Titolo internazionale | The First Day of My Life |
Anno | 2023 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Paolo Genovese |
Attori | Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini Giorgio Tirabassi, Lino Guanciale, Antonio Gerardi, Vittoria Puccini, Elena Lietti, Thomas Trabacchi, Gabriele Cristini, Lidia Vitale, Davide Combusti, Fabiola Morabito, Andrea di Felice, Emanuele Macone, Alessandro Tiberi. |
Uscita | giovedì 26 gennaio 2023 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,82 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 23 gennaio 2023
Una storia sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra crollare. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Il primo giorno della mia vita ha incassato 2,2 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Arianna ha perso la figlia e non se ne dà pace. Napoleone è un motivatore che riesce a spronare tutti tranne che se stesso. Emilia è un'eterna seconda confinata sulla sedia a rotelle che ha messo fine alla sua ascesa nella ginnastica artistica. E Daniele è uno youtuber riluttante sfuggito ai bulli ma non alla propria mancanza di autostima. Un uomo misterioso intercetta i quattro nel momento in cui hanno deciso di farla finita, e ora deambulano insieme a lui, né morti né vivi. L'uomo ha intenzione di fornire loro una prospettiva diversa dalla quale guardare la propria situazione durante una settimana in cui rimarranno sospesi nel tempo, senza bere né mangiare, e senza che nessuno si accorga della loro presenza. Ma non è facile far cambiare idea a chi si sentiva arrivato al capolinea della propria vita.
Con Il primo giorno della mia vitaPaolo Genovese torna alle atmosfere metafisiche di The Place, e anche qui i protagonisti viaggiano attraverso non luoghi alla Augè come il locale di quel film: alberghi abbandonati, stazioni di servizio hopperesche, e intorno una Roma fatiscente e quasi distopica, spesso inquadrata dall'alto, come dallo sguardo di un dio lontano e indifferente ai dolori dell'umanità.
Il tema del suicidio come sbocco ad una mancanza percepita di alternative è interessante, ma c'è qualcosa di terminalmente algido e asfittico nella elucubrazione tutta cerebrale di una sceneggiatura - scritta a 8 mani da Genovese, Paolo Costella, Rolando Ravello e Isabella Aguilar - così calcolata da risultare meccanica.
La materia incandescente dei sentimenti affiora soltanto nelle interpretazioni di Margherita Buy e del piccolo Gabriele Cristini, mentre Valerio Mastandrea e Sara Serraiocco si adeguano all'annichilimento dilatato attraverso immagini laconiche immerse nelle tonalità del giallo (la fotografia è di Fabrizio Lucci).
Anche i dialoghi sembrano più declamati che sentiti, più artificiosi che ispirati. Ogni emozione è tenuta a distanza sia dal copione che dalla regia, e i quattro "walking dead" attraversano davvero come zombie questa storia, senza creare la risonanza emotiva necessaria per coinvolgere lo spettatore.
Impossibile non fare un paragone mentale con altri film di tema simile, ma di impatto emotivo infinitamente maggiore, come La vita è meravigliosa o La ragazza sul ponte, che rappresentavano la scelta del suicidio come l'estrema ratio di nature profondamente romantiche e idealiste, non come un gesto di inerte disperazione. Forse la chiave di lettura più interessante come cartina di tornasole della contemporaneità è la scelta di fare del "maschio bianco privilegiato" l'elemento più fragile, quello che, pur essendo stato favorito dalla vita per cultura e tradizione, non riesce comunque a darle un senso nel presente.
IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA disponibile in DVD o BluRay |
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Misurarsi cinematograficamente con temi complessi come la felicità, la speranza, la depressione, il dolore, il suicidio è molto pericoloso perché si rischia la vuota superficialità zuccherosa o, in alternativa, l’insopportabile pesantezza educativa.“Il primo giorno della mia vita” ha il merito di affrontare con forza ed efficacia temi su cui è molto facile scivolare perché non cammina, ma vola alto: [...] Vai alla recensione »
Coraggioso Genovese nel trattare un argomento così profondamente connaturato nell'animo di ognuno di noi.. Il desiderio della felicità e il bisogno di mantenerla nel tempo...Dopo il grande successo del suo libro l'autore lo mette in scena , maestro di comunicazione persuasiva del linguaggio pubblicitario, conduce lo spettatore a riflettere [...] Vai alla recensione »
Genovese traspone al cinema il suo romanzo. Quattro persone di età diverse hanno tentato il suicidio a Roma nello stesso giorno per differenti ragioni. Per qualcuno c’è l’incapacità di accettare una perdita dolorosissima, per un altro le carenze affettive, per altri ancora la depressione. Ma i quattro protagonisti non passano immediatamente nell’Aldilà. [...] Vai alla recensione »
A mio giudizio, forse finora il miglior film della stagione. I quattro protagonisti sono dei suicidi ai quali un angelo (Toni Servillo) offre la possibilità di rivivere da “non morti” per una settimana, durante la quale avranno modo di vedersi in spezzoni di quello che sarebbe accaduto se non fossero deceduti, e decidere alla fine se tornare indietro o meno.
CINEMA, METAFORA E RIFLESSIONE SULLA VITA Il primo giorno della mia vita E’ nel titolo tutto il significato del film. Il primo giorno in cui la vita prende una nuova forma e…ricomincia. Quattro persone, Napoleone, Arianna, Emilia e il piccolo Daniele, vengono prese in consegna da un uomo.
Paolo Genovese affronta un tema delicato , da trattare e maneggiare con molta cura e in parte ci riesce, grazie sopratutto alla buona prova degli attori, e a una scrittura che in certi momenti tocca note si autentica commozione, in altri invece si avverte una mano meno sicura e un po' approssimativa.. Un uomo non ben identificato, recupera quattro persone che hanno deciso di farla finita, [...] Vai alla recensione »
Trama interessante e tema difficile, pesante, delicato da affrontare e portare su schermo. Bella fotografia e sceneggiatura, un film ambientato in una Roma battuta dalla pioggia. Cast con attori italiani importanti, ma, a parer mio, non all'altezza di altri film in sala. In un film su depressione e tristezza, scene importanti e situazioni struggenti, solo una commozione e niente lacrime. [...] Vai alla recensione »
chi lo diceva? non mi ricordo. ma chi dice che non è un bel film, che è noioso, non suscita nessun interesse, loffio , che si esurisce nell'interpretazione magistrale di (quasi) tutti gli attori? lo dico io. ma un aspetto ha sempre attirato la mia attenzione: quale pensiero anima un'idea? E' l'osservare la spasmodica ricerca del Dio denaro. O sentire la drammaticità del male di vivere, quello che non [...] Vai alla recensione »
Presentato in pompa magna dalla Umbria Film Commission in anteprima nazionale al Politeama di Terni (senza avere nemmeno una scena girata a Terni) il film appare come una commistione di generi: thriller, commedia amara, cinema impegnato e non riesce assolutamente ad essere incisivo, né a regalare immedesimazione. I dialoghi appaiono scontati e patetici, i ruoli dei 4 personaggi "in [...] Vai alla recensione »
Un uomo, due donne e un bambino si sono suicidati, ... anzi no, il bambino è ancora tra la vita e la morte. I primi tre hanno anche assistito al proprio funerale, da morti ovviamente e perciò invisibili, però poi tre di loro ci ripensano, grazie all'aiuto psicologico fornito loro da una quinta persona, con la faccia di Servillo, anche lui morto suicida, e alla fine .
Ambizioso, raccontare ben quattro suicidi. L'opera alterna momenti riusciti ed intensi (es. gita al mare) ad altri più deboli, irrisolti. In generale, avverto un senso di ovattamento, forse mancanza di affondare il colpo per rispetto della materia trattata. Servillo insolito, Mastandrea col ruolo più interessante che, anche in questa occasione, asserve in modo impeccabile.
Il film mi è piaciuto davvero tanto, mi ci sono immedesimato parecchio ma il finale mi ha completamente spiazzato. So che tutto non deve essere sempre rose e fiori, però non doveva assolutamente finire così, mi sono rispecchiato davvero troppo in Napoleone ed ora sono preoccupato e con tantissimi troppi dubbi in testa. Quindi anche se, ripeto, è un bellissimo film, [...] Vai alla recensione »
La verità è che “per amore della vita non si possono perdere le ragioni di vivere”. Encomiabile il tentativo di trattare un argomento complesso come il suicidio. Va apprezzato lo sforzo. Purtroppo come i personaggi della storia anche il film si mantiene “tra la vita e la morte” per un ora e mezza circa. Ci sono degli spunti buoni ma altrettanti momenti di un’ingen [...] Vai alla recensione »
Sottoscrivo in pieno il commento fatto da thomas. Aggiungo che ogni fotogramma mi ha mosso l'anima, sono entrato in empatia con ciascuno dei protagonisti, con il loro dolore e disperazione. Merito in parti uguali della sceneggiatura (i dialoghi sono di una intensità e profondità straordinari), e degli interpreti (alle conferme di Margherita Buy, Tony Servillo e Valerio Mastandrea [...] Vai alla recensione »
Un' idea di partenza geniale (tutti meriterebbero una seconda chance), la classe sopraffina di 3 grandissimi attori ( Servillo, Buy e Mastrandrea) una regia potente con una colonna sonora pienamente centrata . Un film fiabesco, intenso, commovente, a tratti struggente, con un finale intrigante. Vietato agli insensibili.
Se le sale cinematografiche sono vuote il problema è serio. Perché è da tempo che il cinema italiano ha recuperato un buon livello qualitativo. Paolo Genovese riesce a coniugare la semplicità e la linearità della narrazione con il disagio dell’uomo, afflitto dai suoi eterni dolori. Toni Servillo interpreta un uomo mefistofelico che ha il compito di fornire una [...] Vai alla recensione »
Il tema è lo stesso de "La vita è meravigliosa" di Frank Capra, solo svolto in modo diverso e moltiplicando gli aspiranti suicidi (da 1 a 4). Tecnicamente il film scorre via bene, fatto con molto mestiere (e una certa dose di ruffianeria nell'uso delle musiche, si veda ad esempio l'Hallelujah di Cohen cantato alla Jeff Buckley).
IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA PSICO COMMENTO SETTE GIORNI PER PENSARCI SETTE GIORNI PER RITORNARE SUI PROPRI PASSI UN ULTIMO TENTATIVO DI RITROVARE LA PROPRIA VITA. UN MISTERIOSO INDIVIDUO GIRA DURANTE LA NOTTE RECUPERANDO LE ANIME DI SUICIDI PER DAR LORO UNA ULTERIORE POSSIBILITA'. E IN UNA NOTTE NE TROVA QUATTRO.
Un'ex ginnasta ridotta (forse) in sedia a rotelle con gli occhi da cerbiatta di Sara Serraiocco. Un'agente di polizia che ha perso una figlia adolescente dalla nevrosi burbera di Margherita Buy. Un ragazzino bullizzato e con dei genitori inadeguati dal volto pacioccone del dodicenne Gabriele Cristini. Un "motivatore" incapace di motivare se stesso [...] Vai alla recensione »
Film discreto . Non apprezzo la collettivizzazione del suicida che si fa gruppo. Ma d'altronde anche dante alighieri non aveva lesinato. Buona la meccanica della storia che non e' del tutto originale ma si fa apprezzare.
L’artificio narrativo su cui si basa la storia non mi convince, neanche in un ambito fantastico come questo. La scelta dei personaggi poi appare debole, sarebbe bastato attingere alla cronaca quotidiana per trovare soggetti più interessanti e “motivati”. L’opzione, evidentemente voluta, di rimuovere qualsiasi riferimento alla dimensione spirituale dell’essere umano [...] Vai alla recensione »
Un film che ha toccato le corde del cuore di ognuno di noi. Storie di vita quotidiana delicate che ci fanno riflettere, emozionare e che ci suscitano anche qualche sorriso; allo stesso tempo, ci fanno ancora di più innamorare della vita. Complimenti!
questo film lo proiettano anche a bitonto cinema coviello
Il film tratta temi profondi, il cast con attori bravissimi, alimentava grandi aspettative purtroppo deluse. Non mi ha lasciato nessuna emozione, è freddo, piatto, mediocre. Lo sconsiglio, una delusione.
Un film che ti rapisce per due ore senza mollarti un attimo, un viaggio profondo nelle nostre vite
Un film di alto livello, una storia classica e originale al tempo stesso. cinque attori fantastici ci raccontano la speranza di vivere trasmettendoci grandi emozioni. Alcune scene cinematograficamente memorabili. ps bellissima la colonna sonora di Giorgia
Un film con immagini che nutrono gli occhi e una storia che riempie il cuore. Sono stato sorpreso da questa storia ricca, originale e piena di colpi di scena. Un Servillo inedito da non perdere. Mastandrea sempre bravo e la Buy incredibilmemnte commovente
Vita, morte, felicità, speranza .... un film coinvolgente che ti manda a casa con molti pensieri
Film molto emozionante. Un susseguirsi di pensieri e riflessioni. Un analisi sulla seconda possibilità che ti può la vita molto coinvolgente. La coppia Servillo Mastandrea imperdibile.
un film assolutamente da vedere. Temi difficli, riflessioni profonde, un tratto leggero con un po' di sorriso
Mastandrea e servillo in grande forma. Storia molto coinvolgente
Mastandrea e servillo in grande forma. Storia molto coinvolgente
Quattro destini si mischiano in una settimana dai ritmi cadenzati. Toni Servillo è il loro regista, aiutante e traghettatore verso il futuro. Film complesso ed emozionante, che tratta il difficile tema della felicità e del suicidio. Ne escono due ore di grandi scene, di grande musica. Se Genovese avesse rischiato un po' di più, se non avesse in parte trattenuto le emozioni [...] Vai alla recensione »
Sono uscito dalla sala pieno di emozioni. E per me il cinema è questo. Voglio ringraziare gli attori per avermi fatto stare bene, in particolare mastandrea una interpretazione bellissima. Bella la fotografia di Roma.
E un film fantastico fai riflettere molto ??e bellissimo veramente da 5 stelle anche di più ??bravi a tutti quelli che lo hanno fatto spero che farete altri film così da riflettere. bravi a tutte le persone che lo anno collaborato.
A noi è piaciuto il regista ha saputo trattare con sensibilità e gentilezza argomenti decisamente difficili e particolari come la morte e il suicidio Bravissimi tutti sopratutto Mastandrea e Serraiocco. Servillo il solito mostro di bravura se fosse nato a Los Angeles l'oscar lo avrebbe già a casa....
La vita è ,eravigliosa in chiave moderna. Un viaggio nella speranza con tante idee e spunti di riflessione. La coppia Servillo - Mastandrea è fantastica.
Subito mi è apparso un film un po' pesante ,ma poi si e rilevato un capolavoro.c'e da riflettere.in questa nostra vita una seconda possibilità non ci e consentito averla , quindi bisogna vivere facendo tesoro dei nostri errori del passato.
Il film del regista Paolo Genovese tratta in modo delicato ma concreto il tema del suicidio o meglio della scelta di continuare a vivere nonostante gli eventi avversi o no. La storia scorre in modo fluido, analizzando le vicende della vita di quattro persone, tutte "pronte" a farla finita, ma sarà l'arrivo di un personaggio sconosciuto, un Angelo, interpretato da Toni Servillo, ad aiutare almeno tre [...] Vai alla recensione »
Un personaggio misterioso preleva quattro individui che si sono appena suicidati, li alloggia in un albergo vuoto e dà loro una settimana di tempo per ricredersi. L'idea alla base del film è intrigante e conferma l'inclinazione di Paolo Genovese verso il genere fantastico, pur ancorato alla realtà; il regista romano ne aveva già dato una buona dimostrazione in "The Place" (2017).
Non ho visto il penultimo film di Paolo Genovese, intitolato Supereroi ed uscito nel dicembre 2021 (su Amazon Prime dal febbraio del 2022), non ho letto il libro, omonimo, da cui è tratto l'ultimo film intitolato Il primo giorno della mia vita (Einaudi 2018), ma avevo visto (e recensito) i suoi due film precedenti, ovvero Perfetti sconosciuti (febbraio 2016) e The Place (novembre 2017).
Certo, avrebbe potuto benissimo essere, senza scomodare «L'assurdo e il suicidio» di Camus, una riflessione laica via cinema sull'assurdità della vita e la tentazione del farla finita. Con il cinema si può fare tutto; vedi, per esempio, «Salto nel vuoto» di Marco Bellocchio. Ma servono coerenza e capacità di astrarsi dal contesto mediatico e resistere alla forza di attrazione - questa sì sovrannaturale [...] Vai alla recensione »
Un motivatore che non riesce a motivare se stesso. Una poliziotta che ha perso la figlia. Una campionessa di ginnastica eterna seconda che ora è sulla sedia a rotelle. Un ragazzino bulimico costretto dai genitori a diventare una star di YouTube. Ecco i quattro personaggi emblematici del nostro presente che si sono suicidati all'inizio del nuovo film di Genovese, e a cui l'angelo Toni Servillo concede [...] Vai alla recensione »
Quattro personaggi. Né morti né vivi, dice Toni Servillo che li carica sulla station wagon e li porta in albergo, unici clienti. Il motivatore demotivato Mastandrea, mamma Buy che ha perso la figlia, Sara Serraiocco ginnasta eterna seconda, un bimbo influencer per forza. Hanno commesso suicidio, il bambino è in coma, gli altri a inizio film li portano via, direzione obitorio.
Per resuscitare il cinema italiano, Paolo Genovese tenta una fallimentare terapia d'urto (o forse una disperata cura omeopatica): fa un film sul suicidio.È vero che l'angelo Toni Servillo, come in "Un canto di Natale" e "La vita è meravigliosa", cerca di convertire alla vita i quattro protagonisti che se la sono tolta, ma purtroppo la magia di Dickens e la leggerezza di Frank Capra sono lontane anni [...] Vai alla recensione »
Piove a dirotto su Roma, all'inizio e alla fine di Il primo giorno della mia vita. Piove tanto che l'umidità offusca la vista, appanna i finestrini delle auto, rende opaca e sfocata ogni visione. Non è mai completamente a fuoco, l'immagine: o perché la macchina da presa scruta i personaggi chiusi dentro un'auto inquadrandoli fuori dai finestrini rigati dalla pioggia o perché la fotografia di Fabrizio [...] Vai alla recensione »
In una notte romana, un uomo raccoglie con la sua auto tre persone sul punto di suicidarsi e le conduce in un albergo deserto, dove si aggiunge loro un ragazzino. Un po' frastornati e non troppo convinti, tutti accettano il patto di trascorrere con lui sette giorni tra la vita e la morte, per ripensare alla loro scelta senza cibarsi e invisibili agli altri.
Un misterioso Caronte (Servillo bonario, ma autorevole) carica su una station wagon vintage 4 (im)perfetti sconosciuti. Presto si sciolgono le ambiguità: non è un carro funebre, ma poco ci manca, perché i passeggeri sono accomunati dall'aver deciso di farla finita. Viene loro concesso un ultimo viaggio in comitiva. Una settimana per ripensarci, scegliere la vita.
Chi è?» «E' uno che vorrebbe farci cambiare prospettiva». L'uomo misterioso di cui parlano, interpretato dal sempre grandissimo Toni Servillo, accompagna quattro personaggi in un limbo tra vita e morte, in un periodo di sospensione in cui riflettere e accettare la normale alternanza tra tristezza e felicità, imparando a relativizzare entrambi. Il primo giorno della vita è quindi il primo giorno da [...] Vai alla recensione »
Con "Il primo giorno della mia vita" Paolo Genovese porta sullo schermo il suo omonimo romanzo, pubblicato nel 2018, spostandone l'ambientazione da New York a Roma. Si tratta di una riflessione su un tema delicatissimo come quello del suicidio ma anche sul libero arbitrio e sul potere salvifico di relativizzare l'insostenibilità del presente. Un film dalla bellezza profonda che promuove le seconde [...] Vai alla recensione »
Non buttiamoci giù" era il titolo di un romanzo scritto da Nick Homby nel 2016. Quattro sconosciuti si trovano la notte di Capodanno sul tetto di un palazzo londinese, decisi a farla finita. Reputazioni distrutte e altre infelicità li hanno condotti alla fatale decisione. Nessuno la metterà in atto, scenderanno dalle scale dopo uno scambio di opinioni piuttosto acceso, rappacificati con la vita.
Arianna (Buy) è una poliziotta che serba un dolore antico dentro il cuore. Napoleone (Mastandrea) motiva gli altri ma ha un inspiegabile vuoto dentro. Emilia (Serraiocco) è una ex campionessa di ginnastica costretta in sedia a rotelle e Davide è un ragazzino bullizzato costretto dai genitori a fare lo youtuber. Sono quattro anime in pena, sull'orlo della disperazione: anzi quell'orlo lo hanno già [...] Vai alla recensione »
In una Roma malinconicamente immersa in una notte piovosa, quattro personaggi hanno deciso contemporaneamente di porre fine alla loro vita. Arianna è una poliziotta che ha perso la figlia adolescente anni prima, senza esser mai riuscita a farsi una ragione di questa perdita; Napoleone è un motivatore terminalmente depresso, che sembra incapace di mettere in pratica i suoi stessi suggerimenti; Emilia [...] Vai alla recensione »
Una poliziotta devastata dal lutto (Margherita Buy), un mental coach più sfiduciato dei seguaci (Valerio Mastandrea), l'ex campionessa in carrozzina (Sara Serraiocco) e un ragazzino diabetico spronato dal padre come youtuber delle abbuffate (Ganriele Cristini). Come club dei suicidi, questo gruppetto di personaggi in attesa di destino nell'istante fatale, sembra una strana famiglia Addams, disorientata [...] Vai alla recensione »
"Il primo giorno della mia vita" è un film sulla forza di ricominciare. Un uomo misterioso (interpretato da Toni Servillo) si presenta a quattro persone che hanno toccato il fondo e vogliono farla finita offrendo loro una settimana di tempo per riacquistare la voglia di vivere. Far scoprire a ciascuno come potrebbe essere il mondo senza di lui/lei è il suo metodo.
Cosa accadrebbe se, pronti a farla finita con una vita che non funziona più, ci venisse data la possibilità di vivere per una settimana vedendo cosa ci stiamo perdendo? È questo il tema della storia, scritta da Paolo Genovese, che gli aveva già dedicato un romanzo, con Paolo Costella, Rolando Ravello, Isabella Aguilar. I protagonisti sono un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara [...] Vai alla recensione »
Un film pericoloso. Nel senso che toccare certi temi, come la felicità e la sua ricerca, è fortemente-a rischio di retorica e volendo, potrebbe anche essere interpretato come presuntuoso. Non però se lo affidi a Paolo Genovese, uno dei pochi registi italiani capaci di dirigere. Può sembrare lapalissiano, quasi una banalità, ma vedendo lo stato dell'arte del nostro cinema, contiene una profonda verità. [...] Vai alla recensione »
Il cielo sopra Roma ricorda quello di Berlino di Wim Wenders. C'è un uomo (Toni Servillo) amante del jazz al volante di una station wagon. Vaga di notte tra piazza Vittorio e Termini reclutando un bambino con un milione di follower perché si ingozza di ciambelle, poliziotta fissata col turno di notte (Margherita Buy), ex quasi campioncina di ginnastica artistica in sedie a rotelle (Sara Serraiocco), [...] Vai alla recensione »
Napoleone motivava tutti per mestiere, ma con sé stesso non ci riusciva più. Arianna aveva perso la figlia e quindi la voglia di vivere. Emilia, eterna seconda, per non fare più gare di ginnastica artistica si era seduta su una sedia a rotelle. Il piccolo Daniele, youtuber sovrappeso, era nauseato da genitori-sfruttatori e compagni-bulli. Ognuno ha avuto il suo motivo per suicidarsi.
Due anni dopo Supereroi, Paolo Genovese torna alla regia con Il primo giorno della mia vita, adattamento cinematografico del suo romanzo omonimo del 2018. Rispetto alla vicenda a tinte rosa da melò classico del film precedente, qui Genovese ritorna alle atmosfere gravose e metafisiche di The Place, stavolta affrontando il complesso tema del suicidio.
"Siamo morti?" chiede uno dei quattro. "Né morti né vivi... sospesi nel tempo" replica l'uomo misterioso. Non rivelo nulla di speciale, a proposito del film di Paolo Genovese "Il primo giorno della mia vita", perché tutto ciò avviene nel primo quarto d'ora. Il regista di "Perfetti sconosciuti" nella vita è anche scrittore, infatti questo nuovo film, nelle sale da giovedì 26 gennaio con Medusa, deriva [...] Vai alla recensione »