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Ultimo aggiornamento martedì 2 gennaio 2018
Le vicende di una banda di disabili che compie rapine. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 6 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Brutti e cattivi ha incassato 550 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Periferia di Roma. Un mendicante paraplegico soprannominato il Papero, con la complicità di sua moglie, una bellissima donna senza braccia detta la Ballerina, del suo accompagnatore, un tossico rastaman detto il Merda e di un nano rapper il cui nome d'arte è Plissé, mette a segno una rapina nella banca dove il boss di un potente clan mafioso cinese nasconde i proventi delle sue attività illecite. Dopo il colpo però le cose si complicano.
Il cinema italiano è tendenzialmente piuttosto prudente. Anche quando decide di percorrere nuove strade lo fa con il freno a mano quasi mai del tutto sbloccato. Onore al merito quindi a Cosimo Gomez e ai suoi attori che si lanciano in un'impresa che sicuramente non può lasciare indifferenti.
Tanto per cominciare, caso più unico che raro, il titolo corrisponde esattamente allo sviluppo di una sceneggiatura che ha visto il soggetto aggiudicarsi il prestigioso premio Solinas. Perché i personaggi sono tutti negativi (con un'eccezione che è bene non svelare) e non hanno vie di Damasco su cui convertirsi.
Gomez, come i fratelli Farrelly, ci fa incontrare i suoi protagonisti degradati e volgari e così li conserva fino alla loro eventuale uscita di scena. Chi si accosta alla visione del film deve innanzitutto liberarsi da un pregiudizio che potrebbe originare da una tendenza piuttosto invalsa alla ricerca del politically correct (almeno al cinema): Gomez non ha alcuna intenzione, neppure remota, di deridere le disabilità che porta sullo schermo. Gli servono semmai per ricordarci che siamo tutti diversi e, ognuno a suo modo, disabile nell'intimo e che può accadere che tutto ciò si risolva in un cinismo totale nei confronti dell'umanità che ci circonda. Infatti se i 'cattivi' disabili non hanno pietà per nessuno altrettanto si può dire per la gang mafiosa cinese e, in modo ancor più sottile, per la banca che offre inizialmente riparo al loro denaro sporco.
Gomez ha poi un modello cult nella storia del cinema a cui rifarsi, quel Freaks di Tod Browning che nel 1932 portò sullo schermo, creando scandalo, dei veri disabili. Non a caso anche qui il circo costituisce lo spunto di partenza della narrazione anche se poi è sotto il tendone della vita che vediamo agire con straordinaria determinazione attori che, da Claudio Santamaria a Sara Serraiocco, si calano con grande verosimiglianza in corpi che la deformità costringe a una mobilità inusuale. Si tratta, come si può immaginare, di una vita trasfigurata nell'eccesso in cui ogni singolo elemento (si vedano in particolare scenografie e costumi) contribuisce a costruire una vicenda in cui si può ridere non dei personaggi ma delle loro azioni visto che Gomez, dalla piscina esistenziale in cui li fa galleggiare o annegare, ha scientemente sottratto il cloro del bon ton.
La genialità è rendere comico un film drammatico e dare un ritmo non scontato fino al finale in un film comico, come fosse un giallo. Trovare empatia per personaggi biechi e cattivi, ma poi non essere così dispiaciuti quando escono malamente di scena. Non è un film di grasse risate, ma di risate beffarde.
Quando a volte il trailer è meglio del film? Devo dire la verità che sono stato a vederlo perchè mi aspettavo un film diverso, non dico stile Jeeg Robot ma sopra la media. Inizio fantastico, sinceramente il primo tempo lo è. Poi cala, non mantiene il ritmo iniziale come se l'idea di partenza ci fosse ma la storia nel mezzo ancora forse no.
Sotto le mentite spoglie dello "scherza coi fanti e pure con i santi" si presenta questo accrocco senza forma. Non saprei cosa dire. A parte il cattivo gusto imperante, perché se i proverbi ci sono c'è un motivo, perché non si può proprio scherzare (grossolanamente, senza stile) su tutto. Ma la cosa più tragica è che questo - nato per essere a [...] Vai alla recensione »
Brutti e Cattivi è una commedia del genere rapina scomoda e per nulla confortevole . Non ti lascia tranquillo sulla tua poltrona da spettatore , non ti trasporta nel mondo patinato che il cinema di evasione evoca . I suoi Personaggi - una banda di invalidi brutti e cattivi dai nomi romani e le sembianze da fumetto - sono [...] Vai alla recensione »
"Brutti & Cattivi" del regista Cosimo Gomez, è una commedia "noir" in cui una banda di ladruncoli disabili decide di attuare un grosso colpo presso un banca dove sono riposte le ingenti somme di denaro sporco della locale mafia cinese. Vi riescono felicemente ma da questo momento in poi per tutti i componenti della gang inizierà una serie di svariati avvenimenti [...] Vai alla recensione »
Il film è una commedia grottesca, dai toni volutamente kitsch, il cui merito maggiore va ascritto alla palese volontà del regista Gomez di descrivere una storia senza minimamente curarsi di risultare scorretto nei confronti di soggetti portatori di handicap: così il suo film, alquanto greve nei toni e assolutamente grottesco nei personaggi, ne guadagna in freschezza.
Brutti e cattivi e' un opera originale, con un linguaggio diverso da molti film italiani. La regia, per essere un opera prima, esprime una freschezza e degli spunti " non visti" nel panorama del cinema italiano. Disabili che rapinano una banca, con astuzia e caparbietà, da notare delle "chicche" come il coro in chiesa con le magliette " like" verso dio, il balletto [...] Vai alla recensione »
Ce ne vuole a portare nel cinema italiano una storia di gang, condita di freak show, di stereotipi ribaltati, e di kitsch coattaggine giustamente sostenuti. Se non si è in grado di accettare sin dal principio che quello che si sta andando a guardare è qualcosa fuori dagli schemi, che va al di là della semplice rappresentazione da trailer, che mette in campo una storia con personaggi [...] Vai alla recensione »
il Papero, il Merda, Ballerina e Plissé, sono un paraplegico in sedia a rotelle, un rastaman tossicomane, una donna bellissima ma senza braccia, costretta a compiere qualsiasi azione con i piedi, e un nano rappettaro di periferia.Nonostante questo, però, essi sono dei criminali veri e propri, come si rivelerà in un intreccio costellato di violenza, cinismo e efferatezze, il tutto unito ad una buona [...] Vai alla recensione »
é un film bello e assolutamente buono, unico e originalissimo. è un film sull'uguaglianza, che non offende chi vive la deformità o l'handicap, anzi ne riabilità il lato "normale". siamo troppo intrisi di buonismo per accettare di poter ridere di temi delicati come questo, soprattutto in una commedia cruda e senza mezzi termini, questo è un film [...] Vai alla recensione »
La commedia di Cosimo Gomez innanzitutto non è affatto politicamente scorretta: riesce infatti a mettere al centro e a rendere protagonisti personaggi che nella società sono normalmente invece lasciati ai margini. La macchina da presa di Gomez "scende" in mezzo a loro e acquisisce il loro punto di vista fino a che ti dimentichi pure che questa sgangherata banda è "diversa [...] Vai alla recensione »
Questo film elogia il "non" falso buonismo e mette alla pari, in forma evidente e grottesca, le eguaglianze di chi ha sempre creduto meno fortunato chi non crede di esserlo, o di non volerlo assolutamente essere .... Una maniera estrema di dire "Basta" al Pietismo, allineando il concetto di "Normalità" escludendo qualunque forma di handicapp.
Uno spregiudicato gruppo di storpi e portatori di handicap tenta, ogni giorno, di prestare i piedi all'altro (anche a chi, i piedi, non li ha). Compongono l'allegra brigata di storti e malfatti un paraplegico (Santamaria, "il papero" ), la fidanzata senza braccia, (Serraiocco, in arte "la ballerina"), un tossicodipendente conosciuto come "il merda" e un nano scassinatore professionista.
Si presenta senza nessun freno inibitorio, ne in quel che è messo in bocca hai personaggi ne con la regia che si diverte con ogni mezzo fino però a diventare posticcio e ripetitivo. La cura dei costumi non ha minimi confronti con la scarsa eleganza della regia che si manifesta come un'accozzaglia di tentativi istintivi senza la minima razionalità, che se [...] Vai alla recensione »
Un film audace, un'opera prima che vorremmo aver visto come seconda per capirne e salvarne un pò di valore. "Brutti e cattivi" richiama nel titolo il film "Brutti, Sporchi e Cattivi" del Maestro Ettore Scola. Chiaramente è un'illusione: Scola inarrivabile, gli attori di quel film insostituibili. Il soggetto non più rappresentabile.
Una cosa è certa non voleva e non poteva essere un film con una logica,drammatica per le situazioni patologiche dei personaggi,comica per i modi e i dialoghi coloriti,che spesso rasentano una volgarità datata,alla fine è venuto fuori un racconto tragicomico,dov'è tutte le assurdità delle situazioni danno vita ad una irrealtà,vissuta sicuramente nella mente [...] Vai alla recensione »
Da un' idea decisamente originale un film brutto, offensivo ,esagerato, scurrile fino in fondo dove l'unico rammarico è un impeccabile santamaria dentro un ruolo suo ma completamente emarginato. Volgarità trasch allo stato puro un mix sbagliato fra sesso e sentimenti senza cuore con una demolizione del genere femminile che per un attimo interminabile mi ha fatto dire: [...] Vai alla recensione »
Film orribile imbarazzante fa schifo
Da un'idea originale e spiritosa ne esce fuori un film gratuitamente volgare ed inutilmente splatter.Le scene trash si susseguono in un crescendo di insensatezza lasciando lo spettatore disgustato ed amareggiato per aver sprecato il suo tempo e i suoi soldi.Qualche risata di gusto c'è, ma per il resto è un'accozzaglia di gag e di battute di pessimo gusto e che, soprattutto, hanno il difetto di non [...] Vai alla recensione »
Va bene ricercare l'originalità, ma ché un limite a tutto. Il regista si crogiola nel farsesco e nel fumettistico, esasperando i tratti fisici anomali dei personaggi in un modo più disturbante che ironico. Dante avrebbe detto " non ragioniamo di loro, ma guarda e passa", ma senza dubbio era molto meglio non guardare neppure!
Un film molto divertente e pieno di colpi di scena.Da anni non si vedeva nel cinema italiano un film così pieno di originalità.Attori bravissimi capaci di trasformarsi e belli anche i costumi
senza'altro un film del genere non puo' piacere a molti ma credo che abbia il suo perche!
Un film molto originale pieno di chicche e geniali twist. Divertente vedere un pulp tutto all italiana, girato ai livelli di Hollywood. Ho trovato bravi tutti gli attori, e il film non smette mai di stupire. Mi sono divertita molto e consiglio il film a tutti!!!
Non si capisce che genere di film si sia venuti a vedere: una commedia amara? Un grottesco? Una sorta di pulp fiction con la voglia di comicità all'italiana? Di sicuro un film kitsch , privo di quella vera originalità che può rendere il grottesco un opera d'arte. Non capita spesso vedere persone che lasciano la sala a metà proizione.
io amo per default la nouvella vague della commedia italiana, sopratutto se verista. ma questa banda di freak al limite del surreale non mi ha entusiasmato, nè divertito, nè niente. ecco la parola esatta. recitazione debole anche del santamaria, la battuta migliore che ha strappato un accenno di sorriso in sala è stata "che cazzo te guardi".
Esordio alla regia coraggioso fuori da ogni schema, divertente, irriverente Brutti e Cattivi è sicuramente un film da vedere. Non perdetelo.
Ho riso e vi dirò... ho anche pianto. Un modo nuovo e potente di raccontare una storia. I protagonisti sono pieni di umanità oltre che di senso dell'umorismo e una cattiveria scorretta troppo divertente. Il tempo al cinema è volato e sono tornata a rivederlo con altri amici che hanno detto la stessa cosa. Vogliamo il sequel con la ballerina che risorge! In questo film ho trovato tutte le mie cose preferite: [...] Vai alla recensione »
Appena visto l'anteprima di Brutti e Cattivi. ORRIBILE. Razzista, sessista e indelicato. Mi chiedo perché un attore come Claudio Santamaria abbia accettato un copione simile. PESSIMO.
Un antidoto, una smentita. Novità e originalità non sono impossibili. In sintonia ideale con il precedente di Lo chiamavano Jeeg Robot, perché Brutti e cattivi possiede lo stesso gusto per l'attraversamento e la mescolanza dei generi. Un po' freaks e grand guignol, un po' Soliti ignoti, riferimento al filone del "colpo grosso" sia in chiave comico-grottesca che in chiave avventuroso-brillante, un po' [...] Vai alla recensione »
Il luogo comune vuole che i film italiani si somiglino un po' tutti, specie le commedie. Non è il caso di Brutti e cattivi, anche se rievoca il titolo del film di Scola. La storia è quella della banda dei quattro, ci sono infatti risvolti cinesi. Abbiamo il Papero (Claudio Santamaria) nato senza gambe, sua moglie Ballerina (Sara Serraiocco) senza braccia, il Merda (Marco d'Amore) un rasta sempre stordito [...] Vai alla recensione »
Nella suburra romana un club di Disperati Anomali, II Papero senza gambe (Santamaria), la moglie biondona Ballerina senza braccia, il minorato tossico Il Merda e il nano trucido Plissé, rapina una banca. Col trucco. Nessuno fa quel che dice, a partire dalla dark lady. Gettati nella realtà da ottimi disegni (il regista, sceneggiatore e scenografo viene dalle Belle Arti), questi freak in cerca di nobiltà [...] Vai alla recensione »
Più che davvero brutti, risultano alternativi: Papero (Claudio Santamaria) è senza gambe, Ballerina (Sara Serraiocco) è senza braccia, mentre il rapper Plissé è un nano e il rasta Merda (Marco D'Amore) un tipo obnubilato dalla droga. Insieme i quattro formano una banda non tanto di cattivi, quanto di dilettanti: Plissé e Merda sono stupidi, Ballerina si crede furba, quanto a Papero, che ha congegnato [...] Vai alla recensione »
Storpio mendicante senza gambe (Claudio Santamaria), ballerina priva di braccia (Sara Serraiocco), nano scassinatore (Simoncino Martucci) e tossico dai capelli rasta (Marco d'Amore) organizzano una rapina. Ecco quattro "freaks" criminali per cui è impossibile non provare un'iniziale simpatia visto quanto sono schifati dal resto di una società di italiani abili ma piuttosto ignobili.
Claudio Santamaria, dove l'avevamo lasciato? Lo chiamavano Jeeg Robot, il film-rivelazione (2015) di Gabriele Mainetti, stavolta - anche se il progetto è precedente - lo chiamano Papero, mendicante senza gambe, pochi capelli in testa, Magna Fregna tatuato sul braccio, ma ancor supereroico, epperò criminale: guida una banda di disabili e dropout - la Ballerina senza braccia (Sara Serraiocco), il rastaman [...] Vai alla recensione »
Spregiudicata e stomachevole commedia nera attorno a una scorrettissima gang di disabili. Il mendicante senza gambe Papero, con la moglie senza braccia Ballerina, recluta il rasta Merda e il nano Plissè per una rapina da quattro milioni in banca. Cercando di prendere giustamente le distanze dallo sterminato, farisaico Esercito della bontà, il film tira esageratamente la corda.
Il protagonista di Brutti e cattivi è uno storpio senza gambe, con un elegante "Magna fregna" in caratteri gotici tatuato sul braccio, basettoni, barba di-segnata, occhialoni a goccia dai filtri arancioni come John Goodman ne Il grande Lebowski e un cranio sgradevolmente mezzo pelato (ricordate quando Santamaria mostre quell'inquietante look alla Zio Tibia ritirando il David di Donatello nel 2016? [...] Vai alla recensione »