Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Stefano Cipani |
Attori | Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini, Claudio Santamaria . |
Uscita | giovedì 16 marzo 2023 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,48 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 marzo 2023
Il film è tratto dal testo teatrale La Palestra di Giorgio Scianna. In Italia al Box Office Educazione fisica ha incassato 188 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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I genitori di tre studenti di terza media vengono convocati nella palestra della scuola dalla preside. Franco, il padre di Cristian, compra e vende immobili e ha una relazione clandestina con Carmen, mamma di Giordano, mentre Aldo e Rossella, lui adibito all'accoglienza in un ospedale, sono i genitori adottivi di Arsen, un ragazzino di origine africana. La preside ha per il quartetto una notizia choc: una compagna di scuola dei loro figli li accusa di averla assalita, immobilizzata e stuprata proprio nella palestra in cui i genitori sono convenuti. E gli adulti passeranno dall'incredulità al desiderio di salvare i propri ragazzi ad ogni costo, screditando la vittima e negando qualsiasi responsabilità. Ma succederà qualcosa che renderà la situazione ancora più complicata, e metterà a prova ancor più dura le convinzioni (im)morali del gruppetto.
Educazione fisica, opera seconda di Stefano Cipani dopo Mio fratello rincorre i dinosauri, mette in scena il testo teatrale "La palestra" di Giorgio Scianna, adattato in sceneggiatura per il grande schermo dai fratelli D'Innocenzo.
Il format è quello in stile Carnage: un gioco al massacro che si consuma fra quattro pareti, una situazione claustrofobica che spinge i personaggi a gettare le maschere e a rivelare la propria natura ferina in una lotta senza quartiere per la sopravvivenza. E il desiderio dei genitori di coprire le malefatte dei figli rimanda anche a film italiani precedenti come I nostri ragazzi di Ivano De Matteo o Il capitale umano.
Purtroppo però Educazione fisica parte da una premessa totalmente implausibile: che una preside che si dice dotata di una grande etica e di un forte senso di protezione nei confronti dei più vulnerabili, invece di rivolgersi alle autorità per denunciare un crimine come la violenza sessuale su una minore - avvenuta peraltro all'interno di un edificio scolastico non sorvegliato - riunisca (nel suddetto edificio) e avvisi i genitori dei responsabili di quel crimine, a rischio di inquinamento delle prove e delle testimonianze dei minori. Un'iniziativa di questo genere sarebbe (forse) comprensibile solo da parte di una cinica dirigente che punti alla tutela della reputazione della sua "azienda". Si aggiunga poi che la preside è al corrente dell'esistenza di un video dell'accaduto, che lei stessa non ha ancora visto, e lo comunica a genitori, con il pericolo più che reale che quel video venga cancellato dagli accusati e dalle loro famiglie.
Questa premessa fa sì che tutto il resto appaia narrativamente incredibile, dalle svolte alle caratterizzazioni dei personaggi, incoerenti non in quanto esseri umani complessi intrappolati in una situazione estrema, ma in quanto descritti in modo contraddittorio e lontano da una modulazione realistica dei toni e dei termini (pur nel crescendo emotivo). Educazione fisica avrebbe forse potuto funzionare meglio come commedia nera, perché ciò che è improbabile sarebbe passato per surreale, generando nel pubblico una maggiore sospensione della credibilità.
Anche la recitazione del cast non riesce a rendere verosimili i singoli ruoli, in particolare quello della preside interpretata da Giovanna Mezzogiorno, disposta ad "informare prima degli altri" i diretti interessati di un crimine, e poi sorpresa e spaventata dalla loro reazione. È un peccato, perché la regia agile di Cipani e il montaggio esperto di Jacopo Quadri riescono a movimentare bene l'azione, cosa assai difficile all'interno di uno spazio angusto, e il tema in sé sarebbe davvero importante, in quest'epoca di assenza di responsabilità da parte sia di adulti che di minori.
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Beh, sicuramente il tema è forte e il tutto avrebbe un senso...se translato nella realtà di tutti i giorni. Lungi da me il voler minimizzare le situazioni, ma questo film non si può vedere. Perchè se nei lavori "fantascientifici" o di pura "fantasy" la sospensione della credulità ha un senso qua, permettete, è una cosa del tutto negativa. Ch [...] Vai alla recensione »
Il film ricorda troppo da vicino l'ottimo Carnage per evitare il rischio di confronti infausti con quest'ultimo. Francamente credo che una situazione del genere non possa risultare minimamente credibile, non tanto per l'amarissima realtà della violenza del branco su un'innocente, e nemmeno per l'immorale condotta dei genitori dei carnefici, quanto per l'epilogo dell'incide [...] Vai alla recensione »
Prendendo un caso estremo,inverosimile ma neanche troppo... Sviluppa dinamiche molto convincenti .Cast all' altezza . Buon teatro al cinema. Promosso a pieni voti.
Per affrontare Educazione fisica, seconda regia per il cinema di Stefano Cipani a tre anni di distanza dallo zoppicante Mio fratello rincorre i dinosauri, può essere utile partire da alcune dichiarazioni ufficiali. La prima è a due voci, quelle di Giorgio Scianna, autore della drammaturgia de La palestra (che è alla base del film di Cipani), e della sua regista in scena Veronica Cruciani: "Per mesi [...] Vai alla recensione »
In una palestra vengono convocati d'urgenza dalla preside. Franco, Carmen, Aldo e Rossella apprendono che i loro figli, studenti di terza media, si sono resi responsabili dello stupro di una compagna di classe. Dopo l'incredulità si fanno strada dubbi e illazioni. La preside resta esterrefatta dalla reazione sempre più violenta di questi adulti presunti, interessati a giustificare la loro prole e per [...] Vai alla recensione »
La preside di una scuola media convoca i genitori di tre ragazzi in una palestra dell'istituto per comunicare una grave situazione in cui sono coinvolti i figli. Lo choc della notizia comporta una reazione via via sempre più aggressiva. Tratto dalla pièce teatrale "La palestra" di Giorgio Scianna e sceneggiato (male) dai fratelli D'Innocenzo, "Educazione fisica", opera seconda di Stefano Cipani, di [...] Vai alla recensione »
Dalla pièce "La palestra" di Giorgio Scianna, lo script si deve ai fratelli D'Innocenzo. La preside Mezzogiorno convoca i genitori di tre studenti, terza media. Che sono accusati di aver violentato una coetanea. Proprio lì, nella palestra unico set. Sì, subodorate giusto: i genitori daranno il peggio di sé per difendere i figli. Come nel "Carnage" di Polanski? Non è il caso di paragonare un pezzo di [...] Vai alla recensione »
C'è una scena, in Educazione fisica, che vale da sola l'intero film. È quella in cui i quattro genitori protagonisti osservano insieme su uno smartphone il video che inchioda i loro figli adolescenti, colpevoli di aver stuprato nel modo più atroce una loro compagna nella palestra della scuola. Mentre nella colonna sonora la voce di Leonard Cohen canta Dance Me to the End of Love, la macchina da presa [...] Vai alla recensione »
Orchestrare la coralità con destrezza si conferma una dote del regista salodiano Cipani, che dopo il successo dell'esordio «Mio fratello rincorre di dinosauri», dirige un cast italiano di rilievo mantenuto in "ostaggio" - per esigenze di copione - nella non facile ambientazione d'un set unico. L'ispirazione è il testo teatrale «La palestra» di Giorgio Scianna, adattato per il cinema dai Fratelli D'Innocenzo [...] Vai alla recensione »
Che cosa faremmo se la preside di nostro/a figlio/a ci convocasse per motivi ignoti? Probabilmente aspetteremmo nervosi l'inizio dell'incontro sbirciando l'orologio e cercando di intuire - insieme agli altri genitori presenti - il motivo di quell'insolito appuntamento. Perdipiù se è stato fissato nella palestra dell'istituto... «Educazione fisica» si apre così sotto il segno di «Aspettando Godot» per [...] Vai alla recensione »
Imparate a copiare. Almeno. Lo dicevano gli insegnanti avveduti: copiando con la testa c'è il rischio di imparare qualcosa. Vale anche nel cinema. Ma ormai s'è perso anche questo non trascurabile talento. E dire che gli sceneggiatori sono i pluripremiati fratelli Fabio e Damiano D'innocenzo, che adattano la pièce teatrale ti La palestra" di Giorgio Scianna, per dividere le responsabilità.
Tratto dal testo teatrale di Giorgio Scianna "La palestra" ecco in sala il nuovo film scritto dai fratelli D'Innocenzo che conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il grande talento nel panorama del cinema italiano d'autore, anche se qui la regia è di Stefano Cipani che quest'opera ha presentato alla Festa del cinema di Roma. Dopo il thriller dei D'Innocenzo (in quel caso anche da registi) "America [...] Vai alla recensione »
La prima cosa che ti viene in mente guardando Educazione fisica, opera seconda stefano Cipani (quello del riuscito film d'esordio Mio fralello rincorre i dinosauri), scritta con i D'innocenzo, è che sia una versione italiana di Carnage. Una sorta di gioco al massacro tra le parti, sullo sfondo di un accusa, grave rivolta da una preside ai genitori di tre alunni delle medie.
"Mio fratello rincorre i dinosauri" era un'opera prima con qualche fragilità da vedere più con il cuore che con sguardo critico. Un approccio indulgente verso il nuovo film di Stefano Cipani - Educazione fisica - non sarebbe onesto, soprattutto perché il progetto è decisamente più ambizioso, nella forma e nei contenuti. Il film, scritto dai fratelli D'Innocenzo a partire da un testo teatrale di Giorgio [...] Vai alla recensione »
Tutti noi, dall'alto della nostra integrità di fronte ad un accadimento estremo commesso da una persona cara, ci sentiamo sicuri nel giurare e spergiurare che mai e poi mai ci abbasseremmo a giustificarne un comportamento ignobile, seppur mossi dalla connaturata propensione alla difesa di qualcuno che riteniamo amato. Se questo poi scatena l'istinto di protezione genitoriale verso i figli, l'impulso [...] Vai alla recensione »
Da ormai diversi anni, i fratelli Fabio e Damiano D'Innocenzo si sono ufficialmente affermati sul panorama cinematografico nazionale e internazionale. Ma se, dopo un buon esordio nel 2018 con La terra dell'abbastanza, hanno diviso pubblico e critica con Favolacce (2020), si sono poi "fatti prendere eccessivamente la mano", nel 2021, con America Latina.
Lo dico subito, così mi tolgo il pensiero. I gemelli D'Innocenzo, Damiano e Fabio, romani, classe 1988, poeti, fotografi e autori di acclamati film come "Favolacce", per me rappresentano una specie di equivoco cinematografico. Sia come registi, sia come sceneggiatori. Ma almeno nelle loro regie si respira la ricerca di uno stile, forse più fotografico che di sostanza; è nella scrittura per altri che [...] Vai alla recensione »
Le colpe dei padri ricadono sui figli. È vero anche il contrario? Quattro genitori di tre alunni di scuola media - parecchio (stereo)tipizzati: l'immobiliarista prepotente e cafone (Santamaria), la signora dei quartieri alti sua amante (Rea), la coppia piccolo borghese mansueta e ingenua (Rubini e Finocchiaro) - sono convocati nella palestra dell'istituto dalla preside (Mezzogiorno) per essere informati [...] Vai alla recensione »
Nel film tutto sembra funzionare, tranne il film. La regia fa di tutto per fare dimenticare che si tratti di uno script già opera teatrale La palestra di Giorgio Scianna. Il montaggio di Jacopo Quadri lavora con efficacia sui ritmi narrativi, gli attori pur legati ad un copione a tratti inverosimile e per il resto prevedibile fanno il possibile per fare dimenticare l'improbabilità di alcuni dialoghi [...] Vai alla recensione »
Tratto dalla pièce La palestra di Giorgio Scianna e sceneggiato dai fratelli D' Innocenzo, l'opera seconda di Stefano Cipani, arriva nelle sale tre anni dopo un promettente debutto come Mio fratello rincorre i dinosauri (2019). L' intreccio si sviluppa, per tutta la sua durata, in un unico luogo, una palestra scalcinata di una scuola di periferia.
Un cinema pieno di delitti, ma senza castigo. Sembra questa l'idea principale di Educazione fisica. Siamo nella palestra di una scuola di periferia, ed alcuni genitori sono radunati dalla preside (Giovanna Mezzogiorno) per avere un colloquio riservato ed importante. Loro all'interno ed i figli fuori, a giocare tranquillamente a pallacanestro. Claudio Santamaria interpreta il ricco, Raffaella Rea la [...] Vai alla recensione »