Il Centro Sperimentale di Cinematografia e la Scuola Nazionale di Cinema di Roma hanno creato un mostro.
Il trasformismo è la parola d'ordine. Sara Serraiocco ne sta diventando il sinonimo.
Una carriera nata da una caviglia rotta, hanno scritto alcuni. È la verità.
Ballerina e insegnante di danza, ha iniziato a recitare dopo una caduta. "Camminando per Roma, sotto casa, con i tacchi, sono inciampata e mi sono rotta la caviglia", racconta lei stessa. "Ho perso il lavoro. Ho cominciato a frequentare una scuola di teatro, ma non pensavo potesse diventare il mio mestiere". E invece, eccola alla Mostra del Cinema di Venezia, timida e guardinga, ma desiderosa di vita e di un altro destino, in La ragazza del mondo di Marco Danieli, accanto a Michele Riondino. Poi è arrivato Giovanni Veronesi con il suo Non è un paese per giovani. Ma prima ancora di questi, c'è stato Salvo nel ruolo di una non-vedente. Si è esercitata con le bende sugli occhi per giorni e giorni. Dopotutto, è quella la parte che ama di più del suo lavoro: la preparazione. Quando si entra in contatto con una realtà che non si conosce e bisogna seguire l'istinto per arrivare all'immedesimazione.
Per essere una credibile testimone di Geova, invece, è andata alle loro riunioni. Ha pregato con loro. Ha cantato con loro. Ha abbracciato il loro radicalismo, l'impossibilità di un confronto con altre religioni e il loro settarismo. Tutto senza pregiudizi.
Stesso procedimento per essere una disabile inBrutti e cattivi di Cosimo Gomez. Ha dovuto fare tutto coi piedi, perchè il suo personaggio era senza braccia. Truccarsi, mangiare, chiudere il portabagaglio. Nessuna controfigura. Un lungo training che però ha dato i suoi frutti.
E di fronte allo scetticismo dei suoi genitori che l'avevano vista partire per Roma con una piccola missione dentro le tasche, eccola sempre sul grande schermo. Con ruoli estremi, non facili. Eclettica come pochissime altre. E alle tante lodi, lei risponde sempre alla stessa maniera: "Faccio il mio lavoro".
L'incidente
Nata a Pescara, ma cresciuta nella vicina Francavilla al Mare, Sara Serraiocco si appassiona fin da piccola alla danza. Il suddetto incidente e la piacevolezza cinematografica la spingeranno a trasferirsi a Roma, in cerca di un futuro alternativo.
La filmografia
Dopo gli studi d'arte drammatica, partecipa alla serie tv R.I.S. Roma - Delitti imperfetti. È dietro l'angolo il ruolo di protagonista in Salvo di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Il film vince il Gran Prix de la Semaine de la Critique al Festival di Cannes e la sua vibrante Rita, una ragazza cieca, le fa guadagnare importanti riconcimenti, tra i quali spiccano il Premio Guglielmo Biraghi come attrice esordiente e il Globo d'Oro alla miglior attrice. Le basta poco per ipnotizzare lo spettatore. Non potendo puntare tutto sullo sguardo, sceglie l'espressione del viso, la gestualità e il corpo che trasmette con postura e movimenti claustrofobia, rabbia e sottomissione.
Quando poi la grandissima Liliana Cavani è in cerca di una ragazza che possa interpretare Santa Chiara nella miniserie Francesco del 2014, sceglie proprio lei. Chi meglio di questa ragazza dalla bellezza così fragile potrebbe incarnare una delle figure più importanti del cattolicesimo italiano?
Nel 2015, entra nel cast di Cloro di Lamberto Sanfelice. Torna indietro nel tempo con il suo personaggio, la povera Jennifer. Diventa un'adolescente piena di sfumature e che deve passare all'età adulta. Sembra quasi un doloroso film dei belgi Dardenne. Lei appare un po' sporca, qualcuno ha scritto "sgualcita". Ce l'ha messa tutta. Si aggiudica il Premio Kineo e quello come miglior talento europeo al Festival di Berlino.
Quando si presenta per l'opera prima di Marco Danieli, La ragazza del mondo, con un curriculum del genere, è quasi impossibile non assegnarle la parte di uno dei due protagonisti. Arriva il Premio Pasinetti. Sembra quasi che ogni cosa che faccia, le porti un riconoscimento.
Dopo essere stata accanto a Donatella Finocchiaro in L'Accabadora di Enrico Pau, è per due anni consecutivi candidata ai Nastri d'Argento. Prima per Non è un paese per giovani e poi per Brutti e cattivi. Passa da un personaggio nevrotico a una dark lady scatenata e fumettistica. Raramente, il cinema italiano ha dovuto fare i conti con un'intepretazione così vivace e divertente. Ci sono solo lodi e nuove proposte di lavoro come In viaggio con Adele di Alessandro Capitani. Tra le più recenti interpretazioni troviamo invece Siccità di Virzì, Il signore delle formiche di Gianni Amelio e Il primo giorno della mia vita di Paolo Genovese. Sarà poi diretta da Gabriele Salvatores in Il ritorno di Casanova.
Salto americano
Ma potrebbe esserci un salto di qualità quando deve imparare l'inglese per entrare nel cast della serie tv americana Counterpart di Morten Tyldum.