Titolo originale | A Clockwork Orange |
Anno | 1971 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 137 minuti |
Regia di | Stanley Kubrick |
Attori | Malcolm McDowell, Patrick Magee, Adrienne Corri, Michael Bates, Warren Clark John Clive, Carl Duering, Paul Farrell, Clive Francis, Michael Gover, Miriam Karlin, James Marcus, Sheila Raynor, Philip Stone, Anthony Sharp, Godfrey Quigley, David Prowse, Warren Clarke, Aubrey Morris, Madge Ryan, John Savident, Pauline Taylor, Margaret Tyzack, Steven Berkoff, Lindsay Campbell, Michael Tarn, Barrie Cookson, Jan Adair, Gaye Brown, Peter Burton, John J. Carney, Vivienne Chandler, Richard Connaught, Prudence Drage, Carol Drinkwater, Lee Fox, Cheryl Grunwald, Gillian Hills, Craig Hunter, Shirley Jaffe, Virginia Wetherell, Neil Wilson, Katya Wyeth. |
Uscita | lunedì 29 novembre 2021 |
Tag | Da vedere 1971 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 novembre 2023
Alex è un giovane senza arte né parte, figlio di proletari e dedito a furti, stupri e omicidi. Fa capo a una banda di spostati, denominati drughi. Il film ha ottenuto 4 candidature a Premi Oscar, ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, 3 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office Arancia meccanica ha incassato 1,5 milioni di euro .
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Alex è un giovane senza arte né parte, figlio di proletari e dedito a furti, stupri e omicidi. Fa capo a una banda di spostati, denominati drughi. Dopo aver usato violenza alla moglie di uno scrittore finisce in carcere. Viene sottoposto ad angherie ma si fa amico un prete. Pur di essere scarcerato accetta il "trattamento lodovico", che consiste nell'assistere a filmati di violenza. Quando esce scopre che i genitori hanno subaffittato la sua stanza. Senza poter reagire, dovrà subire violenza da alcuni mendicanti vendicativi, dai drughi diventati poliziotti e dallo scrittore che ha perso la moglie e che ora si trova su una sedia a rotelle. Tenta il suicidio e all'ospedale riceve una visita di cortesia da parte del primo ministro.
Ambientato nel futuro, ormai alle porte, e tratto da Arancia ad orologeria di Anthony Burgess.
Geniale traversata di generi (fantascienza, storico, drammatico, comico, grottesco, orrore), un film che mostra la violenza per esserne un contro-manifesto.
Accolto da polemiche e ovazioni al suo apparire, è stato sequestrato per molti anni in Francia, mentre in Gran Bretagna non può essere ancora proposto né al cinema né in videocassetta. L'ambiguità del personaggio era necessaria per mostrare le diverse violenze della medicina, della polizia, della politica e della gente comune. Quando Alex viene guarito, non può gestire le proprie scelte. Diventa docile non per volontà ma per allergia (sente nausea quando cerca di usare violenza, anche se cerca di difendersi).
La più grande prova al cinema di Malcolm McDowell che ha ideato alcune scene storiche, tra cui quella dello stupro a tempo di "I'm singing in the rain". Le musiche di Beethoven e Rossini rielaborate da Walter Carlos e le immagini grandangolo di John Alcott accrescono l'immersione nell'incubo. Doppiaggio italiano all'altezza dell'originale.
Alex, un giovane teppista che trascorre le giornate commettendo crimini vari: rapine, stupri, etc insieme ai suoi amici,i Drughi.Ama la musica classica e rimorchiare ragazze da portare nella propria stanza per un “po’ di dolce su e giù”.I drughi iniziano a ribellarsi, dipendono troppo dal piccolo Alex e dai suoi capricci, suggeriscono di fare l’ennesima rapina, nella quale però il protagonista esagera, [...] Vai alla recensione »
Stanley Kubrick non smentisce se stesso ,fa films universali, senza tempo, dove tutto è sempre attuale perché sa precorrere i tempi; è la genialità dell’artista che consente questo miracolo. Nel caso di specie l'associazione fra immagini surreali e musiche universali genera un prodotto magico, veramente originale.
Nella società del futuro vive Alex un giovane ragazzo annoiato e disadattato che insime alla sua banda si rifornisce di dosi di latte adulterato con droghe che serve per dare loro la carica per scorribande di ogni genere: corse spericolate in auto, furti, pestaggi e stupri. Dopo l'ultima bravata, Alex viene abbandonato sul luogo del misfatto dai suoi complici e finisce in prigione.
Arancia Meccanica è a mio avviso il capolavoro di Kubrick al livello di 2001, tanto per intenderci e anche una delle opere più complesse. Certo molti diranno che è un pamphlet sulla violenza o sulla libertà di scelta,o sulla contrapposizione tra la bestialità dell'uomo e quella più strutturale organizzata delle istituzioni, e quant'altro, ma questo [...] Vai alla recensione »
Ci troviamo di fronte ad un'opera di difficile interpretazione e possiamo dire che Kubrick, in questo caso, non ci aiuta: la questione più complessa riguarda il ruolo che Alex deve avere nel corso della vicenda. Egli è forse una vittima del sistema malato dominante, oppure è solo un teppistello che si è macchiato di omicidio. Il film sembrerebbe inizialmente orientato verso la prima ipotesi, a causa [...] Vai alla recensione »
sempre la possibilità di scegliere, se questa possibilità gli viene negata esso non è più un uomo ma un Arancia Meccanica. In un futuro prossimo idealizzato dall'autore Alex è un giovane, di famiglia operaia, eccentrico, e antisociale capo della banda criminale dei Drughi, essi trascorrono il tempo dedicandosi ai furti al sesso alle droghe e alla [...] Vai alla recensione »
La storia ha insegnato così: ogni film di Kubrick è capolavoro geniale. Arancia meccanica, come a mio avviso anche la parte iniziale di Full Metal Jacket, differesce dagli altri film per l'abilità di attrarre magneticamente e non consentire di allontanarsi facilmente dallo schermo. Questo frutto di un incredibile e geniale cocktail di elementi attrattivi rappresentati dalla [...] Vai alla recensione »
Certamente questo può essere considerato un film violento e scioccante ma, se lo si guarda bene, è praticamente lo specchio perfetto di una società ormai al limite della decadenza morale e prigioniera di una malefica e alienante realtà: ciò lo dimostra Alexander deLarge, il protagonista della storia: un ragazzo molto violento e dedito a compiere stupri e a [...] Vai alla recensione »
definitivo Dal titolo originario “A clockwork orange” come dice Burgess nel suo saggio:” è qualcosa di bizzarro internamente…una creatura che può solo fare il bene o il male ;ha l’apparenza di un frutto amabile caratterizzato da un colore e succo , ma in effetti interamente è solo un giocattolo a molla [...] Vai alla recensione »
Un film davanti al quale è impossibile rimanere indifferenti; è questa forse la definizione migliore del capolavoro di Kubrick “Arancia meccanica”. Il film si divide in due parti ben circoscritte, divise dal momento della prigionia del protagonista Alex De Large (un più che perfetto Malcolm McDowell): la prima mostra la violenza che si fa pura estetica, e così [...] Vai alla recensione »
Kubrick autore di molti film-culto tra cui ha un posto preminente "arancia meccanica" tratto piuttosto liberamente dal famoso romanzo di Borgess con cui Kubrick ebbe inizialmente per questa sua interpretazione alcuni problemi ci regala l'ennesimo capolavoro satirico sul problema sociale allora nascente della violenza giovanile che nell' inghilterra di allora si manifestava attraverso le innumerevoli [...] Vai alla recensione »
Clockwork Orange in italiano Arancia ad orologeria, può sembrare un'espressione surreale e priva di senso, ma l'autore del romanzo A. Burgess, da cui S. Kubrick ha tratto il film spiega in un saggio che la frase che dà il titolo al romanzo è tipica del dialetto londinese dell' East End e sottolinea l'eccentricità e l'originalità del destinatario [...] Vai alla recensione »
Alex (McDowell) è un giovane che con i suoi tre amici passa le notti a violentare donne, picchiare vecchi e barboni, drogarsi ed ascoltare Beethoven. Quando viene preso dalla polizia, perché tradito dai compagni, gli vengono dati quattordici anni per omicidio, ma dopo appena due anni accetta di sottoporsi come cavia al Trattamento Ludovico, che dopo appena quindici giorni ti fa [...] Vai alla recensione »
Kubrick è un artista di intensità Picassiana. Infatti non era un regista puro. Non era un attore. Solo un fotografo, un attento osservatore in grado di trasfigurare alcuni fatti della vita o semplicemente di riportarli come tali trasfigurandone però la narrazione. Un genio. L'utilizzo della musica concede per scandire diverse scene concede un ulteriore tocco di classe all'opera. [...] Vai alla recensione »
Recensire questo film non è cosa semplice. Quando ci si trova davanti a una pietra miliare della cinematografia, ci si sente non all'altezza, quasi spauriti. D'altronde come diceva Gianni Toti, "siamo nani sulle spalle dei giganti"; dunque non ci resta che provare. Ci viene presentata la vita "ultraviolenta" di Alex DeLarge e dei suoi compari, i "drughi"; [...] Vai alla recensione »
Kubrick ci mostra violenza allo stato puro,anche durante i momenti della "cura" di Alex ,al fine di condannarla,di renderla esplicitamente inutile,ma purtroppo presente e quasi imbattibile. La regia e' impeccabile,davvero bella la fotografia,incalzante il ritmo,splendida la colonna sonora. Fantastici i volti e le posture a bordo della durango.
Arancia meccanica è l’unico film che Kubrick ha sceneggiato completamente da solo. Ed è, forse, quello che è stato in grado di prevedere in maniera più lucida, nonostante l’alone profetico che volteggia in tutti i suoi capolavori, gli inceppi in cui si sarebbe imbattuta la società occidentale nel corso del suo progresso. La parola chiave del film è ultraviolenza.
Che Stanley Kubrick sia al di sopra di ogni standard cinematografico è collettivamente indiscusso. In primis per il cinico realismo con il quale egli affronta le tematiche; in secondo luogo per la sua quasi totale estraneità a qualsiasi genere. Ciò ha inevitabilmente comportato che le pellicole da lui firmate abbiano sempre creato scompiglio, disgusto, incomprensione o – [...] Vai alla recensione »
La superba pellicola di Kubrick racconta le vicende di quattro ragazzi sbandati,denominati drughi, dediti alla violenza come puro divertimento.Il loro capo Alex tradito dai suoi stessi compagni, sarà fatto catturare dalle autorità ed in carcere sottoposto al "trattamento lodovico" grazie al quale passerà da carnefice a vittima.
Arancia meccanica e' un film del 1971 scritto e diretto da Stanley Kubrick. Ennesima meraviglia della settima arte, realizzata da un maestro senza tempo. Purtroppo al giorno d'oggi registi cosi non ne abbiamo ma ce ne vorrebbe sicuramente uno. Kubrick faceva discutere, era talmente avanti con il pensiero che non fu a pieno capito e premiato come avrebbe certo meritato.
Riflessione sulla Storia e sullo spettacolo, il film è una denuncia del condizionamento dei cervelli e una difesa del libero arbitrio. Ma anche una difesa dell'arte, l'unico dominio dove l'uomo realizza una libertà piena. E in una maniera scandalosamente riuscita ed efficace, una esposizione della musica per immagini, con nessi intuiti dal Genio (possiamo scriverlo con la [...] Vai alla recensione »
Come tutti i film di Stanley Kubrick, anche "Arancia meccanica" permette molti livelli di lettura, compresi quello psichedelico e occultistico-esoterico. Il film potrebbe essere una visione dell'astronauta nel viaggio finale di "2001", quando egli, entrato in un'altra dimensione spazio-temporale, incontra se stesso a partire dal suo inconscio. In questo luogo il ritorno del rimosso è rappresentato [...] Vai alla recensione »
Non si vuole qui discutere dell'eccellente regia di Kubrick, delle scene storiche o della stupenda colonna sonora di Carlos (la nona elettronica è fenomenale), ma del fatto che questo film, tratto dall'omonimo romanzo di Anthony Burgess, scandalizzi ancora per la sua dose di violenza; eppure come nella pittura, nella letteratura o nel teatro qui essa assume un ruolo catartico, non è [...] Vai alla recensione »
Ultima. Appassionato del jazz e della musica classica Kubrik.ha sempre avuto particolare attenzione per le note musicali . Vorremmo per quanto detto in premessa dedicare spazio unicamente all’ approfondimento non sempre noto,ma strumentale della musica nell’ opera cinematografica di Stanley Kubrick in genere ed ,in particolare, dedicare uno [...] Vai alla recensione »
Per certi aspetti può essere considerato un antesignano di Salò e le 120 giornate di Sodoma. Ambientato a Londra in una società distopica del futuro, è una metafora, più che mai attuale, del potere in epoca moderna, che non costringe, almeno in occidente, ma convince con scienza e propaganda. Nella fattispecie il potere manipola le pulsioni sessuali ed il naturale spirito di rivolta dei giovani contro [...] Vai alla recensione »
La violenza, già fatta da Kubrick alla materia attraverso il suo lavoro sull'immagine viene qui portata all'estremo e entra nel film e diventa protagonista facendo vedere lo spettatore con gli occhi di Alex e sentire con le sue orecchie. Il film ha scandalizzato perchè molti hanno trovato che il film rendesse affascinante la violenza, ma Kubrick è sempre intervenuto per affermare che questa è una interpreta [...] Vai alla recensione »
ARANCIA MECCANICA (UK/USA, 1971) diretto da STANLEY KUBRICK. Interpretato da MALCOLM MCDOWELL, PATRICK MAGEE, MICHAEL BATES, WARREN CLARKE, JOHN CLIVE, ADRIENNE CORRY, CARL DUERING, PAUL FARRELL, MICHAEL GOVER, JAMES MARCUS, PHILIP STONE, MADGE RYAN, SHEILA RAYNOR, MICHAEL TARN, ANTHONY SHARP Alex è un giovane eccentrico, antisociale e leader di una gang di drughi, ragazzi che si dedicano [...] Vai alla recensione »
Un film tra i più ironici, beffardi, sardonici, quindi anche più rabbiosi di Kubrick che rivela quanto sia grande la sua onestà intellettuale, e in questo senso un film anche estremamente morale. Non è essenzialmente o considerevolmente una storia di attualità, piuttosto una riflessione sulla Storia. Alex esplora un aspetto della personalità umana, una via di uscita dell'inconscio.
questo è un film classico dove kubric porta lo spettatore... a vedere lontano, in una situzione futuristica quasi, vediamo dei criminali... e un incredibile esperimento una specie di accanimento nei confronti del criminale, per riabilitarlo con il loro... programmino, con adempienze a dir poco rabbrividenti, dal contenuto monotematico e abominevole tentando di lobotomizzare l'ignaro, [...] Vai alla recensione »
Kubrick lascia come sempre senza parole. A Clocwork Orange è un insieme infinito di sequenze poetiche, immaginifiche e paradossalmente reali che coinvolgono lo spettatore dall'inizio alla fine dei 120 minuti di pellicola. E' indubbiamente facile criticarlo per la crudezza delle immagini proposte ma solo chi conosce la grandezza del regista può comprendere il suo scopo.
Una cosa non si può dire di Arancia Meccanica: che sia un film semplice e di facile lettura. Su questo film si sono lette le interpretazioni più disparate: dai chi dice che è una condanna della violenza a chi dice che è una condanna alla società "perbenista". Io parto invece dal presupposto che tutte le opere di Kubrick potrebbero essere lette come delle [...] Vai alla recensione »
Pochi sono riusciti a realizzare in modo eccezionale come Kubrick un cinema intellettuale e nello stesso tempo popolare. E' difficile pensare a un altro regista per “Arancia meccanica” (come per tutti i suoi film da “Lolita” in poi). Kubrick, che dimostra di aver riflettuto molto sulla Storia, smaschera demagogie e falsi umanesimi.
Dallo sconvolgente romanzo di Anthony Burgess Kubrick ha tratto uno dei suoi film più sconcertanti, raccontato dallo straordinario punto di vista di un protagonista che è in realtà una rappresentazione dell'inconscio (A-lex, cioè l'uomo senza legge) e per questo risulta stranamente familiare, ingiustamente simpatico oltre che perversamente attraente.
Capolavoro, non si può dire nel suo genere , perchè non ha un genere!!! E' un film che con le sue colonne sonore, con le sue inquadrature premeditate e ben riuscite, e i suoi dialoghi perfetti, non può che essere apprezzato, a prescindere dalla trama lodevole o meno. Cosa è e a cosa porta la malvagità che è dentro di noi.
Di Arancia Meccanica, pellicola firmata da Stanley Kubrick esattamente 43 anni fa, a colpire è innanzitutto il titolo. Quest'espressione tipica dell'East London proviene, seppur espressa in maniera differente, dal libro da cui è stato poi tratto il film del mitico regista. Il manoscritto del 62 di Anthony Burgess si intitola appunto "Arancia ad orologeria" [...] Vai alla recensione »
In questa riflessione sull'uomo e sullo spettacolo (tutto il film è come una messa in scena teatrale) Kubrick mostra quanto ci è intrinsecamente vicino ciò che ci disturba: la familiarità del protagonista è dovuta -oltre al fatto di essere nutrito della cultura popolare- dal suo rappresentare l'inconscio (che non ha coscienza).
Alex è gli Stati Uniti e l'Unione europea. Società in cui le donne sono oggetti sessuali, il principio dividi e impera crea la destra e la sinistra, e le droghe, facendo finta di contrastarle, vengono diffuse. Il barbone bastonato rappresenta la violenza sui poveri, il dominio sui deboli. Alex e i drughi (cioè gli Stati) litigano tra di loro. La Germania, che si è sempre ritenuta superiore (si legga [...] Vai alla recensione »
Pur essendo grande ammiratore del regista ,uno dei più geniali del secolo scorso e paradossalmente pur avendolo ammirato all'epoca dell'uscita,questo film oggi lo trovo sgradevolmente strano.Difficile anche capirne le motivazioni.Il racconto quasi onirico rasenta il grottesco e in alcuni passaggi il ridicolo.La critica alla violenza,è scontata ma viene eseguita didatticamente, [...] Vai alla recensione »
Capolavoro di Kubrick. Il film è strano, grottesco e futuristico. Si può pensare che Kubrick abbia pensato a un (ennesimo) futuro nel 2001 (di cui indizi che lo fanno pensare risiedono in più di un occasione). Lavorato su ogni base melodica e nelle scene, pittoresco e grottesco. Voto 10-
In un' imprecisata epoca del futuro, quattro giovani teppisti, vestiti grottescamente allo stesso modo, gironzolano per le strade di Londra dividendo il tempo tra sorseggiate di latte corretto con LSD, visite a sorpresa in lussuose villette isolate -caratterizzate da rapine e stupri- e pestaggi ai danni di innocui vagabondi; ben presto l'iniqua spartizione dei bottini porta a ridiscutere [...] Vai alla recensione »
Film cult per i giovani, fa sempre epoca ed è sempre attualissimo nel corso dei decenni. Da un lato sono rappresentati in modo duro e crudo gli effetti della paranoia giovanile in una Londra cupa e passiva, che finisce per sfociare nella violenza più cinica e assurda. Dall'altro è rappresentata la società e le sue colpe, con chi ci governa che troppo spesso non sa prendere le decisioni giuste per curare [...] Vai alla recensione »
Per il fatto che questo film non mi sia piaciuto non vuol dire che sia un pessimo film,anzi è conforme allo stile del regista,molto stravagante. Questa sua opera non mi è però piaciuta perchè a mio parere è stata fatta al rovescio,nella parte iniziale il protagonista è atroce e sadico attirando così l'odio degli spettatori nei suoi confronti,mentre in seguito subisce per tutti i torti che aveva fatto [...] Vai alla recensione »
Arancia Meccanica è, a mio parere, uno dei migliori film di Kubrick, insieme a Barry Lyndon (il migliore), Shining e Il Dottor Stranamore. E' un film molto pesante e drammatico, in certi sensi pure troppo eccessivo, con molte scene "adrenaliniche", e molte altre grottesche. Resta comunque una vera opera d'arte cinematografica per la splendida regia, lo splendido montaggio sonoro, [...] Vai alla recensione »
Il film in questione narra le disavventure del giovane teppista amorale ALEX,il quale dopa aver rapinato,picchiato,stuprato e ucciso si ritrova in seguito prima incarcerato e poi sottoposto all trattamento "lodovico"(abbastanza raccapricciante,in effetti...)che lo porta ad una apparente "umanità". ARANCIA MECCANICA di S.Kubrick è senza dubbio uno dei più famosi film degli anni 70 e anche uno dei più [...] Vai alla recensione »
Un giorno, di tanti anni fa, quasi per caso, venni coinvolto in una discussione abbastanza animata tra due ragazzi dell' Università su uno dei film più famosi della storia del cinema: "Arancia Meccanica" del geniale Stanley Kubrick, tratto dal romanzo di Anthony Burges " Un' arancia ad orologeria".
Ambientato nella Londra del futuro rivela tratti, più che meramente violenti, profetici. Rappresenta un futuro distopico che oggi, e già forse all'epoca, non è troppo lontano. Nella pessimistica visione del mondo e della società tipica di Kubrick, non possiamo non cogliere delle analogie con "1984" di Orwell.
Arancia meccanica rappresenta un film in cui esige nella sua interiezza, uno sforzo spasmodico per comprendere realmente il messaggio " sociologico " di cui lo stesso Kubrick si sentiva tanto portatore quanto conoscitore(che lo fosse o meno, e' irrilevante). La musica di Rossini, la bombetta,il trucco, non sono altro che apprezzabili dettagli atti ha comparare e a comporre una mediatica dualita'tra [...] Vai alla recensione »
Naturalmente storia del cinema. Uno di quei film che si possono rivedere quasi all'infinito, anche spezzattato. E' quasi difficile credere che si tratti di un film del 1971.
Alex (McDowell) è un giovane che con i suoi tre amici passa le notti a violentare donne, picchiare vecchi e barboni, drogarsi ed ascoltare Beethoven. Quando viene preso dalla polizia, perché tradito dai compagni, gli vengono dati quattordici anni per omicidio, ma dopo appena due anni accetta di sottoporsi come cavia al Trattamento Ludovico, che dopo appena quindici giorni ti fa [...] Vai alla recensione »
Un banda di ragazzi crudeli armati di bastoni mortiferi, vestiti di bianco, con gli stivali neri e la bombetta nera, con nasi finti d'oscena lunghezza, maschere e occhi truccati, con vistosi sessi posticci posati sul pube: torna nei cinema Arancia meccanica, il gran film diretto da Stanley Kubrick nel 1971, famoso come un classico, un proverbiale simbolo del cinema di violenza, e come opera di straordinaria [...] Vai alla recensione »
Beffardo, Alex DeLarge è tornato a scrutarci nel buio d’una platea. La sua amoralità ci inquieta come ventisei e più anni fa, quando la scorgemmo nel sorriso senza fondo del bravissimo Malcolm McDowell. Con i suoi drughi - brutali servi impauriti, piccoli uomini che nutrivano dei riflessi della sua tracotanza la loro miseria impotente -, Alex si beava d’una superiorità vitalistica imposta al mondo [...] Vai alla recensione »
Deep impact: dopo quello del film di Mimi Leder, un altro asteroide minaccia la Terra (e il nostro immaginario). Non arriva dalle immensità dello spazio, ma da quelle altrettanto profonde del tempo: si chiama Alex, lo spregevole individuo dedito all’ultraviolenza, protagonista di una delle pellicole più note, citate, copiate della storia del cinema.