias “Cico” è affetto citando il film: “da una forma di schizofrenia simile alla paranoia ossessiva, un misto di autismo e bipolarismo, quasi un'epilessia”. Cico è solito immedesimarsi in mille personaggi e cambiare repentinamente ruoli e personalità, salvo avere in rare eccezioni picchi di assoluta lucidità che lo portano ad esprimere realmente il suo malessere ed il suo io, nonché i suoi sentimenti tutt'altro che sopiti. Gli altri due fratelli, Enzo e Stefano rispettivamente Vincenzo Salemme e Carlo Buccirosso all'apparenza “normali” cercano di assecondare Cico nella vastità dei suoi soggetti. Entrambi, però, con una vita interiore e relazionale non proprio idilliaca, difatti Enzo, un peter pan cinquant'enne,“artista” sulle navi da crociera torna dopo trent'anni a casa per il testamento della mamma defunta, Stefano, invece, nevrotico e stressato per una vita passata ad accudire e gestire il fratello più “debole”, intrattiene una relazione forzatamente “platonica” con la sua futura moglie, a causa dell'incorruttibile suocera. Sempre molto piacevole e divertente sia nella forma teatrale che cinematografica lo sketch con Maurizio Casagrande nel ruolo dell'avvocato Saponetta, dove i tre sembrano andare a ruota libera e sentirsi a loro agio quando si tratta di recitare in forma del tutto libera da vincoli ma solo per il piacere di far divertire e divertirsi a loro volta. Naturalmente il tempo è trascorso dalla messa in scena a teatro della commedia e i vent'anni in più si vedono sui volti dei protagonisti ma è piacevole notare come nonostante gli anni passati, in cui ognuno di loro ha preso strade professionali diverse ci sia ancora quel legame fatto di gesti, sguardi, “botta e risposta” che li lega ancora in modo speciale. E' una recitazione pulita, mai volgare che ci fa apprezzare il modo con cui viene confezionata ma capace anche di farci riflettere toccando temi molto profondi quali la disabilità mentale ed il rapporto tra membri famigliari molto spesso alla base di litigi quando a farla da padrona è l'eredità e il dio denaro.
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raffaele.92
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martedì 11 novembre 2014
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semplicemente pessimo!
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Un film di una banalità rara, e se di commedia si deve parlare, qui siamo proprio nell'antitesi più copiosa del termine. Peccato per i due big della pellicola , Salemme e Buccirosso. Le battute sono veramente scontate e banali, cosí come la storia narrata. Sicuramente un prodotto molto al di sotto della media alla quale ci aveva abituati Salemme. Film scadente, al di sotto delle aspettative! probabilmente sarebbe stato molto meglio se fosse rimasta una commedia teatrale, anziché essere trasposto sul grande schermo, Con evidente impatto negativo! Molto deluso.... pessimo film.
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prontopizza
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venerdì 31 ottobre 2014
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favoloso
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Come al solito Salemme e il suo cast non lasciano deluso il pubblico, commedia allegra, divertentissima e piacevole.
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simona proietti
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giovedì 30 ottobre 2014
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attori bravi su storiella fiacca
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E' indubbio che i tre protagonisti hanno un Feeling eccezionale, frutto di anni ed anni di lavoro fatto insieme. I tempi sono perfetti: battute, repliche, gag. Il migliore probabilmente è proprio "lo scemo" Nico (Nando Paone) che sfodera una prestazione eccellente. Buccirosso e Salemme li conosciamo di più, nei loro ruoli classici, sempre uguali, per cui non entusiasmano più di tanto. Sono utili alla storia, ma la loro presenza si fonda sulla quantità, più che sulla qualità. Ed in un film in cui i tre fratelli sono quasi sempre presenti in ogni scena, è fondamentale avere una sufficiente e costante capacità di reggere per lìapunto la scena.
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E' indubbio che i tre protagonisti hanno un Feeling eccezionale, frutto di anni ed anni di lavoro fatto insieme. I tempi sono perfetti: battute, repliche, gag. Il migliore probabilmente è proprio "lo scemo" Nico (Nando Paone) che sfodera una prestazione eccellente. Buccirosso e Salemme li conosciamo di più, nei loro ruoli classici, sempre uguali, per cui non entusiasmano più di tanto. Sono utili alla storia, ma la loro presenza si fonda sulla quantità, più che sulla qualità. Ed in un film in cui i tre fratelli sono quasi sempre presenti in ogni scena, è fondamentale avere una sufficiente e costante capacità di reggere per lìapunto la scena. Salemme e Buccirosso fanno questo. Reggono l'impalcatura del film, mentre Paone la rende lieta, divertente. Bravissimi attori - come detto - al servizio di una piece che se funziona bene al teatro, non rende molto nel cinema. Tutto sommato, malgrado la storiella poco credibile e sempre banalissima, regala un'ora e mezza di spensieratezza.
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alessioderossi
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martedì 28 ottobre 2014
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teatro al cinema : film riuscito a meta'
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E fuori nevica...dal teatro al cinema, stesso cast ma storia modificata in alcuni punti per renderla più cinematografabile. E qui sta l'errore di Vincenzo Salemme, che pur in esperienze simili precedenti non aveva deluso lo spettatore. La storia della convivenza forzata a causa di un'eredità improvvisa non è proprio originale e la storia si butta su gag e noiose ripetizioni che dovrebbero portare alla "risata forzata" lo spettatore in attesa di divertirsi...
In questo film è propio Salemme che rimane vincolato al ruolo del regista/attore teatrale prestao al cinema... Più naturali Buccirosso, nel ruolo dell'ingenuo innamorato disoccupato e Nando Paone che meriterebbe ruoli ben diversi dal solito "scemo.
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E fuori nevica...dal teatro al cinema, stesso cast ma storia modificata in alcuni punti per renderla più cinematografabile. E qui sta l'errore di Vincenzo Salemme, che pur in esperienze simili precedenti non aveva deluso lo spettatore. La storia della convivenza forzata a causa di un'eredità improvvisa non è proprio originale e la storia si butta su gag e noiose ripetizioni che dovrebbero portare alla "risata forzata" lo spettatore in attesa di divertirsi...
In questo film è propio Salemme che rimane vincolato al ruolo del regista/attore teatrale prestao al cinema... Più naturali Buccirosso, nel ruolo dell'ingenuo innamorato disoccupato e Nando Paone che meriterebbe ruoli ben diversi dal solito "scemo...ma puro d'animo". Maurizio Casagrande invece si limita a poco più che un cammeo, nella parte di un avvocato non proprio brillante.
E osa dire delle inquadrature che , bencè ricche di carrelli e dolly, restano pur sempre statiche a sottolineare i quadretti teatrali altrimenti difficilmente ripetibili con stacchi di inquadratura.
In definitiva: poche battute divertenti , troppa teatralità, storia esile.
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sergiopa
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domenica 26 ottobre 2014
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finalmente una commedia vera
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finalmente una commedia vera, fatta bene, diretta bene. Dove si ride tanto, dall'inizio alla fine. Bravi a tutti gli attori. Da vedere assolutamente. Da non perdere.
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