
Anno | 2004 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Mike Nichols |
Attori | Jude Law, Julia Roberts, Clive Owen, Natalie Portman, Nick Hobbs, Colin Stinton . |
Uscita | venerdì 10 dicembre 2004 |
MYmonetro | 2,89 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 marzo 2019
Quattro personaggi in cerca d'amore nella Londra anni'90. Relazioni, flirt, gelosie sono solo alcuni pretesti per dichiarare che la passione è solo questione di attimi. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 5 candidature e vinto 2 Golden Globes, In Italia al Box Office Closer ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 5,4 milioni di euro e 1,1 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Una pièce teatrale di successo rappresenta un ottimo punto di partenza per la realizzazione di un film, e anche un regista come Mike Nichols, ultimamente troppo versato ai buoni sentimenti, con un buon testo riacquista quel pizzico di cinismo necessario nel descrivere i rapporti sentimentali.
Closer, tratto da una commedia di Patrick Marber, è la storia, ambientata a Londra, di quattro persone, due uomini e due donne, le cui vite si scontrano generando, volontariamente o casualmente, una sequenza a catena di relazioni, flirt, bugie, tradimenti, gelosie, sesso, che mette in luce la vacuità dei legami, e la debolezza (in particolare maschile) nel saperli gestire. Romanticismo, materialismo ed egoismo sono sinonimi di piacere e dolore.
Il film di Nichols potrebbe essere una delle sorprese della stagione, sostenuto da un cast di star di tutto rispetto. Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman, Clive Owen, sono l'anima portante di Closer e interpretano con convinzione le loro parti (Clive Owen si erge sui tutti, mentre la Roberts, che ha sostituito la gestante Kate Blanchett, è forse poco risoluta e dura nel suo ruolo) dando vita ai frizzanti dialoghi. Alcune scene, come il gioco in chat fra Jude Law e Owen, si divertono a rappresentare il cinismo della società odierna, a dimostrare ancora una volta la ricerca ossessionante delle emozioni e dell'innamorarsi, per perdersi nella disillusione dal costruire una solidità nei rapporti. L'amore è fatto di attimi. L'inizio e la fine. Tutto il resto è routine.
Meravigliosa la "Blower's daughter" di Damien Rice che fa da colonna sonora.
A Londra Dan, un aspirante scrittore che si mantiene facendo il redattore di necrologi, per caso incontra Alice, una spigliata ragazza americana, e se ne innamora. Un anno dopo, Dan conosce la fotografa Anna e perde la testa per lei; per uno strano scherzo del destino, Dan combina un appuntamento al buio fra Anna e il dermatologo Larry, che finiscono per sposarsi. Ma per le due coppie sta per avere inizio una girandola di tradimenti...
La complessità dei rapporti sentimentali è sempre stato uno dei temi centrali nella carriera del veterano Mike Nichols, che in passato aveva già esplorato sentieri analoghi con pellicole quali Chi ha paura di Virginia Woolf? e Conoscenza carnale; e nel 2004, il regista de Il laureato ha portato sul grande schermo Closer, versione cinematografica dell'omonima pièce teatrale scritta dal commediografo Patrick Marber, autore anche della sceneggiatura del film. Ambientato interamente a Londra e interpretato da un quartetto di star (inglesi i due uomini, americane le due donne), Closer analizza i torbidi legami affettivi ed erotici di due coppie coinvolte in un intreccio di inganni, passioni ed infedeltà, descritti con acuto cinismo attraverso dialoghi taglienti di pinteriana memoria (e infatti, il testo di Marber presenta più di un debito verso Tradimenti di Pinter); il risultato è un desolante ritratto delle relazioni fra uomini e donne all'alba del nuovo millennio.
Protagonisti di questo ambiguo quadrilatero sono Dan (Jude Law), un attraente scrittore in cerca di fama; Alice (Natalie Portman), una giovane americana con un passato da spogliarellista; Larry (Clive Owen), un dermatologo appartenente all'upper-class londinese; ed Anna (Julia Roberts), un'affermata fotografa che si sposa con Larry, ma non disdegna le attenzioni di Dan. Attorno a questi quattro personaggi si snoderanno attrazioni fatali, colpi di fulmine, gelosie, rivalità e menzogne di ogni tipo, in un progressivo gioco al massacro nel quale l'egoismo dei maschi (i cacciatori) si contrappone alla passività delle femmine (le prede). La regia di Nichols si mette al completo servizio degli interpreti, ma non riesce a mascherare l'origine teatrale dell'opera, fin troppo evidente nel susseguirsi di "duetti" che vedono opporsi, di volta in volta, i vari attori di questo dramma; ad ogni modo, il film si rivela senza dubbio efficace nell'illustrare allo spettatore la fragilità dei rapporti umani e il senso di alienazione della società odierna.
Tuttavia, non sempre ciò che si vede sul palcoscenico funziona altrettanto bene al cinema, e difatti di tanto in tanto la pellicola di Nichols denuncia un eccesso di teatralità nell'impostazione narrativa; non a caso il film ha diviso la critica fra estimatori e detrattori, ed ha avuto più successo in Europa che in patria. Se nel complesso Closer può essere considerato di sicuro come un interessante esempio di "cinema adulto", lascia francamente un po' scettici la decisione di caricare i dialoghi di spiccioli riferimenti sessuali e di inserire alcune scene che vorrebbero essere trasgressive (la chat-line fra Dan e Larry, la sequenza all'interno dello strip-club), ma che alla fin fine appaiono piuttosto ingenue; mentre l'erotismo, tanto decantato a parole, rischia di rimanere soltanto sulla pagina. Per quanto riguarda il cast, i maggiori apprezzamenti li hanno raccolti Owen e la Portman, ma anche Jude Law dà un'ottima prova nell'atipico ruolo del "perdente" di turno; assai meno convincente invece la Roberts, poco espressiva e a tratti quasi impacciata nei panni della fascinosa Anna, oggetto di contesa dei desideri maschili.