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L'omaggio a un orgoglio tutto italiano, un racconto a tante voci sulla ricca eredità spirituale lasciata dal musicista. Documentario, Italia2017. Durata 108 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista partenopeo con una straordinaria serie di immagini, testimonianze e performance musicali. Espandi ▽
A due anni di distanza dalla scomparsa del musicista, arriva nei cinema italiani Pino Daniele - Il tempo resterà, un viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista partenopeo con una straordinaria serie di immagini - molte delle quali mai mostrate finora -, testimonianze e performance musicali. Il docu-film, diretto da Giorgio Verdelli sarà al cinema solo il 20, 21 e 22 marzo come evento cinematografico pensato per offrire ai fan di Pino Daniele l'opportunità di ritrovarne su grande schermo la musica e il percorso artistico dagli anni '70 agli ultimi concerti. Molto del materiale utilizzato per comporre il film è assolutamente inedito ed è stato selezionato appositamente dal regista Giorgio Verdelli attraverso una lunga e paziente ricerca. Patrimonio prezioso che ha permesso che la voce narrante del film fosse quella dello stesso Pino Daniele, supportato dal contributo di Claudio Amendola. Recensione ❯
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Il capolavoro degli ingegneri Ferrari rivive in un documentario in cui i meccanici sono i grandi protagonisti. Documentario, Italia2017. Durata 81 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Può una macchina rappresentare da sola una rivoluzione? Se parliamo di F1 e di Ferrari la risposta non può che essere sì. Espandi ▽
Una storia di uomini e motori, ma soprattutto una storia di passioni. La passione che spinge un ex-pilota di F1, l'italiano Paolo Barilla, a voler riportare in pista, a 46 anni di distanza dal suo debutto, la Ferrari 312B, per farla gareggiare ancora una volta sul circuito di Montecarlo nella competizione riservata ogni due anni alle auto storiche. Per fare questo Barilla affida l'auto all'uomo che nel 1970 l'aveva concepita, l'ingegnere Mauro Forghieri e a un appassionato team di meccanici. La macchina viene completamente restaurata, pezzo per pezzo, e preparata per il grande ritorno. Recensione ❯
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Un'operazione lodevole che attualizza la piéce, ne allarga la platea e le offre un convincente respiro cinematografico. Drammatico, Italia2019. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dall'omonimo spettacolo teatrale di Eduardo De Filippo. Espandi ▽
Napoli, oggi. Antonio Barracano soprannominato “il sindaco”, “sistema le cose” e risolve problemi sulla forza della sua reputazione e del timore che sa incutere anche nei malviventi più incalliti del rione Sanità.
Trasposizone al cinema di una delle più celebri pièce teatrali di Eduardo De Filippo, "Il Sindaco" di Mario Martone è più giovane, dunque più fisico, più carico di energia e di violenza trattenuta. I temi restano molto attuali: la lealtà e il tradimento; il libero arbitrio e la capacità di saper fare un passo indietro.
Il tentativo di allargare la platea da teatrale a cinematografica è dunque lodevole e Mario Martone facendo di tutto per dare respiro alla rappresentazione, apre porte e finestre, amplia gli spazi e illumina la scena. Recensione ❯
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Uno di film più belli e riusciti di Vanzina, tra i titoli che hanno saputo raccontare meglio l'Italia degli anni 80. Commedia, Italia1983. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una commedia cult, patrimonio dell'immaginario del nostro Paese. Ambientata a Cortina d'Ampezzo, fotografa con umorismo e leggerezza l'Italia di allora avvalendosi di un cast memorabile. Espandi ▽
A Cortina d’Ampezzo, s’intrecciano le vicende di diversi personaggi arrivati sul posto per trascorrere le festività natalizie. Tra amori, tradimenti, giornate sugli sci o a prendere il sole e bere whisky in pole position e serate all’insegna del divertimento, il tempo scorre velocemente fino alla fine delle vacanze. Ma poi arriva l’estate e tutti si ritrovano al mare in Sardegna. Prodotto da Dino e Aurelio De Laurentiis, Vacanze di Natale ha dato il via a tutta una serie di commedie, spesso di successo, uscite durante il periodo natalizie. È stato definito come il capostipite dei ‘cinepanettoni’ ma il termine, dato molti anni dopo, ancora oggi è improprio e parziale. Perché il film dei Vanzina si porta dietro tutta la tradizione della ‘commedia all’italiana’, con sketch fulminanti, personaggi scritti benissimo e una libertà nell’improvvisazione in cui gli attori sembrano andare a braccio mentre invece la struttura è estremamente precisa. Vacanze di Natale è, per il cinema natalizio italiano, il controcampo di Una poltrona per due per quello statunitense. In più non ha perso nulla della sua forza, anzi rimane tra i film-simbolo che hanno saputo raccontare meglio l’Italia degli anni ’80. Recensione ❯
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Ottimo esempio di animazione italiana che diverte con una storia di libertà e avventura. Animazione, Italia2021. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un inno alla natura e alla libertà in una grande storia di amicizia che riuscirà a salvare il mondo. Espandi ▽
In seguito a un misterioso sconvolgimento, il mondo come lo conosciamo oggi è finito.
La natura si è ripresa prepotentemente il pianeta e ora la giungla riveste tutta la terra.
Dalle macerie del mondo che fu, una nuova società sta cercando di risorgere. Si tratta de "L'Istituzione", i cui adepti cercano di ripristinare l'ordine precostituito imponendo al popolo libero della giungla il loro concetto di diritto.
Ma c'è chi si oppone con forza al loro processo di "civilizzazione": i dissidenti stanno preparando la loro rivoluzione!
Questa è la storia di due spiriti liberi che vogliono trovare il loro posto nel mondo. Yaya, una ragazza dal carattere ruvido e dallo spirito indomito e Lennie, un giovane uomo alto più di due metri e affetto da un ritardo mentale.
Uniti da un legame profondo si prendono cura l'uno dell'altro cercando di non farsi portar via l'unica ricchezza che gli è veramente rimasta: la loro libertà. Recensione ❯
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Una buona sintesi tra sfida del biopic di un artista complesso e esigenze della committenza televisiva. Biografico, Italia2018. Durata 193 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Luca Marinelli è Fabrizio De André in un film biografico che esplora cronologicamente la vita del più grande poeta della musica italiana. Espandi ▽
Il 27 agosto 1979 Fabrizio De André e la sua compagna, la cantante Dori Ghezzi, vengono sequestrati nella loro tenuta agricola nei pressi di Tempio Pausania, in Sardegna. Verranno liberati quasi quattro mesi dopo. Da quel fatto si innesca un lungo flashback che racconta l'adolescenza e l'età adulta del cantautore, tra incontri, folgorazioni, vita privata e attività musicale, fino a tornare al rapimento e chiudersi sul matrimonio tra i due, nel 1989. Recensione ❯
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Un coraggioso viaggio negli inferi della psiche, che conferma il grande momento dell'Abel Ferrara "italiano". Drammatico, Italia, Germania, Messico2020. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo tormentato decide di intraprendere un viaggio per riscoprire se stesso. Espandi ▽
In un rifugio remoto immerso nella neve, Clint si è ritirato a vita solitaria, gestendo una locanda che dà ristoro ai pochi viaggiatori del luogo. Dopo la visita di una donna russa incinta e di sua madre, Clint decide di sfidare la neve per intraprendere un viaggio nella memoria, tra orrore, piacere e scoperta. La Siberia di Abel Ferrara è un luogo della mente, metafora di un inconscio ghiacciato e remoto che va attraversato per scoprirne i demoni. Il regista lo fa, come ormai di consueto, attraverso Willem Dafoe, impegnato da un film all’altro in un ritratto "aperto" del regista. Il cinema di Ferrara degli ultimi anni ha una forza liberatoria e rivelatoria, e Siberia ne è in qualche modo l’apice, senza freni e perverso. Opera radicale che non si pone mai limiti, Siberia è il più ambizioso dei tentativi di auto-analisi di un regista tormentato e viscerale. Recensione ❯
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Diego Abatantuono interpreta, nei tre episodi, il tifoso del Milan, dell'Inter e della Juventus. Espandi ▽
Beneficiata di Diego Abatantuono che compare in tre episodi dove è rispettivamente un tifoso del Milan, dell'Inter e della Juventus. Nel primo, porta via la fidanzata a un tifoso della "fossa" avversaria. Nel secondo è il bersaglio di una burla (gli fanno credere di aver vinto al totocalcio). Nel terzo è un conducente di TIR che pretende di dare consigli a Gianni Agnelli. Recensione ❯
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Il pellegrinaggio meditativo e letterario di Paolo Cognetti, in direzione (e in contemplazione) dell'Alaska di 'Into the Wild'. Documentario, Italia2021. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un percorso originale e dal potente impatto visivo, sulle orme di Ernest Hemingway, Raymond Carver, H.D. Thoreau, Jack London, Herman Melville e Chris McCandless di Into the Wild, in un viaggio letterario ed emozionante dalle Alpi all'Alaska. Espandi ▽
Nel 2019 lo scrittore Paolo Cognetti, autore di "Le otto montagne" (premio Strega 2017) progetta con l'amico Nicola Negrin, illustratore, un viaggio carico di significati. L'itinerario è definito dai luoghi legati agli scrittori più amati da Cognetti: da Milano i due volano verso gli Stati Uniti, a Port Angeles (nello stato di Washington), dov'è sepolto Raymond Carver, passando per i territori dello Yukon in cui Jack London ha composto Il richiamo della foresta, tra suggestioni di Herman Melville ed Ernest Hemingway. Fino al Denali National Park, in Alaska, al Magic Bus che fece da casa a Christopher McCandless, il protagonista di "Nelle terre estreme" di John Krakauer reso celebre dal film Into the Wild di Sean Penn. È infatti attraverso quella visione che Cognetti, classe 1978, a trent'anni ha scoperto Henry David Thoreau e sposato quella scelta, se pur con minor radicalità. Tanto che in apertura rielabora proprio un passo da Walden ovvero vita nei boschi di Thoreau. Recensione ❯
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Un'ampia carrellata che prova a raccontare una delle figure artistiche più importanti degli ultimi 50 anni. Documentario, Italia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un emozionante viaggio all'interno della vita e della carriera del più importante uomo di spettacolo italiano. Espandi ▽
All’inizio era un altro progetto. Nel 2018 Edoardo Leo avrebbe dovuto realizzare un documentario su A me gli occhi, please, lo spettacolo che nel 1976 ha cambiato il recente panorama teatrale, con Proietti che è stato seguito per due anni nei camerini, durante le prove e gli spettacoli. Poi, dopo la morte dell’attore il 2 novembre 2020, si cambia strada. Il racconto di questo lavoro è dichiaratamente insufficiente per mostrare quello che ha lasciato Proietti nella sua carriera di oltre 50 anni. Dentro a Luigi Proietti detto Gigi ci sono tre documentari.
Dei tre documentari il primo è quello più compiuto, il secondo è quello più classico, il terzo è quello invece del rimpianto. Una carrellata ampia, segnata da una voce-off che in alcuni momenti è apparsa troppo insistente ma utilizzata da Edoardo Leo per sottolineare quello che è stato il suo rapporto con Proietti e quella che è la sua visione su di lui. In più, anche se ci sono molte informazioni sul suo legame con Roma, non ne è emerso in pieno il rapporto viscerale di dipendenza. C’è tantissimo di Proietti in questo lavoro ma si voleva vedere ancora di più. La sua figura è ancora molto viva e presente nel nostro immaginario. Proprio per questo, forse il valore di Luigi Proietti detto Gigi aumenterà nei prossimi anni. Recensione ❯
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Una saga di criminalità milanese con protagonista un boss "calibro 9". Di originale c'è poco, ma ritmo, messa in scena e interpretazioni funzionano. Drammatico, Italia2019. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Santo Russo, calabrese cresciuto nell'hinterland milanese, dopo i primi furti in periferia e il carcere minorile, decide di seguire le sue aspirazioni e di intraprendere definitivamente la vita del criminale. Espandi ▽
Santo Russo è un calabrese che finisce ancora adolescente a Buccinasco, dove cerca di mimetizzarsi, impara l'idioma locale e si fa strada nella criminalità. Le cose gli vanno bene, ma a un certo punto si reinventerà imprenditore, ovviamente con le mani in pasta in affari sporchi. La criminalità a Milano dagli anni ’60 ai ’90, dalle bande di rapinatori fino all'edilizia e alla droga, è raccontata attraverso l'epopea di un camaleontico e ambizioso meridionale. Le interpretazioni, la messa in scena e il ritmo funzionano. De Maria padroneggia il materiale con scioltezza, e offre al film un inizio avvincente. Brava Sara Serraiocco nella parte della moglie di Santo, Scamarcio è efficace, ironico e sopra le righe, solo quando serve. Recensione ❯
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Una sintesi libera e drastica della parabola di Mia Martini, all'insegna di un nuovo lustro alle sue hit. Biografico, Italia2019. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ci sono artisti che, come pochi, hanno saputo esprimere lo spirito del proprio tempo e, anzi, persino anticiparne il corso. Tra questi c'è Mia Martini. Espandi ▽
Domenica Berté detta Mimì è quel tipo di artista che gli anglofoni definiscono unsung hero (ops, heroine): un talento non adeguatamente riconosciuto e sostenuto dall'industria discografica e di conseguenza anche dal pubblico. Sacrosanto e meritorio, quindi, che la RaiFiction di Eleonora Andreatta abbia voluto portare al grande pubblico la sua biografia: parziale, simbolico risarcimento alla vittima di un pregiudizio mortificante e fatale, ma anche veicolo di divulgazione di un modello femminile indipendente e anticonvenzionale. Recensione ❯
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Grecia 2013. Vinicio Capossela va alla ricerca dei musicisti locali di rebetiko e fonde la propria musica con la loro. Espandi ▽
Grecia 2013. Nelle taverne di Atene e di Salonicco si perpetua l'antica tradizione dei rebetes, i musicisti che propongono il rebetiko, una forma di blues ellenico che affonda le sue radici in un passato di crisi diversa (e al contempo simile) a quella che colpisce oggi la popolazione. È una musica che si oppone, con i versi delle sue canzoni, al potere ed è, oggi come allora, portatrice di una corrente di ribellione al conformismo passivo. Vinicio Capossela va alla ricerca di questi musicisti e fonde la propria musica con la loro. Recensione ❯
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Un'operazione complessa che prova a chiarire vicende drammatiche che ancora non sono state risolte. Eventi, Italia2018. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
L'arte trafugata, offesa, restituita. Il punto della situazione. Espandi ▽
Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista mise al bando la cosiddetta "arte degenerata", organizzando nel 1937, a Monaco, un'esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente un'esposizione per esaltare la "pura arte ariana". In quei giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case dei collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz, rimasto poi solo sulla carta e a Carinhall, la residenza privata di Goering, l'altro grande protagonista del saccheggio dell'Europa. Il documentario raccoglie testimonianze dirette legate a storie che prendono il via dalle grandi mostre che a distanza di 80 anni, nel 2017, fanno il punto sull'arte trafugata, tra protagonisti di quegli anni, e ultime restituzioni. Recensione ❯
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Un viaggio nella Vienna di Klimt e Schiele attraverso le opere dell'Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches, del Leopold, del Freud e del Wien Museum. Espandi ▽
Vienna è una città vivida, ricca e colta. Nei salotti borghesi si riuniscono maestranze, intellettuali, grandi musicisti e artisti di rottura. Tra questi nel film si raccontano figure di spicco come Sigmund Freud, lo scrittore Arthur Schnitzler, il pittore Koloman Moser, l'architetto Otto Wagner, compositori come Richard Strauss e Ludwig van Beethoven. Il film narra, senza posa e con una ricca documentazione, di intrecci di storie di questi personaggi che si svolgono tra corridoi, musei, case e strade della città. Klimt e Schiele sono due punti di partenza, una "excusatio" narrativa per fare un punto sulla rivoluzione culturale nel primo ventennio del '900. Non è quindi il "solito" documentario sui due artisti, ma un lungo momento di riflessione e arricchimento di tutto un contesto sfavillante. Recensione ❯
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