La tenerezza

Film 2017 | Drammatico, +13 103 min.

Regia di Gianni Amelio. Un film Da vedere 2017 con Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Greta Scacchi, Renato Carpentieri. Cast completo Titolo internazionale: Tenderness. Genere Drammatico, - Italia, 2017, durata 103 minuti. Uscita cinema lunedì 24 aprile 2017 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,54 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 28 aprile 2017

La storia di due famiglie in una Napoli inedita, lontana dalle periferie, una città borghese dove il benessere può mutarsi in tragedia. Il film ha ottenuto 7 candidature e vinto 4 Nastri d'Argento, 8 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office La tenerezza ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 2,1 milioni di euro e 1 milioni di euro nel primo weekend.

La tenerezza è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,54/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,67
PUBBLICO 2,94
CONSIGLIATO SÌ
Un film magnifico, peripatetico, che scandaglia i sentimenti umani attraverso dialoghi sublimi per delicatezza e intuizione.
Recensione di Paola Casella
giovedì 20 aprile 2017
Recensione di Paola Casella
giovedì 20 aprile 2017

Lorenzo è un anziano avvocato appena sopravvissuto ad un infarto. Vive da solo a Napoli in una bella casa del centro, da quando la moglie è morta e i due figli adulti, Elena e Saverio, si sono allontanati. O è stato lui ad allontanarli? Al suo rientro dall'ospedale, Lorenzo trova sulle scale davanti alla propria porta Michela, una giovane donna solare e sorridente che si è chiusa fuori casa, cui l'avvocato dà il modo di rientrare dal cortile sul retro che i due appartamenti condividono. Quella condivisione degli spazi è destinata a non finire: Michela e la sua famiglia - il marito Fabio, ingegnere del Nord Italia, e i figli Bianca e Davide - entreranno nella vita dell'avvocato con una velocità e una pervasività che sorprenderanno lui stesso. Ma un evento ancor più inaspettato rivoluzionerà quella nuova armonia, creando forse la possibilità per recuperarne una più antica.

Ispirato al romanzo "La tentazione di essere felici" di Lorenzo Maraone, il film di Gianni Amelio dichiara le sue intenzioni fin dal titolo: perché il regista va a stanare la tenerezza nascosta nelle stanze della casa oscura di Lorenzo (cui la fotografia di Luca Bigazzi regala ombre profonde e fragili chiaroscuri) e nelle pieghe del viso stanco e chiuso di quell'uomo che dichiara di non amare nessuno.

La tenerezza è un film peripatetico non solo perché deambula lungo corridoi, moli, navate di chiesa e tunnel d'aeroporto come se risalisse altrettanti cordoni ombelicali e si aggira per i vicoli di Napoli con l'irrequietezza sonnambula di Renato Caccioppoli in Morte di un matematico napoletano, ma soprattutto perché cammina intorno al dolore circoscrivendolo in cerchi sempre più stretti senza avere mai il coraggio di entrarci dentro, se non in maniera infantile e violenta.

Tutti i personaggi si parlano, attraverso dialoghi sublimi per delicatezza e intuizione (la sceneggiatura è di Amelio e di Alberto Taraglio), senza dire mai fino in fondo ciò che pensano, eppure ogni loro parola, ogni loro sguardo lascia intravvedere squarci di dolorosa verità, e fa trapelare quel desiderio di essere amati che è, appunto, voglia di tenerezza. Lorenzo parla solo con suo nipote Francesco perché "ai bambini si può dire tutto", eppure a questi adulti da bambini non è mai stato detto nient'altro che ciò che dovevano diventare, e ciò che non avrebbero mai potuto essere.

Renato Carpentieri recita il ruolo di una vita regalando a Lorenzo tutte le sfumature di un mestiere amato e di un'umanità profonda, Elio Germano lascia trapelare la sua caratteristica rabbia compressa in una scena memorabile per intensità espressiva e strazio esistenziale. Giovanna Mezzogiorno incarna la durezza che le è stata trasmessa dal padre come unico codice comunicativo ma resta dura senza perdere la tenerezza, perché è ancora capace di tradurre "il suono della voce, il fiato, quello che le persone hanno nella testa". E tenerissima è Micaela Ramazzotti, richiamo di vita talmente potente da diventare irresistibile, ma anche così emotivamente ingestibile da generare l'impulso di sopprimerlo.

La tenerezza è la storia di un uomo che ha fatto della sua ambiguità una professione scegliendo di non essere giudice nella speranza di non venire giudicato, e Amelio lo racconta con una solidarietà legata anche al passare del tempo, a quel momento della vita in cui si vorrebbe perdonare tutti e meritare il perdono di ognuno, e a quella lettura quotidiana dei necrologi in cui si teme sempre di trovare l'ennesimo nome di un amico. Ma la dimensione universale del suo magnifico film è quella della solitudine come segno di questi tempi in cui ognuno, anche all'interno di una famiglia, fa e pensa per sé, in cui le responsabilità affettive sono percepite come blocchi alla propria crescita individuale e fonti costanti di preoccupazione (ovvero specchi della propria inadeguatezza a proteggere), mai come risorse cui attingere nel momento del bisogno, o anime affini con cui condividere quei rari momenti di gioia in cui si esce dalla porta di casa cantando.

Questa Napoli che unisce modernità e passato, generosità e sopraffazione, è un mondo di orfani mai cresciuti costretti ad indossare una maschera sociale che non corrisponde ai loro desideri infantili, e dunque pronti a distruggere i propri giocattoli più amati, a negare persino di amarli, per non dover vivere nella paura di vederseli portare via.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 25 aprile 2017
Zarar

Al centro di questo bel film tutto giocato sull’interiorità e sui  sentimenti è una grande sceneggiatura (Gianni Amelio e Alberto Taraglio).  Sullo sfondo di eventi casuali, banali e quotidiani, o  improvvisi e drammatici, il regista isola di volta in volta i suoi personaggi, come se una macchina di ripresa sbadata si soffermasse casualmente su questo o su quello. [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2017
maumauroma

In una Napoli inquieta e caotica, tra la penombra dei vicoli dei quartieri spagnoli e gli assolati grattacieli del centro direzionale, si svolge la storia di Lorenzo, avvocato in pensione con un discusso passato professionale alle spalle, vedovo, in perenne conflitto con i figli e con la vita che gli sta sfuggendo, solitario abitante di un grande appartamento nel centro storico, e in particolare [...] Vai alla recensione »

domenica 7 maggio 2017
ROBERT EROICA

  C’è stato un tempo, non remoto in cui Amelio era considerato, assieme a Moretti, il più grande regista italiano in attività. Erano gli anni Novanta in cui “Il ladro di bambini” e “Lamerica” conquistavano il plauso di critica ed pubblico. Poi, con i film successivi la sua stella si è progressivamente offuscata, e i critici fedeli lo [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 maggio 2017
angelo umana

  La Tenerezza in extremis … Renato Carpentieri impersona un anziano avvocato onesto a modo suo, da incidenti falsi, una chiavica d’avvocato, che ha vissuto una vita pure a modo suo, staccato dalla moglie ora defunta e dai due figli, dotato di un’amante dalle forme generose come Maria Nazionale. In extremis riscopre la tenerezza verso almeno una dei figli, l’altro [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 maggio 2017
Lupoflaco64

Purtroppo ho trovato questo film di Amelio fumoso, incompleto, presuntuoso. Le situazioni, i sentimenti le caratterizzazioni e i legami fra personaggi, vengono presentati come dati di fatto e non estrapolati, neanche raccontati. Abbiamo l'ex avvocato che al calare di una vita vissuta spregiudicatamente si ritrova isolato dall'orgoglio e forse dai sensi di colpa (non è dato saperlo) che [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 maggio 2017
Cesare

L'elemento comune sono lo sfondo - Napoli a rappresentare l'umanità fatta luogo - e Lorenzo, l'avvocato più alla deriva che in pensione. Due coppie di interpreti – Ramazzotti/Giordano e Mezzogiorno/Muselli - per due vicende separate da un evento drammatico che finiscono per non costruire un intreccio. Tutto è lasciato sulle spalle del fantastico Lorenzo/Carpentieri, [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2017
Nalipa

Solo Amelio!!!!!!!!!!! Un film su i sentimenti, quelli piu' profondi..... quelli che non si riesce ad esprimere.... perche' difficili da gestire! La vicenda si snoda raccontando ora un individuo, ora un altro.  Renato CArpentieri impersona    M A G I S T R AL M E N T E     un anziano padre che non riesce a parlare con i suoi figli perche' non li ama.

giovedì 1 giugno 2017
Valter Chiappa

Lorenzo (Renato Carpentieri) è un vecchio scontroso, che vive da solo in un grande appartamento della vecchia Napoli. Non vuole rapporti con i figli, non chiede aiuto per farsi portare le pesanti buste della spesa e ostenta cinismo in ogni risposta. Ma non è l’età ad averlo incrudito. È stato un avvocato intrallazzatore e truffaldino, il marito fedifrago di una moglie [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 aprile 2017
kimkiduk

Commento non facile per un film decisamente da due volti e due facce. Prima parte, diciamo fino al dramma, è bellissimo, seconda parte che  non trova la quaglia o la quadratura o non chiude il cerchio dite come volete. Il messaggio del film arriva lo stesso e per questo è piacevole e importante la sua visione, ma ripeto qualcosa non giunge a compimento.

mercoledì 7 giugno 2017
Eugenio

Un’inquadratura di soppiatto, due semplici scene. Una persona anziana in ospedale, una donna che la guarda fosca, ingrigita. Poi poco oltre, il ritorno dell’uomo, prima ricoverato, in un palazzo antico nel centro di Napoli. Stacco e un incontro inaspettato con una giovane vicina di casa che ha dimenticato le chiavi ed è rimasta sul pianerottolo, ad attendere.

giovedì 18 maggio 2017
MAURIDAL

Quando la vecchiaia si fa dura,allora Le tenerezze cominciano a vivere e ad emergere , si fanno largo e a volte vincono. Nel bel film del regista Amelio,tutta la storia di Lorenzo ,avvocato di una Napoli antica, si incentra sulle durezza d'animo che la vita vissuta , la vecchiaia, con i suoi difetti inevitabili,gli determinano . L'anziano avvocato Lorenzo, provato da un ricovero per infarto,ritorna [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 maggio 2017
maopar

Nel film di Gianni Amelio sembra che si parli di tutto tranne che di Tenerezze…forse abbiamo una falsa idea di cosa voglia dire veramente il termine TENEREZZA..Sicuramente si tratta di un sentimento che colora la vita facendo sì che azioni e situazioniAnche drammaticamente non edificanti , possano sublimarsi in espressioni di puro amore.. Nel film di Gianni Amelio la tenerezza la si comunica [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 novembre 2019
nadia meden

Ho rivisto con molto piacere in Tv un film che avevo molto apprezzato in sala, non ricordo bene se nel 2016 o 2017 con un cast d'attori eccezionale. Il protagonista , Lorenzo interpretato magistralmente dal Sig. Renato Carpentieri, è un vecchio signore in pensione che ha sempre fatto l'avvocato e che è molto conosciuto nella sua città , Napoli , anche per certi trascorsi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 maggio 2017
Agata75

Film che promette bene dall'incipit, l'idea c'è. Si sviluppa però in maniera troppo contorta, con una drammaticità e tragicità che non aggiunge valore alla trama e si dilunga in particolari che anch'essi non sono necessari, aumentano solo il calvario, aspettando il finale. Lo stesso è risolutivo, ma che fatica. I personaggi sono troppi, abbozzati ma non sufficientemente approfonditi psicologicamente [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 maggio 2017
Vincenzo Ambriola

Un avvocato napoletano oramai in pensione, vedovo, con una figlia e un figlio con cui non comunica, anzi, che detesta apertamente. Una famiglia giovane che si trasferisce a Napoli, nell'appartamento vicino a quello dell'avvocato. Due realtà che si incontrano, che interagiscono mostrando diverse intensità di dolore, di incomprensione, di tragedia.

domenica 30 aprile 2017
loland10

“La tenerezza” (2017) è il dodicesimo lungometraggio del regista Gianni Amelio.             Incastri di personaggi, nuclei famigliari in formazione o da formare, un nonno malato e i figli ancora da  cercare, i vicini di casa e una coppia, i bambini e un nipote, una città e un avvocato, le scale e le stanze, il mare [...] Vai alla recensione »

sabato 29 aprile 2017
carlosantoni

E' un film che s'impone per rigore e tessitura costruttiva nel panorama deprimente dell'attuale stagione cinematografica. Amelio non delude, anzi sorprende per bravura e finezza, e il suo film parla di tante cose, su piani discorsivi diversi. Parla del rapporto tra genitori e figli, mostrandocelo come per niente scontato, tutt'altro, ricordandoci che è un rapporto difficile, [...] Vai alla recensione »

giovedì 25 maggio 2017
jackmalone

Nessuno riesce a tornare sui suoi passi, a riscrivere propria storia evitando gli errori commessi e la sofferenza procurata a se stessi e agli altri. Tutti abbiamo pensato almeno una volta :"e se avessi un'altra occasione?": per dimostrare di poter far meglio, di aver capito i propri errori; ma poi perchè? E a chi interessa veramente quello che avremmo potuto essere? Quando arrivano [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 maggio 2017
namla

il film mi è piaciuto... All'ombra di una Napoli triste ed enigmatica il protagonista turba lo spettatore con pensieri e  riflessioni sulla vita ...  è un uomo maturo che ha maturato una sua "filosofia" profondamente napoletana... la toccante interpretazine del bravissimo Carpentieri lo fa amare dallo spettatore perchè  è solo, ma anche saggio [...] Vai alla recensione »

sabato 12 agosto 2017
daniela

Film che si regge sulla bravura degli attori, su una location fantastica come Napoli, su una regia attenta a non giudicare. È la controcartolina della famiglia felice del Mulino Bianco, una storia sulle difficili relazioni famigliari, sulle "solite" verità nascoste, sulle parole non dette con epilogo tragico. Il titolo "La tenerezza" non aderisce perfettamente alla [...] Vai alla recensione »

sabato 6 maggio 2017
Maurizio.Meres

Film strutturalmente perfetto,tutto girato in presa diretta,con i suoni della vita come colonna sonora,attraverso una magistrale recitazione di tutti gli attori,dialogato con estrema efficacia e nei tempi teatralmente costanti ed espressivamente reale,i tagli scena perfetti che non si soffermano sulla staticità del periodo ma lasciano allo spettatore l'interpretazione di ciò che ognuno [...] Vai alla recensione »

sabato 6 maggio 2017
rosso malpelo

Dal titolo ingannatore, la Tenerezza, vista da Gianni Amelio, in questo cupo mondo di sentimenti buoni inevitabilmente falliti, al macero da tempo nelle anime dei protagonisti, non esiste, e la si cerca, per disperazione, senza saperne neanche il nome: solo tradimenti, rabbia senza scopo e senza perdono.Due famiglie, una molto vecchia l'altra molto giovane, accomunate dalla incapacità di amarsi, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 maggio 2017
FabioFeli

Lorenzo (Renato Carpentieri) è un avvocato70enne che vive a Napoli in un grande appartamento al quinto piano di un palazzo gentilizio. Ha appena avuto un infarto ed è in ospedale, ma non esita a staccare la flebo per tornare a casa. Sua moglie è morta; non l’amava ed aveva una relazione con un’altra donna. Lorenzo schiva i figli: Saverio (Arturo Muselli) si arrangia [...] Vai alla recensione »

sabato 29 aprile 2017
goldy

Mi sono chiesta quale motivazione possa aver spinto l'autore del romanzo da cui è tratto il film a scrivere una storia così sconvolgente. Probabilmente il ripetersi continuo di tragedie familiari che negli ultimi anni  riempono la cronaca nera. italiana Impensabili fino a qualche  anno fa, oggi invece  i delitti parentali sembrano essere i luoghi sclusivi per gli assassinii [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 aprile 2017
Flyanto

 "La Tenerezza" del regista Gianni Amelio è un film con una drammaticità sempre più crescente man mano che la vicenda si dispiega ed è basato principalmente sulla tematica dei rapporti affettivi che legano le persone tra loro. Il protagonista principale è un signore anziano, ex-avvocato, molto burbero e ormai solo perchè praticamente non ha più [...] Vai alla recensione »

martedì 25 aprile 2017
Nino Pellino

Questo film del regista Gianni Amelio è ambientato nella città di Napoli che generalmente si pensa essere luogo di vita e di solarità nell'ambito dei rapporti umani e sociali. Ed invece il regista focalizza l'attenzione su una serie di personaggi e delle loro solitudini esistenziali con relative frustrazioni per desideri che sono stati compressi perché forse mai [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 maggio 2017
Maria F.

   E’ difficile esprimere un’opinione su questo film, il vederlo mi ha talmente preso che non saprei da dove iniziare.  L’argomento è allo stesso tempo delicato e complesso, tutti i personaggi ricoprono un ruolo da protagonisti a prescindere dalla quantità delle battute. Proverò nel mio piccolo a riferire, descrivere quello che mi ha lasciato, [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 maggio 2017
il conformista

Un altro film italiano pompato dalla critica italiana per narcotizzare il pubblico e convincerlo a vedere un brutto film. Amelio non fa alcuno sforzo, da per scontato che al pubblico debbano piacere i suoi personaggi e una storia che non ha senso. Dialoghi imbarazzanti. Germano che parla con un accento veneto ridicolo,  la Ramazzotti fa sempre la bambina scema.

sabato 29 aprile 2017
Silvano Bersani

Opera che affonda le mani nei sentimementi, nei legami famigliari, nella incompiutezza dei medesimi  e nella abissale solitudine esistenziale che ne consegue. Temi non nuovi in certa cinematografia contemporanea, diciamo così, "d'autore". Ma è proprio il ripercorrere temi già svolti che alza l'aspettativa su questa opera, che pure si ammanta di una notevole [...] Vai alla recensione »

sabato 29 aprile 2017
Flaw54

Un film da vedere nonostante il tema e la drammaticità della vicenda. Tutto giocato sui sentimenti ( anche se talvolta quelli del protagonista appaiono non chiari ). Amelio riesce a toccare le corde dello spettatore affrontando drammi interiori purtroppo esistenti e non lasciandosi andare al gusto estetizzante e narcisisistico di altri registi ( ad esemp io Sorrentino ilcui film Youth appare [...] Vai alla recensione »

mercoledì 14 giugno 2017
uppercut

Oh, era da tempo che lo cercavo: un bel film peripatetico! non so come mai ci abbiano messo tanto a farlo, data la pressante richiesta collettiva... Finalmente una sceneggiatura magnifica dove per 100 minuti non succede niente e in tre minuti, circa a metà, scopriamo che è successo il finimondo. Perché? Ci risponde un magnifico, verbosissimo spieghino dove, come in una sceneggiatura [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 maggio 2017
guidodino

Alla fine ho provato perfino irritazione di fronte a bravi attori, bella location e bella storia ma a un pessimo risultato complessivo; come dire: buttare via un'opportunità filmica interessante e i sentimenti di una storia complessa, probabilmente fidandosi solo della propria storia registica e di generosi aiuti al cinema da parte di MIBACT e sponsor vari.

sabato 29 aprile 2017
PINTAZ

Non mi dilungherò sulla trama dell'ultima opera di Gianni Amelio in quanto penso che lo stato d'animo che prova lo spettatore al termine della pellicola sia molto più importante. Volutamente girato a Napoli che fa da coltraltare a gioia, spensieratezza e umanità alla tragedia che si realizza lentamente e si va a consumare.

martedì 25 aprile 2017
mario.scazzosi

Lezione di cinema, di dialoghi, di luci, di atmosfere e di recitazione; bello e riuscito questo film, grazie anche all'interpretazione magistrale di Carpinteri che riesce a stare sul filo dell'equilibrio fra espressione, movenze, scatti repressi, arroganza, tenerezza sconosciuta e tutto ciò che poteva stare nella rappresentazione del personaggio.

giovedì 27 aprile 2017
Jack Beauregard

Troppi personaggi, poco più che abbozzati. Troppo parlato e poco approfondito. Questi sono i difetti principali di un film che non riesce a sfruttare l'ambientazione (Napoli resta solo una cornice sullo sfondo che non interagisce mai coi protagonisti), mette troppa carne al fuoco (senza dare il tempo di metabolizzarla), passando da un personaggio all'altro, da un dramma all'altro [...] Vai alla recensione »

martedì 2 maggio 2017
cardclau

I film sono come i sogni. Non vanno letti come una storia coerente, ma come pezzetti che vanno presi singolarmente. Vediamo l'ultimo film di Gianni Amelio, la tenerezza. Intanto il titolo, la tenerezza, che è un sentimento particolarmente complesso ed estremamente vitale. Cimentarsi con essa può essere impresa formidabile, può bastare uno sguardo, ma forse non è sufficiente [...] Vai alla recensione »

domenica 30 aprile 2017
no_data

Non ho visto un buon film. Delusa perché le aspettative erano altre, buon regista, bravi interpreti.. Egregia interpretazione di Carpentieri il cui malessere interiore è un guazzabuglio di sentimenti, rancori, rabbia mai svelati, solo la tenerezza per la vicina sembra farlo rivivere riportando ordine sul piano delle relazioni personali.

lunedì 1 maggio 2017
no_data Elisabetta Valento

Film bruttissimo, splendidamente recitato, tranne che dalla sempre sciroccata Ramazzotti che ha definitivamente dimostrato di non saper neanche cosa voglia dire recitare, ma assolutamente inconsistente, narrato malissimo e in modo assolutamente noioso. Non capisci la stragrande maggioranza delle dinamiche tra le persone, soprattutto tra il padre e la figlia, molte cose essenziali sono sfiorate, lasciate [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 maggio 2017
jeros

Sono rimasto molto deluso, non ho compreso le ragioni di questo film, dall'inizio alla fine. Il tema non è leggero, di conseguenza il film. Poco male se ne avessi compreso un significato. Purtroppo non l'ho colto. Bravi gli attori, anche se i personaggi non evolvono. Bella la città. Ma non mi tolgono la sensazione strana di aver perso 2 ore senza motivo.

giovedì 27 aprile 2017
Pietro69

Attori Bravissimi. Film poco convincente.  E' la storia di una famiglia che vede Napoli e poi muore.  Di tenerezza se ne vede poca (solo alla fine). Solo molta solitudine e tristezza. Elio Germano superlativo come sempre. 

domenica 9 luglio 2017
R Milone

Assodato che non esistono verita assolute e certezze definitiva ( figurarsi l' obbietività!) il film mi è parso una incredibile sequenza di ovvietà e luoghi comuni su situazioni inverosimili. Dialoghi da studente del primo anno del corso di sceneggiatura e recitazione ultra forzata.Forse uno straniero, vedendo il film senza comprendere una parola, potrebbe pensare di trovarsi davanti a un gran film. [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 giugno 2017
Robert1948

Film cupo . Come è cupo il Regista , I personaggi e gli attori . Il protagonista della "Grande Bellezza " , Jepp Gambardella , avrebbe detto a Amelio : "Sei oscuro !!!!! " Tornando a casa mi è venuta la voglia di vedere un film di Totò.

mercoledì 26 aprile 2017
RickLuck

Un percorso di redenzione di un personaggio rabbioso, perché incapace di accettare un passato vissuto mediocremente, ma che al vicinarsi della fine, trova energie inaspettate nel percorrere una strada forse mai intrapresa veramente e che lo condurrà alla tenerezza

sabato 7 gennaio 2023
Ma_Theo

Non è un bellissimo film, specie nella seconda parte, ma forse non era neanche intenzione del regista essere avvincente. Già, perchè vista l'immane tragedia centrale, l'intreccio successivo pare eccesivamente piatto e quotidiano. Nessun colpo di scena dunque, ma certamente buone riflessioni. Il film ha un protagonista principale, Lorenzo, molto ben interpretato, ma, attenzione,& [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 maggio 2020
Onufrio

Dramma cupo e silenzioso raccontato con delicatezza e tenerezza da Gianni Amelio. Una prova sontuosa di Renato Carpentieri non basta comunque per dare vigore ad un film sottotono, nonostante l'importanza delle vicende che accadono, la pellicola rimane fredda, distaccata e a tratti noiosa dal protrarsi del bisbiglio e delle lunghe pause e riflessioni.

lunedì 13 aprile 2020
Margheritatblisi

Da quello che promette! Grande tenerezza!

lunedì 22 aprile 2019
Angela

" Tutti hanno dentro qualcosa di profondamente irrisolto che tendono a seppellire in sè stessi piuttosto che rivelare" , condivido pienamente questa  riflessione sul film. Drammatico, sì, ma che non si dimentica. Anzi direi che si imprime nella mente, per l'acutezza con cui vengono focalizzati i personaggi e per la recitazione magistrale  degli attori.

giovedì 4 maggio 2017
Kleber

Un accrocchio di bei sentimenti... con una trama arrangiata a capriccio. Con disgrazie bellamente rabberciate in mezzo al film. La Ramazzotti bravissima nell'interpretazione del solito personaggio che trascina da un film all'altro. Vorrei capire come è possibile che ancora nel 2017, se un film è ambientato a Napoli, i protagonisti non possono che abitare nel palazzo del '600 [...] Vai alla recensione »

domenica 3 dicembre 2023
Patry58

Ho guardato il film con molte aspettative. Il titolo mi attraeva e mi incuriosiva. Oggi sto riflettendo di quanto mi sento defraudata su ogni piano. E continuo a chiedermi a cosa serva questo genere di film. A intristire le persone? Se la tristezza servisse a riflettere su qualcosa di importante, di rivelativo potrei anche condividere. Ma cosa significa sto film? Forse che gli uomini (intesi come maschi) [...] Vai alla recensione »

mercoledì 19 maggio 2021
TittiMcCartney

Ti è così difficile consultare un dizionario per capire perché il film sia stato definito "peripatetico"? Ma lo hai guardato davvero? Se sì, ti accorgeresti che molte scene sono girate mentre i protagonisti passeggiano per le strade della città... ecco perché peripatetico. Per il resto, delle tue recensioni, nulla è condivisibile.

Frasi
Dice un poeta arabo che la felicità non è una meta da raggiungere ma una casa a cui tornare. Tornare... non andare!
Una frase di Elena (Giovanna Mezzogiorno)
dal film La tenerezza - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 27 aprile 2017
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Bel titolo, tanto poco descrittivo quanto appropriato. Nel nuovo film di Gianni Amelio La tenerezza figurano due degli elementi che spesso ricorrono nel suo cinema. Il primo sembrerà di poco rilievo. Il frequente ricorso, salvo alcune eccezioni come Il ladro di bambini, a precedenti letterari: qui La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone (Longanesi 2015).

giovedì 27 aprile 2017
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Non tutti i conti quadrano nel bel film del veterano Gianni Amelio, liberamente tratto da un romanzo di Lorenzo Marone. Subito le carte in tavola: quello sconvolgimento familiare che arriva, più inatteso che mai, a metà strada, resta senza spiegazione. Di più non si può dire per non guastare la sorpresa allo spettatore, che sarà probabilmente spiazzato per l'improvviso passaggio dalla commedia al dramma. [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 aprile 2017
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Negli ultimi anni Amelio ha cercato, sin dal titolo, di resuscitare sensazioni e sentimenti andati perduti. Nel 2013 L'intrepido affidava all'Antonio Pane di Antonio Albanese l'onere del rimpiazzo - sostituire per qualche ora un tranviere, un pupazzo, uno sguattero - e l'onore dell'eroe: un film surreale, e ancor più irrisolto, che riesumava virtù, e fumetti, d'altri tempi.

giovedì 27 aprile 2017
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Se fosse scrittura su carta il cinema di Amelio, almeno da "Lamerica", e poi con "Così ridevano", sarebbe inciso da un pennino, segno forte, colore intenso. Anche qui le immagini perdurano ben oltre la proiezione. Dipende da un preciso equilibrio (melo)drammatico tra visione ed etica del raccontare (in sintonia col direttore della fotografia, qui Luca Bigazzi).

giovedì 27 aprile 2017
Alessandra Levantesi
La Stampa

Basta leggere La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone (Longanesi) per capire quanto Gianni Amelio si sia impadronito del testo realizzando un film personalissimo. Al centro del quadro l'avvocato Renato Carpentieri, un ultrasettantenne vedovo di una donna che probabilmente non amava, padre di due figli con cui non ha rapporto. Malmostoso e solitario, Renato riavverte a sorpresa un soprassalto [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 aprile 2017
Francesco Alò
Il Messaggero

A Napoli vive un signore che forse vorrebbe morire. Si chiama Lorenzo (Renato Carpentieri), faceva l'avvocato ("Famigerato e non famoso" specifica lui), respinge i figli grandi (Giovanna Mezzogiorno e Arturo Muselli), cerca la compagnia dei bambini e si affeziona facilmente agli estranei. È arrivata una nuova coppia di giovani sposini con prole (Elio Germano e Micaela Ramazzotti) dirimpetto alla sua [...] Vai alla recensione »

NEWS
PREMI
sabato 1 luglio 2017
 

Pioggia di Nastri su La tenerezza di Gianni Amelio, Miglior Film - premiato anche per Regia, Fotografia, Attore Protagonista - e su Indivisibili di Edoardo De Angelis che più di tutti ha fatto il pieno, quest'anno, ai Nastri con ben cinque riconoscimenti, [...]

BOX OFFICE
mercoledì 3 maggio 2017
Andrea Chirichelli

Finiti i ponti in Italia si torna alla normalità e gli incassi del martedì non sono dissimili da quelli delle ultime settimane: Guardiani della Galassia Vol.2 resiste in testa ma vede il suo incasso crollare a 158mila euro, mentre sul podio salgono [...]

VIDEO
giovedì 13 aprile 2017
 

Sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena. E i bambini che vedono e non possono ribellarsi.

[LINK] FESTIVAL
mercoledì 12 aprile 2017
 

È stato annunciato oggi il programma del Bif&st 2017, in programma dal 22 al 29 aprile e giunto quest'anno alla sua ottava edizione. A presiedere l'evento è la regista Margarethe von Trotta mentre la presidenza onoraria è di Ettore Scola.

TRAILER
lunedì 27 marzo 2017
 

Sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena. E i bambini che vedono e non possono ribellarsi.

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