Anno | 2023 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 121 minuti |
Al cinema | 391 sale cinematografiche |
Regia di | Paolo Genovese |
Attori | Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini Giorgio Tirabassi, Lino Guanciale, Antonio Gerardi, Vittoria Puccini, Elena Lietti, Thomas Trabacchi. |
Uscita | giovedì 26 gennaio 2023 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,80 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 23 gennaio 2023
Una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare. Il primo giorno della mia vita è 2° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 49.437,00 e registrato 8.442 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Arianna ha perso la figlia e non se ne dà pace. Napoleone è un motivatore che riesce a spronare tutti tranne che se stesso. Emilia è un'eterna seconda confinata sulla sedia a rotelle che ha messo fine alla sua ascesa nella ginnastica artistica. E Daniele è uno youtuber riluttante sfuggito ai bulli ma non alla propria mancanza di autostima. Un uomo misterioso intercetta i quattro nel momento in cui hanno deciso di farla finita, e ora deambulano insieme a lui, né morti né vivi. L'uomo ha intenzione di fornire loro una prospettiva diversa dalla quale guardare la propria situazione durante una settimana in cui rimarranno sospesi nel tempo, senza bere né mangiare, e senza che nessuno si accorga della loro presenza. Ma non è facile far cambiare idea a chi si sentiva arrivato al capolinea della propria vita.
Con Il primo giorno della mia vitaPaolo Genovese torna alle atmosfere metafisiche di The Place, e anche qui i protagonisti viaggiano attraverso non luoghi alla Augè come il locale di quel film: alberghi abbandonati, stazioni di servizio hopperesche, e intorno una Roma fatiscente e quasi distopica, spesso inquadrata dall'alto, come dallo sguardo di un dio lontano e indifferente ai dolori dell'umanità.
Il tema del suicidio come sbocco ad una mancanza percepita di alternative è interessante, ma c'è qualcosa di terminalmente algido e asfittico nella elucubrazione tutta cerebrale di una sceneggiatura - scritta a 8 mani da Genovese, Paolo Costella, Rolando Ravello e Isabella Aguilar - così calcolata da risultare meccanica.
La materia incandescente dei sentimenti affiora soltanto nelle interpretazioni di Margherita Buy e del piccolo Gabriele Cristini, mentre Valerio Mastandrea e Sara Serraiocco si adeguano all'annichilimento dilatato attraverso immagini laconiche immerse nelle tonalità del giallo (la fotografia è di Fabrizio Lucci).
Anche i dialoghi sembrano più declamati che sentiti, più artificiosi che ispirati. Ogni emozione è tenuta a distanza sia dal copione che dalla regia, e i quattro "walking dead" attraversano davvero come zombie questa storia, senza creare la risonanza emotiva necessaria per coinvolgere lo spettatore.
Impossibile non fare un paragone mentale con altri film di tema simile, ma di impatto emotivo infinitamente maggiore, come La vita è meravigliosa o La ragazza sul ponte, che rappresentavano la scelta del suicidio come l'estrema ratio di nature profondamente romantiche e idealiste, non come un gesto di inerte disperazione. Forse la chiave di lettura più interessante come cartina di tornasole della contemporaneità è la scelta di fare del "maschio bianco privilegiato" l'elemento più fragile, quello che, pur essendo stato favorito dalla vita per cultura e tradizione, non riesce comunque a darle un senso nel presente.
Misurarsi cinematograficamente con temi complessi come la felicità, la speranza, la depressione, il dolore, il suicidio è molto pericoloso perché si rischia la vuota superficialità zuccherosa o, in alternativa, l’insopportabile pesantezza educativa.“Il primo giorno della mia vita” ha il merito di affrontare con forza ed efficacia temi su cui è molto facile scivolare perché non cammina, ma vola alto: [...] Vai alla recensione »
Coraggioso Genovese nel trattare un argomento così profondamente connaturato nell'animo di ognuno di noi.. Il desiderio della felicità e il bisogno di mantenerla nel tempo...Dopo il grande successo del suo libro l'autore lo mette in scena , maestro di comunicazione persuasiva del linguaggio pubblicitario, conduce lo spettatore a riflettere [...] Vai alla recensione »
A mio giudizio, forse finora il miglior film della stagione. I quattro protagonisti sono dei suicidi ai quali un angelo (Toni Servillo) offre la possibilità di rivivere da “non morti” per una settimana, durante la quale avranno modo di vedersi in spezzoni di quello che sarebbe accaduto se non fossero deceduti, e decidere alla fine se tornare indietro o meno.
Un film di alto livello, una storia classica e originale al tempo stesso. cinque attori fantastici ci raccontano la speranza di vivere trasmettendoci grandi emozioni. Alcune scene cinematograficamente memorabili. ps bellissima la colonna sonora di Giorgia
Un film con immagini che nutrono gli occhi e una storia che riempie il cuore. Sono stato sorpreso da questa storia ricca, originale e piena di colpi di scena. Un Servillo inedito da non perdere. Mastandrea sempre bravo e la Buy incredibilmemnte commovente
Vita, morte, felicità, speranza .... un film coinvolgente che ti manda a casa con molti pensieri
Film molto emozionante. Un susseguirsi di pensieri e riflessioni. Un analisi sulla seconda possibilità che ti può la vita molto coinvolgente. La coppia Servillo Mastandrea imperdibile.
La vita è ,eravigliosa in chiave moderna. Un viaggio nella speranza con tante idee e spunti di riflessione. La coppia Servillo - Mastandrea è fantastica.
un film assolutamente da vedere. Temi difficli, riflessioni profonde, un tratto leggero con un po' di sorriso
Subito mi è apparso un film un po' pesante ,ma poi si e rilevato un capolavoro.c'e da riflettere.in questa nostra vita una seconda possibilità non ci e consentito averla , quindi bisogna vivere facendo tesoro dei nostri errori del passato.
Il film del regista Paolo Genovese tratta in modo delicato ma concreto il tema del suicidio o meglio della scelta di continuare a vivere nonostante gli eventi avversi o no. La storia scorre in modo fluido, analizzando le vicende della vita di quattro persone, tutte "pronte" a farla finita, ma sarà l'arrivo di un personaggio sconosciuto, un Angelo, interpretato da Toni Servillo, ad aiutare almeno tre [...] Vai alla recensione »
Quattro destini si mischiano in una settimana dai ritmi cadenzati. Toni Servillo è il loro regista, aiutante e traghettatore verso il futuro. Film complesso ed emozionante, che tratta il difficile tema della felicità e del suicidio. Ne escono due ore di grandi scene, di grande musica. Se Genovese avesse rischiato un po' di più, se non avesse in parte trattenuto le emozioni [...] Vai alla recensione »
Sono uscito dalla sala pieno di emozioni. E per me il cinema è questo. Voglio ringraziare gli attori per avermi fatto stare bene, in particolare mastandrea una interpretazione bellissima. Bella la fotografia di Roma.
E un film fantastico fai riflettere molto ??e bellissimo veramente da 5 stelle anche di più ??bravi a tutti quelli che lo hanno fatto spero che farete altri film così da riflettere. bravi a tutte le persone che lo anno collaborato.
A noi è piaciuto il regista ha saputo trattare con sensibilità e gentilezza argomenti decisamente difficili e particolari come la morte e il suicidio Bravissimi tutti sopratutto Mastandrea e Serraiocco. Servillo il solito mostro di bravura se fosse nato a Los Angeles l'oscar lo avrebbe già a casa....
Presentato in pompa magna dalla Umbria Film Commission in anteprima nazionale al Politeama di Terni (senza avere nemmeno una scena girata a Terni) il film appare come una commistione di generi: thriller, commedia amara, cinema impegnato e non riesce assolutamente ad essere incisivo, né a regalare immedesimazione. I dialoghi appaiono scontati e patetici, i ruoli dei 4 personaggi "in [...] Vai alla recensione »
Un uomo, due donne e un bambino si sono suicidati, ... anzi no, il bambino è ancora tra la vita e la morte. I primi tre hanno anche assistito al proprio funerale, da morti ovviamente e perciò invisibili, però poi tre di loro ci ripensano, grazie all'aiuto psicologico fornito loro da una quinta persona, con la faccia di Servillo, anche lui morto suicida, e alla fine .
Il film tratta temi profondi, il cast con attori bravissimi, alimentava grandi aspettative purtroppo deluse. Non mi ha lasciato nessuna emozione, è freddo, piatto, mediocre. Lo sconsiglio, una delusione.
Per resuscitare il cinema italiano, Paolo Genovese tenta una fallimentare terapia d'urto (o forse una disperata cura omeopatica): fa un film sul suicidio.È vero che l'angelo Toni Servillo, come in "Un canto di Natale" e "La vita è meravigliosa", cerca di convertire alla vita i quattro protagonisti che se la sono tolta, ma purtroppo la magia di Dickens e la leggerezza di Frank Capra sono lontane anni [...] Vai alla recensione »
Un misterioso Caronte (Servillo bonario, ma autorevole) carica su una station wagon vintage 4 (im)perfetti sconosciuti. Presto si sciolgono le ambiguità: non è un carro funebre, ma poco ci manca, perché i passeggeri sono accomunati dall'aver deciso di farla finita. Viene loro concesso un ultimo viaggio in comitiva. Una settimana per ripensarci, scegliere la vita.
Chi è?» «E' uno che vorrebbe farci cambiare prospettiva». L'uomo misterioso di cui parlano, interpretato dal sempre grandissimo Toni Servillo, accompagna quattro personaggi in un limbo tra vita e morte, in un periodo di sospensione in cui riflettere e accettare la normale alternanza tra tristezza e felicità, imparando a relativizzare entrambi. Il primo giorno della vita è quindi il primo giorno da [...] Vai alla recensione »
Con "Il primo giorno della mia vita" Paolo Genovese porta sullo schermo il suo omonimo romanzo, pubblicato nel 2018, spostandone l'ambientazione da New York a Roma. Si tratta di una riflessione su un tema delicatissimo come quello del suicidio ma anche sul libero arbitrio e sul potere salvifico di relativizzare l'insostenibilità del presente. Un film dalla bellezza profonda che promuove le seconde [...] Vai alla recensione »
Non buttiamoci giù" era il titolo di un romanzo scritto da Nick Homby nel 2016. Quattro sconosciuti si trovano la notte di Capodanno sul tetto di un palazzo londinese, decisi a farla finita. Reputazioni distrutte e altre infelicità li hanno condotti alla fatale decisione. Nessuno la metterà in atto, scenderanno dalle scale dopo uno scambio di opinioni piuttosto acceso, rappacificati con la vita.
Arianna (Buy) è una poliziotta che serba un dolore antico dentro il cuore. Napoleone (Mastandrea) motiva gli altri ma ha un inspiegabile vuoto dentro. Emilia (Serraiocco) è una ex campionessa di ginnastica costretta in sedia a rotelle e Davide è un ragazzino bullizzato costretto dai genitori a fare lo youtuber. Sono quattro anime in pena, sull'orlo della disperazione: anzi quell'orlo lo hanno già [...] Vai alla recensione »
In una Roma malinconicamente immersa in una notte piovosa, quattro personaggi hanno deciso contemporaneamente di porre fine alla loro vita. Arianna è una poliziotta che ha perso la figlia adolescente anni prima, senza esser mai riuscita a farsi una ragione di questa perdita; Napoleone è un motivatore terminalmente depresso, che sembra incapace di mettere in pratica i suoi stessi suggerimenti; Emilia [...] Vai alla recensione »
Una poliziotta devastata dal lutto (Margherita Buy), un mental coach più sfiduciato dei seguaci (Valerio Mastandrea), l'ex campionessa in carrozzina (Sara Serraiocco) e un ragazzino diabetico spronato dal padre come youtuber delle abbuffate (Ganriele Cristini). Come club dei suicidi, questo gruppetto di personaggi in attesa di destino nell'istante fatale, sembra una strana famiglia Addams, disorientata [...] Vai alla recensione »
"Il primo giorno della mia vita" è un film sulla forza di ricominciare. Un uomo misterioso (interpretato da Toni Servillo) si presenta a quattro persone che hanno toccato il fondo e vogliono farla finita offrendo loro una settimana di tempo per riacquistare la voglia di vivere. Far scoprire a ciascuno come potrebbe essere il mondo senza di lui/lei è il suo metodo.
Cosa accadrebbe se, pronti a farla finita con una vita che non funziona più, ci venisse data la possibilità di vivere per una settimana vedendo cosa ci stiamo perdendo? È questo il tema della storia, scritta da Paolo Genovese, che gli aveva già dedicato un romanzo, con Paolo Costella, Rolando Ravello, Isabella Aguilar. I protagonisti sono un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara [...] Vai alla recensione »
Un film pericoloso. Nel senso che toccare certi temi, come la felicità e la sua ricerca, è fortemente-a rischio di retorica e volendo, potrebbe anche essere interpretato come presuntuoso. Non però se lo affidi a Paolo Genovese, uno dei pochi registi italiani capaci di dirigere. Può sembrare lapalissiano, quasi una banalità, ma vedendo lo stato dell'arte del nostro cinema, contiene una profonda verità. [...] Vai alla recensione »
Il cielo sopra Roma ricorda quello di Berlino di Wim Wenders. C'è un uomo (Toni Servillo) amante del jazz al volante di una station wagon. Vaga di notte tra piazza Vittorio e Termini reclutando un bambino con un milione di follower perché si ingozza di ciambelle, poliziotta fissata col turno di notte (Margherita Buy), ex quasi campioncina di ginnastica artistica in sedie a rotelle (Sara Serraiocco), [...] Vai alla recensione »
Napoleone motivava tutti per mestiere, ma con sé stesso non ci riusciva più. Arianna aveva perso la figlia e quindi la voglia di vivere. Emilia, eterna seconda, per non fare più gare di ginnastica artistica si era seduta su una sedia a rotelle. Il piccolo Daniele, youtuber sovrappeso, era nauseato da genitori-sfruttatori e compagni-bulli. Ognuno ha avuto il suo motivo per suicidarsi.
Due anni dopo Supereroi, Paolo Genovese torna alla regia con Il primo giorno della mia vita, adattamento cinematografico del suo romanzo omonimo del 2018. Rispetto alla vicenda a tinte rosa da melò classico del film precedente, qui Genovese ritorna alle atmosfere gravose e metafisiche di The Place, stavolta affrontando il complesso tema del suicidio.
"Siamo morti?" chiede uno dei quattro. "Né morti né vivi... sospesi nel tempo" replica l'uomo misterioso. Non rivelo nulla di speciale, a proposito del film di Paolo Genovese "Il primo giorno della mia vita", perché tutto ciò avviene nel primo quarto d'ora. Il regista di "Perfetti sconosciuti" nella vita è anche scrittore, infatti questo nuovo film, nelle sale da giovedì 26 gennaio con Medusa, deriva [...] Vai alla recensione »